Gascoigne Paul John
Biografia[modifica | modifica sorgente]
Centrocampista, nato a Gateshead (Regno Unito) il 27 maggio 1967. Conosciuto anche con il soprannome di "Gazza".
L'inizio al Newcastle[modifica | modifica sorgente]
I primi calci al pallone di Paul Gascoigne avvengono alla tenera età di quattro anni per le streets di Gateshead. La prima squadra organizzata in cui gioca è il Redheugh Boys Club. Non occorre molto tempo affinché gli occhi esperti della vecchia gloria Jackie Milburn notino qualcosa di speciale nei piedi del giovane Paul, pertanto lo segnala agli schoolboys del Newcastle United nel 1980. Nel 1983 inizia la carriera nelle giovanili del Newcastle United. L'esordio nel mondo professionistico è del 13 aprile 1985, quando Jack Charlton fa entrare il diciassettenne Gascoigne, nel secondo tempo, contro il Queens Park Rangers in campionato. Nella stagione 1984/85 colleziona 2 presenze. Inoltre guida la formazione giovanile alla conquista della FA Youth Cup, segnando due gol nel secondo tempo della finale contro il Watford (4-1). La stagione 1985/86 lo fa conoscere al grande pubblico. Il primo gol lo segna all'Oxford United nel settembre 1985.
Nell'aprile 1986 colpisce Robert Hopkin del Birmingham e gli costa il primo cartellino rosso. Chiude la stagione con 31 presenze e ben 9 reti in campionato, oltre a 4 presenze nelle Coppe nazionali. Tutto ciò gli vale la copertina di luglio del Rothmans Football Yearbook. Segue una stagione (1986/87) che conferma le sue ottime qualità di centrocampista offensivo (24 presenze e 5 reti in campionato, 2 presenze nelle coppe). Del 1987 è il famigerato scatto fotografico che immortala Vinnie Jones del Wimbledon che stringe i testicoli di Gazza. Il 1987/88 è il suo ultimo anno al Newcastle. 35 presenze e 7 reti in campionato, più 6 presenze e 4 reti nelle coppe contribuiscono a farlo eleggere, nell'aprile 1988, PFA Young Player of the Year. Complessivamente con la squadra bianconera gioca 104 gare e segna 25 gol. L'opinione pubblica lo apprezza e lo considera uno dei migliori talenti degli ultimi decenni del calcio inglese.
Gli anni al Tottenham[modifica | modifica sorgente]
Nel luglio 1988 viene ceduto al Tottenham Hotspur, che batte la concorrenza del Manchester United, per la cifra record di 2,3 milioni di sterline. L'esordio in campionato avviene proprio contro la sua ex-squadra: Newcastle-Tottenham termina in parità 2-2. Il 14 settembre 1988 esordisce in nazionale, entrando come sostituto in Inghilterra-Danimarca 1-0, disputata a Wembley. Il primo gol in nazionale arriva il 26 aprile 1989 nella gara valida per le qualificazioni ai mondiali di Italia 90, Inghilterra-Albania 5-0. La prima stagione agli Spurs si conclude con 32 presenze e 6 reti in campionato e 5 presenze con 1 rete nelle coppe. Il 1989/90 è una stagione molto importante per Gascoigne. Con il club disputa 34 partite segnando 6 gol in campionato, più 4 presenze e 1 rete nelle coppe. L'Inghilterra disputa un ottimo campionato mondiale e Gazza ne è uno degli artefici principali. Nel corso della semifinale disputata il 4 luglio 1990 contro la Germania (poi persa ai rigori), Gascoigne viene ammonito ed essendo già diffidato capisce che dovrà saltare l'eventuale finale. L'immagine di Gazza in lacrime fa il giro del mondo e resta uno degli eventi mediatici più forti dell'intera manifestazione.
