Sabato 29 gennaio 2011 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Fiorentina 2-0
Turno precedente - Turno successivo
29 gennaio 2011 - 3.407 - Campionato di Serie A 2010/11 - XXII giornata - inizio ore 18.00
LAZIO: Muslera, Lichtsteiner, Diakité (13' Stendardo), Biava, Radu, Gonzalez (80' Hernanes), Brocchi, Ledesma, Mauri, Kozak, Floccari (37' Sculli). A disposizione: Berni, Scaloni, Matuzalem, Foggia. Allenatore: Reja.
FIORENTINA: Boruc, De Silvestri, Gamberini, Kroldrup, Gulan, Santana, Donadel (73' Behrami), Montolivo, Cerci (70' Babacar), Gilardino, Ljaijc (46' D'Agostino). A disposizione: Neto, Comotto, Camporese, Bolatti. Allenatore: Mihajlovic.
Arbitro: Sig. De Marco (Chiavari) - Assistenti Sigg. Viazzi e Liberti - Quarto uomo Sig. Russo.
Marcatori: 69' Kozak (rig), 73' Kozak.
Note: serata umida, terreno buono. Ammoniti Gulan, Donadel, Brocchi, Cerci, Kroldrup, Lichtsteiner. Angoli: 4-2 per la Lazio. Recuperi: 3' p.t., 2' s.t.
Spettatori: 20.655 con 7.800 paganti.
La Gazzetta dello Sport titola: "Kozak affonda la Fiorentina. Lazio seconda col Napoli. Biancocelesti rimaneggiati, ma all'Olimpico finisce 2-0: decide la doppietta nella ripresa del centravanti ceco. Viola mai pericolosi, con Gilardino troppo isolato. Infortuni per Diakite e Floccari".
Continua la "rosea: Dedicato a chi sostiene che alla Lazio serve una prima punta di spessore. Il 2-0 della Lazio sulla Fiorentina è firmato da Libor Kozak, lungagnone ceco che in qualche movenza ricorda Kennet Andersson. Nel giorno in cui mancano Zarate e Rocchi e si fa male pure Floccari, firma la doppietta che premia una Lazio mai bella, ma comunque presente e solida mentalmente. Doti che sembrano fare difetto a una Fiorentina preoccupante, che Mihajlovic non riesce proprio a far decollare.
Reja, che dopo 13' perde Diakite (probabile stiramento) e inserisce Stendardo, dà un po' di respiro a Hernanes, puntando su un 4-4-2 e Kozak che affianca Floccari. Gonzalez e Mauri sono gli esterni. Il problema è che senza il brasiliano la qualità specifica dei biancocelesti scende molto. Tanto più che Zarate è squalificato. Mihajlovic esclude per 45' D'Agostino, regista classico e compassato, per la dinamicità di Santana, con Cerci che fa le veci dell'argentino nel 4-3-3 di Miha. Che è stretto parente di un 4-5-1, in cui il povero Gilardino è isolato. Gli arriva qualche lancio da dietro. Della serie "sei il più forte, pensaci tu". Peccato che il fatturato negli interi 90' si limiti a un sinistro da fuori di Cerci su cui vigila Muslera.
La Lazio non scintilla. Anzi. Ma si fa preferire per un paio di fiammate. La prima produce l'occasione di Floccari sventata da Boruc, la seconda un paio di cross dal fondo che Kozak non può sfruttare. La situazione peggiora col k.o. di Floccari (ginocchio) al 37'. Entra Sculli, che si piazza dietro Kozak. Ma lo 0-0 dell'intervallo è la logica conseguenza di 45' davvero mediocri. Si riparte con Mihajlovic che inserisce D'Agostino per l'acerbo Ljajic. Reja, che s'è già bruciato due cambi, deve attendere fino agli ultimi 10' per buttare dentro Hernanes, l'unico che può proporre variazioni a un tema che pare quello di uno studente un po' sgrammaticato.
