Domenica 30 luglio 2017 - Grodig, Untersberg Arena - Lazio-Bayer Leverkusen 3-1
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30 luglio 2017 - Grodig, Untersberg Arena - Amichevole - inizio ore 15.50 (previsto ore 15.30)
LAZIO: Strakosha, Bastos (64' Wallace), de Vrij (65' Luiz Felipe), Hoedt (64' Radu), Basta (64' Marusic), Murgia (64' Parolo), Luis Alberto (64' Leiva), Milinkovic (64' Di Gennaro), Lulic (64' Patric), Immobile (64' Keita), Felipe Anderson (65' Palombi). A disposizione: Guerrieri, Vargic, Crecco, Lombardi, Rossi, Lukaku. Allenatore: S. Inzaghi.
BAYER LEVERKUSEN: Leno, Henrichs (46' Kohr), Tah (46' Dragovic), Bender (46' Ramalho), Wendell, Bender (46' Bellarabi), Kampl (46' Baumgartlinger), Mehmedi (46' Yurchenko), Brandt (46' Bailey), Volland, Havertz (46' Pohjanpalo). A disp.: Öczan, Lomb, Frey, Abu Hanna, Jedvaj, Bednarczyk, Akkaynak, Schreck. All. Herrlich.
Arbitro: sig. Gishamer (Salisburgo) - Assistenti sigg. Pummerer e Sebanovic.
Marcatori: 19' Immobile, 41' Felipe Anderson, 56' Immobile, 90'+1' Kohr.
Note: ammonito al 73' Leiva per gioco scorretto. Angoli 4-4. Disposto un time-out a metà del primo tempo da parte del direttore di gara. Recuperi: 0' p.t. e 1' s.t.
Spettatori: 2.500 circa.
La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio va sul sicuro: il re è Immobile. Due gol e un assist per Ciro, super in coppia con Anderson: Leverkusen k.o. Keita, in panchina, entra solo al 64’" .
Continua la "rosea": C’è sempre Ciro Immobile nei gol della Lazio. Con una doppietta (e un assist) il bomber trascina la squadra di Inzaghi al successo contro il Bayer Leverkusen. Quinta vittoria su cinque gare nel precampionato biancoceleste: sempre a segno Immobile nelle quattro gare disputate e così nella sua estate sono già sei le reti firmate. Nel test austriaco di Godric il successo contro i tedeschi passa anche da un Felipe Anderson in gran forma. Un gol e un assist per il brasiliano poi uscito per un risentimento all’inguine. Ma anche una suggestiva indicazione: la coppia Immobile-Anderson fa brillare l’attacco di Inzaghi. Con Keita rimasto in panchina per i primi 64 minuti e in attesa di conoscere il suo futuro, c’è una soluzione "interna" che si affaccia e strappa consensi pure a suon di gol. Sicuramente un’opzione in più per Inzaghi, che comunque avrà un sostituto dal mercato dopo la partenza di Keita. L’arrivo di Caicedo (sarà tesserato dopo l’uscita di un extracomunitario) resta collegato al primo di potenziamento generale del reparto offensivo.
Era il primo test di spessore internazionale per la Lazio in vista del ritorno in Europa League. Ma anche un’importante tappa di avvicinamento all’appuntamento del 13 agosto per la Supercoppa contro la Juventus. Nel contesto della seconda fase della preparazione che da venerdì ha portato i biancocelesti a Walchsee con altri test in arrivo (probabilmente domani a Kufstein; sabato a Malaga). Già a Godric Simone Inzaghi ha avviato le prove generali per la Supercoppa. Non solo con la coppia Immobile-Anderson. Contro i tedeschi, nuovo esame in regia per Luis Alberto, il trequartista spagnolo giunto un anno fa. Dal Liverpool è arrivato Leiva per rilevare Biglia, ma il brasiliano deve ancora integrarsi nei ritmi e nei sincronismi della mediana laziale. Così anche col Bayer Leverkusen la Lazio è partita con Luis Alberto titolare. Prova convincente, suggellata dall’intuizione che ha avviato il gol del vantaggio. Pallone in profondità, poi dirottato di petto da Murgia per il graffio finale di Immobile. Che ha duettato con Felipe Anderson nell’azione del raddoppio siglato dal brasiliano. Che, a sua volta, ha ricambiato nella trama del terzo gol. Restituendo il pallone a Immobile, pronto a inventare un destro a giro da applausi (anche da parte dei compagni).
