115° anniversario della fondazione della S.S. Lazio 1900
► Stagione
Il 9 gennaio 2015 il Sodalizio biancoceleste compie 115 anni di vita. In questa pagina riportiamo gli articoli, tratti da vari organi di stampa, e le iniziative organizzate per festeggiare l'evento.
Il comunicato della Presidenza Generale della Società Sportiva Lazio del 27 dicembre 2014:
"So' già... 115 anni". Evento di celebrazione per i 115 anni della Società Sportiva Lazio - Roma, Auditorium della Conciliazione, venerdì 9 gennaio p.v., ore 21
Fervono i preparativi per la serata di venerdì 9 gennaio in cui la Società Sportiva Lazio, alle ore 21, all'interno dell'Auditorium della Conciliazione, festeggerà, con una rappresentanza degli atleti appartenenti alle sue sessantuno sezioni, ai suoi vecchi campioni e ad i suoi appassionati, il proprio 115° compleanno. L'evento, presentato da Pino Insegno, che registrerà il patrocinio del CONI, della Regione Lazio, del Comune di Roma, il contributo della SIAE e la collaborazione della Ince Comunicazione, sarà quest'anno dedicato ad uno dei più noti ed appassionati sostenitori della Società Sportiva Lazio, il compianto Aldo Donati, musicista, cantante, paroliere, autore dell'inno "So' già du' ore...", da cui trae ispirazione il titolo della serata. Nel corso dell'evento diversi tifosi/artisti di fede biancoceleste, tra i più noti al pubblico, omaggeranno il ricordo di Aldo Donati, interpretando le canzoni più applaudite del suo repertorio. Saranno ovviamente presenti il Presidente Onorario della Società Sportiva Lazio, il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, il Presidente in carica, Antonio Buccioni, il Vice Presidente Vicario, Federico Eichberg, gli atleti nazionali ed internazionali che fanno parte delle sezioni della Polisportiva più grande d'Europa, oltre ad ex-campioni delle diverse discipline che, nel corso degli anni, hanno dato lustro al sodalizio.
Nel corso della serata verrà proiettato un video storico originale - della durata di circa 35 minuti - sui primi sessanta anni di vita della Polisportiva, condito da immagini romantiche, molte delle quali rigorosamente in bianco e nero. Un racconto - elaborato con il contributo dell'Archivio Storico dell'Istituto Luce Cinecittà - che si articolerà dalle prime gare di nuoto disputate sul Tevere, agli inizi del Novecento, fino alle Olimpiadi di Roma del 1960, regalando istantanee inedite e struggenti di grandi interpreti della storia biancoceleste (tra gli altri, Sclavi, Piola, Puccinelli, Flamini, Pedersoli, Pucci, Ognio, Ghira, Guerrini, Gionta, Glorioso, Fausto e Serse Coppi, i fratelli Sentimenti, Gradella, Lovati, Anna e Daniela Beneck, Paola Saini). Un evento dedicato a tutti coloro che gli ideali della Lazio portano nel cuore, a cui verrà chiesto un contributo di partecipazione che genererà un fondo da devolvere interamente in beneficenza. Gli inviti potranno essere ritirati a Roma, presso la Sede della Fondazione Sandri, sita al civico 15 di Piazza della Libertà, sino a venerdì 9 gennaio, dalle ore 14 alle ore 20. Il contributo minimo di partecipazione è pari ad euro 25.
