Domenica 6 novembre 2011 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Parma 1-0
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6 novembre 2011 - 3.439 - Campionato di Serie A 2011/12 - XI giornata - inizio ore 15.00
LAZIO: Marchetti, Konko, Diakite, Dias, Radu, Brocchi, Ledesma, Lulic, (46' Sculli), Hernanes (76' Gonzalez), Cisse (83' Kozak), Klose. A disposizione: Bizzarri, Stendardo, Scaloni, Cana. Allenatore: Reja.
PARMA: Mirante, Zaccardo, Paletta, A.Lucarelli, Gobbi, Biabiany, Morrone, Galloppa (79' Blasi), Modesto (87' Valdes), Giovinco (47' Valiani), Pellè. A disposizione: Pavarini, Santacroce, Musacci, Crespo. Allenatore: Colomba.
Arbitro: Sig. De Marco (Chiavari) - Assistenti Sigg. Giachero e Comito - Quarto uomo Sig. Baratta.
Marcatori: 84' Sculli.
Note: tempo nuvoloso con pioggia prima della gara, terreno allentato. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dell'alluvione di Genova del 4 novembre. Ammoniti al 65' Radu ed al 91' Morrone per gioco scorretto. Angoli: 6 a 4 per la Lazio. Recuperi: 0' p.t., 4' s.t.
Spettatori: 30.000 circa con 9.012 paganti e 20.552 abbonati.
► I calciatori convocati per la partita odierna
La Gazzetta dello Sport titola: "Sculli entra e segna nel finale. La Lazio abbatte il muro Parma. Biancocelesti per ora primi. Per un'ora padroni di casa incapaci di bucare la diga degli emiliani a centrocampo, ma quando la stanchezza sembra prendere il sopravvento arriva la rete dell'1-0 a sei minuti dal fischio finale. Giovinco si ferma a metà gara: niente di grave".
Continua la "rosea": Con il rinvio per maltempo di Napoli-Juventus la Lazio affronta il Parma giocandosi l'occasione di balzare provvisoriamente in testa alla classifica. Ma i biancocelesti finora in casa hanno vinto solo il derby con la Roma e deve sconfiggere un tabù Olimpico che ha di fatto frenato una squadra lanciata grazie alle prestazioni in trasferta. Reja è costretto a far di conto con gli infortunati e a tre giorni dalla partita vinta in Europa League con lo Zurigo cambia poco: Rocchi k.o., attacco con Klose e Cisse supportati da Hernanes che torna dunque titolare dopo i malanni a una caviglia, centrocampo con Lulic che a forza di buone prestazioni, condite anche da due gol, si è guadagnato un posto fra i tre della mediana accanto a Brocchi e Ledesma. Biava out, Reja sceglie Diakite in difesa. Colomba conferma gli uomini coi quali ha battuto il Cesena la scorsa settimana. Risolto dunque il dubbio Biabiany-Valiani come esterno di centrocampo a favore del primo. Ancora 4-4-1-1, dunque, con Giovinco accanto a Pellé. Per il Parma finora in trasferta l'exploit di Napoli, poi solo sconfitte. Zaccardo è arrivato a Roma acciaccato e ha provato fino a dieci minuti dall'inizio del match prima dell'ok definitivo.