Ormai Gazza è sulla bocca di tutti, è scoppiata la Gazza-mania, considerato tra i migliori giocatori dei mondiali e fra i 10 più forti del mondo. L'Inghilterra, sconfitta dall'Italia nella finalina per il 3° posto, raggiunge il miglior risultato della storia dopo la vittoria del 1966. Nel mese di dicembre riceve il premio Sports Personality of the Year della BBC, secondo calciatore di sempre dopo Bobby Moore. Nel febbraio 1991 arriva l'investitura più autorevole: è Diego Armando Maradona a dichiarare Paul Gascoigne come suo successore. Nella stagione 1990/91 colleziona 26 presenze e 7 reti in campionato. Strepitoso il suo contributo nelle coppe nazionali, dove realizza ben 11 reti in 12 incontri disputati. Uno di questi è un gol divenuto leggenda: è il 14 aprile 1991, semifinale di FA Cup. L'avversario è l'imbattibile Arsenal di George Graham, una sola sconfitta in 38 partite di campionato. La partita è iniziata da 4 minuti e l'arbitro assegna una punizione al Tottenham. Gazza non si cura di posizionare il pallone e lascia l'incombenza all'arbitro. Calcia in porta da oltre 30 metri, la traiettoria è poesia, una pennellata impressionante e il volo di Seaman sta al tiro come la cornice al capolavoro ma il risultato è il gol del vantaggio. Il Tottenham vince 3-1 e accede alla Finale di FA Cup. In attesa di disputare la finale, una voce dapprima flebile e sommessa a poco a poco prende una forma e una sostanza che non lascia più spazio alla fantasia: la Lazio vuole Gazza! Ma c'è una finale da disputare, ed è la finale che tutti gli appassionati di football d'oltremanica sognano da quando sono bambini, incluso il bambino Paul di Gateshead.
Il 18 maggio 1991 a Wembley si disputa la 110° edizione di FA Cup. Di fronte si trovano Tottenham Hotspur e Nottingham Forest. Al 14' minuto di gioco Gascoigne compie un tackle sciagurato su Gary Charles e si accascia al suolo. Il dolore è lancinate e non riesce a trattenere le lacrime. L'arbitro Roger Milford gli risparmia il cartellino rosso e dopo le cure dei medici Gazza riprende il suo posto. Sulla punizione causata dal brutto fallo, il Nottingham va in vantaggio con Stuart "Psycho" Pearce, il gioco riprende mentre Gascoigne effettua una leggera corsetta a metà campo. Il Tottenham riprende il gioco e immediatamente Gazza si accascia di nuovo al suolo, incredibilmente prova a risollevarsi da solo ma non ci riesce, la diagnosi sarà un colpo durissimo per lui e per tutti i suoi tifosi: rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Esce in barella applaudito dal suo pubblico e il Tottenham riesce a ribaltare il punteggio regalando a Gascoigne, nella sua ultima apparizione con gli Spurs, la tanto agognata FA Cup.
Pochi giorni dopo, il 26 maggio, in occasione dell'ultima partita del campionato 1990/91 contro la Sampdoria, i tifosi laziali espongono uno striscione con la scritta "Happy Birthday Gazza!" posto poco al di sotto della raffigurazione di una torta con due candeline a formare un 24. I tifosi della Lazio amano già Paul Gazza Gascoigne e non potevano dimenticare il suo compleanno. Nonostante il gravissimo infortunio che lo tiene lontano dai campi per 16 mesi, la Lazio acquista Gascoigne per 5,5 milioni di sterline (l'offerta originaria, prima del grave infortunio, era di 8 milioni di sterline). Segue un'intera stagione (1991/92) di inattività. Nel Tottenham ha disputato 112 partite segnando 33 reti.
Gazza alla Lazio![modifica | modifica sorgente]
Se la trattativa per portare Gascoigne alla Lazio è stata avviata da Gian Marco Calleri, chi la conclude ufficialmente è il nuovo presidente Sergio Cragnotti. Il prezzo effettivo si assesta su una cifra superiore ai 23 miliardi di lire. La convalescenza trascorre tra alti e bassi ma finalmente arriva in Italia tra grandi clamori e con forti dubbi riguardandi la sua integrità fisica. Con lui giunge anche il suo inseparabile amico Jimmy "Cinquepance" e tutto il suo pittoresco entourage. Finalmente la stagione 1992/93 è cominciata. Il debutto con la Lazio avviene il 27 settembre 1992 nella partita di campionato contro il Genoa. Gli inizi non sono facili e Paul alterna buone prestazioni ad altre meno buone. Il 10 novembre 1992 la Lazio si trova in Spagna per disputare un incontro amichevole contro il Siviglia. L'occasione è data dal ritorno in campo di Maradona. La partita termina 1-1 con un gran gol di Gascoigne applaudito anche dai locali. Il fatto curioso è che Gazza sta per saltare la partita. Infatti si è recato a Parigi per trascorrere una giornata di divertimento al parco giochi Eurodisney ed è rientrato appena in tempo per scendere in campo.