Dal sito ufficiale della S.S. Lazio Calcio:
A Piazza della Libertà, c'è una lapide in cui si ricorda che il 9 gennaio del 1900, all'alba del secolo scorso, 9 giovanotti, guidati dal bersagliere podista Luigi Bigiarelli, decisero di fondare una società sportiva aperta a tutti gli sport (il calcio arrivò l'anno dopo), proprio su una panchina di quella piazza. Non c'è dubbio che il simbolo della Lazio è l'Aquila. Furono i Fondatori a sceglierlo come scelsero i colori della Grecia (il bianco e l'azzurro del cielo), come scelsero il nome Lazio per sottolineare qualcosa che inglobasse anche Roma e che preesistesse a Roma. I Fondatori erano quasi tutti studenti e quindi conoscevano benissimo la leggenda dell'eroe troiano Enea che Virgilio immaginò per trovare natali illustri ad Augusto, il fondatore dell'impero romano. Queste loro scelte stavano a sottolineare la forte concezione olimpica dello sport, un momento di universalità, di pace e di fratellanza. Non dimentichiamo che la fondazione avviene all'alba del secolo Novecento, un momento di speranze e di progresso, e per di più in un sito di Roma che si chiama Piazza della Libertà, che certamente non fu scelto a caso. Innanzi tutto per il nome che inneggia alla Libertà uno dei beni imprescindibili della umanità moderna, e poi perché da lì, loro che erano podisti lo sport più proletario per eccellenza, potevano lanciare la loro sfida sportiva ai canottieri che praticavano lo sport dei ricchi. Luigi Bigiarelli, il fondatore, lasciò la Lazio e l'Italia un anno dopo quando la società era diventata grande e aveva bisogno di darsi degli organi sociali. Lui rifiutò la carica di presidente. "Io ho fondato una società di eguali e tale deve rimanere", disse e si recò a lavorare in Belgio portandosi dietro una maglietta della Lazio. Ogni tanto dava sue notizie con ritagli di giornali stranieri che parlavano delle sue vittorie. Morì giovane, a poco più di trenta anni, in Belgio. La creatura di quei 9 ragazzi è diventata la polisportiva più grande e più vecchia del mondo e tra le innumerevoli sezioni annovera anche una sezione calcio tra le più gloriose d'Italia e d'Europa...la S.S. LAZIO.
Dal Corriere dello Sport del 9 gennaio 2015:
Auguri Lazio per i tuoi 115 anni. A mezzanotte sono iniziate le celebrazioni. Oggi il clou.
"So' già... 115 anni". Auguri, Lazio. Auguri Signora dello sport. Sono già 115 anni, come vola il tempo. Hai ispirato uomini ed eroi, campioni, letteratura e letterati, tifosi. Sono già 115 anni di vita e sono stati vissuti di padre in figlio. "So' già... 115 anni" è lo slogan di questa giornata, di questo 9 gennaio 2015, prende spunto da "So' già... du ore", la celebre canzone di Aldo Donati, il cantore biancoceleste scomparso poco tempo fa. La serata in programma all'Auditorium Conciliazione (dalle 21) sarà dedicata anche a lui. Sono già 115 anni, che bellezza. La fondazione della S.S. Lazio è stata celebrata facendo rivivere Luigi Bigiarelli, Giacomo Bigiarelli, Arturo Balestrieri, Giulio Lefevre, Odoacre Aloisi, Alceste Grifoni, Galileo Massa, Alberto Mesones ed Enrico Venier. Sono i padri fondatori, iniziò tutto con loro il 9 gennaio 1900. Il 115° compleanno è iniziato a mezzanotte ricordandoli. La S.S. Lazio Atletica Leggera, erede principale della "Podistica Lazio", ha organizzato una ricostruzione d'epoca. Nove atleti hanno ripercorso il tratto di strada che va da Piazza del Popolo a Piazza della Libertà. Alle loro spalle c'era un atleta del presente, depositario dei valori storici. Al loro arrivo, l'atleta che simboleggiava Luigi Bigiarelli, ha consegnato al presidente della S.S. Lazio Atletica Leggera, Gianluca Pollini, la canottiera ufficiale 2015. Tantissimi tifosi laziali hanno atteso la mezzanotte come accade ogni anno.
La festa andrà avanti sino a stasera. La manifestazione "So' già... 115 anni" sarà condotta da Pino Insegno, si aprirà accogliendo i padri fondatori. Gli atleti porteranno stampato il logo della Podistica Lazio insieme a quello attuale della S.S. Lazio (cronologicamente primo ed ultimo simbolo della società biancoceleste). Saranno presenti mille atleti delle sezioni, i premiati saranno una ventina. Sarà mandato in onda un filmato storico, racconterà gli anni dal 1900 al 1960. Il presidente della Polisportiva, Antonio Buccioni, s'è impegnato moltissimo per realizzarlo con l'aiuto dell'archivio dell'Istituto Luce: "Il video di quest'anno va dalla fondazione ai Giochi Olimpici di Roma del '60. Per il compleanno del 2016 invece vogliamo realizzare un filmato che andrà dal 1960 fino al centenario e il terzo sino ai giorni nostri". E' previsto l'intervento del presidente Lotito, potrebbe esserci anche Santiago Gentiletti. L'argentino è nato nel segno della Lazio, è nato il 9 gennaio 1985, oggi compie 30 anni. E' un'aquila.