Confermato il 3-5-2 come fondamento della nuova Lazio, allevata un anno fa da Inzaghi col 4-3-3. Ma c’è un risorsa in più che il tecnico ora vuol utilizzare in fase offensiva: gli inserimenti di Sergej Milinkovic. Così il serbo si sgancia dalla mediana per proiettarsi in attacco, portando il modulo verso il 3-4-1-2. Nella ripresa, spazio ai rinforzi. Si è notata la personalità di Leiva: con grinta da campionato (ammonito per la trattenuta a Yurchenko, che poi è stato l’autore del gol tedesco sui titoli di coda). Frizzante Di Gennaro tra i binari del centrocampo. Marusic sempre di corsa. Prima uscita stagionale per Parolo, schierato nel secondo tempo dopo lo stop per tendinite. Tra le note positive all’Untersberg Arena anche uno striscione dei tifosi laziali: "Daje Ederson!". Per far sentire il proprio affetto all’ex biancoceleste che sta lottando con un tumore.
Il Corriere dello Sport titola: "Lazio show con Felipe e Immobile. Sbriciolata la difesa del Bayer: Inzaghi ora sa che può contare su una coppia d’attacco da urlo. Dai due attaccanti ripartirà la nuova stagione della Lazio. In vista della finale di Supercoppa con la Juve in programma all’Olimpico il 13 agosto, ecco ottimi segnali da parte dei biancocelesti".
Prosegue il quotidiano sportivo romano: Keita ha chiesto la cessione? Inzaghi per adesso tira avanti bene con Immobile e Felipe Anderson, tre gol al Bayer Leverkusen, una coppia d’attacco da urlo. Così aveva messo al tappeto la Roma nella semifinale d’andata di Coppa Italia, nello stesso modo sta progettando la partenza della nuova stagione e l’avvicinamento alla finale di Supercoppa con la Juve, anche se dopo la partita è nato qualche timore per il brasiliano, costretto a uscire per una fitta agli adduttori. Immobile e Felipe si completano e si trovano a meraviglia, ancora di più se hanno la possibilità di attaccare negli spazi. Ieri a Grodig, due passi da Salisburgo, hanno sbriciolato la difesa tedesca e il pensiero è tornato al preliminare Champions di due anni fa. Chissà come sarebbe andato a finire se Pioli avesse avuto un centravanti come Immobile. Il Bayer Leverkusen ha perso diversi giocatori e sta operando una profonda rifondazione, ma Ciro è immarcabile e pochi difensori, con questa condizione, riescono a resistergli. Buona notizie dall’Austria, non solo perché la Lazio ha vinto largamente, prendendo l’unico gol al novantesimo. La squadra di Inzaghi ha rischiato pochissimo nel primo tempo, concedendo solo una punizione dal limite dell’area a Volland (traversa) e ha creato almeno altre quattro occasioni limpide per arrotondare il risultato: all’intervallo era già sopra di due gol. Bene la difesa, condizione atletica in crescita, la Lazio ha tenuto il campo per cinquanta minuti senza perdere colpi e ha dimostrato soprattutto tanta attenzione.