Arriva così il 29 novembre 1992, giorno del della prima stracittadina di Gascoigne in maglia biancoceleste. La Roma passa in vantaggio con un gol dell'idolo giallorosso Giannini. I minuti scorrono inesorabili e la Lazio non riesce a pervenire al pareggio. Ma, quando mancano 4 minuti alla fine dell'incontro, Beppe Signori calcia una punizione 20 metri dopo la linea mediana del campo; Gazza, fino ad allora autore di una prestazione mediocre, si avventa sulla palla e con un imperioso colpo di testa segna un gol che entra a far parte della storia della Lazio. Esaltato dal notevole gesto tecnico e conscio dell'importanza dello stesso, Gazza corre con tutta l'energia che gli è rimasta in corpo sotto la curva nord. Poi, mentre il pubblico di fede laziale festeggia, abbracciato da tutti i suoi compagni, fa il ritorno sul terreno di gioco in lacrime, tra lo stupore degli avversari annichiliti e il silenzio dei tifosi avversari rimasti ammutoliti. Appena una settimana dopo la Lazio affronta il Pescara nella 12° giornata di campionato. Il punteggio, verso la metà del primo tempo, è ancora sullo 0-0, quando Gazza realizza un gol da antologia: supera quattro avversari (Ferretti, Dunga, Di Cara e Righetti) con uno slalom ubriacante prima di battere il portiere Marchioro. Il 31 gennaio 1993 è in corso di svolgimento la gara Lazio-Sampdoria. L'arbitro Bettin di Padova fischia una punizione contro la Lazio e Gazza, non convinto, chiede spiegazioni.
L'arbitro estrae fuori dalla tasca della giacca, non un cartellino per ammonire l'inglese, bensì un chewingum. Gazza senza batter ciglio lo ringrazia e inizia a masticare. Il 28 aprile 1993 è in Nazionale contro l'Olanda. Il primo tempo sta per terminare quando Wouters lo colpisce duro e gli causa una frattura allo zigomo. Questo non gli impedisce di scrivere un'altra pagina di storia, precisamente il 16 maggio 1993. In seguito alla frattura riportata in nazionale, Gascoigne, pur di scendere in campo, accetta di indossare una mascherina studiata dal Dottor Bartolini. La partita è Lazio-Ancona e Gazza gioca talmente bene da dichiarare "La maschera non me la tolgo più". Al 26' minuto del secondo tempo Gazza dribbla tutti gli avversari che tentano di ostacolarlo, e invece che concludere in rete, passa la palla al compagno di squadra Riedle che non attraversava un periodo particolarmente fortunato. Il tedesco segna, ma è Gazza a non interrompere la corsa e andare sotto la curva nord per festeggiare con i suoi tifosi. Un gesto d'altruismo che ha nelle corde solo chi è campione di cuore.
Indossa la maschera anche in Nazionale, il 29 maggio 1993 in Polonia-Inghilterra 1-1, dove esce al 79' per un profondo taglio all'altezza della tibia. Nella stagione d'esordio alla Lazio colleziona 22 presenze e 4 reti, oltre a 4 presenze in Coppa Italia. La stagione seguente 1993/94 lo vede disputare 17 partite e segnare 2 gol. Il primo lo segna nella 15° giornata alla Juventus. Un secondo tempo eccezionale che consente alla Lazio di avvicinare le parti alte della classifica. L'altro gol stagionale arriva alla 23° giornata contro il Cagliari: una punizione molto defilata spedita all'incrocio dei pali, dopo la quale si esibì nella celebre "posa" da statua. Gazza sembra intenzionato a mettere maggior giudizio nella sua vita privata. Diminuisce notevolmente il consumo di birra e la sera non si vede quasi mai nei locali notturni. Anche in allenamento Gazza cerca di dare sempre qualcosa in più per ottenere migliori risultati la domenica, ma proprio quell'impegno lo pagherà a caro prezzo. La sfortuna si accanisce sull'asso inglese il 7 aprile 1994, quando, nel corso di un allenamento, tenta di contrastare il giovane Alessandro Nesta che sta calciando in porta. L'impatto è violento e Gascoigne riporta la frattura scomposta del perone e della tibia della gamba destra. Quel giorno al campo di allenamento erano presenti la moglie, Sheryl, e il padre, John. Gazza urla di dolore, i compagni sono scioccati e i suoi cari scoppiano in lacrime.