Da Il Tempo del 9 gennaio 2015:
Sono 115: la Lazio fa festa.
Nove gennaio 1900, in piazza della Libertà nasce la società podistica Lazio. Sono trascorsi 115 anni, da quel giorno di inizio secolo, quando nove pionieri guidati da Luigi Bigiarelli ebbero l'idea geniale. Dalle rive del Tevere a oggi, per festeggiare oltre cento anni di storia. E come ogni 9 gennaio che si rispetti – per tradizione – oltre 2.000 tifosi biancocelesti si sono ritrovati per brindare al compleanno della Lazio allo scoccare della mezzanotte. Proprio lì, in piazza della Libertà, dove nacque. Dove oggi vi è anche la sede della Fondazione Sandri, in ricordo di Gabriele. Bandiere, sciarpe, stendardi a riempire le strade. Cori e fumogeni bianchi e celesti a colorarle. Non solo calcio, però. A celebrare è la Polisportiva tutta, la più grande d'Europa con le sue 61 sezioni. In corteo, da piazza del Popolo a piazza della Libertà, hanno sfilato gli atleti della Lazio atletica leggera, con le divise storiche dei fondatori. Nel pomeriggio, tanti tifosi si sono ritrovati al Lazio Fan Shop, in via degli Scipioni, per iniziare la festa. Stasera andrà in scena all'Auditorium della Conciliazione "So' già... 115", evento dedicato ad Aldo Donati, da poco scomparso, dal cui inno trae spunto il nome della serata (inizio alle 21). Sarà presentato da Pino Insegno e vi parteciperanno i rappresentanti di tutte le sezioni biancocelesti, i vecchi campioni e le massime cariche del sodalizio con a capo il presidente Buccioni. Verranno consegnati premi agli atleti e verrà proiettato un video sui primi 60 anni di vita della Polisportiva.
Dal Corriere dello Sport del 10 gennaio 2015:
Festa Lazio 115 anni di emozioni. Ripercorsa la storia dai padri ai protagonisti più recenti Commosso ricordo di Uber Gradella e Aldo Donati.
Siamo tutti qui perché la storia siamo noi e so' già... 115 anni. 9 gennaio 1900, Piazza della Libertà. 9 gennaio 2015, Auditorium Conciliazione. Un compleanno unico al mondo, 115 anni. Un compleanno eterno festeggiato in una notte di stelle, vissuta rievocando i padri fondatori: il bersagliere Luigi Bigiarelli e i suoi "fratelli", filosofi di un modo di vivere e di vincere, rivoluzionari sportivi della città di Roma, i primi della Capitale, anticiparono tutto. Bigiarelli e i suoi compari sono ricomparsi per magia, i ragazzi dell'Atletica Leggera hanno indossato i loro panni e i loro baffoni, li hanno fatti rivivere. Sono già 115 gli anni della Società Sportiva Lazio, una Polisportiva senza eguali in Europa, è più antica anche della Repubblica Italiana. La festa s'è aperta ricordando Uber Gradella, una vita da portiere e da laziale, scomparso pochi giorni fa. La serata, condotta da Pino Insegno, è stata dedicata ad Aldo Donati, musicista, cantante e paroliere, autore dell'inno "So' già du' ore..." che ha dato il titolo alla festa. Aldarello è stato ricordato da Gianni Morandi, ha inviato un videomessaggio. Il compleanno è stato celebrato a poche ore dal derby, i gol celebri di Di Canio e Lulic (trasmessi sul maxischermo) hanno scatenato l'entusiasmo.
