Sabato 12 settembre 2020 - Frosinone, stadio Benito Stirpe - Frosinone-Lazio 0-1

Da LazioWiki.

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12 settembre 2020 - Frosinone, stadio Benito Stirpe - Amichevole - inizio ore 18.00


FROSINONE: Iacobucci, Brighenti (74' D'Elia), Szyminski (53' Ariaudo), Krajnc (53' Capuano), Salvi, Tribuzzi (84' Coccia), Vitale (69' Errico), Kastanos (79' Giordani), Beghetto (74' Ghazoini), Dionisi, Trotta (69' Ardemagni). A disposizione: Bardi, Bastianello, Santarpia. Allenatore: Nesta.

LAZIO: Reina (84' Adamonis), Luiz Felipe (8' Patric, 76' Armini), Acerbi, Radu (69' Bastos), Lazzari (76' Jony), Akpa Akpro (64' Caicedo), Leiva (55' Escalante), Parolo (76' A. Anderson), Kiyine (64' Lukaku), Correa (76' D. Anderson), Immobile (76' Moro). A disposizione: Strakosha. Allenatore: S. Inzaghi.

Arbitro: sig. Campobasso (Fondi - LT) - Assistenti sigg. Giudice e D'Alessandris.

Marcatori: 63' Correa.

Note: ammonito al 45' Akpa Akpro. Recuperi: 1' p.t. e 4' s.t.

Spettatori: -


Quissanga Bastos
Foto sslazio.it
Manuel Lazzari
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Joaquin Correa
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Lucas Leiva
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Jordan Lukaku
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Franceco Acerbi
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La rete vincente di Joaquin Correa
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L'infortunio a Luiz Felipe
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Jony in una fase di gioco
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I due tecnici: Simone Inzaghi ed Alessandro Nesta
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La Gazzetta dello Sport online titola: "A Inzaghi basta Correa. La Lazio vince 1-0 a Frosinone. Senza Milinkovic e Luis Alberto, decisivo il Tucu. Nel finale c’è spazio per il tridente con Immobile e Caicedo. Preoccupano le condizioni di Luiz Felipe che ha lasciato lo stadio in stampelle ".

Continua la "rosea": Nel test della Lazio a Frosinone c’è spazio anche per una parentesi di amarcord. Prima volta da ex come allenatore per Alessandro Nesta che è stato il capitano biancoceleste nell’anno dell’ultimo scudetto (2000), proprio quando arrivò Simone Inzaghi per rinforzare l’attacco di Eriksson. I due tecnici si sono salutati calorosamente. Nel quarto test del precampionato, il primo dopo il ritiro di Auronzo, la Lazio si impone di misura allo Stirpe grazie al gol di Correa, cha capitalizza in un faccia a faccia col portiere una bella combinazione con Immobile. Out Milinkovic (affaticamento muscolare) e Luis Alberto (fastidi alla caviglia), a centrocampo si registra la prima stagionale di Leiva, che ha ultimato il recupero dopo l’operazione al ginocchio. Ai lati del brasiliano scorrono da interni Parolo e Akpa-Akpro, che sulla sinistra integra un fronte ex Salernitana con Kiyine, schierato sulla fascia. In avanti, prima volta nella nuova stagione per la coppia titolare del campionato scorso, Immobile-Correa. Tra i pali, comincia Reina (Strakosha in panchina). In difesa, assetto standard al via. Con Acerbi ci sono Radu e Luiz Felipe che però deve uscire già al 9’ dopo un duro scontro di gioco con Kastanos (ha lasciato lo stadio in stampelle con una vistosa fasciatura al piede destro, nelle prossime ore sarà sottoposto ad esami) ed entra Patric. I biancocelesti premono in fase offensiva. Vantaggio sfiorato in più occasioni: soprattutto con Lazzari (traversa) e con Correa e Kiyine, fermati dal portiere del Frosinone Iacobucci. La partita viene sbloccata al 17’ della ripresa da Correa. Tra le varie sostituzioni, quella di Escalante per Leiva in regia e quella di Caicedo per Akpa-Akpro. L’innesto dell’ecuadoriano cambia anche il modulo della Lazio. Si passa dal 3-5-2 consueto al 3-4-3 con tridente in avanti proprio dopo l’ingresso di Caicedo. Nel finale, Lazio vicina al raddoppio con Raul Moro e Djavan Anderson. Nel complesso, una buona prova da parte della formazione di Inzaghi, sostenuta da una condizione confortante. Il tecnico ha avuto riscontri positivi pure dal rientro di Lucas Leiva.


