L'Academy "Roberto Lovati"
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Il 26 maggio 2014 il Presidente della S.S. Lazio Calcio Claudio Lotito presenta il progetto dell'"Academy" biancoceleste intitolata all'indimenticabile Roberto Lovati, una struttura il cui scopo è riunire a Formello tutto il settore giovanile biancoceleste e la prima squadra sul modello dei grandi club europei. Negli articoli che seguono, tratti da vari organi di stampa, LazioWiki ripercorre le tappe connesse all'evento.
Dal Corriere dello Sport:
L’Academy della Lazio, la scuola dentro Formello. Calcio e matematica, calcio, lettere e lingue, storia e geografia. Studiare e calciare, imparare e giocare. Progetti in grande stile per la società, entro l’estate inizierà la costruzione dell’istituto che ospiterà quotidianamente le lezioni dei talenti biancocelesti. Nel nuovo centro sportivo pensato da Lotito nascerà l’Academy e una club house riservata ai giovani calciatori, un albergo che ospiterà 35 ragazzi. Scuola e allenamenti alternati seguendo il modello inglese, così sarà organizzata la giornata tipo degli aquilotti. La preparazione scolastica servirà per creare gli uomini del domani, l’educazione calcistica li formerà per diventare calciatori, l’educazione alla lazialità li temprerà, gli farà assimilare i valori più puri. La scuola sarà molto utile per i ragazzi che arriveranno dall'estero o per quelli che avranno particolari necessità. L’Academy curerà vari aspetti della formazione, fornirà le basi d'istruzione. Spesso i ragazzi abbandonano la scuola pur di inseguire il loro grande sogno, la Lazio di Lotito vuole assecondare il giusto cammino dei piccoli calciatori formandoli sotto ogni punto di vista. La Juventus ha già intrapreso questa strada, il club biancoceleste si sta muovendo per dare vita al suo progetto. Apprendimento scolastico e calcistico, i nuovi talenti studieranno e giocheranno, si concentreranno sui libri e faticheranno in campo. Il settore giovanile della Lazio sarà riunificato, accadrà nel giro di alcuni mesi. L’Academy biancoceleste accoglierà una parte dei ragazzi, saranno seguiti da uno staff di professori e istruttori qualificati.
La scuola molto probabilmente sarà organizzata collettivamente e individualmente. I dettagli si conosceranno in un futuro non troppo lontano: sarà la società a svelarli al momento giusto, direttamente. I ragazzi parteciperanno alle lezioni, seguiranno precisi percorsi e programmi di studio in base alle esigenze e alle attitudini. In Inghilterra sono all'avanguardia, le accademie di riferimento sono quelle dello United, del Chelsea, dell’Arsenal e dell’Everton e il Manchester City sta rendendo ancora più forte la sua. Fece clamore nei mesi scorsi l’addio del terzino Marin della Primavera, il City gli prospettò la possibilità di trasferirsi all’Academy e di giocare con la squadra riserve dei campioni d’Inghilterra. In Premier League si sono specializzati da tempo, l’Everton utilizza metodi tecnologici per informare e coordinare i ragazzi. Vengono dotati di smartphone, attraverso comunicazioni istantanee vengono informati sullo svolgimento delle lezioni o degli allenamenti. In Inghilterra le ore scolastiche vengono intervallate dagli allenamenti, le varie lezioni possono durare due ore e magari vengono interrotte per effettuare una seduta di lavoro in campo, poi si riprende a studiare. La Juventus ha adottato metodi simili, ha inaugurato il progetto nelle scorse settimane. Il contropiede della Lazio è già partito.
Dalla Gazzetta dello Sport:
Hanno ragione Lotito e Tare: questi ragazzi meritano una casa tutta loro. Il presidente l’ha promesso nella notte della festa. Non è più l’ora dei rinvii, però. Leggete queste parole: "Stiamo per portare tutte le giovanili a Formello". Le disse Igli Tare in un’intervista alla Gazzetta il 7 luglio di un anno fa. Da allora il progetto dell’Academy biancoceleste — cinque campi e una foresteria per i giovani — è rimasto chiuso in un cassetto. Risale ormai al 2010, l’ultima proiezione dava l’avvio a pieno regime per la stagione 2013-14. Impossibile ormai. Di più: entro pochi giorni la Lazio deve confermare il contratto di affitto dei campi Gentili e Melli, dove gioca il settore giovanile. Affitto da 140 mila euro all'anno, in cambio della disponibilità dei terreni di gioco tutti i giorni dalle 15 alle 19, oltre al sabato e alla domenica. Troppo poco. Troppo poco per una società ambiziosa come la Lazio. Non bastasse la questione di immagine, c’è anche quel sentimento di appartenenza tra i giovani che sarebbe molto più stimolato con una crescita all'interno di Formello, vicino a Klose, Marchetti, Hernanes. E allora si getti la prima pietra. Stavolta davvero.
Dal Corriere dello Sport:
L’Academy, cinque nuovi campi di calcio, la foresteria e una clinica.
In attesa dello stadio di proprietà e della Cittadella dello Sport in cui far entrare le sezioni della Polisportiva Lazio, Lotito ha messo a punto il progetto per allargare il centro sportivo di Formello. Cinque nuovi campi di calcio, un centro medico, una foresteria per ospitare i ragazzi. I dirigenti biancocelesti pensano alla creazione di un Academy in stile club inglese, così porterebbero tutta l’attività del settore giovanile a casa. Il restyling di Formello, nelle intenzioni di Lotito, dovrebbe essere avviato entro cinque o sei mesi per portarlo a termine nel giro di un anno e mezzo. Gli obiettivi sono chiari. Un albergo per ospitare circa 35 ragazzi, gli stranieri e chi viene da fuori Roma, una struttura in cui vivere e studiare, non solo giocare a calcio, perché nel processo di apprendimento e di crescita la società deve essere presente anche al di fuori degli orari d’allenamento. L’Academy funziona proprio così. Ci sono gli istruttori e gli insegnanti, si studia e si gioca, dividendo il proprio tempo tra le aule, i campi e la mensa. Un accademia vera e propria, l’accademia della Lazio. Per realizzare l’impresa, nel progetto figura la costruzione di cinque nuovi campi in aggiunta a quelli già esistenti a Formello e utilizzati da prima squadra e Primavera. Sarebbero in erba naturale e anche in sintetico di ultimissima generazione, più un campo da calciotto e due o tre da calcetto. L’area sportiva occuperebbe 5 ettari.
