Coppa UEFA
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La creazione del torneo Coppa delle Fiere[modifica | modifica sorgente]
La Coppa delle Fiere nasce nel 1955, per iniziativa di alcuni dirigenti delle federazioni calcistiche continentali, come Stanley Rous, Ottorino Barassi ed Ernst Thommen. Inizialmente erano invitate le rappresentative delle città, sedi di fiere campionarie internazionali, indipendentemente dal loro piazzamento nei rispettivi campionati nazionali (per questo motivo si chiamava "Coppa internazionale delle città di fiere industriali" o Coppa delle Fiere). Alla prima edizione parteciparono: Barcellona, Basilea, Birmingham, Copenaghen, Francoforte, Losanna, Lipsia, Londra, Milano e Zagabria. Si trattò, come immaginabile, di un torneo lunghissimo e non sempre onorato al massimo, che vide comunque il trionfo degli spagnoli. Dopo un lento avvio (tre anni per la chiusura della prima edizione, due per la chiusura della seconda), la competizione acquista cadenza annuale nel 1960. Le prime edizioni fanno registrare il dominio assoluto delle formazioni spagnole, con quattro successi del Barcellona, due del Valencia, e una del Real Saragozza, tra cui si inseriscono gli ungheresi del Ferencvàros gli slavi della Dinamo Zagabria e la Roma, vincitrice della terza edizione nel 1960.
Gli anni 60[modifica | modifica sorgente]
Nel 1962 il numero dei partecipanti era già salito a 32. Nel 1968 il Leeds United AFC è divenuto il primo club dell'Europa settentrionale a vincere il trofeo, inaugurando una serie di sei vittorie consecutive dei club inglesi.
Gli anni 70 vedono la nascita della Coppa UEFA[modifica | modifica sorgente]
L'UEFA prese cura dell'organizzazione della Coppa delle Fiere a partire dalla stagione 1971/72, cambiandole il nome in Coppa UEFA. Negli ultimi anni della precedente competizione, il criterio delle fiere era già stato abbandonato e divenne una sorta di coppa delle seconde. La prima edizione vide 64 squadre al via e la finale andata e ritorno fu tra due squadre inglesi: il Tottenham vinse 2-1 a Wolverhampton, e il pareggio per 1-1 al White Hart Lane fu sufficiente per la squadra allenata da Bill Nicholson per alzare il trofeo. Un'altra squadra inglese, il Liverpool, vinse nel 1973.
Il Liverpool aveva eliminato i detentori del Tottenham per la regola dei gol fuori casa, e in finale sconfisse il Mönchengladbach 3-0 ad Anfield. L'attaccante tedesco Jupp Heynckes realizzò una doppietta al ritorno, ma non fu sufficiente e i Reds vinsero la Coppa. Rijsbergen e Ressel diedero il trofeo al Feyenoord nell'edizione del 1973/74, anno in cui esordisce la Lazio, che passa il primo turno contro gli svizzeri del Sion. Nel secondo turno, opposti all'Ipswich Town escono sconfitti all'andata per 4-0. Al ritorno è una battaglia dentro e fuori lo stadio. Tanto che i biancazzurri vengono squalificati per 2 anni poi ridotti ad uno.
Nel 1975, vince il Borussia Mönchengladbach. Nel 1975/76 i biancazzurri vengono eliminati dal Barcelona dopo che si erano rifiutati di giocare per protesta contro il regime dittatoriale di Francisco Franco, e perdendo il ritorno per 4-0. Nel 1977/78 la Lazio arriva a partecipare alla terza edizione, ma dopo essersi qualificata al secondo turno, crolla a Lens perdendo 6-0 ai supplementari.
