Sabato 26 novembre 2011- Roma, stadio Olimpico - Lazio-Juventus 0-1
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26 novembre 2011 - 3.441 - Campionato di Serie A 2011/12 - XIII giornata - inizio ore 20.45
LAZIO: Marchetti, Konko, Diakite, Stankevicius, Radu, Brocchi (46' A.Gonzalez), Ledesma, Lulic (72' Sculli), Hernanes, Klose, Rocchi (65' Cisse). A disposizione: Carrizo, Scaloni, Biava, Cana. Allenatore: Reja.
JUVENTUS: Buffon, Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Vidal, Pirlo, Marchisio, Vucinic (66' Giaccherini), Matri (84' Quagliarella), Pepe (81' Estigarribia). A disposizione: Storari, De Ceglie, Pazienza, Del Piero. Allenatore: Conte.
Arbitro: Sig. Rocchi (Firenze) - Assistenti Sigg. Ghiandai e Giordano - Quarto uomo Sig. Damato.
Marcatori: 34' Pepe.
Note: serata umida, temperatura intorno agli 8 gradi, terreno buono. E' stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'alluvione in provincia di Messina. Squadre con il lutto al braccio (anche in memoria del giocatore Carl Aage Praest scomparso in settimana). Ammoniti: al 55' Marchisio, al 67' Ledesma e al 79' Sculli per gioco scorretto. Angoli 5-4. Recuperi: 1' p.t., 4' s.t.
Spettatori: 60.000 circa.
► I calciatori convocati per la partita odierna
La Gazzetta dello Sport titola: "Pepe, un gol per la fuga. La Juve sbanca l'Olimpico. La squadra di Conte, prima da sola con una partita in meno, con l'1-0 in casa della Lazio vince un altro scontro diretto. Decide l'esterno nel primo tempo. Martedì trasferta a Napoli senza lo squalificato Marchisio".
Continua la "rosea": Grande Juve, bella Lazio, spettacolo all'Olimpico che al termine di un match di rara intensità si conclude come a maggio: 0-1, gol di Pepe. Ma stavolta i bianconeri hanno piazzato una dimostrazione di forza impressionante, riconquistando la vetta solitaria e ora guardano al recupero di martedì col Napoli come un'occasione ghiottissima per la fuga. Anche se l'assenza di Marchisio, ammonito e già diffidato, sarà una perdita enorme per Antonio Conte. Juve con Pirlo, Lazio con Rocchi accanto a Klose ed Hernanes alle loro spalle col compito di pressare su Pirlo. E' un Olimpico da grandi occasioni, con oltre 60mila persone. E la partita è bellissima, a velocità folle. La Lazio parte con una squadra molto corta e pressa alto, rischiando però con Diakite che non trasmette sicurezza in difesa pasticciando più volte. Spingono, i biancocelesti, con Radu e Konko, ma la Juve ci mette poco a prendere in mano il gioco: quantità di palloni industriale rubata a centrocampo e frecce lanciate a ripetizione. Vucinic a sinistra, Pepe a destra fanno impazzire la Lazio. Incredibili le occasioni da gol costruite dai bianconeri: Marchisio non centra la porta di testa su cross di Lichtsteiner, Vucinic, Bonucci e Vidal sbagliano la conclusione, al 16' punizione di Pirlo da 25 metri, palla che gira verso sinistra, Marchetti ci arriva, Lichtsteiner piomba sulla palla per insaccare, ma la svirgola.
La Lazio prova a ragionare con Ledesma, ma Klose non è pervenuto e Rocchi è frettoloso nel gestire palloni che i biancocelesti riescono a far arrivare nella trequarti avversaria grazie alla vena di Brocchi, Lulic e Ledesma. La Juve trema al 20': Buffon salva (con l'aiuto di un mani involontario di Barzagli) su Rocchi in area liberato da un erroraccio di Bonucci. Poi sale in cattedra Pirlo, che lancia per Pepe, che si beve Diakite ma calcia alto. La Lazio ci prova e va al tiro con Hernanes, poi al 34' il gol dello 0-1. Radu ruba palla e si fa metà campo volando, dà a Hernanes che serve Rocchi: miracolo di Buffon che para e rilancia l'azione. La Lazio è scoperta, Vucinic piazza un lancio perfetto per Matri che scappa a sinistra e mette in mezzo con Pepe che brucia Radu. E appena due minuti dopo Konko sbaglia l'allineamento e permette a Pepe di scappare su lancio di Pirlo: Marchetti a valanga salva in qualche modo. Brocchi, colpito duro, lascia il posto a Gonzalez. Ed è proprio l'uruguaiano che subito crea un'occasione per la Lazio: salva Lichtsteiner che ribatte su Hernanes servito per il tiro. La Lazio assedia la porta della Juve, ma è imprecisa con Hernanes e Rocchi. Gli uomini di Reja non mollano e la Juve balla soprattutto a sinistra, dove Chiellini non tiene a freno Gonzalez e un Klose che va lì a cercare palloni giocabili. Al 14' ancora Gonzalez se ne va e mette in mezzo, Klose di tacco per Hernanes che calcia e colpisce il palo. Sulla ribattuta Lulic, ma Buffon c'è.