Nel progetto Lotito pensa di inserire un centro medico. In questi anni si è appoggiato alla clinica Paideia per la diagnostica e per gli esami che quotidianamente occorrono allo staff sanitario per curare gli infortuni. Riuscire a creare una struttura di questo tipo a Formello alleggerirebbe i costi della società e consentirebbe di avere uno screening su tutti i calciatori, dalla prima squadra agli esordienti. Questo è il prossimo passo per costruire una società ancora più forte e solida. Lotito e Tare stanno investendo su tanti ragazzi di 17-18 anni. Hanno talento, vanno seguiti anche durante la giornata. E avere le possibilità di contare su un centro sportivo tra i più belli in Europa (già ora, figuriamoci dopo) e all'avanguardia, rappresenta un biglietto da visita fondamentale. Tanto per ricordare l’esempio più recente, Moustapha Seck ha deciso di lasciare il Barcellona per sposare la Lazio dopo aver visitato Formello ed essersi convinto che stava compiendo una scelta giusta.
Nelle intenzioni della società biancoceleste Alberto Bollini, allenatore della Primavera, potrebbe diventare il direttore dell’Academy. Una figura tecnico-manageriale al vertice del settore giovanile, un maestro di calcio legatissimo alla Lazio e con l’esperienza sufficiente per organizzare un lavoro enorme e che spesso (come detto) si sviluppa soprattutto al di fuori degli allenamenti. Sono già stati avviati dei colloqui verso la fine di giugno, al momento di rinnovare il contratto, se ne riparlerà più avanti. L’obiettivo di Lotito è avviare i lavori e mettere la prima pietra dell’Academy all’inizio dell’inverno.
Estratto dal Corriere dello Sport:
L’Academy nascerà in estate. Tare: "Cominceremo nei mesi delle vacanze. Siamo fiduciosi, il futuro è dei nostri giovani".
La Primavera non era così forte da anni, è vincente e produttiva. Mercoledì, con lo scudetto sul petto, le piccole aquile di Inzaghi daranno l’assalto alla Coppa Italia, 35 anni dopo l’ultimo successo. Non solo vittorie, non solo l’esplosione di Keita, il progetto è più ampio, è entrato nel vivo e proseguirà. Dagli annunci presto si passerà ai fatti, i sogni prenderanno forma. L’Academy biancoceleste nascerà in estate, lo ha detto il diesse Tare: "Puntiamo ad iniziare in estate. Possiamo fare il salto di qualità, una volta creata la struttura l’idea è puntare sul bacino di Roma e dell’Italia. Poi i giovani che verranno dall’estero dovranno fare la differenza". La società, con la regia di Reja, promuoverà altri giovani nella prossima annata, la covata è promettente: "Il nostro progetto giovani è molto serio ed è iniziato quattro anni fa. Siamo fiduciosi – ha aggiunto Tare all’Ansa – perché i risultati ottenuti finora sono molto importanti, non solo per Keita. Abbiamo Cavanda, Strakosha, Onazi, Rozzi, Cataldi, Tounkara, Lombardi e Filippini. Ci sono quasi 11 giocatori che hanno potenzialità per essere promossi in prima squadra. Loro sono il futuro della Lazio".
Le giovani aquile, molto presto, saranno allevate dentro l’Academy biancoceleste. Formello si sta trasformando, da mesi sono in corso lavori, riguardano l’ammodernamento del centro sportivo, la creazione di nuovi campi (anche in erba sintetica), il miglioramento di quelli esistenti. Il piano è pronto da più di un anno: l’Academy sorgerà insieme ad una club house riservata ai giovani calciatori, sarà un albergo che ospiterà 35 ragazzi. Scuola e allenamenti saranno alternati seguendo il modello inglese. La preparazione scolastica servirà per creare gli uomini del domani, l’educazione calcistica li formerà per diventare calciatori, l’educazione alla lazialità li temprerà, gli farà assimilare i valori più puri. Tare ha svelato i tempi di realizzazione e le strategie, si lavorerà sul bacino romano e italiano, non si smetterà di pescare all'estero. L’Academy sarà molto utile per i ragazzi che arriveranno da altri Paesi e per quelli che avranno particolari necessità. La società vuole crescere i suoi talenti assecondandone il cammino, formandoli sotto ogni punto di vista. I ragazzi saranno seguiti da uno staff di professori e istruttori qualificati. Lotito e Tare hanno svoltato negli anni passati, hanno investito sul settore giovanile, hanno puntato su Alberto Bollini, hanno costruito un percorso, lo sta proseguendo Simone Inzaghi. Il settore giovanile, è un’idea conosciuta, presto sarà riunificato. Nel centro sportivo di Formello troveranno posto tutte le formazioni minori.
Estratto dal Corriere dello Sport:
Academy Lazio, ecco come sarà. Entro fine maggio la presentazione del progetto, a luglio il via ai lavori: cinque campi e una foresteria per il vivaio.
Nasce l’Academy, tutto è pronto, definito quasi nei dettagli. I lavori scatteranno in estate, tra fine maggio e giugno Lotito conta di presentare ufficialmente il suo progetto. Un altro snodo fondamentale per la crescita e la patrimonializzazione della Lazio. Cinque nuovi campi di calcio, una foresteria adibita esclusivamente al vivaio, la costruzione di un centro medico. Formello si allarga e si amplia per riunire l’attività del settore giovanile e dotarsi di una scuola all'avanguardia dove poter crescere i talenti del futuro. Una Academy come possiedono i grandi club d’Europa, segnatamente in Inghilterra, per dare un'impronta unica all'attività giovanile e seguire i bambini anche fuori dal campo. Un progetto ambizioso e su cui la società biancoceleste sta lavorando già da un paio d’anni. Servivano le autorizzazioni per avviare i lavori. I nuovi campi vedranno la luce nei terreni antistanti al parcheggio dello stadio intitolato a Mirko Fersini. Costerà diversi milioni di euro, ma si tratta di uno sforzo che permetterà nel tempo alla Lazio di avere benefici sportivi e di bilancio.
Lotito sta proseguendo nell'opera di consolidamento della società. Nei primi anni di gestione ha risanato i conti e ripianato il deficit. Ha portato il fatturato del club nell'ultimo esercizio a 110 milioni di euro e la Lazio non è più una scatola vuota o un titolo sportivo riempito esclusivamente dal parco dei giocatori sotto contratti. Prima di pensare all'Academy, aveva aperto i negozi ufficiali Lazio Style per lo sviluppo del merchandising, ha lanciato radio e televisione ufficiale, ha acquistato il palazzo di via Valenziani che ospitava la sede della Cirio, in stato di fallimento. Gli immobili costituiscono un asset fondamentale per le società quotate in Borsa. Ora sta per nascere l’Academy, che contribuirà ad aumentare il valore patrimoniale del centro sportivo di Formello.
