Sabato 21 agosto 2021 - Empoli, stadio Carlo Castellani - Empoli-Lazio 1-3
► Stagione
21 agosto 2021 – Empoli (FI), stadio Carlo Castellani - Campionato di Serie A, I giornata - inizio ore 20.45
EMPOLI: Vicario, Stojanovic (82' Fiamozzi), Ismajli, Romagnoli, Marchizza, Ricci, Haas (76' Zurkowski), Bandinelli (70' Henderson), Bajrami, Mancuso (82' La Mantia), Cutrone (76' Crociata). A disposizione: Brignoli, Canestrelli, Stulac, Ekong, Asllani, Luperto, Viti. Allenatore: Andreazzoli.
LAZIO: Reina, Lazzari, Luiz Felipe, Acerbi, Hysaj, Milinkovic (70' André Anderson), Leiva (82' Escalante), Akpa Akpro (46' Luis Alberto), Felipe Anderson, Immobile (82' Muriqi), Pedro (60' Moro). A disposizione: Strakosha, Adamonis, Patric, Radu, Marusic, Romero, Caicedo. Allenatore: Sarri.
Arbitro: Sig. Sozza (Seregno - MB) - Assistenti Sigg. Tolfo e Di Iorio - Quarto uomo Sig. Santoro - V.A.R. Sig. Nasca - A.V.A.R. Sig. Valeriani.
Marcatori: 4' Bandinelli, 6' Milinkovic, 31' Lazzari, 41' Immobile (rig).
Note: esordio in una partita ufficiale con la maglia della Lazio per Hysaj e Pedro. Ammonito al 29' Leiva, al 38' Stojanovic, all'89' Ismajli tutti per gioco falloso. Angoli 5-3. Recuperi: 0' p.t., 4' s.t.
Spettatori: 3.655.
► I calciatori convocati per la partita odierna
► La Gazzetta dello Sport titola: "Sarri partenza ok. La squadra di Andreazzoli subito avanti con il sorprendente Bandinelli (prima in A). Poi in gol il serbo, Lazzari e Immobile".
Continua la "rosea": Il "Maurizio Sarri show" riparte dal palcoscenico che ha cambiato la carriera del tecnico di Figline Valdarno. Stadio Carlo Castellani, la solita tuta, il solito agitarsi davanti alla panchina. E, alla fine, una vittoria importante per lui e per la Lazio. La sua nuova sfida. Finisce 3-1, ma la gara è stata sempre in grande equilibrio. La squadra biancoceleste ha avuto il merito di concretizzare al meglio le occasioni che ha avuto. Sarri ha ancora molto da lavorare sui movimenti difensivi e sulla "gestione" della partita da parte dei suoi. Ma iniziare il campionato conquistando tre punti rende molto meno fastidiosi questi problemi. Nella faccia sorridente della medaglia c’è, invece, il volto di Milinkovic-Savic. Micidiale nell’indirizzare l’incontro dalla parte della Lazio. Suo il gol che ha spazzato via la paura dopo il vantaggio dell’Empoli e suo l’assist per Lazzari che ha spostato la sfida dalla parte della Lazio. Il gioiello serbo è stato proposto in una posizione leggermente più avanzata rispetto alla gestione recente, quella targata Simone Inzaghi. E più lo avvicini alla porta più Milinkovic è micidiale.
