Domenica 17 aprile 2011 - Catania, stadio Angelo Massimino - Catania-Lazio 1-4
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17 aprile 2011 - 3.418 - Campionato di Serie A 2010/11 - XXXIII giornata - inizio ore 15.00
CATANIA: Andujar, Alvarez, Silvestre, Terlizzi, Capuano, Carboni, Lodi (52' P.Ledesma), Schelotto (79' Morimoto), Ricchiuti (70' Gomez), Bergessio, Maxi Lopez. A disposizione: Campagnolo, Marchese, Spolli, Biagianti. Allenatore: Simeone.
LAZIO: Muslera, Lichtsteiner, Biava (86' Stendardo), Dias, Radu, Bresciano (75' Gonzalez), C.Ledesma, Sculli (14' Zarate), Hernanes, Mauri, Floccari. A disposizione: Berni, Garrido, Scaloni, Kozak. Allenatore: Reja.
Arbitro: Sig. Rizzoli (Bologna) - Assistenti Sigg. Stefani e Faverani - Quarto uomo Sig. Russo.
Marcatori: 40' Hernanes, 46' Schelotto, 56' Mauri, 78' Floccari, 89' Zarate.
Note: osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Cinesinho, già calciatore del Catania negli anni '60 scomparso recentemente. Ammoniti: Dias al 37', Radu al 41', Biava al 46', Bresciano al 71' tutti per gioco scorretto, al 91' Morimoto per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo: 3 - 7. Recuperi: 3' p.t., 3' s.t.
Spettatori: 4.731 paganti e 9.283 abbonati per un incasso di 65.835 euro.
La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio, poker da Champions. Zarate affonda il Catania. La squadra di Reja vince 4-1 al Massimino: gol di Hernanes, Mauri, Floccari e del discusso argentino, che regala anche due assist decisivi. Di Schelotto il momentaneo pareggio a inizio ripresa".
Continua la "rosea": Colpaccio della Lazio, che vince al Massimino, dove il Catania trionfava da quattro giornate di fila, e si candida a un posto nella prossima Champions League. La squadra di Reja domina l'incontro, passa nel primo tempo con Hernanes e reagisce con forza al momentaneo pari di Schelotto, grazie a una gran prova di Zarate (gol e due assist), partito in panchina. I biancocelesti si portano così a quota 60, a sole 3 lunghezze dall'Inter. E sabato c'è la sfida di San Siro proprio contro i nerazzurri. La sensazione è che le squadre scendano in campo con piglio diverso. Meglio la Lazio, sin dai primi minuti. C.Ledesma e Bresciano garantiscono la copertura degli spazi in mediana, e i tre trequartisti svariano tra le linee creando problemi agli uomini di Simeone. Prima del quarto d'ora, però, Reja è costretto a rivedere la scelta iniziale: si fa male Sculli (problemi muscolari per lui) ed entra Zarate. L'argentino ha voglia e si vede: il tecnico deve subito richiamarlo perché rientra troppo in aiuto alla difesa.
Zarate parte a sinistra, ma diventa devastante quando si allarga a destra e prende possesso della corsia in società con Lichtsteiner. Al 19' Floccari si trova un buon pallone in area sul cross di Mauri, ma è bravo Andujar a uscire sui piedi dell'attaccante. La Lazio gioca meglio, ma gli etnei si chiudono bene e non sono molte le occasioni degne di nota. Un paio di spunti di Zarate non trovano la deviazione dei compagni in area, mentre Hernanes scalda le mani di Andujar su punizione. Al 40' il meritato vantaggio: giocata sulla destra, dove gli ospiti sfondano continuamente da diversi minuti, cross di Lichtsteiner, Mauri prolunga di testa ed Hernanes trova il tap-in vincente sul secondo palo. Pochi minuti dopo Maxi Lopez si ritrova uno dei pochi palloni giocabili: lo difende in area, ma il diagonale non centra lo specchio. La ripresa si apre senza cambi, ma con un immediato colpo di scena. Passano circa 25 secondi e il Catania pareggia: destro di Bergessio, respinta di Muslera, dormita della difesa e comodo appoggio in rete di Schelotto. E' la scossa che può cambiare l'inerzia della gara. La squadra di Simeone sembra essersi svegliata, ma è un'illusione. La Lazio ha il merito di non perdere la testa e al 10' sfiora il vantaggio con una doppia occasione capitata a Lichtsteiner.
