Domenica 6 marzo 1955 – Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 1-3

Da LazioWiki.

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6 marzo 1955 - Campionato di Serie A 1954/55 - XXII giornata

ROMA: Moro, Eliani, Stucchi, Bortoletto, Cardarelli, Venturi, Giuliano, Pandolfini, Galli, Celio, Cavazzuti. All. Carver.

LAZIO: Zibetti, Antonazzi, Di Veroli, Sentimenti (V), Giovannini, Sassi (II), Bredesen, Lofgren, Vivolo, Hansen, Burini. All. Raynor. D.T. Copernico.

Arbitro: sig. G.Agnolin di Bassano del Grappa.

Marcatori: 12' Hansen, 46' Burini, 57' Burini, 60' Cardarelli.

Note: pioggia intermittente, in alcuni momenti intensa. Campo scivoloso. Nessun incidente. Calci d'angolo 6 a 2 a favore della Roma.

Spettatori: 68.000 per un incasso di 42 milioni di lire.


Giovannini, Malacarne e Parola sembrano trovare ispirazione in una pallina da ping pong durante il ritiro prepartita di Monteporzio
Il biglietto del derby
Il sorteggio per la scelta del campo
Il sorteggio per la scelta del campo
Il gol di Hansen
Hansen, con un colpo di testa potente, porta la Lazio in vantaggio
Pandolfini e Cavazzuti insidiano la porta biancoceleste ma Zibetti blocca la sfera
Zibetti difende la porta con l'aiuto di Lofgren, Hansen e Giovannini
Zibetti si impossessa del pallone mentre Di Veroli ostacola Galli
Una respinta volante di Di Veroli
Da posizione defilata Burini non lascia scampo a Moro e raddoppia per la Lazio
Burini s'incunea da sinistra e con un tiro angolatissimo beffa per seconda volta Moro
Cardarelli sorprende Zibetti su punizione e segna il goal della bandiera giallorosso
Ultimi drammatici minuti. Furiosa mischia sotto la porta laziale. Il giallorosso Eliani guarda sconsolato Zibetti che ha già abbrancato il pallone
da Paese Sera
Trionfo di Raynor al termine del vittorioso incontro
da Paese Sera
L'allenatore Raynor è portato in trionfo da Hansen e Lofgren. Il capitano Vivolo, sorridente, guarda la scena. A sinistra Di Veroli
Il gruppo dei giocatori abbraccia l'allenatore
Raynor portato in trionfo dai giocatori laziali
Sassi e Lofgren abbracciano "nonno" Zibetti
Il vecchio Zibetti, l'eroe della partita, esce dal campo circondato dai compagni festanti. Si riconoscono da sinistra Lofgren, Di Veroli e Sassi (II)
Di Veroli, Lofgren, Raynor, Sassi e Hansen (semicoperto) e Burini (in secondo piano) festanti al termine del match (Archivio fotografico de l’Unità)
Lofgren, Di Veroli e Sassi al termine del match
Sentimenti (V) negli spogliatoi medita sul suo scarpino. "Pagaia" è stato tra i migliori in campo
Un articolo del Corriere della Sera
La copertina de Lo Sport Illustrato. Cavazzuti è fermato dall'intervento di Antonazzi, a sinistra, e di Sentimenti (V)

Il Corriere dello Sport titola in prima pagina: “Lazio-Roma 3-1. Inatteso ma inequivocabile il verdetto del derby capitolino”. Nella cronaca: “Hansen e Burini danno la vittoria alla Lazio. Cardarelli per la Roma segna il gol della bandiera”.

Le gradinate dello Stadio Olimpico sono una fioritura di ombrelli. Piove mentre l'altoparlante annuncia le formazioni: poi smette, e gli ombrelli prontamente si richiudono; tuttavia, l'acqua è bastata a smorzare molti entusiasmi, tanto è vero che le accoglienze alle squadre che entrano in campo, in testa i due capitani Vivolo e Venturi, sono tiepide. Giallorossi e biancazzurri recano al braccio il segno del lutto, per la morte di Gastone Bigelli. L'arbitro Agnolin reca sul capo una berretta da pioggia che gli conferisce un'aria patriarcale. Si comincia con un cross di Burini (1') che J. Hansen raccoglie male sulla destra. La parata è facile per Moro. Replica la Roma con punizione di Giuliano (2'), che viene alzata in campanile dal malaccorto intervento di un difensore. Un fallo di Galli arresta l'azione. Un'altra punizione di Celio (3') viene calciata dal romanista direttamente a lato. Al 5' altro, facile lavoro per Moro, su debole girata di testa di J. Hansen. Al 7' Giovannini, alle prese con Galli, ha una esitazione, ma Zibetti esce prontamente dai pali e si impadronisce del pallone.