Prezioso il lavoro in cabina di regia di Leiva, geniali ma poco costanti i due esterni d’attacco Felipe Anderson e Pedro. A due facce anche la prova di Lazzari: spesso in ritardo sulle diagonali difensive ma micidiale nelle sue incursioni offensive. L’Empoli è stato in partita. Ha colpito un palo con Bandinelli (autore anche della rete azzurra), una traversa con Bajrami e ha visto due palle gol salvate sulla linea di porta dai difensori biancocelesti. Una neo promossa che ha dimostrato idee e coraggio. Come vuole, del resto, il suo allenatore Andreazzoli. Botta e risposta. La Lazio parte all’assalto. Ma dopo quattro minuti va in gol proprio l’Empoli. Micidiale la percussione centrale del talento Bajrami che arrivato al limite dell’area appoggia a Bandinelli. Controllo e diagonale vincente. Ma dove era la copertura difensiva? Dove era Lazzari? La Lazio non si scompone e una manciata di secondi dopo pareggia. Angolo di Pedro che appoggia a Felipe Anderson. Bello il cross e imperiale la deviazione di testa di Milinkovic-Savic. La partita è divertente. Gli attacchi funzionano, le difese meno. Si vede che la linea arretrata biancoceleste non ha ancora assorbito al cento per cento il Sarri pensiero. Qualche diagonale difensiva arriva in colpevole ritardo.
L’Empoli sfonda a ripetizione sulla corsia di sinistra creando un paio di buone opportunità: ma la conclusione di Mancuso va fuori di poco e il destro del solito scatenato Bandinelli centra il palo. La squadra di Andreazzoli è bella, ma spreca troppo. La Lazio, invece, è chirurgica in fase conclusiva. Il 2-1 arriva da un tocco geniale di Milinkovic-Savic che premia una verticalizzazione di Lazzari. Controllo in corsa e diagonale vincente. Non è finita. Al 40’ Vicario pasticcia chiamando in area un pallone alto (testa di Hysaj). I compagni si fermano ma il portiere non prende la sfera ma Acerbi. Rigore netto che Ciro Immobile trasforma con la consueta abilità. Certi errori in Serie A, del resto, pesano come macigni. Le idee di casa. Sarri propone in avvio di ripresa Luis Alberto al posto di Akpro. Il tecnico biancoceleste vuole tenere "vivo" il talento spagnolo, ancora alla ricerca dello stato di forma migliore. L’Empoli alza il ritmo per cercare di rientrare in partita. Bajrami, trequartista di grande qualità, molto abile a muoversi tra le linee, crea subito un paio di situazioni interessanti.
L’Empoli al 10’ ha la palla per accorciare le distanze. Reina è bravo a respingere la prima conclusione del solito Bandinelli, la palla arriva a Bejrami che batte a colpo sicuro ma sulla linea di porta salva Luiz Felipe. Ma ancora una volta la formazione di Andreazzoli dimostra di avere buone idee in fase offensiva. Dopo un’ora di gioco esce il nuovo acquisto Pedro, sofferente per i crampi. Entra Moro che si piazza a sinistra mentre Felipe Anderson si sposta sulla corsia opposta. L’Empoli comincia a perdere brillantezza ed è sempre più facile per la squadra di Sarri trovare spazi importante nelle ripartenze. Felipe Anderson e il nuovo entrato Moro sono sempre pericolosi con i loro tagli. Luiz Felipe sbaglia il colpo del kappaò. E dall’altra parte una conclusione di Crociata viene respinta dalla difesa della Lazio. E al 93’ è la traversa a ribattere una conclusione di Bajrami. Sarri ha molto da lavorare ma intanto inizia con una vittoria. La sua cara Empoli ancora una volta gli ha dato una mano. Il dato positivo per il tecnico toscano è che la Lazio ha margini di crescita. Pedro può essere una pedina importante ma è in ritardo di condizione, stesso discorso per Luis Alberto (un tempo in campo) e tutta la squadra dovrà collaborare nella fase difensiva più di quanto ha fatto in questo debutto. Anche l’Empoli per salvarsi dovrà blindare di più la difesa. Ma il talento di Bajrami ha già cominciato a brillare e la formazione di Andreazzoli ha dimostrato di avere progetto tattico e personalità.
► Il Corriere dello Sport titola: "Sarri, molto più di un'idea. Milinkovic, Lazzari e Ciro su rigore: la Lazio già si muove come chiede il tecnico e vince subito a Empoli. Bandinelli illude i padroni di casa ma i biancocelesti ribaltano tutto mostrando di seguire totalmente i dettami del loro Comandante".