Antonio Buccioni, il presidente della Polisportiva, un custode della storia laziale, non smette mai di onorare le origini e i caduti, l'ha fatto anche ieri: "Un grazie a tutti, ma soprattutto un grazie eterno ai ragazzi che non tornarono, ai dirigenti, agli allenatori, agli atleti della Società Sportiva Lazio caduti nel nome dell'Italia". In platea hanno trovato posto mille atleti delle 63 sezioni laziali, tanti ex campioni biancocelesti (da Pulici a D'Amico). C'erano il presidente Lotito, il diesse Tare e l'allenatore Pioli. E' stato lui a ritirare il premio riservato a Santiago Gentiletti, nato il 9 gennaio 1985. Centoquindici anni di gloria. Spettacolo di regia, evocazioni di miti, tuffi al cuore, esaltazione di primati e gesti atletici leggendari, dal 1900. Ad inizio serata è stato proiettato un video storico. Ha ripercorso i primi sessant'anni di vita della Polisportiva, un patrimonio di orgoglio: dalle prime gare di nuoto disputate sul Tevere agli inizi del Novecento sino alle Olimpiadi di Roma del 1960. E' salito sul palco Giancarlo Guerrini, ex pallanuotista, medaglia d'oro nel 1960: "Unico romano campione olimpico, un romano laziale". E' stata riproposta una partita di basket giocata dalla Lazio in un improvvisato parquet di Porta Pinciana. E poi una gara di volata (calcio giocato con i piedi e con le mani) disputata nel 1929 all'interno dell'allora stadio del Partito. L'incasso della serata è stato devoluto in beneficenza. La Lazio ha ricevuto auguri dalle istituzioni, dal sindaco di Roma, Ignazio Marino: "L'auspicio e l'augurio che la società biancoazzurra possa continuare a veicolare i valori più importanti dello sport". Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha diffuso questa nota: "Questa società rappresenta per Roma e per la Regione un importante veicolo per la crescita dei valori sportivi". Dal 1900.
In un altro articolo del quotidiano sportivo romano:
La festa per i 115 anni, una voglia esagerata di riprendersi il mondo della Lazio che dall'inizio della sua gestione lo contesta. Lotito, sul palco dell'Auditorium Conciliazione, ha scatenato la bufera, ha acceso il derby con la Roma, si è preso degli applausi e qualche fischio dalla platea, provocando la reazione furiosa di Felice Pulici. L'ex portiere e dirigente della Lazio ha attaccato il presidente che pochi attimi prima era salito sul palco, tra qualche contestazione, e si era calato nella sfida ai giallorossi: "Siamo nati 27 anni prima e i romanisti dovevano per forza tifare Lazio, non esisteva un'altra squadra. Pensiamo alle cose pratiche, capisco che dire brutte verità piuttosto che belle bugie abbia suscitato delle antipatie nei miei confronti, ma dobbiamo guardare avanti e non indietro. Non è vero che non preserviamo la storia. Sul nuovo pullman della Lazio è stato scritto che siamo la prima squadra della Capitale così come ha ricordato il nostro allenatore". Poi Lotito è entrato nel percorso intrapreso dalla società sconfinando nella crisi del calcio italiano che riguarda tante società, compresa la Roma, mai nominata esplicitamente. I nuovi parametri del fair play finanziaro introdotti dalla Figc presto potrebbero provocare scosse importanti a tanti club di serie A: "Domani non vorrei polemiche sui giornali, ma dico che abbiamo una società forte, da un punto di vista economico e organizzativo, proiettata in una crescita esponenziale, lo dicono i fatti. Noi non viviamo problemi economici, qualcun altro ha tanti problemi. Non abbiamo timori di iscrizioni al campionato né problemi di licenza Uefa o di partecipare alla Champions".
Lotito ha difeso il suo lavoro: "Oggi la Lazio ha un ruolo fondamentale nelle istituzioni calcistiche. La Lazio, non Claudio Lotito. Io sono uno strumento, non coltivo interessi personali. Insieme, col tempo, potremo raggiungere grandi traguardi, lo hanno dimostrato alcune cose, lo dimostreranno i fatti. Abbiamo un vantaggio, siamo abituati a soffrire, gli altri non lo sanno fare. La nostra storia è costellata di sacrifici ed è fatta di valori sportivi olimpici, siamo simbolo di unità, umiltà e onorabilità". A questo punto, Felice Pulici, s'è alzato dalla seconda fila e ha detto "l'onorabilità non la stai dimostrando". Lotito non ha sentito bene, non ha capito che in quel momento l'ex dirigente della Lazio s'era scagliato nei suoi confronti. Pulici si riferiva alla storia della decadenza dalle cariche federali superata durante la gestione Abete. "Ci sarà modo per parlarne", ha aggiunto Lotito sul palco mentre Pulici ha indossato il cappotto e se n'è andato, abbandonando l'Auditorium. L'episodio s'è consumato in pochi minuti dentro una notte che è stata comunque di festa, piena di suggestioni e immagini epiche. Prima di Lotito era salito sul palco il tecnico Pioli, aveva lanciato un urlo di vittoria in vista del derby: "Prima di arrivare nella Lazio ho studiato, mi sono documentato sulla storia, so che siamo la prima squadra della Capitale. Cerchiamo di portare in alto questi colori, il più in alto possibile. Voglio ringraziare tutti, vogliamo provare a entrare nella storia anche noi, vogliamo lasciare un segno. La prossima partita è chiaramente importante. Vincere il derby? E' quello che vogliamo tutti".
