Storia del Campionato di Serie A 1997/98
Storia del Campionato di Serie A 1996/97 - Storia del Campionato di Serie A 1998/99
Il 6 maggio 1998 la Lazio di Sergio Cragnotti entra ufficialmente in Borsa. E' la prima società di calcio italiana a compiere questo passo.
La Lazio del nuovo allenatore Eriksson ha forti connotazioni sampdoriane. Oltre al tecnico arrivano alla Lazio l'anziano ma integro fuoriclasse Roberto Mancini e Vladimir Jugovic. Inoltre, fortemente voluto da Cragnotti, torna a Roma Boksic dopo l'esperienza juventina. Dal Siviglia arriva l'argentino Almeyda. Completano la campagna acquisti Ballotta proveniente dalla Reggiana, Pancaro dal Cagliari, Lopez dal Vicenza. Vengono ceduti, oltre a diversi giovani, Baronio in prestito al Vicenza, anche al Vicenza e sempre in prestito rimane Iannuzzi, alla Salernitana Di Vaio. Il Napoli, dopo una trattativa complessa, acquisisce Protti, al Bolton va Fish, Roma va al Foggia e Piovanelli al Piacenza.
A margine della campagna acquisti-cessioni è da considerare il "caso Signori". La punta laziale, per problemi di salute e per profonde divergenze e incomprensioni, entra in collisione con l'allenatore e con il gruppo degli ex sampdoriani. Dopo circa tre mesi di disagio, partite saltate per infortunio, rare partite giocate e numerose panchine, il giocatore passa alla Sampdoria nel dicembre 1997.
Le amichevoli estive si giocano tutte in Italia e in Europa. La Lazio batte il Gremio e l'Olympiacos, perde ai rigori contro la Fiorentina nel Memorial Mario Cecchi-Gori, pareggia con il Feyenoord e supera a Lisbona il Benfica, è sconfitta ai rigori Dal Celta Vigo nel trofeo omonimo e vince il trofeo Città di Saragozza Carlos Lapetra battendo il Real Saragoza per 0-2.
Finalmente, in questa stagione 1997/98, la Lazio si aggiudica la sua seconda Coppa Italia dopo il successo nella competizione del 1958.
Le tappe che la portano alla vittoria finale sono le seguenti: ai sedicesimi elimina in due partite la Fidelis Andria, agli ottavi vince con il Napoli all'Olimpico per 4-0 e mette a repentaglio la qualificazione andando a perdere a Napoli per 3-0. Nei quarti supera facilmente la Roma sia all'andata che al ritorno per 4-1 e 1-2. Nelle semifinali elimina la Juventus andando a vincere a Torino per 0-1 e resistendo al tentativo di recupero bianconero all'Olimpico in una bella partita finita in pareggio, 2-2. Le due partite di finale, con il Milan, si svolgono l'8 aprile 1998 a Milano e il 29 aprile 1998 a Roma. A San Siro la Lazio esce sconfitta di misura per 1-0, ma a Roma, con una partita gagliarda ed emozionante e dopo essere stata trafitta da Albertini, ribalta il risultato e segna nell'arco di 10 minuti le tre reti necessarie per vincere la Coppa con Gottardi Jugovic e Nesta. Alla partita erano presenti 65.000 spettatori.
La Lazio arriva in finale anche nella Coppa UEFA. Si svolge a Parigi in partita unica e vede coinvolte due squadre italiane. I biancocelesti sono opposti all'Inter e i sostenitori delle due squadre riempiono le vie e lo stadio della capitale francese. E' il 6 maggio 1998. La Lazio viene battuta nettamente dall'Inter che segna tre gol con Zamorano, Zanetti e Ronaldo.
Per arrivare a disputare la finale la Lazio aveva eliminato ai trentaduesimi, in due partite, il Vitoria Guimarães battendolo per 0-4 in trasferta e vincendo all'Olimpico per 2-1. Ai sedicesimi alla Lazio tocca il Rotor Volgograd che viene eliminato con un pareggio in trasferta e una vittoria all'Olimpico per 3-0 con reti di Casiraghi, Mancini e Signori. Sarà questa l'ultima rete dell'attaccante biancoceleste con la maglia della Lazio. Agli ottavi la Lazio se la vede con gli austriaci del Rapid Wien, ma il compito viene sbrigato facilmente con una vittoria a Vienna per 0-2, gol di Casiraghi e Mancini, e con il successo a Roma per 1-0 con un gol di Venturin. Più arduo è eliminare l'Auxerre ai quarti. La Lazio vince di stretta misura in casa con un gol di Casiraghi e poi va a pareggiare in Francia per 2-2 dopo essere passata due volte con Mancini e Gottardi. Ancora più dura si rivela la semifinale con l'Atletico Madrid. A Madrid è una rete di Vladimir Jugovic a regalare la vittoria alla Lazio. E' un gol decisivo perché il ritorno finisce 0-0 e il protagonista della partita è Nesta che, a difesa della qualificazione alla finale, gioca una delle sue migliori partite con la maglia della Lazio.
