Domenica 7 ottobre 2007 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Milan 1-5
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7 ottobre 2007 - 3.247 - Campionato di Serie A 2007/08 - VII giornata - inizio ore 20.30
LAZIO: Muslera, De Silvestri, Stendardo (57' Scaloni), Cribari, Zauri, Behrami (69' Baronio), Mudingayi, Mutarelli, Mauri, Rocchi (77' Tare), Pandev. A disposizione:Ballotta, Kolarov, Manfredini, Del Nero. Allenatore: D.Rossi.
MILAN: Dida, Oddo (81' Simic), Nesta, Bonera, Favalli, Gattuso (82' Brocchi), Pirlo, Ambrosini, Kakà, Seedorf (83' Gourcuff), Gilardino. A disposizione: Kalac, Cafu, Emerson, F.Inzaghi. Allenatore: Ancelotti.
Arbitro: Sig. Morganti (Ascoli Piceno) - Assistenti Sigg. Romagnoli e Pirondini - Quarto uomo Sig. Trefoloni.
Marcatori: 16' Ambrosini, 23' Mauri, 33' Kakà (rig), 52' Kakà, 70' Gilardino, 79' Gilardino.
Note: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: 2' Mudingayi c.s., 31' Muslera c.s., 48' Favalli c.s., 61' Gilardino c.n.r.. Falli: 10-12. Angoli: 1-3. Tiri in porta: 4-8. Tiri fuori: 4-6. Fuorigioco: 4-8. Recuperi: 1' p.t., 3' s.t.
Spettatori: paganti 11.708 per un incasso di 271.887,00 euro, abbonati 14.656 per una quota di 183.966,52.
Il Milan, dopo un avvio difficile, risorge e si propone come protagonista del campionato. Lo fa proprio dopo la sconfitta in Champions e lo fa stravincendo sul campo della Lazio, che invece veniva da una prestazione molto positiva contro il Real Madrid e ne pagava sicuramente la stanchezza, le precarie condizioni fisiche di Rocchi, in campo nonostante il problema alla caviglia, l'assenza di Ledesma e la serata da incubo di Muslera, fortemente responsabile su 4 goal. Il Milan ha una gran voglia di riscatto, di voltare pagina e cancellare qualche recente brutta figura. Dida è regolarmente in campo, Ancelotti gli conferma la fiducia nonostante Glasgow e schiera un 4-3-2-1 con Seedorf e Kakà alle spalle dell'unica punta Gilardino. A centrocampo Pirlo in mezzo con Ambrosini e Gattuso ai suoi fianchi. La Lazio risponde con il 4-4-2, Rossi rinuncia al rombo e schiera Mauri esterno sinistro e non trequartista. Al centro la coppia Mutarelli-Mudingayi, a destra Behrami. In difesa esterno destro De Silvestri con Zauri a sinistra, Cribari e Stendardo centrali. La Lazio parte bene, Pandev e Rocchi si cercano e si trovano, ma la difesa rossonera, ben diretta dall'ex Nesta, concede poco o nulla. Molto più disattenta quella laziale, che all'8' si salva per un errore clamoroso di Bonera davanti la porta.
Al 13' Morganti decreta il rigore al Milan per l'atterramento di Muslera ai danni di Gilardino, per il guardalinee però non ci sono gli estremi per il penalty e così il direttore di gara rivede la sua decisione concedendo solo un corner al Milan e facendo infuriare la panchina rossonera. Al 16' Ambrosini beffa Muslera inventandosi un tiro cross dai 30 metri, quasi sulla linea del fallo laterale. Il Milan affonda, la Lazio sembra già stanca e con la testa altrove. Il "Diavolo" gioca con grande grinta, orgoglio e ritrovata classe, eppure al 23' la Lazio riesce a pareggiare con Mauri bravo a sorprendere Dida con un bel piatto sinistro su assist di De Silvestri, l'unico a salvarsi tra i suoi. E' un acuto e nulla più perché il Milan non si scompone e torna a far valere la propria superiorità. Al 31' Mauri sbaglia uno stop in area di rigore, ne approfitta Gilardino che anticipa Muslera e viene travolto dallo stesso portiere laziale. Rigore netto che Kakà realizza. La Lazio prova a reagire, ma i tentativi di Mauri e Zauri sono vani. Nella ripresa ci si aspetta la reazione della Lazio e invece il Milan diventa devastante. Al 7' Kakà segna il gol dell'1-3 sfruttando un assist di Pirlo e battendo Muslera con un destro che finisce tra le gambe del portiere laziale.