Un minuto dopo ed è 1-2: grande giocata di Zarate in area, assist per Mauri che deve solo appoggiare in rete. Ma era in fuorigioco. L'argentino è scatenato e alla mezz'ora regala un altro assist al bacio, stavolta a Floccari, dopo essere scattato sul filo del fuorigioco su invito di Hernanes. Il Catania non ne ha più, e nel finale subisce anche il quarto gol: firmato, ovviamente, da Zarate, con un destro preciso su punizione.
Il Messaggero titola: "La Lazio cala il poker a Catania: 1-4. Ora nel mirino c'è il terzo posto dell'Inter. In gol Hernanes, Mauri, Floccari e Zarate".
L'articolo così prosegue: La Lazio travolge il Catania al Massimino, a 50 anni dall'ultima vittoria sul terreno degli etnei, e ora sogna il terzo posto, con l'Inter a soli tre punti. Sabato la squadra di Reja sale a Milano per giocarsi il tutto per tutto. Zarate va in panchina per motivi disciplinari, Sculli gioca largo a sinistra con Mauri sulla corsia opposta. Sculli però si fa male dopo un quarto d'ora e al suo posto va in campo proprio Zarate. Al 19' Mauri apre su Floccari, sul filo del fuorigioco: l'attaccante tenta il tocco sotto sull'uscita di Andujar, esterno della rete dopo un rimpallo. Al 25' corner di Lodi, Silvestre devia di testa manda il pallone a fil di palo: Bresciano di petto evita il gol. Al 39' gran botta su punizione di Hernanes, Andujar respinge con i pugni. E' il preludio al gol: cross di Lichtsteiner, Mauri prolunga permettendo ad Hernanes un tocco facilissimo da due metri: Andujar battuto. Si riprende e dopo venti secondi Schelotto pareggia per il Catania. Dopo otto minuti doppio tentativo di Lichtsteiner, senza esito. Al 55' è Mauri a riportare in vantaggio la Lazio, su assist di Zarate. Proteste del Catania per il fuorigioco millimetrico del laziale. Al 65' ottima parata di Muslera su punizione di Bergessio. Al 75' Gonzalez rileva Bresciano. Il Catania schiaccia la Lazio nella sua metà campo, ma al 78' è Floccari a trafiggere gli etnei servito da Zarate. E' proprio quest'ultimo a portare a quattro il bottino all'89'. Al 92' gol annullato a Morimoto per un fallo di mano.
Tratte dal quotidiano romano, alcune dichiarazioni post-gara:
Reja: a Milano Zarate in panchina, porta bene. "Ora anche a Milano (sabato c'è la gara contro l'Inter n.d.r.) potrei far partire Zarate dalla panchina, visto quello che ha fatto oggi". Intervistato da Sky dopo il successo della sua Lazio a Catania, Reja fa dell'ironia sul suo numero 10 che oggi gli ha fatto vincere la partita, dopo una settimana con qualche problema. "A parte gli scherzi - dice ancora Reja -, devo gestire lo spogliatoio e punire chi sgarra. Lui è arrivato in ritardo all'allenamento e ho dovuto lasciarlo in panchina all'inizio. Ma quando è entrato ha dimostrato quanto sia importante per noi". Poi una considerazione sul suo futuro personale: "Con Lotito ci parliamo ogni giorno - rivela Reja - e stiamo già programmando il futuro. Ma non firmo in anticipo, perché l'unica volta che l'ho fatto è finita male. Ci vediamo a fine campionato. È stato un turno a noi favorevole, non posso negarlo. Ma mancano ancora cinque partite, abbiamo degli scontri diretti ancora da fare".
Edy Reja rimanda "a un po' più in là" il discorso Champions. La Lazio ha consolidato il quarto posto battendo il Catania al Massimino. "Sono soddisfatto della prestazione, anche perché abbiamo giocato molto bene", aggiunge il tecnico biancoceleste ai microfoni di Sky, "soprattutto sull'1-1 la squadra è ritornata con il piglio giusto, ha cercato di vincere in tutti i modi, sciorinando anche del buon calcio. Anche fisicamente, oltre che mentalmente, l'impressione è che la squadra ci creda, e questo è importante". La Lazio è a soli tre punti dall'Inter, prossima avversaria dei biancocelesti nello scontro diretto di San Siro: "Se consideriamo che l'Inter era una delle favorite è chiaro che è difficile fare punti, com'era difficile anche qui a Catania. Però, stiamo bene, mentalmente e fisicamente", sottolinea il tecnico della Lazio. "D'ora in avanti, è chiaro che bisognerà cercare di fare prestazioni di questo genere. Intanto, ci godiamo questa vittoria, da domani cominceremo a pensare all'Inter. Ho detto che bisognerà guardare partita per partita, perché con i tre punti è facile rimontare, mi auguro di no. Mi auguro che la Lazio rimanga in questa posizione perché, considerando il campionato che ha fatto, lo merita ampiamente".