Dal Corriere dello Sport:
Sondaggio sui social per intitolare l’Academy.
Un sondaggio popolare per intitolare l’Academy a un campione della storia biancoceleste. L’idea l’ha lanciata Lotito, intervenuto nel giorno del suo cinquasettesimo compleanno alla radio ufficiale della Lazio. Il 26 maggio a Formello il presidente presenterà il suo progetto, che prevede la costruzione di altri sei campi di calcio e una foresteria per lo sviluppo del settore giovanile. Da lunedì verrà lanciato il sondaggio popolare. "Vorrei che il nome di questa Academy fosse dato dai tifosi, come è successo per Olimpia. E’ giusto che sia intitolata ad una persona che ha rappresentato la storia di questo club e che ne rappresenti quindi anche il futuro, come sportivo, dirigente, qualsiasi punto di riferimento nel mondo biancoceleste. Cosa più dell’Academy può essere il punto di riferimento ai fini della rappresentanza della Lazio?". I successi con la Primavera stanno spingendo la società a intensificare gli investimenti sul vivaio. "Abbiamo intrapreso una strada che comincia a dare i suoi frutti, occorre del tempo".
I successi della Lazio in campo giovanile hanno prodotto un invito prestigioso. I Giovanissimi Regionali allenati da Sebastiano Siviglia rappresenteranno l’Italia al Football For Frienship Day previsto a Lisbona tra il 23 e il 25 maggio, alla presenza di Franz Beckenbauer e in occasione della finale di Champions. Gli aquilotti biancocelesti hanno già indossato il braccialetto dell’amicizia che simboleggerà l’evento. A Formello ne hanno parlato il generale Giulio Coletta e Sebastiano Siviglia. "Ringrazio per l’invito, siamo molto onorati di rappresentare il calcio giovanile italiano a Lisbona. Sono ragazzi del Duemila, giocano per divertirsi, in un’età in cui riescono ad assorbire meglio i suggerimenti dei tecnici. Cercheremo di far vedere cosa insegniamo ai nostri ragazzi. Ai nostri allenatori raccomando di curare la tecnica, il rispetto dei compagni, degli avversari e dell’arbitro. Per loro a Lisbona sarà un’esperienza indimenticabile" ha raccontato il responsabile del settore giovanile biancoceleste. Poi è toccato a Siviglia. "Ringrazio la società per questa opportunità. Ho un grande senso di appartenenza: sei anni da calciatore e oggi vado a rappresentarla da tecnico delle giovanili. Cercherò di fare sempre di più e migliorarmi, ai miei ragazzi ho cercato di trasferire quelle che sono le mie conoscenze. Sarà un’esperienza formativa".
Dal Corriere dello Sport:
Academy: da ieri il via al sondaggio.
Un nome per l’Academy della Lazio, diventerà un simbolo. Il sondaggio è partito ieri, andrà avanti sino alle 13 di lunedì. Il nome lo scelgono i tifosi, possono indicare la preferenza inviando una mail all'indirizzo direzione.comunicazione@sslazio.it, ne ha dato notizia Lazio Style Radio ieri mattina. I quattro nomi più gettonati saranno sottoposti ad una nuova votazione. Il 26 maggio, nel giorno in cui sarà celebrata la Coppa Italia di Roma, sarà svelato il vincitore, sarà svelato il nome scelto. L’iniziativa l’aveva lanciata il presidente Lotito nei giorni scorsi, l’annuncio era stato chiaro: "Presto allestiremo la nuova Academy, sarà formata da sei campi, dalla foresteria e da una serie di attività per formare atleti e uomini sotto il marchio Lazio così da far prevalere il merito e i valori dello sport. Vorrei che il nome di questa Academy fosse dato dai tifosi come è successo per Olimpia. E’ giusto che sia intitolata ad una persona che ha rappresentato la storia di questo club e che ne rappresenti quindi anche il futuro, un punto di riferimento nel mondo biancoceleste".
Tifosi, sbizzarritevi. L’Academy è senza nome, il progetto è pronto, la prima pietra sarà posta a Formello entro un paio di settimane. Nomi celebri, nomi storici, date spazio alla fantasia. L’iniziativa è stata rilanciata, quando fu ideata per battezzare Olimpia a Formello furono raccolti migliaia di messaggi, i computer andarono in tilt. La Lazio ci riprova, vuole coinvolgere i tifosi, vuole affidargli alcuni incarichi, vuole farli sentire partecipi. Il sondaggio andrà avanti per tutta la settimana, le istruzioni da seguire sono semplicissime. Sono giorni in cui è stato compiuto un salto nel tempo, nel passato. Tanti nomi sono tornati alla mente, tante immagini hanno emozionato il popolo biancoceleste. C’è chi vorrebbe intitolare l’Academy ad un laziale storico, a gente come Bob Lovati o Chinaglia, ai campioni più amati e sfortunati, quelli che non sono più presenti fisicamente, ma che hanno lasciato ricordi indelebili. L’Academy della Lazio sarà una casa dentro Formello, accoglierà i giovani più talentuosi, arriveranno da più parti, li formerà calcisticamente, gli darà un indirizzo scolastico, li crescerà. L’Academy nascerà prestissimo, i lavori saranno completati in tempi più o meno brevi. In Italia sarà un esempio, un fiore all'occhiello tutto biancoceleste. La preparazione scolastica servirà per creare gli uomini del domani, l’educazione calcistica li formerà per farli diventare calciatori, l’educazione alla lazialità li temprerà. Viene voglia di tornare piccoli.
Da Il Tempo:
Academy: per i tifosi va intitolata a Cragnotti.