► Il Corriere dello Sport titola: "E' sempre la Lazio di Immobile e Correa. In tandem hanno costruito il gol che ha piegato il Frosinone. Palo di Ciro e traversa di Lazzari. A due settimane dall'esordio di Cagliari biancocelesti in crescita ma ancora poco concreti: tante occasioni create e Leiva pienamente recuperato".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: I big fanno la differenza. E’ sempre la Lazio di Immobile e Correa. Un gol costruito in tandem per stendere il Frosinone dopo un’ora a senso unico. La palla recuperata con la solita cattiveria dalla Scarpa d’Oro, Ariaudo e Brighenti risucchiati, la sterzata e l’invito nel corridoio per l’inserimento del Tucu: tocco sull’angolo più lontano e Iacobucci, sino a quel momento insuperabile, è finito al tappeto. Inzaghi, il suo derby tra campioni d’Italia della vecchia Lazio di Eriksson], lo ha vinto così, sudando e correndo per mettere sotto il Frosinone di Nesta, chiuso in difesa a doppia mandata, con pochi giorni di preparazione nelle gambe e ben sette cambi rispetto all’amichevole di mercoledì con la Roma. Confermati soltanto Brighenti, Salvi, Tribuzzi e Vitale nel blocco dei titolari. Diverso è stato lo spirito e anche l’atteggiamento dei gialloblù, molto più votati e attenti a non concedere profondità agli scatti di Immobile e di Correa, tenuti in campo per 75 minuti da Inzaghi. Lazio buona, ma non troppo concreta, capace di costruire sette-otto occasioni limpide: le parate di Iacobucci, il palo scheggiato da Ciro e la traversa centrata da Lazzari hanno tenuto il risultato in bilico. S’è vista una squadra ordinata e sul pezzo, con le solite trame. Mancavano ovviamente le intuizioni e il genio di Luis Alberto, i colpi di classe e la potenza di Milinkovic, tenuti a riposo, ma Inzaghi si può ritenere nel complesso soddisfatto.

A due settimane dal debutto di Cagliari, la squadra è in crescita e deve ancora inserire Fares e Muriqi, i prossimi due acquisti in attesa di essere ufficializzati. La buona notizia è legata al pieno recupero di Lucas Leiva, quella cattiva e che genera qualche preoccupazione riconduce all’infortunio di Luiz Felipe, steso dopo appena tre minuti da un tackle pericolosissimo di Kastanos: è stato costretto a chiedere il cambio, ha abbandonato lo stadio di Frosinone con la caviglia destra fasciata e le stampelle, oggi gli esami clinici dovranno scongiurare le ipotesi peggiori. Riecco Leiva. Inzaghi si augura di non perdere altri giocatori perché non può contare su Lulic e proprio ieri ha ritrovato Leiva, alla fine di un tortuoso percorso di riabilitazione dopo l’intervento al menisco di inizio aprile. Era la prima stagionale per il play brasiliano, risparmiato nelle amichevoli di Auronzo. Due mesi dopo l’ultima uscita con il Sassuolo in campionato, ha dimostrato di aver recuperato in pieno. Nessun timore nei contrasti e la solita voglia di andare a recuperare il pallone, non la versione fantasma vista nel post lockdown. Ovviamente non può avere la condizione atletica giusta, ma sta tornando e non ci sono dubbi sul fatto che il suo ginocchio sia guarito. Inzaghi l’ha tenuto in campo per 55 minuti prima di avvicendarlo con Escalante.

La staffetta era prevista e l’argentino, anche dentro la girandola di cambi, ha dimostrato di possedere una buona stoffa. Ordinato, geometrico, con una buona visione di gioco, ma anche rapido e risoluto nei contrasti. E’ un giocatore vero, sinora è stato sottovalutato perché sconosciuto e in arrivo dall’Eibar. Promette di essere un’altra scoperta di Tare, può agire da mezzala e da centrocampista di regia. In attesa di Cataldi, Inzaghi ha trovato un’altra pedina di valore. Escalante non cambia la Lazio, ma può completarla e diventare la prima alternativa dietro Luis Alberto, Milinkovic e Leiva. Variante. Da tenere d’occhio la variante di modulo adottata da Inzaghi nell’ultima frazione di partita, quando ha ridisegnato la Lazio con due mediani (Escalante e Parolo) e tre attaccanti con Caicedo sistemato tra Correa e Immobile. Segnali di 3-4-2-1 e fanno capire perché, se partirà l’ecuadoriano, potrebbe arrivare un fantasista di qualità da alternare all’argentino o coinvolgere nelle rotazioni con Milinkovic e Luis Alberto. La mediana (con Escalante, Leiva, Parolo, Cataldi) è assortita bene, come jolly supplementare c’è anche Akpa Akpro, l’ivoriano recupera palloni che ricorda Onazi a Inzaghi. Segnali incoraggianti sulla fascia sinistra dal belga Kiyine (calcia benissimo di destro) e motore riacceso da Jordan Lukaku, dimagrito e di nuovo arrembante. Jony, preso l’estate scorsa, è stato già bocciato per il 3-5-2. Se resta, rischia di non entrare nell’elenco dei 25.



La formazione del primo tempo: Parolo, Reina, Immobile, Acerbi, Luis Felipe, Correa; Akpa-Akpro, Leiva, Radu, Lazzari, Kijine
La formazione iniziale biancoceleste in grafica



► Per questa partita il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi ha convocato i seguenti calciatori:




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