Ancora il Liverpool, prima del ciclo vincente in Coppa dei Campioni vinse un'altra Coppa UEFA ancore con The King, Kevin Keegan e Jimmy Case a segnare i gol decisivi. La Juventus fu la prima squadra a vincere la finale per i gol in trasferta, sconfiggendo in finale (1-0 e 1-2) gli spagnoli dell'Athletic Bilbao, dopo avere eliminato nel torneo sia il Manchester City che il Manchester United. Con la partecipazione in Coppa Campioni dei soli campioni nazionali, il livello della Coppa UEFA era davvero alto, con un gran numero di squadre al top nel continente. Gli anni '70 finirono con le vittorie dell'Eindhoven sui corsi del Bastia e ancora dal Borussia Mönchengladbach con un rigore nella gara di ritorno ancora di Allan Simonsen.
Gli anni 80[modifica | modifica sorgente]
Nel 1979/80 tutte e 4 le semifinaliste furono tedesche; vinse l'Eintracht Francoforte. Poi fu la volta dell'Ipswich Town di Bobby Robson, vittorioso sugli olandesi dell'AZ Alkmaar. Nel 1981/82, il Kaiserslautern vinse sonoramente 5-0 sul grande Real Madrid, ma fu poi eliminato dall'IFK Goteborg. Gli svedesi, guidati dal 34enne Sven Goran Eriksson, vinsero la Coppa. L'anno dopo, l'Anderlecht divenne la prima squadra belga a vincere la Coppa UEFA.
L'Anderlecht provò a vincere il secondo trofeo di fila, ma perse la finale ai rigori per l'errore decisivo di Arnòr Gudjohnsen. Il Real Madrid vinse la prima Coppa UEFA solo nel 1984/85. Eliminarono l'Inter dopo una grande rimonta (0-2 a Milano, 3-0 al Bernabeu) e vinse facilmente la finale contro i modesti ungheresi del Videotòn. I bianchi vinsero anche nel 1986, sconfiggendo ancore l'Inter in semifinale ,prima di battere il Colonia, 5-1 in casa e 0-2 in Germania. Il Real Madrid non prese parte alla Coppa UEFA 1987 perché aveva vinto il campionato spagnolo. Alla fine, il Goteborg vinse il suo secondo titolo in una finale tra rivelazioni con gli scozzesi del Dundee United. Entrambe le finaliste del 1988 erano alla loro prima finale e il Bayer Leverkusen, dopo avere eliminato il Barcellona ai quarti, con un'incredibile rimonta (dopo avere perso 0-3 all'andata, vinse in casa con lo stesso risultato) sconfisse in finale l'altra squadra di Barcellona, l'Espanyol.
Gli anni 90, Lazio sfortunata finalista[modifica | modifica sorgente]
Dalla stagione 1988/89 iniziò un incredibile periodo per le squadre italiane, che vinsero ben 8 delle seguenti 11 edizioni. Il Napoli non riuscì a vincere la Serie A, terminando secondo ma vinse la Coppa UEFA. La squadra di Maradona vinse 5-4 nelle due sfide contro lo Stoccarda. Questo fu solo l'inizio, nel 1990 Juventus e Fiorentina eliminarono rispettivamente Colonia e Brema e nella finale la Juventus vinse 3-1 a Torino e il ritorno fu giocato ad Avellino in campo neutro e la partita finì a reti bianche.
Altra finale tutta italiana nel 1990/91, quando l'Inter vinse la Coppa UEFA contro la Roma. Nella finale i nerazzurri vinsero la prima partita 2-0, subendo un solo gol al ritorno dell'Olimpico. Solo la regola dei gol fuori casa fermarono il Torino contro l'Ajax, il 2-2 di Torino, unito allo 0-0 dell'Olympisch Stadion diedero la vittoria ai lancieri.
Dopo un solo anno di astinenza, fu la volta della Juventus alla sua terza Coppa UEFA, che surclassò il Borussia Dortmund. Così come nel 1991, l'Inter succedette alla Juventus tre anni dopo. Il Cagliari dopo avere eliminato la Juve nei quarti, uscì per mano dell'Inter in semifinale e i nerazzurri vinsero la Coppa con un doppio 1-0 sul Salisburgo. Nel 1995 seconda finale tutta italiana tra Juventus e Parma. Vinse la squadra emiliana. Intanto si riaffacciava la Lazio dopo moltissimi anni, ma i biancazzurri non andarono oltre il secondo turno, eliminati dal Boavista.