Il campionato inizia il 31 agosto 1997 e vede la Lazio ospitare il Napoli. Al 68' R.Mancini e al 76' Pancaro sistemano i partenopei. A San Siro il Milan aspetta la Lazio fiducioso e il gol di Ba sembra dare la conferma del clima positivo che si respira a Milano, ma al 94' un calcio di rigore calciato con freddezza da Signori consente alla lazio di portar via un punto. I biancocelesti inciampano inaspettatamente a Empoli dove perdono per 1-0 e Signori sbaglia a 15 minuti dalla fine un calcio di rigore. Il tabellino dei gol di Lazio-Bari è questo: 6' Nedved, 48' Venturin (aut), 61' Ripa, 91' Signori, 94' Nedved. Tra il 91' e il 94' il piccolo attaccante laziale regala la vittoria ai suoi. Ottimo il punto in trasferta contro l'Inter in una bella partita finita 1-1, ma la domenica successiva un altro scivolone contro una squadra modesta rimette tutto in discussione, Lazio-Atalanta 0-2. Il campionato si ferma per una settimana e la Lazio si lecca le ferite. Il 1 novembre l'aspetta il derby con la Roma. Il match comincia in salita per i biancocelesti in quanto il difensore Favalli, appena al 7', viene espulso. La Lazio, invece di difendersi, seguita a giocare all'attacco. Il primo tempo finisce 0-0, ma al 2' del secondo tempo Mancini porta in vantaggio la sua squadra. La Roma è intimorita nonostante la superiorità numerica e la Lazio segna il secondo gol con Casiraghi. A 6 minuti dalla fine è Nedved a portare a 3 le reti di vantaggio. La Roma segna il gol della bandiera per l'1-3 finale. Zeman, passato sulla panchina giallorossa, non può vendicarsi dell'esonero dell'anno precedente. Sulle ali dell'entusiasmo la Lazio vince 3-0 con la Sampdoria e poi va a pareggiare a Piacenza dove Marchegiani para un rigore. Un altro scivolone casalingo si registra con l'Udinese che vince per 2-3 in rimonta. A Torino con la Juventus la Lazio esce sconfitta per 2-1. La partita lascia uno strascico polemico per il gol della vittoria segnato da Del Piero grazie a un rigore concesso dall'arbitro con un'ardita interpretazione del regolamento. Una Lazio inquieta batte poi in Brescia in casa, 1-0, e, ancora in casa, il Vicenza per 4-0. Dopo il pareggio, 1-1, di Parma i biancocelesti travolgono il Lecce per 4-0. Bellissima la vittoria in trasferta, 1-3, con la Fiorentina dopo che i viola sono passati in vantaggio. Chiude il girone d'andata Lazio-Bologna che finisce 1-0 con il gol vincente di Pavel Nedved.
La Lazio chiude l'andata con 31 punti. Il gioco è brillante, aggressivo e messo in pratica da veri campioni. E' mancata però la concentrazione in alcune partite apparentemente facili.
Il girone di ritorno si apre con Napoli-Lazio che finisce con uno scialbo 0-0 e con due pali clamorosi colpiti da Casiraghi a portiere battuto. L'8 febbraio 1998 i biancocelesti ospitano il Milan. Grande partita di Boksioc, che, da solo, mette in crisi la retroguardia rossonera, e di Mancini che detta i tempi in modo impeccabile. Il risultato finale è di 2-1 per i romani. Neanche l'Empoli esce indenne dall'Olimpico. E' 3-1 per la Lazio. Anche a Bari la partita se l'aggiudicano i laziali con due reti di Jugovic, su rigore, e Rambaudi. La Lazio è inarrestabile e in classifica è quasi al vertice. Batte senza discussioni l'Inter all'Olimpico per 3-0 e dopo va a prendere un punto sul difficile campo di Bergamo. Di nuovo il derby e ancora netta vittoria biancoceleste per 2-0 con i gol di Boksic e Pavel Nedved. Per il tecnico giallorosso è la quarta sconfitta consecutiva nella stracittadina. La Lazio passa a Genova con la Sampdoria per 0-4 e vanno a segno Jugovic, Nedved e due volte Fuser. Con la maglia della Sampdoria è in campo Giuseppe Signori. Dopo tanti risultati positivi un mezzo falso passo la Lazio lo ha in casa con il Piacenza pareggiando per 0-0. La vittoria a Udine per 0-2 è l'ultima gara positiva della stagione. Nelle ultime sette partite una squadra stanca, irriconoscibile, senza carattere, ottiene un pareggio in casa con il Brescia e sei dure sconfitte. Perde in casa con la Juventus per 0-1 e l'arbitro Collina non vede un netto fallo di mano di Iuliano ed espelle Nedved con troppa severità. Inoltre il portiere bianconero Peruzzi è autore di parate miracolose. La Lazio era al ventiquattresimo risultato utile consecutivo. Dopo questa partita la Lazio si dissolve. Perde a Vicenza, 2-1, in casa con il Parma, 1-2, a Lecce, 1-0, all'Olimpico con la Fiorentina 1-4 e chiude mestamente il campionato uscendo sconfitta dal campo del Bologna per 2-1. Il crollo della Lazio è spiegabile, in parte, anche con la necessità di preservare le forze per le due finali, Coppa Italia e Coppa UEFA, raggiunte.
Il pessimo finale di campionato porta la Lazio al 7° posto. Totalizza 56 punti frutto di 16 vittorie, 8 pareggi e 10 sconfitte. Segna 53 reti e ne incassa 30. Il capocannoniere è Nedved con 11 reti, seguito da Boksic con 10. I giocatori con più presenze sono Mancini con 34, Marchegiani con 33 e Fuser con 32. La Lazio si qualifica alla Coppa delle Coppe, ma perde il primato cittadino.
Il campionato è vinto dalla Juventus che precede l'Inter. Retrocedono in serie B il Brescia, l'Atalanta, il Lecce e il Napoli.
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