Paul Gascoigne deve attendere più di un anno prima di poter tornare a giocare, precisamente il 9 aprile 1995 schierato per 90 minuti nella partita contro la Reggiana vinta 2-0. L'ultima soddisfazione biancoceleste di Gazza è nel derby del 23 aprile 1995, quando subentra nell'ultimo quarto d'ora in luogo di Signori. La Lazio batte 2-0 i giallorossi e Gascoigne, visibilmente contento, si diletta in giocate che entusiasmano i tifosi, tra i quali è presente il gruppo musicale dei Take That. Il 1994/95 porta a Gascoigne 4 presenze e la consapevolezza che necessita di tornare nel Regno Unito per rigenerarsi e guarire completamente. Manca soltanto un anno all'appuntamento a cui Gazza tiene maggiormente, "It's coming home, it's coming home, it's coming, football's coming home"... il Campionato europeo di calcio 1996 si disputa in Inghilterra.
Nelle tre stagioni trascorse con la Lazio totalizza 43 presenze in campionato e realizza 6 reti.
Idolo dei Rangers - Gli Europei 1996[modifica | modifica sorgente]
Per 4,3 milioni di sterline è il Rangers F.C., club scozzese, ad aggiudicarsi le prestazioni di Gascoigne. In Scozia ritrova continuità di gioco e di risultati. Nel 1995/96, Gazza arricchisce subito il suo Palmares con la Scottish Premier League. Anche in Scozia non perde il buonumore e il 30 dicembre 1995 coinvolge l'arbitro Dougie Smith in una delle sue innumerevoli gag. I Rangers stanno vincendo 2-0 contro l'Hibernian (finirà 7-0) e Gazza ha appena fallito il gol del 3-0. A terra vede il cartellino giallo, evidentemente smarrito da Smith, lo raccoglie e si dirige verso l'arbitro. Il tragitto è di qualche decina di metri, tanti quanti sono bastati per suscitare a Gazza l'idea di fare quello che nessuno mai aveva fatto prima. Così, sorridente, esibisce il cartellino giallo all'arbitro e glielo consegna. La giacchetta nera dimostra poco senso dell'umorismo e, dopo aver brillantemente rovistato per 5 secondi nel taschino, si ricorda di avere il cartellino in mano, tra lo stupore del pubblico ammonisce Gascoigne... che continua a sorridere.
Nella sua esperienza con i Rangers, Gascoigne raggiunge l'apoteosi il 28 aprile 1996. La cornice è quella del mitico Ibrox Stadium, esaurito per l'occasione. L'avversario è l'Aberdeen e i Rangers devono vincere per conquistare lo scudetto. Ma il calcio può essere beffardo e alla prima occasione Brian Irvine segna per gli ospiti. I tifosi sperano in qualche giocata di Gazza che non tarda a ripagare la fiducia. Ricevuta palla appena fuori area disorienta l'avversario con un doppio passo, quindi entra in area e dopo aver superato due avversari, con il destro, segna un gol magnifico che vale il pareggio. Nel secondo tempo, sugli sviluppi di una rimessa laterale, Gascoigne conquista palla nella propria metà campo e salta in dribbling due avversari. Percorre 50 metri, palla al piede, rincorso dai difensori che nulla possono e appena entrato in area, circondato da quattri avversari, riesce a calciare il pallone di sinistro per segnare il gol del vantaggio dei Rangers. Ma non è finita, e Gazza riesce a segnare ancora una rete, su calcio di rigore, e completare il mitico "hattick" che gli vale la consegna del pallone da parte dell'arbitro. Giocatori e tifosi festeggiano insieme la conquista dello scudetto e Gazza abbandona per ultimo il terreno di gioco nell'ovazione del pubblico.