Prosegue il quotidiano sportivo romano: Tanto per cominciare, un tris pesante nel vecchio tempio sarriano (violato dopo 22 partite), una vittoria fuori, una Lazio risultatista. Non abbiate fretta, abbiate fede. Il gioco di Sarri è scintilla, si vedrà nel tempo. La nuova Lazio ha iniziato a coniugare il pressing alto, finché ha potuto, ma concedendo qualche autostrada. Per adesso si diverte vincendo, è sotto la dittatura di Milinkovic più che sotto la dettatura di Mau. Oplà: per il Sergente gol dell'1-1 lampo (incornata delle sue) e assist in verticale dell'1-2 per Lazzari. Divinizzato, assicura una forza sempre maggiore, esula dagli schemi più appetitosi. Ha colpito pure Ciro (suo l'1-3 su rigore), a corto di fiato (dopo l'Europeo) e di munizioni (nel 4-3-3 che lo detronizza). Scarto ampio, ma teniamo a mente il messaggio dell'Empoli: squadra organizzata, brava a lavorare di freno e acceleratore lanciandosi in un contropiede ragionato. Conta il vantaggio, un palo, un gol salvato dulla linea e una traversa. Il suo vivace 4-3-1-2,coraggiosamente imperniato sul baby regista Ricci (20 anni ieri), era teso a innescare il 10 Bajarami (assist e traversa oltre il 90').
Andreazzoli, ex romanista scioccato dal 26 maggio, per 25 minuti ha messo paura a Sarri. Il suo piano ha retto finché la squadra non s'è spompata, poi il crollo della difesa: Ismajli e Romagnoli (Simone) facilmente bucabili, Marchizza (a sinistra) schiantato da Lazzari. Stojanovic è stato l'unico a salvarsi. Mau, tutto uno sprone, un comizio dalla panchina, dopo l'1-0 (4') ha iniziato a prendere appunti. Difensori e centrocampisti non uscivano bene. Lazzari, nuova vita da terzino, non aveva campo. Sarri ha chiesto a Pedro di accentrarsi e lasciarlo passare. E così che ha svoltato, sull'asse di destra Sergej-Lazzari, splendido il triangolo del raddoppio. Lazzari, dal centrocampo, s'è ritrovato in porta. Terzino-gol. Lo spartito. Millecinquecento i laziali in festa. Non i singoli, la struttura. Sarri è partito con una scelta incendiaria: Luis Alberto rimosso, sacrificato sull'altare delle ragioni tattiche e di squadra. Meno mira, più aggressività.
E' stato sostituito col battagliero Akpa Akpro (a sinistra), scelta blasfema e si è visto (fuori dopo 45'). E' una Lazio cantiere, con un tridente d'emergenza. Sarri ha lanciato Pedro a destra, 48 ore dopo il cambio di sponda (del Tevere), non giocava una partita dal 23 maggio (si è superato reggendo 60 minuti). Felipe è partito da sinistra, ha chiuso a destra, sempre poco ficcante. Andreazzoli ha lanciato Bandinelli mezzala sinistra (gol, palo e un altro gol murato), furente. Cutrone e Mancuso erano punte mobili. Da scuole diverse escono scintille. La Lazio s'è lanciata subito in avanti posizionando fino a sette giocatori nella metà campo dei toscani e ha regalato un contropiede 4 contro 4. L'Empoli, al 4', ha colpito proprio con Bandinelli, sfruttando un stop sballato di Akpa dopo il passaggio in diagonale di Leiva. I toscani, ripartendo da dietro, hanno attivato Stojanovic che ha innescato Bajarami. Ha corso 30 metri, indisturbato, ha scaricato per Bandinelli. Leiva era tagliato fuori. Lazzari s'era appiattito a Luiz Felipe e Acerbi, Hysaj era in ritardo. Il meccanismo difensivo è saltato più volte così. Ha iniziato a giganteggiare Milinkovic, 1-1 dopo un paio di minuti, L'Empoli ha funzionato di più a destra, Stojanovic ha innescato Mancuso (pallonetto fuori). Dopo un pallone perso da Hysaj è nato il palo di Bandinelli su cross (sporcato) di Cutrone, s'allargava spesso, non ha mai centrato la porta. L'Empoli si è spento. Sono arrivati bis e tris della Lazio. Nel secondo tempo Sarri ha richiamato Luis Alberto dal purgatorio (messo a destra), è uscito Milinkovic. Era partito senza Mago e senza Correa (in tribuna). Luis ha chiuso da terzo capitano. La fame prima della fama, il Comandante gli ha messo alcuni paletti.