Punizione di Sentimenti V al 10'. Ancora una volta la testa di J. Hansen è pronta a rispondere all'appuntamento, rovesciando all'indietro. Moro, però, è in posizione e blocca. Puntata di Venturi sulla destra all'11'. Il giallorosso sferra un centro teso quasi dal fondo, ma Zibetti annulla con tempestivo intervento a terra. 12': azione e centro di Bredesen, che Hansen non riesce ad intercettare. Il pallone finisce indietro a Vivolo, che tenta il tiro, incocciando in pieno sul corpo di Cavazzuti, retrocesso a dare manforte. Allora Burini dalla sinistra rimette al centro con dosato spiovente, Hansen dalla parte opposta salta e colpisce con la fronte dall'alto in basso. Il tuffo di Moro è in ritardo di un attimo, ed il pallone finisce in rete nell'angolo basso alla sua sinistra. La Lazio è in vantaggio. La Roma sembra accusare nettamente il colpo, tanto è vero che la successiva azione offensiva spetta ancora alla Lazio. La conclude Burini, con un tiro al volo, su tocco laterale di J. Hansen: incrocio dei pali sfiorato (14'). Ricomincia a piovere, e presto la pioggia si trasforma in diluvio. Il gioco continua, con la Roma che tenta spingersi in avanti: ma bisognerà attendere ben nove minuti prima che succeda qualche cosa. 23': Sentimenti V arresta l'avversario, rilancia a J. Hansen, da questi a Vivolo, tutto in profondità: il centrattacco biancazzurro scatta, supera sul dribbling Cardarelli, poi dalla destra sferra un traversone basso che attraversa tutta la luce della porta romanista, mentre Moro si butta in ritardo. La Roma cerca di reagire con una punizione di Giuliano (25'). Bortoletto, che si è spinto avanti in area di rigore avversaria, si prova ad intercettare lo spiovente, ma è pressato ed il pallone passa oltre.

Altre sciabolate laziali al 26': ricevuto da J. Hansen all'indietro, Vivolo sferra dal limite un gran tiro basso, a lato di poco. Agnolin interviene al 27' per frenare, con acconcia paternale, i bollenti spiriti di Eliani e di Lofgren. Scatto di Cavazzuti al 29', ostacolato fallosamente da Antonazzi sul limitare dell'area. L'azione susseguente al calcio piazzato viene conclusa da Bortoletto, con un tiro altissimo. Altra punizione dal limite in favore della Roma al 31'. Batte Giuliano, a traiettoria tesa, fortissimo: Zibetti, appostato a ridosso del montante destro, è fulmineo nell'intercettare e respingere lateralmente a braccia distese. Nuova punizione in favore della Roma al 33': grossolana spinta di Sassi alle spalle di Pandolfini. Dalla punizione scaturisce un corner, ad opera di J. Hansen, retrocesso. Sullo spiovente, intervento sbagliato di Venturi. Al 35' è la Roma a subire una punizione laterale di Bredesen. Il norvegese la batte a fil di traversa, J. Hansen salta ma non riesce ad intercettare. Secondo corner per la Roma al 37'. Il pallone ritorna a Giuliano, che aveva già calciato la punizione. Si accende una mischia prolungata e sempre più frenetica, nel corso della quale Celio, sopraggiunto di volata, piazza un tiro basso che Zibetti respinge fortunosamente di piede. Altro sviluppo impressionante, con tuffo finale di Zibetti sul pallone. Prodezza di Antonazzi al 38': tuffo in avanti e respinta dl testa, su punizione laterale di Venturi. Al 41' Moro è chiamato al lavoro da Burini, con tiro da lontano. Concitato duetto Celio-Venturi, e tiro di quest'ultimo, di poco entro l'area, che Zibetti blocca a mezza altezza, a ridosso del montante.