Il 18 maggio 1996, all'Hampden Park di Glasgow, battendo in finale l'Heart of Midlothian per 5-1, Gazza e i Rangers vincono anche la Scottish Cup. La stagione 1995/96 di Gazza conta 28 presenze e 14 reti in campionato, oltre a 7 presenze e 4 reti nelle coppe. Nella sua prima esperienza in Champions League colleziona 7 presenze e 1 gol. A titolo individuale, Gazza è nominato Scottish Players' Player of the Year e Scottish Football Writers' Player of the Year. In vista degli imminenti campionati europei l'allenatore Terry Venables porta la nazionale inglese in una tournée in Asia. Lontano dalle pressioni dei media i ragazzi si lasciano trasportare un po' dal gruppo e il 30 maggio, presso un locale di Hong Kong va in scena la famosa "dentist's chair" (la sedia del dentista), e chi poteva esserci di mezzo? Il giorno seguente la stampa inglese trova il suo bel caprio espiatorio e alcuni sondaggi organizzati in fretta vorrebbero Gazza fuori dai convocati. L'8 giugno 1996 a Londra, nel mitico stadio di Wembley si gioca Inghilterra-Svizzera, partita inaugurale dell'europeo. I padroni di casa non vanno oltre l'1-1, gol di Shearer e pareggio su rigore, a sei minuti dalla fine, di Türkyılmaz. Tra i più bersagliati dalla critica c'è Gascoigne. Non c'è più tempo per passi falsi, ci sono solo 7 lunghi, interminabili giorni, prima di affrontare proprio la Scozia, del cui campionato nazionale, Gazza è stato eletto miglior giocatore.
15 giugno, ancora Londra, ancora lo stadio di Wembley. Tutta la Gran Bretagna assiste al derby britannico. Dopo un primo tempo chiuso a reti inviolate Shearer porta in vantaggio l'Inghilterra. Al 76' l'arbitro Pairetto concede un calcio di rigore alla Scozia, sembra un film già visto pochi giorni or sono, ma Seaman riesce a deviare la conclusione di McAllister sopra la traversa. Passano meno di 100 secondi e Gazza, ricevuta palla da Darren Anderton, aggira Hendry con un pallonetto di sinistro e, prima che la palla tocchi il terreno, di destro batte il portiere Goram. Un gol incredibile che rimarrà scolpito nei ricordi di milioni di spettatori per sempre. A Wembley è il delirio, Gazza è steso sul terreno esultante, Sheringham raccoglie una borraccia dal terreno e gli riempie la bocca d'acqua. Praticamente il remake della "dentist's chair" che tanto clamore e tante polemiche aveva sollevato appena due settimane prima. L'ultimo incontro del gruppo A registra ancora una grande prestazione di Gascoigne e l'Inghilterra travolge l'Olanda 4-1. Nei quarti di finale, disputati il 22 giugno l'Inghilterra vince ai rigori contro la Spagna e Gazza dal dischetto non tradisce. Si arriva alla semifinale del 26 giugno contro la Germania, persa ai rigori. Inutile la trasformazione di Gazza, è decisivo l'errore di Southgate.
Il 1996/97 è ancora un'ottima stagione. I Rangers vincono la Scottish Premier League per la nona volta consecutiva e Gazza gioca con continuità e segna gol molto belli. Vince anche la Scottish League Cup. In campionato disputa 26 partite segnando 13 reti. Nelle coppe 5 presenze, 3 gol. In Champions League 3 partite e 1 gol. Nell'ultima stagione ai Rangers (1997/98), Gazza gioca 20 partite e segna 3 gol. Nelle coppe nazionali disputa 3 partite e nella Champions League 5. Il 2 gennaio 1998 nel derby della Old Firm, Gazza si sta riscaldando in vista del suo ingresso in campo. I tifosi del Celtic gli gridano qualcosa e lui mima il gesto di suonare un flauto. Scoppia un inferno, infatti il flauto è il simbolo con cui i protestanti (che appoggiano i Rangers) celebravano le loro vittorie sui cattolici (che appoggiano il Celtic). Gazza viene multato dalla sua stessa società ma le ripercussioni sulla sua vita privata sono addirittura incredibili. Riceve più di 100 minaccie di morte, non vengono risparmiati nemmeno la moglie e i figli e per 6 mesi è costretto a vivere sotto scorta. A malincuore, è costretto ad abbandonare Glasgow. Complessivamente in Scozia gioca 104 partite e segna 39 gol.