► Il Messaggero titola: "Comanda Sergej. Questa Lazio fa già divertire. Buona la prima a Empoli: toscani subito avanti, poi la squadra di Sarri chiude la pratica nei primi 45’. Difesa ancora da rivedere, ma davanti è spettacolo".
Prosegue il quotidiano romano: Decollo col botto. Perché tre punti in trasferta subito, con il mercato aperto e i lavori in corso, sono davvero un inizio col turbo. Perché Sarri intravede il suo calcio e l'attacco promette fuochi d’artificio. Con l'Empoli finisce 3—1 e tutti sostengono debba ancora venire il meglio. E pensare che ieri 1500 tifosi al Castellani erano già in delirio per questo debutto. Poco importa qualche brivido, è più forte l'euforia di ritrovarsi questa Lazio già all’assalto. Poco importa che Akpa Akpro esca a vuoto e Lazzari si perda l'uomo, quando poi il terzino sgomma sulla fascia e diventa uno dei migliori in campo. Poco importa persino che parta dalla panchina Luis Alberto, quando Milinkovic più avanzato diventa un autentico fenomeno. Svanisce pure qualunque altro dubbio quando il 34enne Pedro scorazza come un ragazzino e gioca a memoria con Ciro, non ancora al top della condizione eppure subito in gol (a -8 da Piola) come aveva finito. Note liete. Bella rimpatriata in Toscana e in Serie A per Maurizio. Bandinelli non riesce a rovinargli il ritorno. Ci pensa Sergej ad acciuffare subito il pareggio. Capocciata che buca Vicario su un cross di Felipe al volo.
La Lazio domina, ma lascia ancora buchi al centro: prima Mancuso rischia di beffare Reina in pallonetto, poi ancora Bandinelli sbatte sul palo esterno. Sarri è furioso perché c'è troppa distanza fra i reparti, così inverte le mezzali, ma anche Felipe e Pedro. Incredibili i 60' (poi sostituito da Raul Moro) dello spagnolo. Non giocava titolare con la Roma da fine maggio. Sarri lo getta subito nella mischia dopo due giorni di allenamento. E allora lui corre pure in difesa, aiuta ed evita calci d'angolo. Gioca facile, come piace a Maurizio, dialoga con Ciro, ancora un po' impallato dopo l'Europeo. Anche Milinkovic prova più volte a lanciarlo, alla fine scarica su Lazzari che brucia in velocità Romagnoli e in diagonale Vicario. Il portiere frana su Acerbi quasi a fine primo tempo, così Immobile può riscattarsi dal dischetto e godersi la standing ovation. Le riserve. E' Milinkovic il solito alieno. Aveva promesso la rete alla fidanzata Natalija, venuta sino al Castellani ad ammirarlo. Una sentenza come al Maradona lo scorso 22 aprile, alla prima è già decisivo. Sarri lo ringrazia, ma nella ripresa decide di preservarlo con il cambio con André Anderson.