La squadra di Rossi sparisce dal campo, il Milan si esalta, Gilardino si sblocca dopo mesi di digiuno. Al 15' prende un giallo per simulazione, al 23' è Kakà a chiedere un rigore per un fallo di mani di Cribari, due minuti più tardi arriva anche il primo gol stagionale di Gilardino: è lui che batte Muslera (ancora una volta beffato con un tiro che gli passa sotto le gambe) su assist di Kakà. Festeggiatissimo dai compagni, l'attaccante quasi si commuove, ma rimane concentrato e, al 32', dopo una bella incursione conclusa con un destro di poco alto, si concede anche la doppietta con un gran destro al volo su un colpo di testa all'indietro di Ambrosini, bravissimo a smarcare il compagno. Finisce in gloria per il Milan, 5-1 e critici sistemati. Lazio umiliata, appena 7 punti in 7 partite, la classifica comincia a diventare preoccupante, ma appena tre giorni fa, contro il Real Madrid, la squadra di Rossi aveva dimostrato tutto il suo potenziale.
La Gazzetta dello Sport titola: "Milan, una porta è sempre aperta. Kakà e Gilardino scacciano la crisi. Stavolta è Muslera, il portiere, della Lazio, a collezionare errori decisivi: Ambrosini sblocca il risultato, poi si scatenano le punte. Così i rossoneri tornano a vincere".
Continua la "rosea": La serie nera è finita. Il Milan spazza via la Lazio, in una sfida dal sapore di Champions e torna a far paura al campionato. 5 a 1 il risultato finale. Con i gol pesanti del solito Kakà e la rinascita di Gilardino. La squadra di Ancelotti supera di slancio l'esame più delicato di questo inizio di stagione. Dimostrando, sul campo, di non aver nessuna intenzione di chiamarsi fuori dalla lotta scudetto. L'Inter ha sette punti di vantaggio, è vero. Juventus e Roma sono davanti. Ma i vecchi draghi rossoneri hanno dimostrato di avere ancora benzina e orgoglio. E, dopo la doppietta di Gilardino, anche qualche freccia in più in fase conclusiva. Quello che serve per poter aspettare serenamente il recupero di Ronaldo e il debutto del giovane talento Pato. Il Milan ha un problema portiere. Anche se, stavolta, Dida chiude la gara con un onesto 6 in pagella. Ma anche la Lazio non sta messa bene in questo ruolo. Muslera, scelto in extremis dopo il fallimento della trattativa per Carrizo e pagato comunque 3 milioni di euro, condiziona con una serie incredibile di errori il primo tempo della squadra di Rossi. L'estremo uruguaiano comincia la sua esibizione al 12', franando sulle gambe di Gilardino. Rigore netto, come indica subito l'arbitro Morganti. Rigore sacrosanto che, di colpo, scompare su indicazione del guardalinee che lo trasforma in un beffardo angolo. Per il Milan la lista degli errori arbitrali si allunga. Ma ci pensa ancora Muslera a compensare le sviste della terna facendosi beffare, quattro minuti dopo, da una conclusione da quasi 35 metri di Ambrosini. Il portiere della Lazio è troppo fuori dai pali e il suo tentativo di recupero è goffo.
Non è finita. Dopo il momentaneo pareggio di Mauri (23'), è ancora Muslera a rimettere in corsa il Milan affondando, ancora una volta, Gilardino. Un altro rigore netto che Kakà trasforma. Si parla di un interessamento della società rossonera per il "pensionato" Peruzzi. Il presidente Lotito non potrebbe rubare l'idea a Galliani? Anche nella ripresa Muslera non convince. Sul secondo gol di Kakà (6') il portiere della Lazio si fa beffare sul primo palo. Con la palla che gli passa in mezzo alle gambe. Ma, stavolta, ci sono pure i meriti del campione brasiliano bravo a tagliare l'area avversaria per ricevere la palla e abile a beffare Stendardo, aggrappato alle sue spalle. Per Kakà è il sesto centro in campionato. Tanto basta per infilarsi nella scia di Ibrahimovic e Trezeguet, capocannonieri del campionato. Kakà decisivo. Come è capitato spesso in questo inizio di stagione. Ma, all'Olimpico, ha rotto il ghiaccio anche Gilardino. L'attaccante rossonero è stato il migliore in campo insieme al brasiliano. Prima ha conquistato "due" rigori poi ha realizzato una doppietta. I suoi primi gol stagionali. Gilardino è andato a segno al 25' con un perfetto rasoterra e al 34' con un destro al volo.
Il ritorno al gol di Gilardino è un'altra vittoria importante per la squadra di Ancelotti. Gli errori di Muslera hanno, invece, affondato una Lazio che per più di un tempo ha lottato alla pari con i rossoneri. Il problema è che la squadra di Rossi non ha una rosa all'altezza per tenere sempre alta l'asticella in Champions e in campionato. Ieri mancavano all'appello gli infortunati Ledesma, Siviglia e Makinwa; Rocchi è stato in dubbio fino all'ultimo e qualche altro giocatore è calato bruscamente nella ripresa dopo le fatiche del mercoledì di Coppa. La Lazio non vuole mollare la Champions. E' normale. Ma paga qualcosa, anzi molto, in campionato. Come testimonia, in maniera impietosa, la classifica.