Sabato 31 agosto 2024 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Milan 2-2

Da LazioWiki.

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31 agosto 2024 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, III giornata - inizio ore 20.45

LAZIO: Provedel, Lazzari (46' Marusic), Patric, Romagnoli, Nuno Tavares (90' Hysaj), Tchaouna (46' Isaksen), Guendouzi, Rovella, Zaccagni, Dia (81' Dele-Bashiru), Castellanos (87' Noslin). A disposizione: Mandas. Furlanetto, Vecino, Pedro, Castrovilli. Allenatore: Baroni.

MILAN: Maignan, Emerson Royal (72' Theo Hernandez), Tomori, Pavlovic, Terracciano, Reijnders (71' Musah), Fofana, Chukwueze (71' Leao), Loftus-Cheek, Pulisic, Okafor (71' Abraham). A disposizione: Raveyre, Torriani, Calabria, Zeroli, Bartesaghi, Gabbia, Camarda, Cuenca. Allenatore: Fonseca.

Arbitro: Sig. Massa (Imperia) - Assistenti: Sigg. Meli e Alassio - Quarto uomo: Sig. Forneau - V.A.R.: Sig. Mazzoleni - A.V.A.R.: Sig. Sozza.

Marcatori: 8' Pavlovic, 62' Castellanos, 66' Dia, 72' Leao.

Note: esordio in serie A e in una partita ufficiale con la maglia della Lazio per Nuno Tavares. Ammonito 21' Fofana, 39' Rovella, 64' Zaccagni, 86' Patric, 90'+1' Terracciano, 90'+3' Guendouzi. Angoli . Recuperi: 2' p.t., 5' s.t.

Spettatori: .

Un'immagine della formazione
Il minuto di raccoglimento per Sven Goran Eriksson
Loum Tchaouna
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Nicolò Rovella
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Boulaye Dia
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La rete di Valentin Castellanos
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La rete di Boulaye Dia
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Gustav Isaksen
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Matteo Guendouzi
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Nuno Tavares
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Mattia Zaccagni
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Boulaye Dia dopo il gol
Nuno Tavares
L'omaggio della Curva Nord in memoria di Sven Goran Eriksson
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I calciatori convocati per la partita odierna

► Il Corriere dello Sport titola: .

Prosegue il quotidiano sportivo romano:


Il Messaggero titola: .

Prosegue il quotidiano romano: .

Il Tempo titola: .

Prosegue il quotidiano romano: .

La Gazzetta dello Sport titola: "Caos Milan. Leao fa il pari. Poi con Theo... I due entrano e Rafa segna il 2-2 contro la Lazio. Gelo con Fonseca. Dopo il 2-2, i due giocatori, esclusi dall’11 iniziale, non hanno partecipato al "cooling break" insieme ai compagni".

Continua la "rosea": Da punito a salvatore, basta poco, una manciata di secondi. Perché quando entra Rafa Leao il Milan è sotto colpevolmente, per aver fatto rientrare in partita la Lazio in quattro minuti, a metà della ripresa, e su Fonseca si addensano i nuvoloni di un’altra sconfitta in una settimana, condita da scelte nette ma discutibili prima della partita. Leao è in castigo in panchina, insieme con Theo Hernandez: va in campo, segna, non si sfoga in scene d’esultanza vendicative, però quando viene interrotto il gioco subito dopo, per la pausa rinfrescante, se ne sta con il francese dall’altra parte del campo. Da considerare se Rafa abbia riscattato se stesso o evitato un caos prolungato durante la sosta, però la risposta di comodo è che conta il Milan. Che evita il capitombolo doloroso, ma non dà l’idea di unità.

Le conseguenze. Reso omaggio al personaggio rossonero della serata, va sottolineato che intorno a Lazio e Milan c’era un clima di sfiducia, per essere diplomatici, e non sarà questa partita a far riavere un credito totale e immediato. Tanti errori, molta approssimazione da entrambe le parti, però il pareggio, arraffato anche dagli uomini migliori, dalla spietatezza di Castellanos o dai colpi dei nuovi acquisti (Pavlovic e Dia) non nasconde i problemi, ma forse attenua i pensieri troppo negativi. Il primo tempo della Lazio è una sagra di errori anche tecnici, la ripresa del Milan, ancora senza vittorie, denota invece l’abbassamento della pressione e della tensione, soprattutto in fase difensiva. E i rossoneri non sanno gestire il vantaggio con un possesso deciso a centrocampo.