Il televoto è aperto, direbbe il conduttore di un reality show. Stavolta a scegliere sono chiamati i tifosi della Lazio: a chi intitolare la nascente Academy? Il presidente Lotito aveva lanciato l’appello: "È giusto che sia intitolata a una persona che ha rappresentato la storia di questo club e che ne rappresenti quindi anche il futuro". Si scatenano i sostenitori biancocelesti sui social network: Umberto Lenzini, Mirko Fersini, Bob Lovati, Giorgio Chinaglia, Tommaso Maestrelli. Questi i nominati dal popolo laziale. Ma sulla pelle le emozioni dell’evento "Di padre in figlio" sono forti, la maggioranza non ha dubbi: "Intitoliamo l’Academy a Sergio Cragnotti, il presidente dei trionfi", scrive un tifoso sulla pagina Facebook ufficiale del club, e presto l’invito diventa un plebiscito assoluto. Chissà se Lotito sarebbe d’accordo. Certo, l’alternativa per molti è l’ormai celebre slogan "Libera la Lazio". Il sondaggio popolare è stato aperto ieri, chiuderà alle 13 del 19 maggio (si vota inviando una mail a direzione.comunicazione @sslazio.it). Poi i quattro nomi più gettonati si giocheranno la finale, il vincitore sarà svelato il 26 maggio durante una giornata-evento che celebrerà il primo anniversario di quella storica Coppa Italia. E proprio in questa occasione verrà presentato il progetto dell’Academy, che prevede la costruzione di altri 6 campi e una foresteria per lo sviluppo del settore giovanile. I lavori a Formello partiranno in estate.
Estratto da Il Messaggero:
Disposto davvero a intitolare la nuova Academy persino a Chinaglia? "E’ giusto che porti il nome di chi ha fatto e rappresentato la storia della Lazio", assicurava Lotito venerdì. L’apertura si sta rivelando un boomerang in tempi di contestazione. Il sondaggio sta infatti riscuotendo il successo delle provocazioni: da "Lotito vattene" a "Libera la Lazio", sino al plebiscito per personaggi "indigesti" come Cragnotti. Ecco la prima regola del gioco, dunque, in corsa: l’ex presidente biancoceleste non verrà preso in considerazione, così come Nesta, Klose e Lulic71. "La nuova Academy sarà infatti intitolata alla memoria – spiega il team manager Manzini – e quindi a qualcuno che purtroppo non c’è più". Così Long John balza in pole in classifica, insieme a Maestrelli, Piola, Lovati e Lenzini. Seconda norma: saranno valide solo le mail inviate a direzionecomunicazione@sslazio.it, non le "idee" sui social. Fra i quattro nomi più gettonati, lunedì prossimo alle 13, verrà estratto il vincitore, svelato il 26 maggio, giorno dell’inaugurazione dell’Academy (nonché "Giuliano Fiorini day"). I laziali stanno invadendo la posta della Lazio col nome di Chinaglia, non certo il "prediletto" di Lotito: "Se vincerà, non avremo alcun problema a intitolargli la struttura", assicurano a Formello. Ma c’è chi teme brogli.
Dal Corriere dello Sport:
Academy, quattro nomi in pole.
In ordine alfabetico, non di arrivo, sono queste le preferenze dei tifosi: Chinaglia, Lovati, Maestrelli, Piola. L’Academy della Lazio porterà uno di questi nomi storici, legati per sempre ai colori biancocelesti. Il primo sondaggio si è concluso ieri, sono stati raccolti tantissimi voti, adesso partirà una nuova fase, un’ulteriore votazione. Siamo agli spareggi, andranno avanti sino a lunedì alle 13. I tifosi laziali devono dare l’ultima preferenza, vincerà il nome che raccoglierà più votazioni. L’annuncio sarà dato il 26 maggio, a Formello sarà presentato il progetto "Academy", sarà posta la prima pietra. I tifosi laziali possono partecipare alla seconda votazione inviando una mail all'indirizzo direzione.comunicazione@sslazio.it. L’Academy sta nascendo, in ogni caso sarà intitolata ad un personaggio leggendario, ad un eroe del passato, ad un uomo che ha regalato emozioni infinite, emozioni ancora vive. I nuovi talenti studieranno anche la storia.
Dalla Gazzetta dello Sport:
La Lazio nel futuro. Il progetto Academy ora diventa realtà.
Una festa per ricordare il passato recente e porre le basi di un futuro luminoso. Oggi a Formello nasce ufficialmente l’Academy laziale. E il giorno scelto per tenere a battesimo la nuova iniziativa non è affatto casuale. Oggi è infatti il 26 maggio, una data che nell'immaginario collettivo laziale non ha bisogno di spiegazioni. Esattamente un anno fa si consumava la vittoria più bella dell’era Lotito e una delle più entusiasmanti in assoluto: la Coppa Italia conquistata ai danni della Roma. Il modo migliore per celebrare un successo del passato è proiettarsi nel futuro. Ed è appunto quello che cerca di fare la Lazio con il progetto Academy. Oggi Claudio Lotito illustrerà i dettagli dell’operazione. A grandi linee si tratta della realizzazione della vecchia idea di riunire nella casa biancoceleste di Formello l’intero settore giovanile, dai Pulcini fino alla Primavera. Serviranno nuovi campi e infatti ne saranno creati altri quattro che si andranno ad aggiungere ai tre già esistenti. E poi un’altra foresteria, oltre a quella che c’è già, per ospitare i ragazzi delle giovanili che arrivano dall'estero e da altre zone d’Italia. Sarà una sorte di college, nel quale i ragazzi potranno anche studiare e saranno seguiti da alcuni insegnanti.
L’allargamento del centro sportivo biancoceleste, peraltro, favorirà altre iniziative collaterali. C’è per esempio l’idea di agevolare le visite dei tifosi che potrebbero prevedere un itinerario non solo sportivo ma anche archeologico (all'interno di Formello ci sono resti di epoca etrusca). Sarà festa grande a Formello, con circa 500 invitati, compresi esponenti del mondo istituzionale e sportivo. Ma oggi non si farà festa solo a Formello. In serata, allo chalet nel bosco nei pressi dello stadio Olimpico, ci sarà il Fiorini-day, l’evento organizzato per ricordare il bomber Giuliano Fiorini, l’uomo che salvò la Lazio nell'anno dei meno nove (tra gli invitati spicca Beppe Signori). E sarà festa grande pure a Milano, dove il locale Lazio club ha organizzato la tradizionale festa di fine stagione in concomitanza con l’anniversario della Coppa Italia vinta sulla Roma. Ci saranno tantissimi ex laziali di epoche diverse.
Dal Corriere dello Sport:
Lotito presenta l’Academy Lazio. Otto nuovi campi di calcio e una foresteria per riunire il settore giovanile a Formello.