Lazio in campo con uno sponsor molto speciale: la Fondazione Gabriele Sandri, in ricordo del giovane tifoso tragicamente ucciso quattro anni fa. Il Parma parte bene: organizzato, lucido, pressa a tutto campo e costringe la Lazio ad accorciare il più possibile i reparti. E' dura per la Lazio, con Morrone su Ledesma che di fatto impedisce ai biancocelesti di impostare serenamente l'azione. Brivido dopo un minuto con Morrone che calcia a porta vuota su un'uscita di Marchetti, ma Diakite allontana. Poi tanto pressing a centrocampo e palloni ingiocabili per entrambe le squadre. Ci prova Radu, che arriva facilmente sulla trequarti sinistra, con ripetuti cross in un'area ben presidiata dagli emiliani. Sono proprio le sgroppate di Radu ad aprire un buco sulla sinistra laziale: da lì arrivano i pericoli, con Giovinco che tenta appena può sfiorando la traversa al 10'. Il pressing dei gialloblù a centrocampo è asfissiante e la Lazio non riesce a far circolare la palla. Impossibile, per gli uomini di Reja, avanzare senza lanci lunghi, facili prede di Mirante e soci. La Lazio non demorde e inizia ad aggredire gli avversari a centrocampo creando superiorità numeriche in mezzo a ripetizione. E dal 20' arrivano anche le occasioni per i padroni casa. Bravissimi Zaccardo, Paletta e Lucarelli su Klose, Cisse ed Hernanes. Ma a metà del primo tempo la Lazio è padrona del campo. E va vicinissima al gol con Lulic che colpisce la traversa e con Hernanes che su punizione chiama alla paratona Mirante. Però la palla non entra e il Parma riesce ad andare vicina al gol con Giovinco, che lancia Pellé solo verso la porta di Marchetti: un grande Diakite ci mette il piede e toglie la palla all'attaccante al momento di tirare. E il bis sul finire, con Biabiany che colpisce la traversa di testa su calcio d'angolo. Finisce così, il primo tempo: zero gol, due traverse e tanta Lazio inconcludente.
Nell'intervallo Reja toglie Lulic e inserisce Sculli, passando al 4-2-3-1 e lasciando Klose unica punta. Giovinco entra in campo, ma è costretto a uscire dopo appena due minuti per un problema alla coscia destra (Nazionale saltata?). Così Colomba fa entrare Valiani e passa a sua volta a un 4-5-1. Risultato: centrocampo ingolfato e poche occasioni da gol con la difesa del Parma chiusa e gialloblù pronti a far male in contropiede con Morrone e Galloppa molto mobili, ma Pellé e Biabiany non fanno male. La Lazio spinge in forze e apre inevitabilmente varchi pericolosissimi, con un superlavoro per Dias e Diakite. Per i biancocelesti è un'impresa scavare in mezzo a tanto traffico per trovare lo spazio per un tiro. Si avanti così, con lanci lunghi e iniziative personali improduttive. E alla fine la Lazio accusa la stanchezza, perde lucidità, lasciando il campo al Parma che prende coraggio e ci prova vedendo gli avversari in apnea. Gli ospiti vanno vicini al gol prima con Valiani e poi con Zaccardo, che sbaglia il tiro contrastato da Klose, generosamente rientrato per dare una mano ai compagni in crisi. Reja corre ai ripari e toglie uno spento Hernanes per far entrare Gonzalez. Colomba a un quarto d'ora dalla fine chiede a Biabiany e Modesto di avanzare per un 4-2-4 coi gialloblù che ci credono davvero e attaccano per il colpaccio. La Lazio rinuncia al possesso palla e cerca di trovare il gol solo con lanci lunghi, Cisse e Klose sono stremati e la difesa del Parma non ha problemi a gestire la situazione e ragionare per arrivare dall'altra parte. Reja getta nella mischia Kozak per Cisse per l'assalto finale dei biancocelesti. Quando sembra che lo 0-0 sia inevitabile, arriva il gol della vittoria. Invenzione di Klose sulla destra, il tedesco entra in area e mette al centro dell'area, Kozak colpisce la palla, che rimbalza fra palo e varie gambe fino ad arrivare a Sculli che la mette dentro. Siamo a sei minuti dalla fine: per la Lazio, seppur stanca, a questo punto, c'è il tempo di salvare una vittoria preziosissima.