La Fiorentina prova a tenere la palla. Ma produce davvero poco. Gli esterni non saltano mai l'uomo. Montolivo non illumina. Non che la Lazio faccia molto di più. Ci vorrebbe l'episodio per sbloccare una gara che pare avviata sullo 0-0. Ed è proprio Kozak l'uomo-chiave. Il pennellone di Reja, servito da Radu, approfitta della scellerata entrata di Kroldrup in area. Rigore netto e trasformazione impeccabile. La Fiorentina, che già prima non ha aggredito la partita, accusa. Kroldrup (ancora lui) perde una brutta palla con un passaggio avventato sulla sua trequarti. Mauri recupera, poi Brocchi e Sculli gestiscono il contropiede in superiorità numerica come meglio non potrebbero. L'ex genoano poi pesca Kozak sul secondo palo, che di testa non può sbagliare e scaccia via i fantasmi di Bologna. E fanno 4 gol n 9 presenze, di cui 8 parziali. Mica male. Finisce qui, con una Fiorentina che non dà proprio segni di vita.
Il Messaggero titola: "Due gol di Kozak, la Lazio è seconda. I biancocelesti trovano una nuova stella: battuta la Fiorentina con una doppietta del "ragazzino" e Roma sorpassata".
L'articolo così prosegue: Senza Zarate fuori per squalifica e con Hernanes seduto in panchina la Lazio è in deficit di qualità davanti. E come se non bastasse già prima dell'intervallo perde anche Floccari per infortunio. Kozak gioca un primo tempo di sostanza ma non basta per scardinare la difesa viola. I biancocelesti sono pericolosi in avvio con un destro di Floccari deviato in corner da Boruc. Reja è costretto ad operare il primo cambio già alle soglie del quarto d'ora per sostituire l'infortunato Diakite con Stendardo, poi al 38' deve giocare anche la carta Sculli per far fronte al problema di Floccari. Se si esclude l'unico squillo dell'ex romanista Cerci al 37', un sinistro dalla distanza deviato in corner da Muslera, la retroguardia biancoceleste dorme sonni tranquilli per tutto il match.
La Fiorentina, invece, corre pericoli grossi sia al 26' sul colpo di testa di Kozak da due passi smorzato in qualche modo da Gulan sia al 41' sul destro potente di Gonzalez respinto con affanno da Boruc. Davanti, il tridente schierato da Mihajlovic non punge e i viola, senza idee né gioco, si affidano al solito schema (palla al marcatissimo Gilardino). Anche nella ripresa è la Lazio a fare la partita e Kozak a chiuderla in quattro minuti con un micidiale uno-due. L'attaccante ceco al 69' costringe al fallo da rigore Kroldrup e trasforma dagli 11 metri, poi al 73' raddoppia di testa sfruttando la pennellata dalla sinistra di Sculli e l'ennesima palla persa a centrocampo dalla Fiorentina. Mihajlovic butta dentro Babacar (per Cerci) e, dopo aver incassato il 2-0, anche l'ex laziale Behrami (fischiatissimo, per Donadel). Ma non c'è più tempo, in una partita che la Fiorentina prima non ha creduto di poter vincere, poi non è stata in grado di raddrizzare.
Tratte dal quotidiano romano, le dichiarazioni post-gara:
Kozak: non sono un portafortuna. Resto? Dipende da Lotito.
"Non sono un portafortuna, ma quando il tecnico mi chiama cerco sempre di fare il massimo. Oggi ho vissuto grandi emozioni, ma l'importante era la vittoria della squadra". Libor Kozak si gode la sua prima doppietta in serie A (4 gol in stagione) e regala tre punti alla Lazio contro la Fiorentina dopo le due sconfitte di fila contro Lecce e Bologna. Due gol che dovrebbero mettere fine alle voci di mercato che lo riguardano. "Non ascolto i rumors, penso solo al mio lavoro - ha detto l'attaccante ceco al microfono di Rai Sport - 100% alla Lazio? Dipende da Lotito. Intanto mi godo questo momento. Eravamo molto concentrati oggi e sapevamo della brutta gara fatta a Bologna. Reja ci ha parlato chiaro, voleva di più da noi e tutti abbiamo fatto il massimo".
Reja: "Siamo salvi". Poi punge Zarate.