Ripresa. Lancio lungo di J. Hansen, verso Burini. Giuliano ha la peggio nel dribbling, e l'ala sinistra parte in fuga a stringere con la leggerezza e la rapidità della gazzella. Invano Moro tenta l'uscita dai pali: il traversone basso, nell'angolo opposto, non perdona. Due a zero. È ii primo minuto. Al 2' Pandolfini, nel corso di una serpentina verso la rete biancazzurra, entra in collisione con Sassi, Rimane a terra, ma si rialzerà presto. Al 5' nuovo saggio di gioco da parte biancazzurra, peraltro facilitato dalla staticità degli avversari che non si decidono ad intervenire. Vivolo e Bredesen palleggiano quasi da fermo, poi il norvegese ha via libera e centra quasi dal fondo. J. Hansen raccoglie il traversone, si libera in dribbling dell’avversario, poi spara secco dal limite: un po' il pugno, un po' il montante destro della rete romanista sventano il tiro.

Il predominio laziale si manifesta in pieno. AI 12' la vittoria si arrotonda ancora: punizione di Sentimenti V da lontano, testa di J. Hansen e intervento in corsa di Burini, che si porta avanti la palla con la coscia e mette a segno da un passo. Tre a zero. La Roma reagisce con azione e tiro di Cavazzuti molto a lato (13'). E poco dopo, i giallorossi riescono a loro volta a segnare. Una punizione di poco fuori area viene battuta spiovente da Cardarelli. Il tiro è indirizzato là dove è piazzato Zibetti, ma il portiere laziale si lascia passare tra le mani il pallone in maniera inverosimile. Tre a uno. È il 15'. Zibetti si rifà al 21'. Su azione di calcio d'angolo, il pallone viene respinto, ma lo riporta sotto Stucchi con una veemente puntata: allora il portiere laziale, per quanto caricato, si disimpegna benissimo, respingendo sulla linea a pugni uniti. Non è ancora finita. La mischia si riaccende, Cavazzuti da posizione centrale tenta la girata alta: ma Zibetti blocca anche questa. Al 25' Cardarelli conclude, su azione Venturi-Celio, con un tiro da lontano fuori bersaglio. Gli “angoli” per la Roma salgono a quattro (28'). Al 30' Pandolfini si fa luce sulla sinistra, indirizza al centro, dove è appostato Galli, a breve distanza dalla rete. Il centrattacco si lascia cadere in avanti per colpire di testa, ma incredibilmente invia a lato. Per fortuna, l'arbitro ne aveva rilevato il fuorigioco.

La Lazio ottiene il primo “angolo” della giornata al 32' (respinto a pugno da Moro), e poi replica al 34'. Tira Burini da lontano, e Moro para a terra in due tempi. Cardarelli ritenta il colpo della punizione al 36': questa volta, però, spedisce oltre la traversa. Batti e ribatti sotto la porta laziale al 38', concluso da Giuliano, finito sulla destra, con un tiro sul fondo. Zibetti interviene a pugno su “angolo” in favore della Roma al 39'. Al 41' Bredesen va via solo, ma l'arbitro lo ferma per fuorigioco. Poco dopo (43') l'azione si ripete, e questa volta non si spiega il nuovo intervento arbitrale (il segnalinee, però, aveva sbandierato). Cardarelli si arrangia su Burini, negli approcci dell'area (44'). Sulla punizione, il pallone va a Burini, che tira alto. Al 45' altro “angolo” per la Roma. Si accende una mischia furibonda, nella quale gli interventi, esatti e mancati, di attaccanti e difensori si succedono con rapidità impressionante. Si fa appena in tempo a distinguere una puntata di Celio, che si schiaccia quasi all'incrocio dei pali, un tentativo di rovesciata (sbagliato) di Bortoletto ed infine un tiro a lato di Venturi. L'arbitro dà il segnale di chiusura. Cominciano le celebrazioni della vittoria, in campo laziale. Mucchi compatti di giocatori si formano intorno a Raynor e Copernico. I romanisti si sfogano a fischiare.