Gli ultimi anni di carriera[modifica | modifica sorgente]
Nel mese di marzo 1998 passa al Middlesbrough, in Divisione One, per 3,4 milioni di sterline, e chiude la stagione 1997/98 con 7 presenze in campionato e 1 in coppa. Sono mesi molto intensi durante i quali conosce l'amarezza per la sconfitta nella finale di League Cup contro il Chelsea, ma anche la gioia per la promozione del suo club in Premier League. Il 6 dicembre 1998 nel corso della partita di campionato Middlesbrough-Newcastle (2-2), due ragazze seminude invadono il campo e cercano di sedurre Gazza. Alla mancata reazione dell'asso inglese una delle ragazze, vestita da babbo natale, mostra il seno a Paul che non si spinge più in là di un sorriso. Nel 1998/99 gioca 26 partite e segna 3 gol in campionato. Nelle coppe nazionali conta 3 presenze. Il 1998 è l'anno dei mondiali di calcio, e Gazza in Nazionale ha dato sempre il meglio di sé. A metà maggio i tabloid inglesi inchiodano Gazza sbronzo in compagnia dell'inseparabile amico Jimmy "Cinquepance" Gardner, Rod Stewart e dei D.J. Chris Evans e Danny Baker. "Mi sono lasciato un po' andare per una settimana, ma ho tutto il tempo per rimettermi in forma" ammette Gascoigne a una radio. Si apre un dibattito anche sul quantitativo di sigarette che Gazza fuma ogni giorno, e Glenn Hoddle, allenatore della Nazionale inglese, tende a proteggerlo dalle accuse.
Lo stesso Mr. Hoddle lo fa giocare nelle ultime tre amichevoli ufficiali prima delle convocazioni contro Arabia Saudita, Marocco e Belgio. Quest'ultima si gioca il 29 maggio 1998, in Spagna, dove Hoddle ha portato in ritiro la squadra, composta da 29 giocatori. In questa partita, dopo uno scontro con Scifo, Gazza è costretto alle cure dei medici. Fa ritorno in campo con la testa fasciata. Sarà l'ultima partita giocata da Gascoigne con la Nazionale inglese. L'1 giugno, in anticipo sui tempi stabiliti, Hoddle comunica l'elenco dei 22 convocati per i mondiali: la notizia del giorno è che Gazza è stato tagliato fuori. Si chiude qui la sua carriera in Nazionale, con 57 presenze e 10 reti. Nel 1999/00 disputa solamente 8 partite di campionato segnando un gol, più 3 partite nelle coppe. Il 14 febbraio 2000, in uno scontro di gioco contro con Boateng dell'Aston Villa, si frattura l'avambraccio. Il 17 luglio 2000 firma per l'Everton, voluto dal manager Walter Smith, già suo allenatore nei Rangers. I problemi di alcolismo aumentano e Gazza riesce a disputare solo 14 partite più 1 di coppa. Leggermente meglio nella stagione 2001/02 dove riesce a giocare 18 partite di campionato (1 gol) e 5 di coppa. Il 26 gennaio 2002 trascina l'Everton nel 5° turno di FA Cup. Di fronte a più di 35.000 spettatori, nel tempio di Goodison Park, i Toffees battono il Leyton Orient per 4-1. Gazza è irresistibile e viene decretato Man of the Match. Nel mese di marzo Smith viene esonerato e di lì a poco, anche la sua avventura nell'Everton giunge al capolinea. Il 20 marzo 2002 si trasferisce in prestito nel Burnley (Division One), dove gioca 6 partite di campionato. A torneo concluso, torna all'Everton dove non viene confermato. Così si reca negli USA ma non riesce ad accordarsi con nessuna squadra e il 27 gennaio 2003 trova un ingaggio di nove mesi in Cina, nel Gansa Tianmu di Lanzhou.