La Repubblica titola: "Zarate show a Catania. Lazio, colpo Champions.
L'argentino si alza dalla panchina per sostituire l'infortunato Sculli e sfodera una prestazione da incorniciare contribuendo con due assist e un gol al 4-1 al Massimino. A segno anche Hernanes, Mauri e Floccari. Illusorio il pari di Schelotto per gli etnei".
L'articolo prosegue: Da Giancarlo Morrone a Mauro Zarate: cinquant'anni dopo, la Lazio sbanca Catania con una prestazione monstre di un argentino. Sbuffa e protesta, anche giustamente, la formazione etnea: la rete del 2-1 di Mauri che indirizza il match verso Roma è in evidente fuorigioco. Tutto ciò intacca solo parzialmente un successo che i biancocelesti hanno meritato dal primo all'ultimo minuto, imponendo il proprio maggior tasso tecnico. E pensare che Reja, in avvio, aveva tenuto in panchina il suo numero 10. Nel 4-2-3-1 era infatti presente Sculli, costretto ad abdicare dopo 14 minuti per un problema muscolare. Tempo per la riabilitazione di Zarate, rimasto ai box forse anche in via punitiva dopo essere arrivato in ritardo di un'ora all'allenamento di rifinitura. Hernanes si allarga a sinistra, con l'argentino libero di svariare in avanti assieme a Floccari. Proprio quest'ultimo al 19' ha la prima chance del match ma trova la puntuale uscita di Andujar. Il Catania appare narcotizzato: l'unico pericolo lo porta Silvestre con un colpo di testa su corner, salvato sulla linea da Bresciano. Al 40' la Lazio passa. Lichtsteiner centra da destra, Mauri prolunga con una spizzata e sul secondo palo si fionda Hernanes, partito in posizione regolare: nono centro in Serie A per il Profeta.
Maxi Lopez ha un sussulto immediato ma il suo mancino si spegne sul fondo. Il secondo tempo inizia con il Catania infuriato: neanche un giro completo d'orologio e arriva il pari. Ricchiuti imbuca per Bergessio, Lichtsteiner non chiude e l'ex Saint-Etienne batte a rete con il destro. Muslera non trattiene, Schelotto ha vita facilissima per il tap-in da tre metri. La carica si esaurisce sulla conclusione a giro proprio dell'italoargentino al quinto minuto: mancino flebile sopra la traversa, la Lazio si scuote e riprende in mano le redini dell'incontro. Lichtsteiner al 9' cerca di riscattare l'errore che ha portato all'1-1: il primo diagonale dello svizzero viene respinto da Andujar, il secondo da Terlizzi sulla linea di porta. E' il 12' quando Zarate sale in cattedra. L'argentino riceve sulla destra, punta due avversari e li salta in slalom. Entrato in area, il numero 10 si allarga e serve a Mauri un pallone impossibile da sbagliare. Come detto, il centrocampista brianzolo era in posizione di fuorigioco: prevedibili le polemiche nel post partita. Il Catania ripiomba nel tunnel, dopo la mezz'ora Hernanes indovina il break giusto, si invola centralmente e manda Zarate in profondità. L'ex Velez non sveste i panni dell'uomo assist: tocco per Floccari che a porta spalancata fa 1-3.
Manca solo il gol per coronare la prestazione dell'argentino, arriva quando il match è ormai al tramonto. Punizione dai 20 metri, destro a giro di una bellezza quasi imbarazzante: Andujar si limita ad ammirare la traiettoria dipinta dal connazionale che archivia tre punti pesantissimi nella corsa all'Europa che conta. I rossazzurri si consolano con un altro turno trascorso: +4 sulla Samp a cinque turni dalla fine, la salvezza appare alla portata di Maxi Lopez e soci.