Nella cronaca de Il Messaggero: “Festival azzurro sotto la pioggia in una folla di mediani giallorossi”. Prosegue il quotidiano romano: “Segna Hansen dopo 12 minuti e la Roma fa ressa ma Burini doppia in apertura della ripresa – Scivola come sapone dalle mani di Zibetti il pallone di Cardarelli: 3-1 – Un palo per parte e acqua per tutti”.

La Roma conferma paro paro la formazione di Bologna, ossia gioca anche oggi in chiave tattica. Ma è una chiave che apre tutte le porte? Non si sa: e se è così, vuol dire che il tatticismo non è un ritrovato o un arrangiamento, ma un toccasana senza controindicazioni. La Lazio Invece preferisce Sassi a Bergamo, evidentemente volendo rafforzare il tono difensivo della sua mediana e non, come ha detto un sottochiché cattivo, per trasformare la partita in un'accademia di lotta. Le due squadre hanno il lutto al braccio per la scomparsa dl Bigelli. Un boato accoglie la Roma, che è un partito di mediani cui hanno aderito un portiere e un uomo-gol. La Roma, subito all'inizio, stabilisce i suoi presidi lungo tutto il campo: avanti a tutti Galli e Pandolfini, l'avamposto degli uomini perduti, poi Venturi, che agisce lievemente gravitando sulla destra e Cavazzuti, poi Giuliano al quartier generale, e infine la riserva con Bortoletto e Celio in divisa da territoriali.

La Lazio invece si tiene i suoi laterali “da difesa” arretratissimi, e ora l'uno or l'altro danno un'occhiata a Galli, cosicché Giovannini può divertirsi da battitore. Viene in attacco con limpide geometrie: ecco, al 4' Bredesen che allarga a Lofgren, centro, testa di Hansen. Moro para facile. Poi uno scambio tra Venturi e Celio. Venturi fa convergere il pallone sul centro, Zibetti si getta in avanti e lo fa suo. E segna la Lazio. Hansen dà a Bredesen e corre col suo paziente trotterellare da cammello verso la porta ove infatti puntualmente Bredesen dirige il pallone: Moro tocca corto di pugno, Vivolo raccoglie e potrebbe tirare anche subito se non fosse che una piroetta ci sta bene, e quando infatti si decide coglie Celio in fondo alla schiena. Allora si fa sotto Burini e mira la testa del lungo John che salta e tocca. Il pallone sbatte per terra simultaneamente a Moro e subito dopo lo sorvola. Sono passati dodici minuti. Adesso la Roma deve attaccare: e gli attaccanti, chi glieli dà? Si vede Venturi tornare a mediano sinistro, spesso scambiandosi le consegne con Celio, e Giuliano con commovente dedizione tornare all'ala destra, che deve essere cinque o sei anni che non ci si era provato. Pandolfini smette di fare l'assaltatore e cerca di mettere un po' d'ordine.

La Lazio, che gli attaccanti ce li ha e autentici, va via di rimessa. Brividi per i tifosi giallorossi. Al 14' Vivolo smarca Hansen che appoggia sulla sinistra a Burini: tiro appena sopra l'incrocio dei pali. Al 30' punizione di Giuliano, corto a Celio, da Celio a Bortoletto, tiro altissimo. Al 33' altra punizione - fuori dell'area gli azzurri si aiutano come possono, senza comunque offendere il codice - calciata da Giuliano. Zibetti respinge a pugni chiusi, Pandolfini riprende e tira dal limite con una mezza girata. Zibetti para facile. La mischia più bella di tutte avviene al 39’. Avanzano, tocchettando al solito, Giuliano, Cardarelli, ancora Giuliano. Bortoletto e poi Stucchi sulla destra, venuto a portare a questo attacco di non attaccanti l'apporto di un sano entusiasmo. Centra a terra Stucchi, Galli dà dietro a Cella che tira: rimpallo, Pandolfini calcia a rete, Zibetti respinge di piedi, Cavazzuti stira la gamba per terra ma non può che appena sospingere il pallone talché Zibetti con un salto a pesce lo abbraccia definitivamente. C'è ancora un'azione Bredesen-Burini, con rasoterra comodamente parato, al 43’, e un buon tiro a mezz'altezza di Venturi, servito da Celo, bloccato con tuffo laterale da Zibetti, al 44’ e poi il riposo.