Reja butta nella mischia Cisse: siamo al 19'. Conte risponde togliendo Vucinic per Giaccherini. La Lazio rifiata e la Juve prova a ragionare. Ma le squadre, stanche da un primo tempo a mille all'ora, sono allungate e prevale la determinazione dei biancocelesti, che raddoppiano su ogni portatore di palla e continuano a spingere lasciando spazi alla Juve, che al 28' si divora un gol con Giaccherini servito in area da Pepe. Molto bravo anche Marchetti nella circostanza. La Lazio è stanca e spinge solo su azioni dei singoli, correndo pericoli a ripetizione e tenuta in vita ancora da un impreciso Giaccherini. Sculli è graziato per un intervento da rosso su Lichtsteiner (solo giallo), poi Matri trova l'angolo dal vertice dell'area, ma la palla trova solo il palo esterno. Gli ultimi minuti sono solo lanci lunghi dei biancocelesti e ripartenze sempre da brivido della Juve: festival di errori e 0-1 meritato. Questa Juve sta lassù con pieno merito.
Il Messaggero titola: "Bella Lazio, ma la Juve vince 1-0 e vola solitaria in vetta alla classifica.
Match deciso dal gol di Pepe al 34' del primo tempo. I biancocelesti prendono un palo con Hernanes".
L'articolo così prosegue: La Juve espugna l'Olimpico battendo la Lazio nella partita che valeva il primato in classifica. Nell'anticipo serale della tredicesima giornata del campionato i bianconeri vincono grazie a un gol di Pepe al 34' del primo tempo. La Lazio non guarisce dal tabù-Juventus. Resta confinato al 6 dicembre 2003 l'ultimo successo in campionato contro i bianconeri che, grazie al gol di Pepe, si portano a 25 punti, primi da soli in vetta e una partita da recuperare. I biancocelesti restano a 22, terzi e scavalcati dall'Udinese, con il timore che domani sera anche il Milan possa effettuare il sorpasso. Il successo della squadra di Antonio Conte è di misura, ma meritato per numero di occasioni create, capacità di soffrire quando, nel secondo tempo, le forze sono venute meno. E anche per la "cattiveria" degna di una provinciale che deve salvarsi. La Lazio ha fatto quel che era nelle sue possibilità, contando anche qualche assenza pesante. E' rimasta in partita fino all'ultimo grazie ad un Marchetti sempre più determinante (miracolo su Giaccherini al 28' della ripresa), ma è stata anche sfortunata (palo di Hernanes al 15' del secondo tempo).
In una cornice finalmente degna di una partita di Serie A, Lazio e Juventus dipingono un bel primo tempo. Niente attendismi e inutili tatticismi, abolita la "fase di studio". Testa bassa e avanti: ci sono tre punti pesantissimi da prendere. Magari non si vedono lampi di calcio-spettacolo, ma la voglia di vincere è tanta in tutti i protagonisti. Pirlo ha il ginocchio destro vistosamente fasciato ed Hernanes che non lo molla un attimo. Il "cervello" bianconero inizia soffrendo la marcatura asfissiante, ma poi saprà illuminarsi ugualmente, pur giocando al piccolo trotto. La Lazio porta una pressione assillante in ogni parte del campo, con Brocchi ad inseguire sempre il portatore di palla, mentre anche Klose arretra per dare una mano. Diakite si divide tra Vucinic e Matri. Bonucci è l'anello debole della difesa juventina e Rocchi cercherà di approfittarne un paio di volte, con poca fortuna. Entrambe le squadre provano spesso il tiro dalla distanza (Hernanes già al 9', alto). Un paio di fughe di Lichtsteiner mettono i brividi ai laziali, soprattutto quando Marchisio manda alto, di testa, appena un palmo. Diakite (14') si immola in scivolata per fermare Matri. Poi su punizione ci prova Pirlo. Il suo tiro da 30 metri ha una strana traiettoria e Marchetti deve faticare per arrivarci. Al 21' Rocchi ruba palla a Bonucci. Sembra fatta, ma Barzagli e Buffon sbrogliano in angolo. Nel giro di un minuto, il 34', la Lazio potrebbe andare in vantaggio e invece si ritrova sotto. Sulla linea Radu-Hernanes, Rocchi arriva al tiro, ma Buffon respinge in uscita. Contropiede juventino avviato da Vucinic, palla a Matri e cross rasoterra, Stankevicius e Diakite non ci arrivano e per Pepe è un gioco infilare Marchetti.