E’ un progetto da grande club europeo. Si ispira al modello olandese dell’Ajax. Lo hanno sviluppato il Liverpool e altre società di primissimo piano in Inghilterra, esistono realtà di questo tipo in Germania e in Francia, non ancora in Italia. Ci prova e sta iniziando la Lazio. Un Academy per riunire l’intera attività del settore giovanile al centro sportivo di Formello, dove si allenano la prima squadra e la Primavera. Una scuola per studiare e giocare a calcio, continuando a crescere. In attesa di notizie su come rilanciarsi in serie A, riconquistando l'Olimpico e un minimo di rapporto con il popolo biancoceleste, oggi Lotito svelerà e presenterà il progetto dell’Academy, posando simbolicamente la prima pietra dei lavori che dovrebbero iniziare in estate, il più presto possibile fanno sapere dalla società. Otto nuovi campi, alcuni con le gradinate, in erba naturale e in sintetico. Una Club House nuova, e dedicata esclusivamente al settore giovanile, con un albergo foresteria per ospitare sino a 35 ragazzi (in arrivo da fuori Roma o dall'estero), un centro medico di proprietà per le analisi, gli esami clinici, monitorando la crescita e la condizione fisica di ogni tesserato. Il progetto è pronto, serviranno 8 ettari di terra per realizzarlo e il centro sportivo di Formello, dagli attuali 26, si estenderà sino a 34 ettari. Convivranno, nella stessa realtà, i bambini della scuola calcio, gli istruttori del vivaio, i campioni della prima squadra. Lotito oggi svelerà i dettagli, illustrerà tempi e costi dell’intervento, mostrerà attraverso la grafica il piano a cui sta pensando e lavorando da un paio di anni.
Ci vorranno qualche mese e diversi soldi per costruire l’Academy. E' un passaggio epocale per la Lazio, che farà coincidere l’inaugurazione con la festa del 26 maggio, a un anno esatto di distanza dalla finale di Coppa Italia. Servirà altro tempo per raccoglierne i frutti ed è ovvio che l’intervento odierno di Lotito, contestatissimo dai tifosi e in silenzio da un paio di mesi, dovrà forzatamente essere allargato agli obiettivi della prossima stagione, alla necessità di ricreare entusiasmo e serenità intorno alla prima squadra, al rapporto con Reja, non ancora completamente confermato. La gente chiede alla Lazio un profondo cambiamento e dei segnali. Tutti vorrebbero sapere come, con quali prospettive e da dove si ripartirà per il campionato. Il pomeriggio di Formello scatterà alle 16 e durerà sino alle 20. Cinquecento inviti. Sono attesi alcuni giocatori della Lazio, i tecnici del settore giovanile, ci saranno i dirigenti, presenzieranno le istituzioni governative e dello sport. Mancheranno Edy Reja, salito a Gorizia per le elezioni, e Alberto Bollini, che si è preso qualche giorno di vacanza dopo la trasferta di Sofia e attende notizie per il suo futuro. Una tensostruttura ospiterà l’evento. La scaletta prevede diversi momenti, verrà svelato il nome dell’Academy da intitolare (attraverso sondaggio popolare, oggi alle 13 si chiude) a uno tra Maestrelli, Bob Lovati, Chinaglia e Piola. E’ annunciato un video-messaggio di Senad Lulic. E il bosniaco, eroe del 26 maggio, menzionerà Giuliano Fiorini, l’altro campione della Lazio ricordato in un giorno speciale. Invitati alcuni Lazio Club che nell’ultimo anno e mezzo sono stati a Formello e una delegazione dei forum (Lazionet e Biancocelesti.org) a rappresentare un’altra fetta del popolo biancoceleste.
Dalla Gazzetta dello Sport:
Lazio nel futuro. Con l’Academy il modello diventa l’Ajax.
Sarà una Lazio stile Ajax, il futuro è tracciato. E per tenerlo a battesimo è stata scelta una data non casuale, il 26 maggio, giorno della Coppa Italia vinta ai danni della Roma. A un anno esatto da quel trionfo la Lazio ha presentato a Formello il progetto della nuova Academy biancoceleste, la struttura che riunirà a Formello l’intero settore giovanile biancoceleste e la prima squadra. Sul modello dei grandi club europei. "Siamo i primi in Italia a realizzare un progetto del genere. Formello sarà un college nel quale i ragazzi potranno allenarsi e anche studiare", ha spiegato Lotito ai circa 500 invitati all’evento (c’erano il presidente della Lega Beretta, il Prefetto di Roma Pecoraro, il Questore Mazza, il delegato allo Sport del Comune di Roma Pancalli). Il progetto prevede la costruzione a Formello di altri sei campi di calcio che si aggiungeranno ai tre già esistenti. E di una nuova foresteria con 35 camere per ospitare i ragazzi. Il progetto è pronto, le autorizzazioni anche (il centro sportivo raddoppierà la sua estensione), i lavori inizieranno nelle prossime settimane per concludersi nell’estate del 2015. A dirigere l’Academy sarà chiamato il tecnico olandese Joop Lensen.
Il nome dice poco, il curriculum molto di più. Ha lavorato per tanti anni all’Ajax, prima come collaboratore di Michels, quindi come vice di Van Gaal. Poi ha riorganizzato i settori giovanili di AZ Alkmaar e Fenerbahce. Avrà il ruolo di supervisore tecnico ed organizzativo. Con il suo "acquisto" la Lazio si proietta nel futuro ispirandosi al modello Ajax, il club che ha fondato la sua forza sullo sviluppo del settore giovanile. "Tutte le squadre giovanili – spiega il d.s. Tare – dovranno avere la stessa impostazione tecnico-tattica, per questo ci sarà un supervisore unico". Chiaro l’intento di costruire in casa i campioni del futuro. Senza dimenticare il passato. Che sarà presente nel nome dato alla nuova Academy. Sarà intitolata a Bob Lovati, un uomo che ha legato alla Lazio tutta la sua vita. Prima come calciatore, poi come allenatore, infine come dirigente. "La scelta migliore che potessero fare i tifosi (che si sono espressi attraverso un referendum telematico, ndr)", ha chiosato Lotito.
Dal Corriere dello Sport:
Alla guida dell’Academy c’è un mago olandese. E’ Joop Lensen, ha lavorato con Michels e Van Gaal.