Inizia la ripresa con Cardarelli ala sinistra, Cavazzuti ala destra e Giuliano centrosostegno. L'avanzamento di quella gagliarda massa d'urto che è Cardarelli costituisce una vera confessione. E un guaio per la difesa, che in undici minuti subisce due reti e ne evita un'altra per caso. In apertura, su un allungo di Sassi, Burini evita Giuliano, si fa una corsetta di una ventina di metri e, sempre indisturbato, batte l'uscente Moro. Al 5' azione tra Vivolo e Bredesen, che filtrano da tutte le parti, e passaggio indietro ad Hansen che, da una venticinquina di metri, tira: Moro non è in giornata manco lui, dà un buffetto al pallone che va a schiacciarsi sul palo. All’11' punizione di Sentimenti V, Hansen corregge di testa e Burini, tutto solo, insacca senza fatica. In realtà Burini era un po' troppo solo, a due passi dal palo, ma i giallorossi non hanno neppure voglia di insistere a reclamare il fuori-gioco. Intanto, risale precipitosamente le valli Cardarelli, che infatti giocherà un vigoroso secondo tempo. Torna mestamente all'ala Giuliano. Proprio Cardarelli segna al quattordicesimo, nel momento preciso in cui la Lazio sta pensando ad una affermazione clamorosa e la Roma teme per una disfatta. Così la situazione non precipita. Segna dunque Cardarelli su punizione: Zibetti va sul pallone con eleganza, in punta di dita, e il cuoio è come insaponato. Gli sfugge via dalle mani e muore in rete. Già che c'è, Cardarelli ci riprova al 22', dall'identica posizione: stavolta il suo calcio di punizione viene raccolto, in rovesciata, da Cavazzuti, un difensore gli è sopra e mette in angolo.

Agile è la Lazio nelle sue sortite, poiché il rapporto di velocità tra i suoi tre uomini dl punta e i suoi difensori le è nettamente favorevole: solo Cardarelli tiene dietro a Vivolo. Eliani si salva col mestieraccio e, magari all'ultimo momento, la sua zona la copre. Quando ai trova troppo solo, Vivolo danza sul pallone finché non arrivano Burini e Bredesen, e via tutti e tre. Al 25’ bellissimo è uno scambio Vivolo-Hansen: il danese poi vorrebbe dare, con la punta delle scarpe, a Bredesen che sta giungendo isolato. Ma la scarpa è di un attimo in ritardo. 25' Cardarelli, che galoppa avanti e indietro, raccoglie un passaggio da Celio e tira con violenza da fuori l'area: a lato. 32' Burini a Bredesen che dalla destra converte verso il centro e tira: Eliani si getta a scivolone, col braccio tocca netto e mette in angolo. Fallo involontario e così evidente che nessuno ha da ridirci. Al 34' corner di Vivolo a Burini, rasoterra faticosamente bloccato, in due tempi, da Moro. Al 38' Sentimenti V fa volare Cavazzuti lanciato, se così si può dire, a rete: punizione dal limite, Cardarelli tira alto. 39' tiro di Venturi respinto dalla barriera fraternamente composta di giallorossi e biancoazzurri, arriva Giuliano e ci appoggia una gran pedata. Fuori. 40' Pandolfini batte un angolo, Zibetti mena manate nel mucchio, una coglie il pallone, l'altra Cavazzuti. Bredesen viene fermato un palo di volte, prima per un fuori gioco che non c'era, poi per un fuori-gioco di posizione di Vivolo, che tiepidamente interessato seguiva la cosa dall'altra parte. Finale orgoglioso della Roma. Corner al 45’, mischia, Celio ad Eliani che, quasi sul palo, sbaglia abbondantemente la mira in tempo di recupero, tiro di Celio deviato da un difensore, palo: rovesciata di Giuliano, altro rimpallo, Celio a Eliani, altra rovesciata, fuori. È finita e quasi non piove più.






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