Dalla Gazzetta di Parma:
Una punizione troppo severa per il Parma che è stato sconfitto 1-0 all'Olimpico di Roma sul campo della Lazio. Inoltre, per i crociati anche la "tegola" dell'infortunio a Sebastian Giovinco, le cui condizioni non sarebbero poi così gravi. Il fantasista della squadra di Franco Colomba, infatti, è stato costretto a uscire per un problema muscolare all'inizio della ripresa. Per quanto riguarda la cronaca del match di ieri il Parma ha iniziato bene rendendosi anche pericoloso con un destro di Giovinco finito sul fondo e un diagonale di Pellè. La Lazio si fa veramente pericolosa solo al 29' su punizione di Hernanes dal limite dell'area e poi colpisce la traversa con Konko. Al 37' è ancora Parma: assist delizioso di Giovinco che Pellè spreca. Al 44' Biabiany colpisce addirittura la traversa su colpo di testa. Nella ripresa, nonostante l'uscita di Giovinco, il Parma tiene testa ai biancazzurri per quasi tutto il tempo. Lo 0-0 sarebbe il risultato più giusto ma al 40' Klose si invola e calcia in mezzo per Kozac la cui conclusione è ribattuta sulla riga con un braccio da Zaccardo. C'è, però, appostato a due passi Sculli che mette dentro e regala i tre punti alla Lazio.
Da Il Messaggero:
La Lazio all'Olimpico batte il Parma 1-0 grazie a una rete di Sculli al 40' del secondo tempo e si piazza in testa alla classifica del campionato di Serie A insieme all'Udinese. All'inizio della partita è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime dell'alluvione di Genova. Vittoria e primo posto. La Lazio raccoglie il massimo con il minimo sforzo: la vittoria casalinga per 1-0 contro il Parma regala alla formazione di Reja il primato in classifica con 21 punti in condominio con l'Udinese. I biancocelesti fanno festa con il gol di Sculli che, all'84', risolve un pomeriggio complicato. Chi pensa che la gara con i ducali sia semplice, deve ricredersi dopo una manciata di secondi: la Lazio, infatti, rischia subito grosso. Marchetti esce male su Morrone, che riesce a indirizzare il pallone verso la porta incustodita: è provvidenziale il salvataggio di Diakite.
Dopo lo spavento iniziale, i biancocelesti si mettono in moto e prendono in mano il match. Un'iniziativa di Konko al 25' crea scompiglio nell'area del Parma, ma Cisse non è puntuale per l'imbucata. Al 29' si sveglia Hernanes: punizione dal limite, Mirante è attento. Il portiere, poco dopo, deve ringraziare la traversa che respinge il colpo di testa di Lulic. Il Parma, dopo 20 minuti in trincea, si rifà vivo al 43' e va vicinissimo al gol: Biabiany ci prova di testa, traversa e il conto dei legni è in equilibrio. La Lazio prova ad aggredire in avvio di ripresa ma fatica a creare pericoli per la porta di Mirante. Il Parma perde Giovinco al 47' ma non rinuncia a pungere quando si presenta l'opportunità per ripartire: Marchetti deve preoccuparsi soprattutto tra il 74' e il 75'. Prima Ledesma rischia un clamoroso autogol, poi Zaccardo sbaglia la mira. Quando lo 0-0 prende forma definitiva, i nuovi entrati risolvono il match per la Lazio. Kozak batte a colpo sicuro ma trova un difensore a murare sulla linea, Sculli piomba sul pallone e insacca: 1-0, la Lazio vola.
La Repubblica titola: "Klose inventa, Sculli segna. La Lazio vola in testa. Un'azione personale del tedesco sblocca il match con il Parma, che sembrava indirizzato verso lo 0-0: il tap-in sulla linea di Sculli vale i tre punti e la vetta della classifica, in coabitazione con l'Udinese".