Soddisfatto l'allenatore della Lazio Edy Reja. "Oggi abbiamo raggiunto 40 punti, siamo salvi" ha detto a Sky. Poi ha aggiunto: "il nostro obiettivo non cambia, è centrare l'Europa League". Non sono mancati riferimenti a Zarate, oggi assente per squalifica: "Non deve cercare i colpi per forza, deve ancora migliorare in questo. Deve andare sul fondo e fare i cross. In realtà dovrebbe giocare da centravanti? E Floccari dove lo metto?". A proposito di Zarate, il presidente Lotito ha smentito un passaggio alla Juventus, confermando che l'attaccante è incedibile, mentre sullo scambio Foggia-Blasi ha riposto: "Noi siamo disponibili ad accontentare i nostri giocatori".
Sulla formazione viola, allenata dall'ex biancoceleste Sinisa Mihajlovic:
La reazione della società è stata immediata e "classica". Fiorentina subito in ritiro per preparare la partita contro il Genoa. "Siamo in una brutta situazione, ci si siamo cacciati da soli e dobbiamo uscirne da soli". Sinisa Mihajlovic non nasconde la delusione dopo il ko con la Lazio. "Io non mi rassegno mai - ha reagito ai microfoni di Sky -, ""sono abituato a lottare. Ma in questo momento non si deve alzare la voce, bisogna restare sereni e preparare la prossima partita". Mutu può essere utile a questa Fiorentina? "Ora abbiamo problemi più gravi che pensare a Mutu...". Sulla partita ammette che nel primo tempo è stata una brutta Fiorentina, ma nella ripresa "avevamo noi partita in mano. Ma con l'episodio del rigore è cambiato tutto".
Da "La Nazione":
Libor Kozak firma una doppietta e la Lazio riprende il volo. I biancocelesti hanno sconfitto 2-0 una brutta Fiorentina grazie ai due gol nella ripresa dell'attaccante ceco, alla sua prima partita da titolare. La squadra di Reja sale a 40 punti, almeno fino a domani scavalca la Roma e aggancia il Napoli al secondo posto. I viola si consolano pensando all'ormai prossimo rientro di Adrian Mutu, ma il romeno non sarà la soluzione a tutti i guai di Mihajlovic.
Senza Zarate ancora fuori per squalifica e con Hernanes seduto in panchina la Lazio è in deficit di qualità davanti. E come se non bastasse già prima dell'intervallo perde anche Floccari per infortunio. Kozak gioca un primo tempo di sostanza ma non basta per scardinare la difesa viola. I biancocelesti sono pericolosi in avvio con un destro di Floccari deviato in corner da Boruc. Reja è costretto ad operare il primo cambio già alle soglie del quarto d'ora per sostituire l'infortunato Diakite con Stendardo, poi al 38' deve giocare anche la carta Sculli per far fronte al problema di Floccari.
Se si esclude l'unico squillo dell'ex romanista Cerci al 37', un sinistro dalla distanza deviato in corner da Muslera, la retroguardia biancoceleste dorme sonni tranquilli per tutto il match. La Fiorentina, invece, corre pericoli grossi sia al 26' sul colpo di testa di Kozak da due passi smorzato in qualche modo da Gulan sia al 41' sul destro potente di Gonzalez respinto con affanno da Boruc. Davanti, il tridente schierato da Mihajlovic non punge e i viola, senza idee né gioco, si affidano al solito schema (palla al marcatissimo Gilardino) finendo troppo spesso per ignorare Cerci e Ljajic sulle fasce. Il serbo fa posto a D'Agostino nella ripresa. Ma è sempre la Lazio a fare la partita e Kozak a chiuderla in quattro minuti con un micidiale uno-due.
L’attaccante ceco al 69' costringe al fallo da rigore Kroldrup e trasforma dagli 11 metri, poi al 73' raddoppia di testa sfruttando la pennellata dalla sinistra di Sculli e l'ennesima palla persa a centrocampo dalla Fiorentina. Gli ingressi di Babacar e del neo-acquisto Behrami non cambiano il match e le sorti della squadra di Mihajlovic che prosegue la sua anonima stagione. La Lazio, dopo il ko di Bologna, ritrova il sorriso.