Couto Fernando (Couto Silva Fernando Manuel)
Difensore, nato a Espinho (Portogallo) il 2 agosto 1969.
Muove i primi passi nel mondo del calcio militando nelle formazioni giovanili dello Sporting de Espinho e nel Lusitânia de Lourosa. Successivamente si trasferisce nelle giovanili del Porto. Il 26 novembre 1986 fa il suo esordio nella nazionale under 18 contro la Francia. L'esordio nel campionato portoghese avviene, a 19 anni, nel corso della stagione 1987/88 (1 presenza, 0 reti). Per il Porto è una stagione d'oro che si conclude con la vittoria del campionato e della coppa portoghese. Nei due anni seguenti è ceduto in prestito; prima al Futebol Clube de Famalicão poi al Associação Académica de Coimbra. Nel 1989, quando milita nel Famalicão, partecipa ai Campionati mondiali Under 20 in Arabia dove il Portogallo diventa Campione del mondo. Nel 1990/91 rientra al Porto da titolare, disputando 25 presenze con 3 gol. A differenza della prima esperienza, contribuisce attivamente alla conquista della Coppa di Portogallo e della Supercoppa portoghese, tanto da meritare la prima convocazione nella Nazionale. L'anno successivo (32 presenze, 2 gol) può festeggiare lo scudetto, subito bissato nel 1992/93 insieme alla Supercoppa portoghese. Couto colleziona 26 presenze e segna 4 reti, non poche per un difensore che fa della grinta e del temperamento il suo cavallo di battaglia. L'ultima stagione nel Porto (1993/94) è caratterizzata dalla conquista della Coppa di Portogallo. In campionato disputa 23 incontri (1 gol). Nell'estate del 1994 viene acquistato dal Parma. L'esordio nel campionato italiano avviene il 4 settembre 1994 nella partita Parma-Cremonese terminata 2-0. Il gol che sblocca l'incontro è realizzato proprio da Couto. Il pubblico italiano apprezza le sue proiezioni offensive e nella prima stagione "italiana" Couto segna 4 gol disputando 27 partite. Tipica la sua esultanza dopo ogni rete realizzata: un salto mortale in avanti da fermo con le mani sulla nuca. Al primo anno con i ducali conquista il primo titolo internazionale, la Coppa UEFA. Dopo un anno non particolarmente fortunato (1995/96 12 presenze), è acquistato dal Barcellona. Con i catalani resta 2 stagioni. Nel 1996/97 colleziona 26 presenze in campionato e 4 (1 gol) in Coppa delle Coppe. Vince Coppa e Supercoppa di Spagna, e la Coppa delle Coppe. Il 1997/98 segna il suo debutto nella Champions League (5 presenze), ma, nonostante la conquista dello Scudetto (18 presenze) e della Coppa di Spagna, non è autore di una stagione convincente.
