Domenica 8 settembre 2002 - Napoli, stadio San Paolo - Napoli-Lazio 1-1

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8 settembre 2002 - Amichevole pre-campionato 2002/03

NAPOLI: F.Mancini, Saber, Villa, Bonomi, Bocchetti (65' Cristiano), Sesa (59' Troise), Husain (91' Platone), Montezine, Russo, Floro Flores (46' Ferrarese), Stellone (67' Pavon). A disposizione: Roccati, Stendardo, Quadrini, Mancino. Allenatore: Colomba.

LAZIO: Peruzzi (72' Marchegiani), Oddo (82' Gottardi), Colonnese, Pancaro, Cesar, Fiore, Baggio (91' Corsi), Liverani (71' Castroman), Manfredini, S.Inzaghi, Corradi (79' Chiesa). A disposizione: D'Amato, Gazzi, Boshnjaku. Allenatore: Mancini.

Arbitro: Sig. Paparesta (Bari).

Marcatori: 31' Floro Flores, 92' Chiesa (rig).

Note: angoli 8-3. Ammonito Pancaro.

Spettatori: paganti 15.814 per un incasso di 179.000 euro.

La Gazzetta dello Sport titola: "Chiesa, la rinascita. L'attaccante in gol dopo quasi un anno regala il pareggio ai biancocelesti. L'ex della Fiorentina ha segnato su rigore. Il Napoli era andato in vantaggio con il giovane Floro Flores. Ottima prova di Montezine. Preoccupa un infortunio a Liverani. Sono stati lanciati sassi sul servizio d'ordine".

Continua la "rosea": La cosa più bella della giornata è il tabellino dei marcatori. E' riempito da grandi e piccole feste. Intanto perché Antonio Floro Flores, giovanotto del rione Traiano, promessa napoletana sempre in anticamera, un gol davanti a una bella platea (e un bell'avversario) lo cercava da parecchio. E poi perché nel calcio contano anche impercettibili refoli di vento, baci della fortuna che possono essere indizi per i palloni che verranno e quindi il ritorno al gol, seppure su rigore, di Enrico Chiesa, ha un suo valore se non altro simbolico. L'ultimo gol lo segnò a Firenze, contro il Venezia, il 30 settembre 2001. Le precedenti fette di partita, un po' di Alaves e un altro po' di Ternana, erano scivolate via senza sussulti: è stato il San Paolo a restituire all'ex viola il verbo calcistico che gli piace di più. Quello che Floro Flores ha finalmente declinato su un passaggio in profondità dell'ottimo Montezine sul quale, al secondo tentativo, Peruzzi aveva bloccato la prima conclusione, ha fatto centro. E' finita 1-1 con il Napoli più pimpante della Lazio per un bel po' di partita, ma con un finale più favorevole alla squadra di Mancini, che avrebbe potuto pareggiare prima del recupero se non fosse stato annullato un gol a Simone Inzaghi (dubbio fuorigioco di Chiesa). Il Napoli ha cominciato ispirato. Stellone ha fatto il pivot in attacco, a tratti riciclandosi in rifinitore forse nell'imminenza nell'ingresso in squadra di Davide Dionigi.

Un passo più dietro Montezine ha messo un difficoltà il centrocampo troppo molle della Lazio, che ha perso subito Liverani per un infortunio su cui dirà qualcosa l'ecografia di oggi (distrazione al polpaccio destro: a rischio il debutto in campionato con il Chievo). Curioso che Fiore, spostato al centro, sia meno efficace rispetto ai vari festival messi in scena quest'estate sulla fascia. La Lazio aveva lasciato a casa mezza squadra (con Oddo in campo a poche ore dal rientro da Baku con la Nazionale), ma ha offerto poco nel primo tempo: all'inizio un gioco di prestigio di Liverani per un insidioso tiro cross di Corradi, poi un colpo di testa di Pancaro e un tiro pepato di Castroman. Dall'altra parte il gran movimento delle punte che ha messo in difficoltà l'inedita coppia centrale Pancaro-Colonnese. Nella ripresa il Napoli (esordio nella normalità del nuovo acquisto Ferrarese a parte un assist di tacco che ha strappato diversi applausi) ha sfiorato il raddoppio: molto bello un pallone scodellato da Russo su cui Stellone è arrivato in leggero ritardo. Poi la squadra di Colomba si è un po' seduta. E la Lazio si è mossa: Simone Inzaghi ha sfiorato il gol di testa, poi ha segnato la rete annullata, quindi ha subito la trattenuta di Troise che ha portato al rigore trasformato da Chiesa.

E qui bisogna aprire una parentesi. La sensazione è che nel ventaglio del Mancini orfano di Crespo non ci sarà spesso un'accoppiata Inzaghi-Corradi: i due rischiano di pestarsi i piedi, calpestano lo stesso territorio, si mordono inevitabilmente lo spazio. Purtroppo nel bilancio del pomeriggio (a proposito: la televisione, imponendo l'anticipo, ha sottratto diverse migliaia di spettatori visto che ieri a Napoli c'era un sole formidabile e la tentazione di preferire il mare assolutamente legittima) c'è da inserire anche il capitolo incidenti. I teppisti sono entrati in azione in Curva A prima devastando alcuni bagni e quindi lanciando di tutto verso alcuni uomini del servizio d'ordine, impegnati all'esterno: il controllo ai cancelli è saltato e tre persone sono state costrette a ricorrere alle cure dei sanitari dello stadio. Altro che amichevole.