L'articolo così prosegue: C'è un filo invisibile che lega la Lazio, il Parma e Gabriele Sandri. C'erano i ducali all'Olimpico quando il 25 novembre del 2007, 14 giorni dopo l'omicidio del giovane tifoso laziale, Fabio Firmani regalava ai suoi un successo all'ultimo respiro, prima di andare ad abbracciare il ritratto di "Gabbo" esposto in Nord. Ci sono gli emiliani anche oggi, a cinque giorni dal quarto anniversario della tragica scomparsa, costretti a piegarsi ad una discesa sontuosa di Miro Klose, che innesca Kozak prima del tap-in vincente di Sculli che vale i tre punti e la testa della classifica per i biancocelesti, scesi in campo con il logo della Fondazione Gabriele Sandri sul petto. Minuto 85. Una Lazio sparita dal campo nella ripresa non sembra avere lo spunto necessario per vincere. Ci pensa, neanche a dirlo, un tedesco nato in Polonia 33 anni fa. Pallone sulla trequarti, accelerazione bruciante a saltare Lucarelli in dribbling. Miroslav Klose vede la porta, la punta, la aggredisce fino ad arrivare a tu per tu con Mirante: solo qui alza la testa. Perché c'è un compagno messo meglio di lui: è Libor Kozak, da poco entrato per Cisse. Tocco all'indietro, il ceco va col piatto destro a colpo sicuro: sulla linea Zaccardo salva con un braccio ma il destino, il filo invisibile, lascia lì il pallone. Arriva Sculli, lo spinge in porta e vola sotto la Nord.
Parma schierato in avvio col tradizionale 4-4-2: Giovinco vicino a Pellè, Biabiany e Modesto col compito di far male sulle corsie. Il francese insidia Marchetti dopo nemmeno 40 secondi: pallone in profondità, l'uscita dell'estremo difensore sui piedi dell'ex interista non è efficace e Morrone per poco non fa 0-1 con un tiro-cross. Diakite salva, la Lazio riparte e gioca un buon primo tempo. Al 22' Zaccardo è decisivo nell'anticipo su Cisse, due giri d'orologio più tardi Konko spara a lato un assist delizioso di Klose. Il momento è biancoceleste, a ridosso della mezz'ora Mirante dice no all'unico spunto di un altrimenti inguardabile Hernanes: punizione dai 22 metri, pallone messo in angolo. Sugli sviluppi del corner Lulic gira di testa, la traversa dice no. Già dalla chiusura della prima frazione il Parma cresce. Diakite è provvidenziale su un esitante Pellè, poi è Biabiany, il migliore dei suoi, a pareggiare il conto dei legni. Angolo da destra, stacco imperioso su Konko e sfera che si schianta sulla parte alta della traversa. Dal tunnel non esce Lulic, fin lì eccellente: lo rileva Sculli, la Lazio cambia modulo, si allunga e smette di giocare. Colomba deve rinunciare a Giovinco e al suo posto inserisce Valiani, che va ad infastidire l'inizio di manovra laziale, aggredendo Hernanes e Ledesma. Alla mezz'ora gli emiliani vanno vicinissimi al colpo grosso. Zaccardo riceve in area, salta Klose e dai 6 metri colpisce troppo forte con il destro: pallone alto. Gli ospiti non colgono lo sbandamento e cedono il fianco al fuoriclasse tedesco, che oltre allo strappo vittoria mette anche Brocchi prima e Gonzalez poi in condizione di fare 2-0. Il risultato non cambia: forse, per quel filo invisibile che voleva l'1-0 marchiato in extremis.
Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
Edy Reja gongola. Il primato in classifica della Lazio dopo la vittoria di misura contro il Parma fa sorridere il tecnico dei biancocelesti che ora può godersi la vetta del campionato per due settimane, complice la pausa: "È molto bello stare così in alto. Siamo andati al di là delle più rosee aspettative. È meglio stare lassù. Ho un gruppo solido che sa le qualità che abbiamo e sa anche certi difetti. Oggi abbiamo anche migliorato la fase difensiva, anche se abbiamo faticato oltre misura, non eravamo freschi come in altre circostanze, si pressava male, arrivavamo sempre dopo il Parma, ci hanno creato delle difficoltà e non riuscivamo a ripartire perché avevamo speso moltissime energie dopo questo ciclo di partite tra campionato ed Europa League. Quando vinci queste partite è un bel segnale, perché non è mai facile". Evidente come nel secondo tempo la Lazio abbia sofferto le fatiche in Europa League: "Sì l'impegno europeo ci sta togliendo molto a livello di brillantezza. Bisognerebbe cercare di fare le partite il lunedì quando giochiamo durante la settimana, per avere una giornata in più per recuperare".
