Mercoledì 2 novembre 1977 - Lens, Stade Felix Bollaert - Lens-Lazio 6-0 (d.t.s.)

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Stagione

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Coppa UEFA 1977/78 - Sedicesimi di finale - gara di ritorno.

LENS: Tempet, Hopquin, Joly, Sab (94' Djebali), Flak, Leclercq, Marx, Krawczyk, (75' Elie), Françoise, Bousdira, Six. A disp. Dominique Leclercq, Harmatallah, Lhote. All. Sowinski.

LAZIO: Garella, Ammoniaci (15' Pighin), Ghedin, Cordova, Manfredonia, Wilson, Agostinelli (82' Garlaschelli), A.Lopez, Giordano, D’Amico, Badiani. A disp. 12 Avagliano, 14 Martini, 16 Clerici. All. Vinicio.

Arbitro: sig. Da Lus Dias Correia (Portogallo).

Marcatori: 45’ Six, 57’ Six, 109’ Bousdira, 115’ Six, 118’ Djebali, 119’ Djebali.

Note: serata gelida, pioggia per tutta la gara, terreno pesante e scivoloso. Ammonito Manfredonia, Un minuto di raccoglimento in memoria del giocatore del Perugia Renato Curi deceduto domenica scorsa.

Spettatori: 25.000 circa. Incasso 750.000 franchi francesi.

I francesi all'attacco
Da l'Unità del 3/11/77
Garella esce di pugno
La quarta rete dei transalpini
La gara vista da un giornale francese (gent.conc. Famiglia Ziaco)
Badiani contro Leclercq
Un momento della gara
Il gagliardetto del match
La prima rete francese

La Lazio affronta il difficile incontro, che rimane tale anche se ha due gol di vantaggio (i due gol segnati a Roma nella gara di andata) in un clima nettamente negativo: piove, fa freddo, la differenza a Lens è veramente notevole. Lo stadio è gremitissimo. Si parla di 750 mila franchi d'Incasso, corrispondente a circa 150 milioni di lire italiane. Considerando che Lens è una città piccola, 45-50 mila abitanti con le frazioni, si tratta di una cifra enorme. Le formazioni sono quelle annunciate. Vinicio riesce a recuperare all'ultimo momento anche Ammoniaci e presenta una Lazio « prudente », con Agostinelli all'ala destra e con Lopez mezz'ala. Si inizia con la nota gentile di una bionda « miss » che offre all'arbitro il pallone di gioco ancora incartato, e si continua con il triste ricordo del giocatore Curi, morto a Perugia domenica scorsa. Attacca subito il Lens, a ritmo molto sostenuto. Il suo gioco è dinamico, deciso e veloce. La Lazio è chiusa in difesa, ma manovra in contrattacco. Agostinelli sta indietro, Badiani marca Bousdira, Lopez gioca come mediano. I francesi sfruttano i cross dal fondo e al 4' Hopquin taglia la difesa laziale con un cross che Garella schiaffeggia con buon intuito. A volte occorre usare la maniera forte per stroncare gli attacchi dei francesi. In questo inizio i difensori romani reggono bene. Le condizioni del terreno, però, aggravano i rischi. Bisogna liberare subito, senza distrarsi. Nelle file laziali accusano qualche pausa Cordova e Agostinelli. Ma la squadra non è mai in difficoltà, anzi reagisce molto bene.

Assai presto Ammoniaci, che forse era stato recuperato con eccessiva leggerezza, riprende a zoppicare, e al 15' c'è il cambio con Pighin. Perché si è rischiato tanto ? Al 17' una grande parata di Garella manda in angolo un pallone scagliato da Flak. La superiorità territoriale non sta certo ad indicare anche superiorità tecnica: la Lazio non è per niente inferiore a questo Lens. I francesi, comunque, attaccano con foga, ma con poco ordine. Reggono bene gli italiani, anche se si registrano alcuni errori. I contropiede laziali diventano più efficaci. D'Amico e Giordano creano scompensi nella retroguardia del giallorossi. Prima della mezz'ora, esattamente al 17', un guasto all'impianto elettrico ferma il gioco. Lo stadio piomba nel buio, ed i giocatori laziali e francesi scendono negli spogliatoi. Passano esattamente diciotto minuti. Ritorna la luce, e si riprende. Attacca sempre il Lens e al 30' Bousdira cade in area. Il pubblico grida al rigore. Ma l'arbitro Correia dice di no. Manfredonia si fa ammonire per proteste poco dopo.

Il gioco diventa duro e Cordova blocca Bousdira con un fallo pericoloso. L'assalto del francesi si fa insistente e al 44' viene il gol: avanza il terzino Hopquin e serve al centro un pallone prezioso. Wilson e Manfredonia hanno un attimo di esitazione. Dietro di loro c'è Six, che controlla di petto e batte Garella. Uno a zero. Ora per la Lazio diventa veramente difficile. La squadra di Vinicio gioca troppo contratta. I suoi difensori non escono mai, i centrocampisti si impegnano più nel rompere che nel costruire; cosicché le «punte» Giordano e D'Amico sono sempre isolate. Anzi, D'Amico sta indietro, perdendo lo spunto che gli è congeniale, cioè quello dell'ultimo passaggio. Inutile fare una graduatoria dei migliori. La Lazio è qui per combattere, e combatte con decisione. I francesi non lasciano spazio: vogliono vincere, e attaccano senza risparmiarsi. L'elemento di maggiore spicco è senza dubbio Bousdira. Ma anche Sab, Marx e Six lottano senza tregua. E' una squadra che, sostenuta da un pubblico meraviglioso, punta decisamente al risultato. Vista la possibilità di recuperare l'intero svantaggio, i francesi insistono.

Il loro gioco è monotono, ma pressante, le mischie sotto la porta di Garella diventano frequenti e caotiche. Attaccano in forze, avanzano anche i terzini. Al 6' Francois ha la palla buona, ma sbaglia il tiro. La Lazio palesa limiti di esperienza internazionale, gli errori diventano frequenti. Wilson richiama Cordova per certe posizioni sbagliate. D'Amico ricerca finezze su un campo impossibile e in un clima di battaglia e inesorabilmente arriva il secondo gol. Siamo al 58': avanza Six, che ha ricevuto la palla da Bousdira; l'ala sinistra tira da lontano, la palla ha uno strano effetto, Garella è sorpreso: 2-0. Tutto da rifare. La Lazio ormai è in ginocchio. I francesi insistono e colpiscono clamorosamente un palo a quattro minuti dal termine. Elie (che poco prima era entrato al posto di Bousdira) batte a colpo sicuro, ma la palla è respinta dal montante. La Lazio subisce. E' un momento difficile. Entra Garlaschelli, al posto di un evanescente Agostinelli. Ma ormai è tardi. Si va ai tempi supplementari. Si apprende intanto che Ammoniaci è stato visitato negli spogliatoi dal prof. Ziaco e la diagnosi non è molto confortante: pare si tratti di lesione al menisco. Nei supplementari la Lazio crolla clamorosamente: il Lens segna quattro volte, la squadra di Vinicio è in ginocchio. Sei a zero, per i laziali una serata nera.

Fonte: La Stampa