Il calcio totale a Formello. E’ un mago olandese il direttore dell’Academy "Roberto Lovati". Si chiama Joop Lensen, ha creato la scuola Ajax, ha costruito le Academy olandesi. Ha più di 20 anni di esperienza da direttore sportivo, ha ricoperto varie funzioni presso la Royal Dutch Football Association (la Federazione olandese): ha fondato il programma di formazione giovanile. Joop Lensen è stato membro del personale tecnico che ha supportato un’Olanda super, quella che trionfò all’Europeo 1988, era guidata dal guru Rinus Michels, era formata da star del calibro di Gullit, Van Basten e Rijkaard. Joop Lensen ha lavorato anche con Louis Van Gaal, è stato dirigente dell’Az Alkmaar (capo del settore giovanile dal 2000 al 2005) e del Fenerbahçe (creò la LOOTschool, una combinazione di formazione ed istruzione). Negli ultimi tempi è stato docente della Royal Dutch Football Association e della Turkiye Futbol Federasyonu (la Federazione turca). Ha lavorato in qualità di rappresentante dell’International Football Consultancy (una società olandese che cura anche intermediazioni e trasferimenti di calciatori). Lensen era a Formello ieri pomeriggio, non è salito sul palco, s’è tenuto lontano dai riflettori, tornerà ad agosto. Ha già preso contatto con le strutture, le studierà da vicino nella sua prossima visita. E’ una scelta filosofica: Lotito e Tare si sono affidati ad un maestro di calcio per creare l’Academy laziale. I campioni del futuro dovranno incarnare i valori olimpici del club e i fondamentali calcistici ispirati ad una scuola spettacolare. Joop Lensen, in giacca celeste per celebrare l’occasione (sarà stato un caso?), è apparso accanto a Jesse Fioranelli, match analyst della Lazio. Il mago olandese domenica s’è riunito con Lotito, hanno parlato per oltre due ore di calcio e progetti.
Lensen sarà il direttore dell’Academy: istruzione scolastica e scuola calcio. Il progetto è stato elaborato dall’ingegnere Andrea Angrisani, si è scelto di conservare le connotazioni dell’impianto per tener fede alla realtà laziale. L’Academy, primo esempio italiano, sarà realizzata nel giro di un anno e mezzo (massimo due anni), i primi lavori partiranno subito (appena saranno ottenuti tutti i titoli abilitativi). La superficie del lato Sud (dove oggi sorgono i parcheggi) sarà ampliata, in tutto saranno interessati sei ettari di terreno (il centro sportivo si estenderà da 26 ettari a 32). Qui sorgerà la parte vitale del settore. Ci sarà una Foresteria riservata ai ragazzi fuori sede, ne ospiterà 35, è stata prevista con camere e servizi autonomi, sarà dotata di biblioteca, di area studio e di un’aula per le lezioni scolastiche (mensa autonoma e sala ricreativa). Saranno costruiti 6 campi (i tre esistenti rimarranno), in tutto saranno 9. Quattro campi saranno costruiti nel lato Sud, saranno dotati di impianto di illuminazione. Due campi saranno dotati di tribuna coperta: si affaccerà su ciascuno dei due campi principali, avrà una capienza di circa 600 posti per ciascun lato. La sagoma della copertura è stata pensata richiamando il simbolo storico: l’aquila. Gli spogliatoi saranno in tutto otto (quattro ubicati nel volume sottostante alla tribuna coperta insieme alla sala massaggi e al presidio medico per le partite, gli altri saranno collocati in un corpo a sé stante insieme a tutta l’area tecnica del settore con spogliatoi per gli allenatori e sala conferenze/riunioni o altri scopi). Sarà creato un punto ristoro. Due campi saranno collocati nel cuore del centro sportivo (prenderanno il posto dei campi da tennis).
Nella parte Est sorgerà un negozio per la vendita degli articoli ufficiali con annesso ristorante-bar-tavola calda: sarà fruibile non solo dagli atleti e dai dirigenti (in occasione delle partite di campionato), ma anche dai genitori che accompagneranno i ragazzi agli allenamenti. E da tutta la tifoseria biancoceleste, il mondo Lazio sarà più aperto. Verrà realizzato un centro medico specialistico, sarà a servizio di tutti gli atleti della Lazio (sarà ospitato all’interno di un edificio esistente ubicato a ridosso della club house). Durante i lavori è stata ritrovata un’antica cisterna: "Sarà aperta al pubblico, vogliamo coniugare cultura e sport", parola di Lotito.
Dalla Gazzetta dello Sport:
Aspettando l’Academy. Il modello Ajax c’è già, ora va solo completato.
Non c’è una persona, a Formello, che non sia rimasta affascinata da quella che sarà l’Academy intitolata a Bob Lovati. O meglio, dall’idea che ora, dopo la presentazione, andrà concretamente realizzata. E, nel frattempo, studiata nei minimi dettagli, per andare con la programmazione di pari passo con i lavori, che nelle previsioni della Lazio dovrebbero durare poco più di un anno. Nuovi campi, una foresteria, tutto quello che porterà la Lazio ad avere un’Academy unica, e non più divisa. Perché ora l’Academy la Lazio ce l’avrebbe pure, ma dislocata tra Formello, il campo Gentili (alla Giustiniana) e il campo Melli (a poche centinaia di metri da Tor di Valle). Alla presentazione, lunedì, c’erano Lotito, Tare, il nuovo responsabile Joop Lensen e il generale Giulio Coletta, che gestisce la scuola calcio e l’agonistica fino agli Allievi. C’era anche Alberto Bollini, che nei piani di un anno fa della società avrebbe dovuto dirigerla, ma che con l’evolversi dei tempi è diventato e rimarrà vice di Reja (se l’incontro tra tecnico e società, previsto per fine settimana, darà la fumata bianca). I vertici societari e dell’Academy non si sono ancora seduti attorno a un tavolo, ma si sono promessi di farlo presto, magari a lavori già avanzati e dopo che lo stesso Lensen avrà ulteriormente approfondito la conoscenza dei settori giovanili italiani e di quello della Lazio.
L’idea è portare tutto a Formello, dove già si allena e gioca la Primavera. Oggi, Giovanissimi Nazionali e Allievi Regionali sono al Melli, tutte le altre al Gentili. Ci sarebbe il problema "logistico" di privare la zona Sud della Capitale di una scuola calcio Lazio, con tutte le difficoltà dei bambini all’uscita da scuola e dei genitori ad attraversare il Raccordo che si verrebbero a creare. Ma se si sceglie di creare un polo unico, non possono esserci solo aspetti positivi. Che pure sono tanti, come quello delle 35 camere che ospiteranno i ragazzi fuori sede: a Formello ha vissuto Keita, abitano Tounkara, Seck, Strakosha, Elez e anche i baby degli Allievi Nazionali, mentre i quattro classe ‘98 e ‘99 risiedono nella casa famiglia di Suor Paola, a Bravetta. Niente più navetta, al massimo per la scuola. Dove gli studenti laziali già oggi devono rendere, proprio come in campo: se ci sono insufficienze in pagella, scatta la sospensione, ma non è l’unica regola. I giocatori devono dare del lei agli allenatori, sono proibite le parolacce, anche se in partita si chiude un occhio. Fino agli Allievi Nazionali, inoltre, la Lazio gioca con lo stesso modulo, il 4-4-2: costanti le riunioni tra gli allenatori (tra questi, anche gli ex Serie A Franceschini e Siviglia), da cui è esentata la Primavera, perché ritenuta più vicina alla prima squadra che al resto del vivaio. Tutte prerogative dell’Academy che già ci sono: mancano solo le ruspe.