Il debutto nella serie B cinese avviene il 29 marzo 2003 e Gazza realizza un gol sbalorditivo dopo appena 14 minuti che esalta i 20.000 spettatori accorsi a vederlo. Un gol alla Gascoigne: parte da metà campo, salta due uomini e, dal limite dell'area, calcia il pallone nell'incrocio dei pali. Impazzito di gioia, si toglie la maglia e, incredibilmente, mostrato un fisico asciutto, tirato, addirittura con gli addominali scolpiti. Gioca 85 minuti prima di essere sostituito. Gazza gioca 4 partite e segna 2 gol. Quando si cominciava a credere nel miracolo, cioè che avesse definitivamente abbandonato il consumo dell'alcool, Gazza abbandona la Cina per ricoverarsi in una clinica di Phoenix. La triste realtà è che non ha mai smesso di bere e ha bisogno di disintossicarsi. Venerdì 28 maggio 2004 torna in Italia, a Firenze, per partecipare alla partita del cuore, tra cantanti italiani e britannici. La partita è a sostegno del progetto "Emergenza Bambini" ma nessuno è disposto a tirare la gamba indietro. Termina in parità 10-10 dopo i calci di rigore. I 90 minuti si erano conclusi 6-6 con quattro gol di Gascoigne. L'ultimo contratto della sua carriera lo sigla nell'estate 2004, quando si accorda con il Boston United (League Two), come allenatore-giocatore, ma dopo 4 partite di campionato e 1 di coppa, appende definitivamente gli scarpini al chiodo. Nell'estate del 2005 trascorre 2 mesi come giocatore/allenatore dell'Algarve United, club portoghese appena fondato, ma non si concretizza nessuna proposta di contratto e ritorna in Inghilterra. Il 27 ottobre 2005 diventa l'allenatore dei Kettering Town (Conference North) ma dopo 39 giorni viene allontanato dai dirigenti a causa dei problemi di alcool.
Problemi di alcool e depressione[modifica | modifica sorgente]
Il 28 maggio 2007 Gascoigne viene operato d'urgenza allo stomaco per un'ulcera perforante. Per lui si teme la stessa tragica fine del campione inglese George Best. Non si è mai arrestata la spirale di guai in cui è precipitato Paul Gascoigne. Il 5 maggio 2008 è stato ricoverato in ospedale a Londra dopo aver tentato il suicidio in un lussuoso hotel di Knightsbridge. Gazza ha chiesto al personale del Millennium Hotel un coltello per tagliarsi i polsi e quando la Polizia, chiamata dalla direzione, è giunta sul posto, lo ha trovato che tentava di affogarsi nella vasca da bagno. Gascoigne, affetto da manie depressive e sottoposto a un ricovero coatto in una clinica psichiatrica, era arrivato in albergo nel primo pomeriggio con un abito leopardato e mezza bottiglia di gin. All'arrivo degli agenti Gascoigne ha dapprima opposto resistenza dando in escandescenza, poi ha accettato di salire sull'ambulanza e di farsi ricoverare quando gli è stato assicurato che non sarebbe finito in cella e non gli avrebbero messo le manette. L'incidente segna una nuova drammatica tappa nella via crucis di Gascoigne, da anni alle prese con problemi di alcol e difficoltà personali.
A febbraio 2008 Gazza era stato arrestato in base a una legge sulle infermità mentali dopo aver creato scompiglio in un albergo di Gateshead, vicino a Londra. Era stato dimesso dopo due settimane di cure disintossicanti. Il 3 maggio 2008 l'ex idolo dei tifosi inglesi aveva dovuto lasciare un altro albergo per aver fatto scattare l'allarme anti-incendio fumando in camera. Successivamente si era tinto i capelli di rosso e poi si era rasato a zero. La sua situazione mentale è peggiorata sempre di più. Obiettivo dei medici era anche quello di disintossicarlo dal consumo di "Red Bull": Gazza ha raccontato, infatti, di riuscire a bere anche piu di 60 lattine della bevanda al giorno. Il 13 settembre viene ricoverato per un collasso causato da overdose di pillole e alcool in un ospedale in Portogallo. Le sue uniche parole sono state quelle di :"Lasciatemi morire in pace". Inutili i tentativi della moglie e della figlia di convincerlo a smettere e disintossicarsi. Quattro giorni dopo viene arrestato per aggressione ad un fotografo nella sua città natale. La sera della vigilia di Natale, Paul Gascoigne fa perdere le proprie tracce: l'ex calciatore non si è presentato al pranzo di Natale a casa della madre, Carol, e la famiglia teme il peggio. Gascoigne era in cura da tre settimane in una clinica inglese del Gloucestershire, dove stava seguendo l'"Equine Assisted Psycotherapy", un programma riabilitativo che lo isola dal resto del mondo e prevede il dialogo con i cavalli. "Non sappiamo dove sia - ha confidato ad un tabloid un amico di famiglia - Lo stavamo aspettando a casa della madre, ma non si è fatto vedere. Siamo andati a cercarlo, ma non lo abbiamo trovato e ora abbiamo paura che si sia rimesso a bere".