Al ritorno in campo dopo l'intervallo Reja toglie lo stanco Brocchi ed entra Gonzalez. La Lazio riparte alla ricerca del pari e prima Lichtsteiner è bravo a "stoppare" Hernanes, poi il brasiliano è sfortunato centrando il palo. Sulla ribattuta di Lulic Buffon blocca. Si accende Klose ed il suo destro a girare è respinto dal portiere della nazionale. Reja appesantisce l'attacco inserendo Cisse per Rocchi dopo 20 minuti. Conte risponde togliendo Vucinic, ormai in riserva di ossigeno (fischiatissimo dalla Nord in qualità di ex romanista) per fare spazio a Giaccherini. E proprio su quest'ultimo Marchetti deve compiere l'intervento più difficile, respingendo d'istinto un tiro ravvicinato. I minuti passano, la lucidità viene meno, ma la Juve non perde occasione di farsi vedere in avanti. A rimanere sempre con il radar acceso ci pensa Pirlo, nonostante il ginocchio malandato. Dopo 4' di recupero Rocchi fischia. La Juve è lassù e può andare a festeggiare sotto lo spicchio di curva occupato dai sui 10.000 tifosi in delirio.
Da La Repubblica:
Come nella passata stagione, la Juve espugna l'Olimpico imponendosi per 1-0 sulla Lazio e come allora è Pepe a segnare il gol decisivo. Va dunque ai bianconeri la sfida al vertice, con la formazione di Conte che torna sola in vetta. Reja torna al 4-3-1-2, Rocchi viene preferito a Cisse al fianco di Klose, Biava resta in panchina con Stankevicius centrale in coppia con Diakite mentre Lulic va a comporre il centrocampo a tre con Brocchi e Ledesma. Recuperato Pirlo, Conte conferma quello che è ormai il suo undici con Pepe e Vucinic ai lati di Matri e Vidal e Marchisio in mezzo. Partono meglio i bianconeri e al 17' il portiere biancoceleste si supera su una punizione velenosa di Pirlo mentre qualche minuto dopo Rocchi non riesce ad approfittare di un incertezza in area di Bonucci, con Buffon che si salva in angolo. Dopo una buona partenza juventina, ecco dunque la Lazio uscire fuori, con Rocchi che spaventa i bianconeri su una bella verticalizzazione di Hernanes.
Ma al 34', sulla ripartenza, la formazione di Conte va in vantaggio: Vucinic allarga sulla sinistra per Matri, palla in mezzo dove l'accorrente Pepe anticipa tutti e spiazza Marchetti. Un minuto dopo lo stesso Pepe scatta sul filo del fuorigioco ma l'uscita del portiere laziale e un rimpallo sfortunato gli negano la doppietta. Con Gonzalez al posto dell'acciaccato Brocchi, l'undici di Reja parte forte nella ripresa e al 15' ha l'occasione migliore con Hernanes, che in area controlla e spara di sinistro e solo il palo salva Buffon, che poco dopo si oppone anche a Klose. Scocca ancora l'ora di Cisse (fuori Rocchi), Conte risponde con Giaccherini per Vucinic, poi Sculli per Lulic. Al 28' proprio Giaccherini va vicino al raddoppio ma Marchetti è decisivo. Le squadre cominciano a essere stanche, la Juve pareggia il conto dei legni (palo di Matri) e alla fine conduce in porto la vittoria.
Da Tuttosport:
Juve sempre più prima in testa alla Serie A. I bianconeri battono 1-0 la Lazio all'Olimpico grazie a un gol di Pepe al 35' aggiudicandosi così lo scontro diretto con i biancocelesti e restano imbattuti. La squadra di Conte sale a quota 25 punti in classifica, staccando proprio i biancocelesti, fermi a 22, e superando l'Udinese di una lunghezza, e hanno una partita da recuperare (con il Napoli, martedì). Ottima e convincente la prestazione della Juve che dimostra personalità e capacità di soffrire contro una buona Lazio, aggressiva e pericolosa.