Era entrato prima Luis Alberto, lasciato in panchina - come da previsioni - dal primo minuto. Sarri si aspetta molto di più dal suo genio. Ma ora i problemi da risolvere sono tutti dietro. Soffre ancora troppo, la Lazio, ha amnesie nonostante Acerbi e Leiva murino tutto. E anche Reina e Luiz Felipe si esibiscono in un doppio salvataggio nel secondo tempo. Sarri deve lavorare ancora molto sulla nuova linea a quattro, anche se l'Empoli non mette mai in pericolo davvero il risultato. Così Maurizio cerca pure di valorizzare tutto il materiale a disposizione al massimo. Girandola di sostituzioni. Muriqi dovrebbe far salire il baricentro, ma è ancora prevedibile e lento. Va rilanciato anche se è un peccato dover rinunciare a Caicedo e a Correa, finito addirittura in tribuna con le valigie in mano. Sarri non aspetta però più nessun suo ripensamento. Entro domani o dopodomani il Tucu sarà dell'Inter o dell'Everton. Trenta milioni più bonus a Lotito per regalare a Maurizio qualche altro colpo. Sarri ha chiesto Basic e Kostic per completare il suo parco.
► Tratte da Il Messaggero, alcune dichiarazioni post-gara:
Vincente, ma sempre insaziabile. La sua nuova Lazio batte l'Empoli al debutto. Una vittoria importante che dà entusiasmo e consapevolezza. E' soddisfatto, Sarri, la squadra subisce, va sotto, rimonta e vince, ma il lavoro da fare è ancora tanto. "Non voglio tutto e subito, ma pretendo di arrivare vicino alla perfezione. Bene la vittoria, ma si può fare meglio", il primo concetto espresso da Mau. E in queste parole c'è tutta la filosofia del Comandante, dell'idea di gioco che lui vuole trasmettere ai suoi ragazzi. La Lazio conquista tre punti, va sotto di un gol e reagisce subito, ma è altrettanto vero che, per lunghi tratti della partita appare un po’ slegata e scombinata, con un atteggiamento poco dominante nello sviluppo del gioco. Un leitmotiv del toscano. Dalla panchina urla, vuole la palla più veloce, chiede soprattutto ai suoi difensori di correre meno all'indietro. A volte ci riescono, tante altre no, come nella rete deil'l-O per i toscani.
Bene Lazzari. Di strada da fare ce n'è tanta e l'allenatore su questo è un martello, ma è anche vero che di note positive ce ne sono state diverse. La prima è Lazzari. L'esterno che in tanti davano in partenza per le sue caratteristiche non idonee per il gioco di Sarri. Invece, Manuel si è messo sotto, ha studiato, si è applicato e alla fine convinto l'allenatore. "È un quinto e per lui è limitativo, ma se riesce a fare il quarto farà il salto vero - ha spiegato Mau - Il lavoro e la crescita che sta facendo gli piace, difensivamente deve ancora fare qualche passo, ma davanti non ha niente da imparare". Belle parole anche per Felipe Anderson, Milinkovic e pure Luis Alberto. "Devo dire che la squadra si sta applicando molto e tutti mi stanno seguendo con grande entusiasmo", spiega col sorriso e con la consapevolezza di chi sa già che la Lazio non potrà che migliorare.
Da rivedere. Per come parla, il tecnico sembra quasi che la vittoria debba passare in secondo piano, ma è solo la sua voglia di trovare la quadratura del cerchio il più rapidamente possibile. E’ un perfezionista e non lo nasconde. Anche per questo Milinkovic, prima di parlare alla radio ufficiale, chiede: "E' contento Sarri? Sì? Meno male". Una battuta, ma fa capire bene quanto i giocatori stiano attenti agli umori e a quello che pretende l'allenatore. "Abbiamo avuto qualche accenno di fraseggio di buon livello — spiega Sarri per poi quasi ammonire -, veniamo da un percorso particolare ed è normale che la percentuale non sia ancora così elevata ma è chiaro che dobbiamo farlo con più continuità. Era importante vincere, temevo molto l'Empoli, ma si deve fare meglio, ma i ragazzi lo sanno". Insomma, per ora buona la prima, ma Mau cerca la perfezione e la Lazio più bella di sempre. C'è da lavorare, la rivoluzione è appena cominciata. Del resto, non è facile vincere e convincere divertendo grazie alla cultura del bel gioco subito in avvio.
Galleria di immagini sulle reti della gara | ||
► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:
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