Domenica 9 febbraio 2025 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Monza 5-1

Da LazioWiki.

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9 febbraio 2025 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, XXIV giornata - inizio ore 15.00

LAZIO: Provedel, Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares (65' Lazzari), Guendouzi, Rovella, Isaksen (65' Dele-Bashiru), Dia (35' Pedro), Zaccagni (76' Tchaouna), Castellanos (76' Noslin). A disposizione: Mandas, Furlanetto, Gigot, Provstgaard, Belahyane, Basic, Ibrahimovic. Allenatore: Baroni.

MONZA: Pizzignacco, Izzo, Lekovic, Palacios, Pereira, Urbanski (60' Sensi), Bianco (79' Zeroli), Martinsn (32' Kyriakopoulos), Ciurria (60' Castrovilli), Mota (79' Vignato), Ganvoula. A disposizione: Vailati, Mazza, Brorsson, Forson, Petagna, Carboni, Colombo. Allenatore: Bocchetti.

Arbitro: Sig. Aureliano (Bologna) - Assistenti: Sigg. Tolfo e Di Giacinto - Quarto uomo: Sig. Scatena - V.A.R.: Sig. Pezzuto - A.V.A.R.: Sig. Serra.

Marcatori: 31' Marusic, 57' Pedro, 63' Castellanos, 77' Pedro, 85' Sensi (rig.), 88' Dele-Bashiru.

Note: ammonito 39' Bocchetti, 45' Pedro Pereira. Angoli 8-1. Recuperi: 2' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 35 mila circa.


Nuno Tavares
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Valentin Castellanos
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Mario Gila
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Mattia Zaccagni
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Nicolò Rovella
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Gustav Isaksen
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Pedro scocca il tiro vincente per la sua prima marcatura
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Boulaye Dia
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Fisayo Dele-Bashiru
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Matteo Guendouzi
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I calciatori convocati per la partita odierna

► Il Corriere dello Sport titola: .

Prosegue il quotidiano sportivo romano:


Il Messaggero titola: .

Prosegue il quotidiano romano: .


Il Tempo titola: “Pokerissimo Lazio”. Prosegue il quotidiano romano: “Show contro il Monza. La squadra di Baroni torna a vincere in casa dopo 77 giorni e si riprende il quarto posto. Segnano Marusic, Pedro (doppietta), Taty e Dele Bashiru. Nel finale il rigore di Sensi non permette a Provedel di tenere la porta inviolata. Sabato ancora all’Olimpico contro il Napoli capolista”.

Riecco la Lazio, quella spettacolare. Pokerissimo al Monza e finalmente un pomeriggio di festa all'Olimpico dove la vittoria mancava da 77 giorni in campionato. Giocate di qualità, cinque gol, uno show vero e proprio, quasi trenta tiri in porta e successo davanti al proprio pubblico ritrovato. Così come il quarto posto dopo 24 gare, un sogno all'inizio della stagione anche se sarà difficilissimo difenderlo vista la concorrenza qualificata, molte squadre rinforzate dal mercato di gennaio e alcune decisioni arbitrali che fanno pensare male sulla regolarità del torneo.

Tant'è, meglio godersi il 5-1 al Monza. L'inverno atmosferico c'è ancora, quello della Lazio sembra superato anche col rientro di alcuni elementi determinanti per eseguire lo spartito di Baroni. Arrivano solo buone notizie per il tecnico a cominciare dal centravanti Castellanos, solito altruista con due assist al bacio ma bravo pure a segnare il 3-0 su assist di Zaccagni. Per il Taty nona rete in campionato e gol in casa ritrovato dopo un digiuno interminabile durato quasi cinque mesi (ultimo sigillo contro il Verona il 16 settembre).

Ancora una volta da applausi uno stratosferico Pedro che segna una doppietta da subentrato a metà primo tempo per il lieve infortunio di Dia. Pedrito ruba l'occhio ancora una volta, quinto gol in campionato più quattro in Europa League e doppia cifra a un passo per il “bambino” di 37 anni e mezzo. E’ il simbolo di questa Lazio che non molla la lotta Champions, seppure tra tante avversità. Baroni può sorridere anche per il recupero di Tavares che ha letteralmente fatto a fette la fascia destra di un Monza allo sbando con il nuovo tecnico Bocchetti. Galliani, vicino all'amico di partito Lotito in tribuna, nelle prossime ore richiamerà giustamente Nesta, il meno colpevole di una stagione che ormai sembra segnata.

La cronaca è solo azioni biancocelesti. Partita dominata dall'inizio alla fine con l'unica pecca per la Lazio di aver impiegato poco più di mezz'ora di assedio e almeno cinque occasioni fallite prima di segnare il vantaggio con Marusic. Poi l'ingresso di Pedro e un primo tempo chiuso col minimo vantaggio. Nella ripresa lo spagnolo ha segnato su assist del Taty, poi lo stesso argentino ha realizzato il 3-0 e ancora Pedrito ha calato il poker su rifinitura di Noslin appena entrato insieme a Tchaouna, Dele Bashiru e Lazzari. A proposito, il terzino, al rientro dopo un lungo stop fisico, è stato sfortunato protagonista del solito rigore fischiato alla Lazio per fallo di mano dal Var dopo un contrasto con Ganvoula. Sensi ha segnato il gol della bandiera e, poco dopo, Dele Bashiru ha certificato il pokerissimo biancoceleste. Ora sabato pomeriggio il Napoli capolista per continuare a sognare la Champions.