Dal Corriere dello Sport:
Academy: la svolta olandese. C’è l’intesa con Lensen, firmerà un triennale: i primi mesi di studio, verrà affiancato da un uomo Lazio.
Joop Lensen ha raggiunto un’intesa con Lotito e il ds Tare. Dovrebbe firmare inizialmente un contratto triennale con la Lazio. Diventerà il direttore tecnico dell’Academy. Tornerà a Formello verso la fine di agosto per cominciare a lavorare. Primi mesi di studio e da supervisore del settore giovanile biancoceleste. Conoscerà giocatori e allenatori dalla scuola calcio sino alla Primavera di Simone Inzaghi. Forse si presenterà anche a Rimini per seguire le finali scudetto, di sicuro il lavoro autentico scatterà in piena estate. Due giorni fa era accompagnato e seguito come un’ombra da Jesse Fioranelli, match analyst della Lazio, ex collaboratore di Petkovic e negli ultimi mesi di Reja, di fatto diventato una figura di estrazione societaria. Fioranelli junior è stato coinvolto nel progetto dell’Academy. Lavorerà a stretto contatto con Lensen, a cui però verrà affiancata un’altra figura di rilievo. L’olandese dovrà scegliere se portarsi dietro un collaboratore o se invece affidarsi alla società che potrebbe optare per un uomo Lazio. Ci sarà il problema della lingua da affrontare inizialmente. I primi mesi saranno di studio, Lensen osserverà l’attività del settore giovanile, come è strutturato adesso, e girerà per i campi con l’obiettivo di valutare i ragazzi. Ha più di venti anni di esperienza come direttore sportivo, è stato collaboratore tecnico di Rinus Michels durante gli Europei del 1988, vinti in Germania dagli Orange, trascinati dai gol fantasistici di Van Basten. Ha lavorato anche con Van Gaal, ricoprendo diverse mansioni presso la Royal Dutch Football Association. Ha creato la scuola Ajax, ha fondato il programma di formazione giovanile. E’ un uomo di calcio, un costruttore di talenti.
Al centro sportivo di Formello dovranno essere avviati i lavori per realizzare l’Academy: un anno e mezzo o due i tempi stimati dalla società, periodo in cui Lensen dovrà creare la propria squadra e "formare" gli istruttori, cercando di trasferire un’impronta all’intero settore giovanile. Un lavoro lungo e approfondito. Porterà i suoi metodi, cercando di coniugarli con l’identità e la storia del calcio italiano, rappresentata a Formello anche e soprattutto dai successi della Primavera di Bollini negli ultimi due anni non volendo tornare allo scudetto del 2001. Si confronterà con Avincola, De Cosmi, Franceschini, Siviglia e tutti gli altri tecnici che due giorni fa erano presenti al lancio dell’Academy. Nel tempo, come è successo a Barcellona e Ajax, Lotito e Tare sognano che tutta la Lazio, dai pulcini alla prima squadra, possa scendere in campo esportando la stessa idea di calcio. Un gioco divertente e brioso, con lo stesso marchio di fabbrica e il medesimo assetto tattico. Un progetto di questo tipo ha bisogno di tempo e comincerà a tradursi in risultati nell’arco di cinque o sei anni, non prima. Ma bisogna pur cominciare e le basi sono rappresentate proprio da ciò che è stato fatto.
Concetti ribaditi e spiegati anche ieri dal ds Tare. "Ajax e Barcellona sono due modelli importanti – ha dichiarato al sito tuttomercatoweb – e sono esempi da prendere sempre in considerazione, ma noi non vogliamo dimenticare quella che è la nostra identità come Lazio. Per questo motivo, stiamo portando avanti un progetto tutto nostro che porti alla crescita non solo dei giocatori, ma anche dei tecnici presenti all’interno del settore giovanile. Per riuscirci ci affideremo a professionisti di grandissimo livello". Il mago Lensen, appunto.
Dal Corriere dello Sport:
Lovati: "L’Academy, che emozione!".
Academy "Roberto Lovati". Professor Stefano Lovati, figlio di Bob, ortopedico di fiducia della Lazio, è ancora forte l’emozione? "E’ molto forte. Questa Academy è perfetta per papà: ha iniziato come preparatore dei portieri, è stato allenatore della Primavera. Tutti i giocatori che arrivavano in società incontravano subito lui, era la prima persona che conoscevano. Li tranquillizzava, li istruiva, gli faceva conoscere la loro nuova casa. Sono contento, questa onorificenza la meritava". C’è stata una votazione, ha coinvolto i tifosi. Anche lei ha conosciuto l’esito direttamente a Formello? "Ero stato avvisato dalla società della creazione di questo evento e della votazione, in ballo c’era la possibilità che l’Academy portasse il nome di papà. Sono arrivato a Formello intorno alle 16,30, ho notato un clima abbastanza euforico, forse la notizia si era sparsa. Quando il presidente Lotito ha svelato l’esito della votazione ho provato un’emozione molto forte. Papà competeva con figure storiche come Piola, il bomber per eccellenza, come Maestrelli e Chinaglia. Lui è stato nelle retrovie come personaggio mediatico, partiva da outsider rispetto a Tommaso e Giorgio. Non me l’aspettavo...".
