Sabato 10 agosto 2024 - Cadiz, Estadio Nuevo Mirandilla - Cádiz-Lazio 0-1
► Stagione
10 agosto 2024 - Cadiz, Estadio Nuevo Mirandilla - Trofeo Ramon de Carranza - inizio ore 21.00
CADICE: David Gil (46' Caro), Fali (88' Samu Almagro), Chust (64' Glauder), Alex (64' Kouamè), Roger (76' Eyong Blaise), Alejo (46' De La Rosa, 80' Bastida), Chris Ramos (76'Mwepu), Matos (88' Julio), Iza (64' Zaldua), Ontiveros, Moussa. A disposizione: Sobrino, Brian, Borja Vazquez, Perez. Allenatore: Paco Lopez.
LAZIO: Provedel, Lazzari (46' Pellegrini), Patric, Romagnoli (65' Gila), Marusic (65' Hysaj), Guendouzi, Vecino (65' Cataldi), Castrovilli (46' Dele-Bashiru), Isaksen (46' Noslin), Castellanos, Zaccagni (65' Tchaouna). A disposizione: Mandas, Furlanetto, Renzetti, Casale, Tavares, Ruggeri, Milani, Rovella, Akpa Akpro. Allenatore: Baroni.
Arbitro: sig. Orellana Cid - Assistenti: sigg. .
Marcatori: 71' Noslin.
Note: ammoniti 41' Iza, 75' Pellegrini, 79' Castellanos, 79' Glauder. Recupero 2' pt, 5' st. La Lazio è la prima squadra italiana ad aggiudicarsi il Trofeo Ramon de Carranza. In precedenza l'obiettivo è stato fallito dalla stessa Lazio (2 volte) e da Roma, Milan (2 volte), Inter (2 volte), Fiorentina, Torino, Juventus, Bologna, Napoli, Udinese e Lecce.
Spettatori: .
► Il Corriere dello Sport titola: "Lazio nuova energia. Allungo nell’ultima mezz’ora con i cambi. Tchaouna entra benissimo, decide Noslin con un gol di testa. Un primo tempo poco convincente poi Baroni torna al 4-3-3 e il Cadice si deve arrendere".
Prosegue il quotidiano sportivo romano: Il cambio di marcia, questa volta, è arrivato con la freschezza e l’energia dei nuovi acquisti. L’ingresso prepotente di Tchaouna e il gol di Noslin, colpo di testa in torsione sfruttando l’angolo dell’ex Salernitana, per mettere sotto il Cadice e portare a casa il trofeo Ramon de Carranza. Sessanta minuti poco convincenti, l’allungo nell’ultima mezz’ora. Decisive le sostituzioni. La Lazio si è imposta e ha chiuso la tournée anglo-spagnola con altri preziosi esperimenti. Baroni tirerà le conclusioni opportune in previsione del debutto in campionato, quando all’Olimpico si presenterà il Venezia di Di Francesco. La difesa funziona bene, il centrocampo lavora meglio con il vertice basso, prova ne sia il ritorno al 4-3-3 dopo l’intervallo. Castrovilli ha bisogno di rodaggio. Tchaouna dimostra personalità e prepotenza, potrebbe soffiare subito il posto a Isaksen. Noslin, aspettando Dia, è stato impiegato da esterno e ha dimostrato di muoversi meglio a sinistra, quando ha rimpiazzato Zaccagni. La Lazio del primo tempo non è piaciuta.
RITMI LENTI. Nel conto bisogna mettere tutto. Solo 72 ore di intervallo rispetto all’amichevole di Southampton, il volo in mattinata verso la Spagna dopo aver lasciato il clima autunnale dell’Inghilterra. Baroni, peraltro, ha cambiato solo tre undicesimi rispetto al test con i Saints. Marusic per Pellegrini, Patric in luogo di Casale e Castrovilli ha debuttato dal primo minuto rimpiazzando Cataldi. La stanchezza e il calo di tensione hanno contribuito, ma la sensazione è che il centrocampo della Lazio faticasse a trovare le misure giuste. Non è questione di modulo, ma passare dal play (4-3-3) al trequartista (4-2-3-1), se non c’è l’abitudine, cambia i riferimenti in costruzione e toglie sicurezza davanti alla difesa. Il Cadice, assai più brillante, ha creato un paio di occasioni in avvio. Alejo e Sobrino, i due esterni, hanno messo Lazzari e (soprattutto) Marusic sotto pressione. L’ex laterale della Spal almeno si è fatto apprezzare per una diagonale. Il montenegrino, pigro e indolente, sembrava giocasse con gli spagnoli. Un primo tempo da sbadigli, filato via senza scossoni e grandi pericoli, anche perché Patric e Romagnoli non sono mai stati impensieriti da Roger e Chris Ramos. Ritmo lento. La Lazio si è vista solo all’ultimo respiro del primo tempo, in pieno recupero, quando David Gil ha respinto il sinistro di Isaksen. Un solo tiro in 45 minuti.
SCOSSA. Castrovilli è ancora in rodaggio e soprattutto deve entrare negli schemi, inserirsi, capire come gioca la Lazio: era una prova per consentirgli di acquistare minutaggio e prendere confidenza. Baroni da un mese galleggia tra due moduli e non ha preso ancora una strada precisa. Negli ultimi sette-otto anni, passando da Inzaghi a Sarri, la squadra biancoceleste si è sempre trovata a suo agio giocando con un regista davanti alla difesa e due interni. Non deve essere un caso se dopo l’intervallo il tecnico fiorentino è tornato al 4-3-3. Dele Bashiru è entrato per Castrovilli e si è sistemato da interno sinistro con Vecino vertice basso. Noslin ha sostituito Isaksen. Zaccagni non ha finalizzato un contropiede rifinito dall’ex Verona. Meglio la Lazio, più viva e convinta, spinta anche dai cambi. Noslin, a porta vuota, ha fallito di testa un gol facile dopo la parata di Caro su Dele Bashiru. Il nigeriano possiede un motore e un passo leggero da quattrocentista, ma il tocco di palla non è troppo pulito. Tchaouna è entrato di prepotenza, cercando e trovando il tiro per tre volte di fila. Noslin invece si è giovato del trasloco sulla fascia sinistra, ha preso fiducia e poi ha indovinato il gol, sfruttando un calcio d’angolo: colpo di testa in torsione sul sinistro pieno di effetto di Tchaouna e palla sotto la traversa. Subito dopo un’altra azione travolgente dell’ex Salernitana, il cross di Dele Bashiru e il tap-in di Castellanos è stato respinto dal palo. Altre sostituzioni. Il Cadice ci ha provato solo nel recupero. Intervento decisivo di Provedel su Blaise. Questa volta Mandas è rimasto seduto. Forse mercoledì serviva farlo vedere al Southampton.
► Il Messaggero titola: .
Prosegue il quotidiano romano: .
► Il Tempo titola: .
Prosegue il quotidiano romano: .
► La Gazzetta dello Sport titola: .
Continua la "rosea": .
► Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
.
<< Amichevole precedente | ► Torna alla Stagione | ▲ Torna ad inizio pagina |