La Gazzetta dello Sport titola: “Una Lazio esagerata”. Continua la "rosea": “Manita Champions con Pedro e Taty. Monza, crisi nera e ritorna Nesta. I biancocelesti di nuovo al 4° posto. I brianzoli, ultimissimi, esonerano Bocchetti: richiamato il vecchio allenatore”.

Una goleada per interrompere un digiuno casalingo che durava da troppo tempo e rilanciare la corsa Champions. La Lazio torna a vincere all’Olimpico (in campionato non ci riusciva da due mesi e mezzo) e si riprende il quarto posto che la Juventus le aveva soffiato vincendo l’anticipo con il Como. Una quarta piazza solitaria, in attesa di vedere cosa farà stasera la Fiorentina a San Siro con l’Inter. Successo largo nel punteggio, larghissimo nel gioco, quello dei biancocelesti su un Monza allo sbando e rassegnato sin dall’inizio. Deve essere stata proprio questa constatazione, più che le netta sconfitta, la quarta di fila, a convincere il club brianzolo ad esonerare il tecnico Bocchetti e richiamare in panchina Nesta. A lui (ri)toccherà l’impresa ai limiti dell’impossibile di condurre la formazione biancorossa ad una salvezza che, oggi, pare un miraggio.

Troppa Lazio. La prova desolante dei monzesi è ovviamente determinata in larga parte da una Lazio straripante come nei giorni migliori. Ferocia agonistica, compattezza tra reparti, gioco sviluppato in velocità sia sulle fasce sia per vie centrali: la creatura di Baroni dà la versione migliore di sé e si conferma implacabile contro le squadre della seconda metà della classifica. Non è un caso che la recita perfetta della formazione di casa coincida con il recupero di tutti i titolari. Con la formazione al completo, la Lazio ritrova il suo gioco che viene ormai mandato a memoria dai propri giocatori. Che il primo tempo si chiuda con il minimo vantaggio (la sblocca Marusic con un colpo di testa su assist, sempre di testa, di Castellanos) è un puro caso. Perché, all’intervallo, sono ben 16 le conclusioni verso la porta avversaria di Zaccagni e compagni. Se il Monza resta in partita, il merito è di Pizzignacco (che fino al primo gol si fa apprezzare con un paio di interventi non facili), di Bianco che salva sulla linea un tiro di Romagnoli e, soprattutto, della scarsa precisione dei biancocelesti. Che hanno troppa fretta di rifinire e poca lucidità nelle conclusioni.

Senza difesa. Ma nella ripresa la "bontà" della Lazio negli ultimi venti metri si trasforma in cinismo spietato. E arrivano altri gol che trasformano in un incubo il pomeriggio romano del Monza. Bocchetti prova ad arginare la furia laziale con un 3-5-2 di contenimento che però si rivela troppo molle alla resa dei conti. Il trio difensivo fa quel che può, mettendoci a volte anche qualche pezza. È in mezzo al campo, invece, che il confronto è impari. I due esterni Martins e Pereira alzano subito bandiera bianca di fronte alle scorribande di Marusic-Isaksen da un parte e Tavares-Zaccagni dall’altra. È Martins, in particolare, a fare scena muta, tanto che Bocchetti lo toglie già alla mezzora (entra Kyriakopoulos e il figlio dell’ex attaccante interista non la prende bene). Ma il cambio non produce effetti, anche perché le mezzali (Ciurria e Bianco) non aiutano quasi mai gli esterni in difficoltà. E anche perché le due punte Ganvoula (all’esordio in biancorosso) e Mota si disinteressano sostanzialmente della fase difensiva.

Goleada. Per la Lazio si aprono così autostrade nelle quali si infilano un po’ tutti. Dopo l’1-0 arrivato dalla fascia destra, il raddoppio giunge per vie centrali: Romagnoli per Castellanos che con un assist no look mette Pedro davanti alla porta. Dopo due assist Taty segna pure. Suo il terzo sigillo su assist di Zaccagni (e gol che nasce nuovamente dalla fascia). L’eterno Pedro si concede poi la doppietta personale (non gli capitava da sei anni, quando giocava con il Chelsea) al termine di un’azione da applausi rifinita dal nuovo entrato Noslin. Sì, perché il monologo laziale continua pure con gli uomini che si alzano dalla panchina, dallo stesso Pedro (che entra già nel primo tempo al posto dell’infortunato Dia) a Tchaouna, Noslin, Lazzari e Dele-Bashiru. E sarà proprio quest’ultimo, imbeccato da Rovella, a firmare il quinto gol quasi allo scadere. Ma anche le sostituzioni del Monza non cambiano la partita, nel senso che la formazione ospite continua a subire passivamente lo strapotere della Lazio. Uno dei subentrati, Sensi, firma però il gol della bandiera, trasformando un rigore assegnato tra il quarto e quinto gol laziale per un mani di Lazzari, non visto da Aureliano e pescato dal Var Pezzuto.




La formazione biancoceleste:

La formazione iniziale biancoceleste in grafica



► Per questa partita il tecnico biancoceleste Marco Baroni ha convocato i seguenti calciatori:

I convocati in grafica






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