Nel 1998 la Lazio lo acquista, insieme a De La Peña. Il debutto con i biancocelesti avviene il 29 agosto nella vittoriosa partita di Supercoppa italiana contro la Juventus, mentre l'esordio in campionato è del 13 settembre nella trasferta di Piacenza pareggiata 1-1. In Campionato disputa 22 partite segnando 2 gol nelle primissime giornate (nella III° giornata a Perugia e nella IV° in casa contro il Cagliari). Il 19 maggio 1999 gioca uno scampolo di partita nella vittoriosa finale di Coppa delle Coppe. Nel 1999/00 vince lo Scudetto (14 presenze) e la Coppa Italia (5 presenze). Inoltre colleziona 7 presenze in Champions League. La stagione successiva disputa 18 partite in Serie A e 8 in Champions League. La stagione è macchiata da un episodio. Il 4 aprile 2001 viene reso noto che in occasione dei controlli antidoping relativi alla partita Fiorentina-Lazio del 28 gennaio, Couto è stato trovato positivo al nandrolone. Il 21 aprile le controanalisi confermano la presenza di norandrosterone e noreticolanolone per il portoghese. La commissione disciplinare procede alla sospensione cautelare del calciatore e il 20 luglio gli infligge una squalifica di 10 mesi più un'ammenda di 100 milioni di lire. Il 2001/02 inizia con una buona notizia. Il 6 settembre 2001 la commissione di appello federale riduce la squalifica da 10 a 4 mesi (a decorrere dal 27 aprile 2001), dunque Fernando Couto può scendere in campo nella II giornata di campionato a Perugia. Disputa 29 presenze (1 gol) in Campionato, 4 presenze (1 gol) in Champions League e 2 presenze in Coppa Italia. Nel 2002/03, gioca 15 partite di campionato, 4 in Coppa Italia e tutte le 12 partite di Coppa UEFA, dove ha modo di segnare 1 gol negli ottavi di finale. Il 2003/04 è la stagione dell'ultimo trofeo della sua carriera, la Coppa Italia. Complessivamente disputa 23 partite di campionato (3 gol), 3 di Champions League ed infine 4 in Coppa Italia arricchite da un gol preziosissimo, nella semifinale d'andata contro il Milan che consente alla Lazio di sbancare Milano dopo 14 anni di astinenza. Termina la stagione in scadenza di contratto e quindi libero di accordarsi con chiunque. Dopo molti anni trascorsi in biancoceleste vincendo moltissime competizioni, la società è adesso in una profonda crisi economica. Couto accetta una notevole riduzione dell'ingaggio e si accorda per un contratto di un anno (2004/05). Dopo pochissimi giorni è già in campo nella finale per la Supercoppa italiana contro il Milan. In seguito alla cessione di Favalli gli viene assegnata la fascia di capitano dall'allenatore Mimmo Caso. Chiude la sua carriera alla Lazio disputando 24 partite di campionato e 3 di Coppa UEFA. Anche nella sua ultima stagione lascia lo zampino, segnando tre gol in campionato. Nella sua carriera ha giocato 110 partite nella squadra nazionale del suo Paese. Il 5 dicembre 2004 in un'intervista il presidente Lotito dice: Chi si é dimostrato un vero uomo è stato Couto: é passato da 4 miliardi netti a 450mila euro. Il 10 aprile 2005 in occasione della vittoria sul Livorno Couto dice: Dedichiamo il successo sul Livorno a Lotito, che sta lavorando duramente per salvare la società. Con la Lazio colleziona 145 presenze e 9 reti in Campionato. Dal 2005/06 al 2007/08 è ritornato al Parma, dove ha giocato 63 partite e segnato 2 gol prima di dare l'addio al calcio giocato.
Dirigente della Federazione portoghese, diventa direttore sportivo dello Sporting Braga. Nel giugno 2012 diventa vice-allenatore dello Sporting Braga. In seguito, pur mutando il suo ruolo, resta nel settore tecnico della squadra lusitana.
Palmares[modifica | modifica sorgente]
- 1 World Youth Championship (in Riyadh, Saudi Arabia, in 1989)
- 3 Portuguese First Division Championships (for FC Porto in 87/88, 91/92 and 92/93)
- 3 Portuguese Cups (for FC Porto in 87/88, 90/91 and 93/94)
- 2 Cândido de Oliveira Supercups (for FC Porto in 90/91 and 92/93)
- 1 Liga (Barcelona nel 1997/98)
- 2 Coppa di Spagna (Barcelona nel 1996/97 e nel 1997/98)
- 1 Supercoppa spagnola (Barcelona nel 1996/97)
- 1 Scudetto (Lazio nel 1999/00)
- 2 Coppa Italia (Lazio nel 1999/00 e nel 2003/04)
- 1 Supercoppa Italiana (Lazio nel 1999/00)
- 2 Coppa delle Coppe (Barcellona nel 1996/97, Lazio nel 1998/99)
- 1 Coppa Uefa (Parma nel 1994/95)
- 1 Trofeo di Amsterdam 1999
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