Auguri a raffica. Sono arrivati da più parti, li hanno fatti i giocatori alla Lazio. Ecco il capitano Mauri: "Per ora, noi, i festeggiamenti li lasciamo ai tifosi, se lo meritano. Stiamo già pensando al derby, vogliamo fare in modo che la festa della Lazio continui fino a domenica sera e anche oltre!". Filip Djordjevic ha vissuto il primo compleanno della Lazio: "115 anni di storia! Buon anniversario!", il bomber serbo ha postato questo messaggio su Instagram. S'è unito al coro Ederson: "Buon compleanno, Lazio!". La tradizione è incarnata da Cristian Ledesma, la rievocazione dei padri fondatori (a Piazza della Libertà e ieri sera) gli è piaciuta tantissimo: "Geniale! 115 volte auguri Lazio! La prima squadra della Capitale!", ha scritto su Facebook. Su Instagram e su Twitter s'è scatenato Felipe Anderson: "Auguri Lazio, sono orgoglioso di indossare questa grande maglia! Noi siamo la prima squadra della Capitale, 115 anni di storia". Danilo Cataldi, il baby aquilotto, ha mandato un bacio alla sua.. amata: "Tanti auguri bella de casa!".
Dalla Gazzetta dello Sport del 10 gennaio 2015:
Lazio, che festa. Il regalo? C’è tempo fino a domani... Laziali di ieri e di oggi per il 115° compleanno. Lotito: "Noi non abbiamo problemi, altri invece...".
Dalle origini ai tempi nostri. All'Auditorium della Conciliazione la Lazio ha celebrato ieri il suo 115° compleanno. A presentare l'evento, dedicato al compianto Aldo Donati, è stato l'attore Pino Insegno. Sul palco è salito il tecnico della Lazio Stefano Pioli, che fiero ha sottolineato: "Prima di firmare il contratto ho studiato, so che siamo la prima squadra della capitale". Poi è stata la volta di Claudio Lotito, fischiato dal pubblico e contestato da Felice Pulici. "Noi non abbiamo problemi – ha detto il presidente –, altri ne hanno molti... (allusione alla Roma? ndr)". E poi ancora: "Stiamo programmando un futuro di trionfi, ma non abbiamo la bacchetta magica. Intanto il nostro settore giovanile è il migliore d'Italia". A rappresentarlo c'erano i Primavera Pollace, Oikonomidis e Murgia. Con loro anche il d.s. Igli Tare. Primo ospite a fare gli auguri è stato il presidente della Polisportiva (che proprio ieri ha aperto le porte al calcio gaelico) Antonio Buccioni, che ha voluto ricordare un laziale appena scomparso: "Questa è una serata bellissima, ma con Uber Gradella lo sarebbe stata ancora di più". A fare da cornice alla serata è stato soprattutto il derby di domani. La prima battuta di Insegno è dedicata proprio alla stracittadina: "Speriamo che stasera vada tutto bene, ma speriamo che vada bene domenica...". Poi spazio ad un documentario inedito dell'Istituto Luce sui primi 60 anni di storia della Polisportiva.
Come sempre la squadra più rappresentata è quella del primo scudetto. "Questi eventi sono sempre molto emozionanti – ammette Pino Wilson –, alla Lazio si è legati da un senso di appartenenza unico". Poi il pensiero va al campo: "de Vrij sta facendo bene, ma aspetto Gentiletti. Quello visto contro Cesena e Genoa è un giocatore di grande affidabilità. E poi è nato il 9 gennaio". Giancarlo Oddi per il compleanno della sua squadra ha un desiderio particolare: "Che Cataldi possa presto esordire. Lo conosco e so che può far bene in Serie A". Mario Facco lascia intravedere un po' di ottimismo: "La Roma non è il carro armato dell'anno scorso. Se si fosse giocato due mesi fa sarei stato più preoccupato". Felice Pulici fa un confronto fra i due portieri: "A De Sanctis preferisco Marchetti". A via della Conciliazione si celebra la Lazio, ma l'obiettivo è quello di farla alla Roma la festa.
► Stagione | ► Torna ad inizio pagina |