Lefevre Giulio
Socio fondatore e bersagliere, nato a Roma il 31 marzo 1876 e ivi deceduto il 27 aprile 1953.
Figlio di Luigi e Rosa Andreani, Lefevre risiede inizialmente in Via Arco dei Ginnasi n. 23. All'età di 28 anni è in Via dell'Anima n. 39. Morirà in Via Giacinto Carini, 66. Statura: m. 1,69, colorito: chiaro, capelli: neri, ondulati, occhi: grigi. Segni particolari: lentiggini. Professione: agronomo. Soldato di leva 1^ categoria. Distretto di Roma, mandato rivedibile per deficienza toracica della classe 1876 e 1877 dal consiglio di leva e lasciato in congedo illimitato il 31 agosto 1898. Ascritto alla ferma di un anno. Giunto alle armi per anticipazione il 31 ottobre 1898. Allievo ufficiale nel 10° Reggimento Bersaglieri dopo essere stato caporale e poi sergente. In seguito diviene capitano. Sottotenente di complemento dell'esercito nell'arma di fanteria al Deposito Bersaglieri in Roma e assegnato al 5° Reggimento Bersaglieri. Essendo geometra capo del catasto, viene mandato a Udine dopo il 1918 per valutare i danni di guerra. Decorato sul campo con una medaglia d'argento, poi commutata in due medaglie di bronzo, dopo il conflitto si dedica al recupero di numerosi cimeli di guerra, ora custoditi nel Museo dei Bersaglieri di Porta Pia. Valente podista, Giulio prende parte a numerose gare organizzate in città. Con la divisa della Lazio, partecipa alla prima gara atletica ufficiale della S.P. Lazio l'11 marzo 1900 in occasione dell'inaugurazione del monumento al re Carlo Alberto. Giunge terzo in assoluto contribuendo alla vittoria di squadra nella gara di marcia, utile alla conquista della coppa del Re.
► Colloquio con Marcello Lefevre, nipote del fondatore Giulio Lefevre
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