Nel frattempo, le nazioni affiliate alla UEFA aumentavano, e anche se la formula fosse rimasta a eliminazione diretta, ci vollero dei turni preliminari. Italiane fuori anche dalle semifinali nel 1996, col Bayern Monaco che vinse la prima Coppa UEFA contro il Bordeaux di Zidane. La coppa rimase in Germania nel 1997, quando lo Schalke 04 sconfisse l'Inter ai rigori con la parata decisiva di Jens Lehmann sul rigore di Ivan Zamorano.
Altro importante cambio di formula fu nel 1997/98, con la finale giocata in gara singola al Parco dei Principi di Parigi. Vi giunsero Inter e la Lazio; e l'Inter vinse il 6 maggio 1998: 3-0 con gol di Ivan Zamorano, Javier Zanetti e Ronaldo. Quello fu l'ultimo anno con le grandi squadre dei grandi campionati, ma la finale dello Stadio Luzniki di Mosca fu comunque grande e il Parma vinse sul Olimpique Marsiglia]] la sua seconda Coppa UEFA. Dopo questa vittoria, l'Italia scomparve dall'albo d'Oro, con la Serie A che rimase grande a livello di Top 4 (tutte in Champions League) ma con un livello medio inferiore al passato.
Il XXI secolo[modifica | modifica sorgente]
La Coppa delle Coppe fu cancellata nel 1999/00 e i vincitori delle coppe nazionali furono ammessi alla Coppa UEFA. Per la prima volta, le squadre giunte terze nel primo girone di Champions League erano ammesse agli ottavi di finale di Coppa UEFA. Quel primo anno videro diverse sorprese, con il Galatasaray che sconfisse ai rigori il favorito Arsenal a Copenaghen.
Un anno dopo, il Liverpool vinse in una finale spettacolare a Dortmund, 5-4 sul Deportivo Alaves. Feyenoord e Borussia Dortmund giocarono la finale 2002. La finale fu a Rotterdam, lasciando un vantaggio agli olandesi. Il difensore tedesco Kohler venne espulso e il Feyenoord vinse 3-2. José Murinho iniziò il suo ciclo vincente col Porto con la Coppa UEFA del 2003, sconfiggendo a Siviglia il Celtic Glasgow con un silver gol, per la prima e unica volta. Un altro coach che avrebbe poi firmato per una grande della Premier League, Rafa Benitez, portò il suo Valencia a uno storico double Liga-Coppa UEFA nel 2004.
Nel 2005 altra grande sorpresa, con la prima squadra russa, il CSKA Mosca che con i brasiliani Vagner Love e Daniel Carvalho sconfisse lo Sporting Lisbona nel suo stadio. In quella edizione, venne introdotta una fase a gironi (8 di 5 squadre) con partite di sola andata tra il primo turno e i sedicesimi. Le edizioni 2005/06 e 2006/07 furono vinte dagli andalusi del Siviglia. Il primo anno sconfissero pesantemente il Middlesbourgh (4-0 a Eindhoven) mentre la stagione successiva vinsero ai rigori coi connazionali dell'Espanyol.
La Coppa UEFA 2007/08 è stata la 37. edizione della seconda competizione dell'UEFA. Un totale di 88 squadre da tutta Europa ha preso parte alla competizione. I russi dello Zenit San Pietroburgo e gli scozzesi dei Rangers furono le finaliste, e il torneo fu vinto dai russi con un 2-0 senza appello. L'ultima edizione prima del cambio del nome è stata vinta dallo Shaktar Donetsk, prima squadra Ucraina a vincerla.
Stagione 2009/2010: nasce l'Europa League[modifica | modifica sorgente]
La UEFA Europa League 2009/10 sarà la prima edizione dell'omonima competizione, in seguito al cambiamento di denominazione e formato subito dalla Coppa UEFA. La finale si disputerà ad Amburgo, in Germania. La Lazio, vincitrice della Coppa Italia parteciperà alla competizione assieme al Genoa e alla Roma, in rappresentanza dell'Italia.
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