Storia del Campionato di Serie A 1973/74
Storia del Campionato di Serie A 1972/73 - Storia del Campionato di Serie A 1974/75
Il Campionato 1973/74 inizia il 7 ottobre 1973 e termina il 19 maggio 1974. La formula è sempre la stessa, con 16 squadre a contendersi lo Scudetto e 3 retrocessioni in Serie B. Favorite d'obbligo sono considerate le solite milanesi e torinesi, ma anche la Lazio gode di ottima stima anche se sono molti gli scettici sulla possibilità che i biancocelesti riescano a ripetere il meraviglioso torneo disputato l'anno precedente. Inoltre anche la giovane Fiorentina ed il Napoli, profondamente cambiato, aspirano al ruolo di protagoniste. Ed infatti sono proprio i viola ed i partenopei a partire meglio nella stagione e fino all'ottava giornata i campani restano in testa alla classifica seguiti da Juventus e Lazio la quale, dopo un avvio un po' incerto, inizia a macinare gioco e punti.
Proprio dopo lo scontro diretto vinto contro il Napoli, la Lazio prende la testa assieme ai bianconeri. L'antivigilia di Natale i biancazzurri sono in testa solitari e rafforzano il primato la domenica seguente battendo il Milan a tempo scaduto. Al ritmo della Lazio reggono solo la Juventus, il Napoli e l'Inter. Il girone di andata vede così i biancazzurri Campioni d'Inverno, ma la strada verso il titolo tricolore è comunque lunga e piena di insidie. A qualche passo falso, infatti, si alternano prestazioni straordinarie come la vittoria per 3-1 ottenuta a febbraio sulla Juventus diretta rivale alla corsa al titolo. Il Campionato si caratterizza inoltre per gli incidenti fuori e dentro gli stadi ad opera di teppisti che si scatenano con sassaiole o invasioni di campo.
Alla 23^ giornata si giocano i derbies di ritorno: la Lazio batte i giallorossi per 2-1 scatenando tumulti indescrivibili allo stadio mentre la Juventus non va oltre il pareggio con i cugini granata ed il divario tra le due duellanti diventa di 4 punti. Dopo un epico 3-3 conquistato a Napoli con una tripletta di Giorgio Chinaglia, i biancocelesti ottengono la vittoria contro Verona (per 4-2), strappano un punto a San Siro contro i rossoneri del Milan, battono per 1-0 il Genoa, escono immeritatamente battuti per 2-1 a Torino sponda granata ma, il 12 maggio 1974, battendo per 1-0 il Foggia, si laureano per la prima volta nella storia del sodalizio Campioni d'Italia.
"La Lazio gioca un calcio molto dinamico, se non geniale di schemi. Maestrelli sfrutta due sole punte - scrive Gianni Brera, nella sua celebre "Storia critica del calcio italiano" - in Chinaglia e Garlaschelli. In appoggio a loro evoluisce sugli outs il giovane e geniale D'Amico. Al centro dello schieramento è Frustalupi, vecchio nano sapiente della Sampdoria prima e poi dell'Inter, che non l'ha saputo capire. Quando ha acquistato Massa dalla Lazio , al prezzo di 400 milioni, ha aggiunto il contentino rappresentato da Frustalupi. Riserbando lazzi e cachinni al loro presidente dal nome romantico, non è che gli interisti abbiano equivocato minimamente! Frustalupi è il piccolo grande regista della Lazio. Attorno a lui, correndo senza sosta, campeggiano il terzino d'appoggio Martini, l'interno Re Cecconi e il mediano d'attacco Nanni. La difesa - riconosce il grande giornalista lombardo - ha scoperto in Pulici un portiere notevolissimo, in Wilson un regista sapiente: non che sia gran cosa, l'anglo-napoletano, in fatto d'acrobazia: è anche miope, e sulle palle pioventi da lontano non si sente a suo agio, com'è ovvio; però nel tackle è tempestivo e qualche volta maligno: nei disimpegni tocca di piatto destro con ricercata eleganza".
"Il primo scudetto della Lazio viene conquistato in modo più che legittimo. I 43 punti (meno due in media inglese) dicono del suo travaglio finale: ma non è che la Juventus abbia fatto meglio al suo primo scudetto degli Anni Settanta. E anche nel '73 ha segnato 45 gol come la Lazio, prendendone uno in meno (22 contro 23). Queste considerazioni statistiche sono abbastanza oziose , per non dire banali. Né bastano i punti conseguiti a dire molto più di nulla. Che se la Juventus ne ha totalizzati 45 l'anno prima, in compenso il Milan è finito a un punto e la Lazio a due: semmai, gli scarti minimi possono garantire d'un interesse durato fino all'ultimo, dunque utile sotto l'aspetto finanziario. Lo scudetto - sentenzia, concludendo, Brera - vale di per se stesso, quali che siano le squisitezze di gioco profuse nel conquistarlo".
Retrocedono in Serie B il Genoa, la Sampdoria ed il Foggia. I pugliesi ed il Verona, però, saranno successivamente retrocesse per illecito sportivo ed i blucerchiati vengono "ripescati". La Lega punirà infatti i foggiani con la penalizzazione di sei punti perché un suo tesserato aveva regalato all'arbitro Menicucci un prezioso orologio prima dell'ultima gara con il Milan. Il fatto, denunciato dal giudice di gara, viene ritenuto come un maldestro tentativo di corruzione. Il Verona riesce a salvarsi con un solo punto di vantaggio sul Foggia terzultimo in classifica ma un giornale napoletano lancia un sospetto su una telefonata che avrebbe coinvolto Garonzi, presidente degli scaligeri, e l'attaccante del Napoli Sergio Clerici, ex-gialloblù, alla vigilia di un caldissimo e decisivo Verona-Napoli, finito 1-0 per i veronesi.
Il contenuto della conversazione, da un iniziale scambio di saluti tra vecchi amici, si sarebbe poi spostato su una generica promessa del patron gialloblù di un interessamento per cercare di trovare all'attempato attaccante partenopeo un futuro extra-calcistico, promettendo una concessionaria FIAT a Sao Paulo. La cosa insospettì non poco la Caf che, dopo aver ascoltato gli interessati ed aver riscontrato delle contraddizioni nell'impianto difensivo dell'imputato principale (Garonzi, che prima negò poi confermò i fatti), decise di retrocedere i veneti all'ultimo posto della classifica. La Sampdoria, pur arrivata penultima, viene così ripescata e si ritrova a metà luglio di nuovo nella massima serie. Vengono promosse in Serie A la Ternana, l'Ascoli ed il Varese, mentre il Bologna vince la Coppa Italia.
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