Pare che l'ex centrocampista della Lazio e della Nazionale inglese stesse rispondendo bene alle cure, per cui i medici gli avevano concesso un permesso di tre giorni per festeggiare il Natale in famiglia. Viene ritrovato due giorni dopo in un hotel dove aveva passato le notti a sbronzarsi. Ancora guai per Paul Gascoigne: l'8 febbraio 2010 viene arrestato e interrogato con l'accusa di guida in stato di ebbrezza. La Polizia è stata costretta a intervenire per il comportamento molesto di due uomini, probabilmente ubriachi, in un take-away a Leeming Bar, nel North Yorkshire. In manette sono finiti il 42enne ex centrocampista della Lazio e un altro uomo di 40 anni. Numerosi ricoveri in centri specializzati non portano giovamento all'ex campione. La sua vita è un susseguirsi di episodi penalmente rilevanti. Durante la stagione 2012/13 la Lazio lo ospita a Roma per assistere ad un match di campionato e i tifosi lo applaudono con affetto. Nel 2013 viene ricoverato in un centro per la cura dell'alcolismo. Sembra guarito, ma nel luglio dello stesso anno aggredisce la sua ex moglie Sheryl e viene arrestato. Rimesso in libertà viene trovato svenuto in strada in piena crisi etilica. Sparisce per quattro giorni e poi fa sapere di essere ricoverato in una ennesima struttura per disintossicarsi dall'abuso di psicofarmaci e di alcool (10 luglio 2013).
Il 21 agosto 2014 la stampa inglese rivela che Gascoigne, ormai quarantasettenne, avrebbe firmato un contratto con una squadra inglese di 4^ serie, l'Abbey, e tornerebbe a giocare. Negli ultimi tempi le sue condizioni di salute erano apparse migliorate. A smentire il recuperato stato di benessere di Paul, un tabloid inglese del 22 agosto 2014 riferisce notizie e foto che dimostrano come l'ex calciatore sia ancora alcolista. Egli, infatti, è stato trovato svenuto davanti alla sua abitazione e in preda ad una sbronza. E' accorsa la polizia che lo ha accompagnato in ospedale. Inoltre il proprietario dell'abitazione dove Gascoigne vive lo ha sfrattato a causa delle continue lamentele dei vicini di casa per i suoi continui scorretti comportamenti.
Le condizioni fisiche di Gascoigne sono ondivaghe. Usa la caffeina in dosi altissime per vincere la tensione verso l'alcol. Quando ricade nel vizio chiede di poter frequentare il gruppo degli alcolisti anonimi. Anche la situazione economica è modesta. Nel 2024 è costretto a vivere in una stanza dell'abitazione della sua agente che lo ospita gratuitamente. Si è definito recentemente "un alcolizzato infelice".
Palmares[modifica | modifica sorgente]
- FA Cup (Tottenham 1991)
- FA Youth Cup (Newcastle 1985)
- 2 Scottish Premier League (Rangers 1995/96 e 1996/97)
- Scottish Cup (Rangers 1996)
- Scottish League Cup (Rangers 1997)
- PFA Young Player of the Year (Newcastle 1988)
- Sports Personality of the Year della BBC (1990)
- Scottish Players' Player of the Year (Rangers 1996)
- Scottish Football Writers' Player of the Year (Rangers 1996)
- 1 Coppa delle Capitali 1992
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