I nuovi sorridono. Quando si chiude il mercato non c’è maggior piacere per club e tifosi di vedere un nuovo acquisto che si trasformi subito in un protagonista. Strahinja Pavlovic in otto minuti qui all’Olimpico ha già nella sua pagella un salvataggio sulla linea e una rete. Il gigante fornisce quella concretezza che altri compagni ancora non hanno. Però Pavlovic è anche l’immagine del Milan che nella seconda parte comincia a cedere, si tira troppo indietro senza sfruttare il contropiede e subisce il momentaneo sorpasso. Anche il serbo non riesce a salvare il resto della difesa, che sprofonda sotto i cross di Tavares da sinistra. Eccolo un altro che è al debutto, ma che dopo una prima metà al livello degli altri laziali, quindi insufficiente, ha gamba e forza per cambiare la gara. Sul secondo gol serve Dia, pure lui nuovo arrivo, e l’Olimpico ne fa la piacevole conoscenza. Ma chi non entra nel tabellino ma lascia una gradevole impressione è Tammy Abraham, ex romanista, aggiuntosi ai rossoneri ieri mattina. Il centravanti puro che mancava al Milan, con Morata infortunato, fa da snodo per Leao, dà profondità in area e sfiora il colpo al 95’. Roba che se riusciva era da record del mondo di innamoramento dei proprio tifosi.

Le decisioni forti. Quasi per somigliarsi in tutto, Paulo Fonseca e Marco Baroni hanno adottato decisioni nette e contrarie nell’impostare la gara. Alla fine anche fra le panchine è un pareggio e i cambi fanno da contraltare alle scelte pre match. Fonseca prova ad attutire il rumore dell’esclusione di Leao e Hernandez, colpevoli di comportamenti passivi e inadeguati nella sconfitta di Parma, quando li manda in campo insieme a Abraham e Musah al 70’: quattro sostituzioni che hanno effetto immediato con il 2-2. Al tecnico va bene, per come finisce. Mantiene la sua idea, però il gelo con Leao è chiaro. La virata di Baroni consiste in una rotazione fra i nuovi acquisti e qualche aggiustamento tattico: il 4-2-3-1 già dall’inizio è molto elastico, con oscillazioni sul 4-2-4 (Dia e Castellanos vicini) o sul 4-4-2 quando si deve difendere. La prima azione della gara, proprio uno scambio fra i due alla stessa altezza, porta al quasi gol salvato da Pavlovic. Ma il meglio si vede nella ripresa. Di Tavares si è detto, Tchaouna finisce il match al 45’, sostituito da Isaksen: la Lazio, che poi protesta per due falli di mano in area non fischiati, incide in più sulle fasce e non deve usare solo i lanci.

A Baroni manca un centrocampista di regia, capace di giocare svelto e in verticale. Rovella e Guendouzi mostrano la solita arruffata frenesia. La difesa ha il fianco debole a destra, dove Lazzari subisce Pulisic e viene cambiato all’intervallo con Marusic. Il complesso migliora. La Lazio viene fischiata nel primo tempo e applaudita alla fine. Commozione unanime invece per il ricordo di Eriksson: gli occhi lucidi non si contano.



La formazione biancoceleste:

La formazione iniziale biancoceleste in grafica



► Per questa partita il tecnico biancoceleste Marco Baroni ha convocato i seguenti calciatori:

  • Portieri: Furlanetto, Mandas, Provedel;
  • Difensori: Hysaj, Lazzari, Marusic, Patric, Romagnoli, Tavares;
  • Centrocampisti: Castrovilli, Dele-Bashiru, Guendouzi, Rovella, Vecino;
  • Attaccanti: Castellanos, Dia, Isaksen, Noslin, Pedro, Tchaouna, Zaccagni.
I convocati in grafica






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