Sabato 16 giugno 1973 - Roma, Stadio Olimpico - Lazio-Hajduk Spalato 2-1
16 giugno 1973 - Amichevole 1972/73
LAZIO: Pulici, Facco, Martini, Wilson, Oddi, Nanni (46' Polentes), Garlaschelli (46' La Rosa), Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi (46' Mazzola (II)), Manservisi (46' D'Amico). A disp. Chini, Cinquepalmi. All. Maestrelli.
HAJDUK SPALATO: Natalinic, Dzoni, Boljat, Muzinic, Holcer, Peruzovic, Hlevnjak, Boskovic, Nadoveza (46' Jovanovic), Jerkovic, Surjak. A disp. Sirkovic, Poldrugovac, Rozic. All. Zebec.
Arbitro: sig. Barboni (Firenze).
Marcatori: 19' Chinaglia, 59' Jerkovic, 88' Chinaglia.
Note: serata calda. Premiazione da parte dei circoli di tutti gli atleti laziali. Intorno al campo corona di bandiere biancazzurre. Nell'intervallo spettacolo pirotecnico e degustazione di porchetta. D'Amico rientra dopo il lungo infortunio.
Il primo tempo della Lazio, quando era scesa in campo la squadra titolare, è stato sottolineato da applausi a scena aperta. Nei primi 10 minuti Martini, Manservisi e Garlaschelli fallivano ripetutamente il bersaglio. Al 19' Chinaglia si infilava nel cuore della difesa avversaria raccogliendo un passaggio di Frustalupi e battendo il portiere in uscita. Tre minuti dopo Garlaschelli, dopo una finta e un dribbling, sciabolava in porta e il portiere Natalinic doveva compiere un prodigio per evitare la seconda marcatura. Gli ospiti riuscivano ad impegnare per la prima volta Pulici al 30' con un tiro di Jerkovic. Al 33' era Wilson a sfiorare il goal e lo stesso libero laziale concedeva a Manservisi una palla, al 36', che Natalinic sventava coraggiosamente. La ripresa era meno interessante. La cosa più positiva era il rientro di D'Amico dopo mesi e mesi d'infortunio. Al 13' l'Hajduk pareggiava con un calcio di punizione (fallo di mano di Martini) tirato magistralmente da Jerkovic. La Lazio reagiva rabbiosamente ma senza lucidità, come sempre accade quando Frustalupi scende di tono. A due minuti dalla fine ci pensava Chinaglia a ridare il giusto tono alla festa biancoceleste: raccoglieva un traversone di D'Amico dopo aver rubato il pallone a Muzinic e andava incontro a Natalinic bucandolo con un tiro fortissimo.