Inevitabile anche un riferimento a Cisse, ancora a secco in campionato (l'ultimo gol quello a San Siro contro il Milan, ndr): "Anche oggi ha cercato il gol ma non riesce a centrare la porta. Non vorrei s'innervosisse oltre misura. Gli attaccanti hanno sempre un momento di difficoltà. L'altra partita ha fatto molto bene, questa un po' meno. Non possiamo pretendere da lui che faccia sempre gol e che abbia un rendimento altissimo. In questo momento, è un po' condizionato dal gol e alcune volte si sente insicuro in possesso palla. Questo non va assolutamente bene. Deve mantenere serenità e tranquillità. Al momento della sostituzione, è venuto a cercarmi e mi ha dato il cinque". Menzione d'onore per l'uomo decisivo della partita, Miroslav Klose, autore di quella discesa sulla fascia destra che poi ha liberato Kozak al tiro prima del tap-in di Sculli: "Klose è straordinario. Lui e Cisse hanno un buon accordo, si trovano bene in settimana durante l'allenamento, ma le prestazioni non sempre vengono benissimo". Nonostante continui a non arrivare il gol ostenta sicurezza anche Cisse che su Twitter cerca di caricarsi: "Oggi per noi è stata una grande vittoria. Essere in testa alla classifica è davvero importante per noi. Certo, ancora non ho segnato ma io non mollerò mai! Arriverà anche il mio momento, ve lo prometto. La cosa importante ora è che la squadra sia in cima alla classifica per questo non è significativo se io vado in rete o meno. Pace e forza Lazio".
"Mi sento normale, perché sono abituato ad andare in montagna. Quindi non soffro le vertigini...". Intervistato da Sky, il presidente della Lazio Claudio Lotito scherza sul primato in classifica della sua squadra. "Conta la determinazione, così come l'umiltà nel confrontarsi contro un avversario che potrebbe sembrare abbordabile e invece è difficile da affrontare - continua Lotito -. Questo dimostra il carattere delle squadra. Gli innesti che abbiamo fatto sono condivisi con allenatore e direttore sportivo, convinti che avrebbero alzato il livello della squadra, dandole un taglio internazionale". Ma la Lazio quando ha deciso di puntare su Klose? "Gli innesti sono convinti e scelti da me e dal direttore sportivo assieme a Reja - risponde il presidente -. Abbiamo centrato tutti gli obiettivi. Convinti che questi innesti avrebbero accresciuto le potenzialità della squadra e il valore morale e abbiamo dato anche dato un respiro internazionale che mancava alla nostra formazione". Ora la Lazio può rimanere in testa? "Dipende solo dalla squadra - sottolinea Lotito - se i ragazzi continuano come oggi con muscoli e cuore e con umiltà potranno dare soddisfazioni ai tifosi. Tutto dipende dalla coesione del gruppo e c'è una grande umiltà. Speriamo che questi 15 giorni ci facciano recuperare risorse. Li mando al mare, così con lo iodio gli funziona meglio anche la tiroide".
Molto soddisfatto a fine gara è il match winner della sfida dell'Olimpico, Giuseppe Sculli, abile a convertire in rete la respinta sulla riga della difesa del Parma: "Gol decisivo? Ne vorrei fare altri così. È arrivata la vittoria e siamo primi in classifica. Abbiamo fatto una buona partita contro il Parma. Speriamo di continuare così. Klose è sempre decisivo, è un vero campione e ce lo teniamo stretto. Anche quando non trova il gol, genera sempre giocate decisive. Il primo posto? Possiamo rimanere lì, siamo un gruppo compatto; adesso c'è la sosta e ricaricheremo le pile. Vogliamo continuare a far bene, anche in Europa League".
► Per questa partita il Mister biancoceleste Edoardo Reja ha convocato i seguenti calciatori:
- Portieri: Bizzarri, Carrizo, Marchetti;
- Difensori: Diakite, Dias, Garrido, Konko, Lulic, Radu, Scaloni, Stendardo, Zauri;
- Centrocampisti: Brocchi, Cana, Gonzalez, Hernanes, Ledesma;
- Attaccanti: Cisse, Kozak, Klose, Sculli.
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