Conte recupera Pirlo, in dubbio fino all'ultimo, e può fare affidamento sul suo regista per la delicata sfida contro la Lazio. In avanti conferma per Vucinic e Matri, supportati da Pepe. Tra i biancocelesti Cisse parte in panchina e, al fianco del bomber Klose, c'è Rocchi. La partenza dei bianconeri (in maglia rosa per l'occasione) è sprint: manovra veloce e fluida, e buoni spunti soprattutto sulle fasce. La Lazio sembra accusare il dinamismo degli ospiti e sbanda un po' in difesa. Così arriva la prima occasione juventina con Marchisio che manda fuori di testa da ottima posizione su un bel cross di Lichtsteiner. Poco dopo è Matri, sempre su servizio dalla destra, a provare la conclusione ed essere chiuso in corner. La Juve c'è e insiste, costruendo un'altra clamorosa occasione con una bellissima punizione di Pirlo sulla quale si supera Marchetti. Scampato il pericolo i biancocelesti si scuotono e vanno vicini al gol due volte, sempre con Rocchi. Nella prima occasione il laziale viene fermato da Buffon e, sulla ribattuta, da Barzagli (con un tocco di mano che appare involontario). Nella seconda occasione è decisiva l'uscita di Buffon. Superata la fase di calo momentaneo, la Juve torna a spingere e, al 35', passa con Pepe che finalizza una bella azione in velocità con Vucinic e Matri. Prima della chiusura di tempo i bianconeri tornano a farsi pericolosi ancora con Pepe e poi con Matri.
Lazio aggressiva e con Gonzalez al posto di Brocchi nella ripresa. I biancocelesti partono a testa bassa a caccia del pareggio, e la Juve deve ripiegare. La squadra di Conte soffre il pressing alto dei padroni di casa, che vanno vicinissimi al pareggio con Hernanes che colpisce il palo. Poco dopo è Buffon a salvare la porta bianconera su una bella conclusione di Klose. Reja decide di sfruttate il momento positivo e inserisce Cisse per Rocchi. Nella Juve Conte risponde con Giaccherini che entra per Vucinic. I bianconeri continuano a soffrire il forcing laziale ma riescono, comunque, a rendersi pericolosi in contropiede. Marchetti, però, nega a Giaccherini un gol che sembrava quasi fatto. Nella Lazio entra anche Sculli per Lulic, e il centrocampista rischia di restare in campo pochissimo in seguito a un brutto fallo su Lichtsteiner sanzionato con il giallo. Col passare dei minuti il ritmo della formazione di casa cala inevitabilmente, e la Juve torna ad affacciarsi in avanti, andando vicina al raddoppio con un potente tiro di Matri che poi lascia spazio a Quagliarella. Nelle ultime fasi di gioco gli ospiti sono bravi a gestire la palla, e a portarsi a casa tre punti pesantissimi.
Tratte da Il Messaggero, alcune dichiarazioni post-gara:
Reja recrimina: "Noi sfortunati, ma alla pari con la Juve. C'era un rigore per noi e Barzagli andava espulso. Siamo soddisfatti per la prestazione e non ne usciamo ridimensionati perché abbiamo lottato alla pari con la Juve". Il tecnico della Lazio, Edy Reja, recrimina per le occasioni sciupate dalla sua squadra e per la mancata espulsione di Barzagli che ha toccato la palla con il braccio dopo un tiro di Rocchi smorzato da Buffon a due passi dalla porta. "Ci sono stati degli episodi poco fortunati come il palo di Hernanes, ma non solo. Nel primo tempo c'era un rigore netto per noi, con tanto di espulsione di Barzagli che ha fermato con la mano un tiro di Rocchi. Dopo questo episodio, la Juve è andata in gol: l'errore di Rocchi è stato decisivo. Da un possibile vantaggio nostro è passata in vantaggio la Juve. Loro si sono chiusi e bene e noi non siamo stati abbastanza concreti. Sul piano del gioco abbiamo fatto la partita e abbiamo dimostrato di essere alla pari con i bianconeri. Penso sia l'anno della Juve che non ha le Coppe".
► Per questa partita il Mister biancoceleste Edoardo Reja ha convocato i seguenti calciatori:
- Portieri: Carrizo, Marchetti;
- Difensori: Biava, Diakite, Konko, Lulic, Radu, Scaloni, Stankevičius, Zauri;
- Centrocampisti: Brocchi, Cana, Gonzalez, Hernanes, Ledesma;
- Attaccanti: Cisse, Klose, Rocchi, Sculli.
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