Bob ha dedicato la sua vita alla Lazio, è indimenticabile. "Ha vissuto la storia della Lazio per più di mezzo secolo. Era venuto dal Nord, non è nato laziale, lo è diventato. La Lazio non l’ha mai abbandonata pur avendone avuto l’opportunità. Non ha cambiato bandiera, ha rifiutato remunerazioni più alte. E’ stato un amore mai tradito, ha fatto da trait d’union tra le varie gestioni, tra i giocatori. E’ stato un riferimento per tutti, non solo per la società, ma anche per i giovani che arrivavano nella Lazio". E’ bello ricordare le volte in cui piombava a Formello... "Arrivava e il presidente, quando c’era, lo accoglieva in modo affettuoso. Papà andava a vedere la Primavera, osservava il calcio giovanile. Durante l’era Cragnotti era il capo degli osservatori, girava il mondo, viveva più in aereo che a casa. I contatti con i giovani erano continui. Tempo fa, prima della sua scomparsa, mi fece vedere un foglio, c’erano alcuni nomi annotati negli anni passati, adesso non li ricordo. Erano calciatori europei, li aveva seguiti, li aveva reputati interessanti. Nel frattempo erano esplosi a livello internazionale, era un grosso conoscitore di calcio, i potenziali campioni li vedeva subito".
Bob Lovati sarebbe stato un maestro perfetto per l’Academy laziale. A lei quali insegnamenti ha lasciato? "Mi ha insegnato tanto nella vita. Insegnava ad essere sempre se stessi, ad essere onesti nei confronti del proprio lavoro e nei confronti di chi si comportava bene. Insegnava a essere caparbi nell’inseguire i sogni, a rispettare l’avversario. La filosofia di papà era questa: bisogna mettere in campo tutte le forze che si hanno. Diventare calciatori o medici, come nel mio caso, non è semplice. Papà parlava molto con le famiglie dei ragazzi, spiegava loro che il calcio non era tutto nella vita, che una via d’uscita bisognava sempre averla. Papà consigliava ai ragazzi di proseguire gli studi, di imparare anche altri mestieri, non solo di buttarsi a capofitto nel calcio perché a un certo punto puoi voltarti e rischi di rimanere privato della vita". Di padre in figlio, che bel motto. I padri della Lazio, i più famosi, rivivono grazie a figli come lei, come Massimo Maestrelli, come Giorgio Chinaglia junior. Le ha fatto piacere rivederli il 12 maggio? "Li ho rivisti con piacere, in realtà non ci siamo mai persi di vista. Quella notte ho percepito un’aria leggermente diversa, spero che quello spirito continui anche nella gestione Lotito. Il presidente, in questo senso, forse si è un pochino ammorbidito. Il discorso che ha fatto a Formello è stato molto, molto profondo".
Che idea si è fatto? "Lotito ha detto che il suo rammarico è non essere entrato nel cuore dei tifosi, credo che l’abbia detto con sincerità. In questo momento penso abbia voglia di riavvicinarsi alla gente e spera che la gente si riavvicini a lui. L’Academy può essere un inizio, un momento utile per far capire che qualcosa si sta muovendo anche in questa società". E Bob come avrebbe vissuto il giorno dell’intitolazione dell’Academy? "Male. Lui cercava sempre di non essere in prima pagina, non voleva essere un protagonista ufficiale. Magari lo era, ma lui preferiva stare nelle retrovie. In cuor suo gli avrebbe fatto piacere, ma una presentazione come quella che abbiamo vissuto a Formello gli avrebbe creato un po’ di disagio. Papà cercava di defilarsi da eventi simili, preferiva proclamazioni molto più modeste, forse è stata questa la sua vera forza". I giovani di oggi conoscono Bob Lovati, è il premio più bello? "Credo di sì. Il nome di papà è stato tramandato di generazione in generazione. Lunedì, a Formello, mi hanno fermato due ragazzi della Primavera. Si sono avvicinati, mi hanno abbracciato, mi hanno ringraziato. I nonni o i padri gli avranno detto qualcosa di grandioso di mio padre, ciò che ha tramandato non morirà mai".
Cosa le ha detto il presidente Lotito in privato? "Abbiamo parlato, mi ha spiegato il progetto. E’ molto bello, è molto serio, all’avanguardia. Sono convinto che Lotito volesse bene a papà, non entro nel discorso aziendale. Il presidente era molto contento per l’esito della votazione, questo è sicuro, me lo ha dimostrato. Ho letto sincerità nei suoi occhi, mi sbaglio raramente in queste cose, ho un po’ l’occhio clinico". Il progetto è stato svelato, prevede anche la costruzione di un centro medico all’avanguardia. Lei, da responsabile ortopedico della Lazio, come giudica l’iniziativa? "Me lo auguro. Per un progetto così prezioso come l’Academy avere al suo interno una struttura sanitaria potrebbe essere una cosa molto importante. A volte i ragazzi delle giovanili non sanno dove andare a svolgere gli accertamenti. Spero che il centro nasca e che si avvalga di personale competente per seguire tutte le situazioni sanitarie del mondo Lazio".
Dal Corriere dello Sport dell'11 ottobre 2014:
Istruzione scolastica e scuola calcio, il progetto è noto, si chiama Academy "[[Lovati Roberto|Roberto Lovati". Nei prossimi mesi la Lazio conta di iniziare i lavori, di mettere in pratica il progetto elaborato dall'ingegnere Andrea Angrisani. L'Academy, primo esempio italiano, è stata presentata a maggio. Tutti hanno notato un ritardo nell'inizio dei lavori, è dovuto alla burocrazia, si attendono ancora le autorizzazioni, l'iter si è rivelato un po' più lungo. L'Academy sarà realizzata, la società non ha certo cambiato idea. Nelle previsioni servirà un anno e mezzo di lavori (massimo due anni), i primi partiranno appena saranno ottenuti tutti i titoli abilitativi. A Formello, intanto, sta continuando l'opera di restyling, coinvolge varie aree del centro sportivo (gli spogliatoi erano stati ristrutturati in passato). La superficie del lato Sud (dove oggi sorgono i parcheggi) sarà ampliata, in tutto saranno interessati sei ettari di terreno (il centro sportivo si estenderà da 26 ettari a 32). Ci sarà una Foresteria riservata ai ragazzi fuori sede, ne ospiterà 35, è stata prevista con camere e servizi autonomi, sarà dotata di biblioteca, di area studio e di un'aula per le lezioni scolastiche (mensa autonoma e sala ricreativa). Saranno costruiti 6 campi (i tre esistenti rimarranno), in tutto saranno 9. Quattro campi saranno costruiti nel lato Sud, saranno dotati di impianto di illuminazione. Due campi saranno dotati di tribuna coperta: si affaccerà su ciascuno dei due campi principali, avrà una capienza di circa 600 posti per ciascun lato. La sagoma della copertura è stata pensata richiamando il simbolo storico: l'aquila. Due campi saranno collocati nel cuore del centro sportivo (prenderanno il posto dei campi da tennis, i primi lavori saranno questi).
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