Inzaghi chiedeva risposte convincenti da alcuni giocatori e aveva gli occhi sul centrocampo. Murgia ha sfoggiato dinamismo, la sua posizione ideale è da interno destro. Alternativa di prospettiva a Parolo. Luis Alberto regista è una grande invenzione, ha classe e visione di gioco, dalle sue idee sono nati i due gol di Immobile: era un esame per lo spagnolo, lo ha superato dopo una fase iniziale in cui sembrava soffrire il ritmo dei tedeschi. Immobile, in combinazione con Felipe, si era già divorato due gol ma la difesa del Bayer era altissima. Luis Alberto ha alzato palla pescando l’inserimento di Murgia, il cui stop di petto si è trasformato in un assist: Ciro ha superato in dribbling Leno e ha appoggiato in rete rendendo vano il tentativo di recupero di Sven Bender. La Lazio, in vantaggio, non si è fermata. Milinkovic e Felipe hanno sfiorato il raddoppio prima che il brasiliano lo trovasse davvero al 41': recupero e contropiede fulminante, scambio con Immobile, palla in rete. La difesa del Bayer Leverkusen era per aria. Esattamente come è accaduto all’undicesimo della ripresa, quando la Lazio ha costruito il gol più bello della partita. Luis Alberto ha intuito la traiettoria e ha recuperato palla: immediata la verticalizzazione per Immobile.
Ciro se n’è andato in contropiede, ha visto Felipe, appoggio e triangolo: sul ritorno della palla, ha mirato l’angolo più lontano e ha segnato con un tiro a giro alla Del Piero, il suo idolo da bambino. A venti minuti dalla fine, in vantaggio di tre gol, Inzaghi ha dato corpo alla staffetta già programmata. Sono entrati in nove, aveva lasciato in campo solo Felipe, costretto a uscire subito dopo per una fitta agli adduttori. Qualche preoccupazione per l’attaccante brasiliano da verificare nelle prossime ore. C’è stato il tempo per vedere in campo Parolo (al debutto stagionale) e Lucas Leiva. L’ex mediano del Liverpool si è presentato con tre anticipi da urlo e un bel lancio a smarcare Keita in contropiede. Da qui alla Juve, Simone avrà l’imbarazzo della scelta a centrocampo. Incredibile ma vero.
Il Messaggero titola: "Super Immobile illumina la Lazio. I biancocelesti travolgono il Bayer Leverkusen (3-1) con una doppietta di Ciro e il gol di Felipe Anderson: ottime indicazioni per Inzaghi sul piano del gioco".
Prosegue il quotidiano romano: Vince, diverte e sa soffrire. La Lazio di Inzaghi (3-1) continua a crescere. Doppietta di Ciro e gioiello di Felipe. Il Bayer Leverkusen non può nulla davanti al talento e al cinismo degli attaccanti laziali. Prima Immobile, poi Anderson e ancora Immobile. Sono loro i nuovi gemelli del gol, a cui il mister si aggrappa per sognare in grande. I due si trovano a memoria lì davanti. Non hanno bisogno di guardarsi. Scambi continui, lanci in profondità e triangolazioni millimetriche. Assist, gol e numeri d’alta scuola, soprattutto quando Felipe parte palla al piede, seminando il panico nella metà campo avversaria. La partita inizia con 20 minuti di ritardo: il traffico blocca la Lazio nel tratto tra Walchsee e Grodig e il calcio di inizio slitta. Il 3-5-2 disegnato dal tecnico esalta le qualità di Ciro, ma la mira è spesso imprecisa. Prima Murgia poi Anderson lo mettono in condizione di aprire le marcature. Due occasioni ghiotte, ma incredibilmente sprecate. Ma al 19’ Immobile si fa perdonare. Luis Alberto lancia per Murgia che di petto serve Immobile in area: sinistro potente e Leno battuto. La Lazio si scioglie, ripetendo con disinvoltura i movimenti provati in allenamento. Il primo a giovarne è Luis Alberto. Inventato regista da Inzaghi, lo spagnolo inizialmente soffre la marcatura di Kampl, ma poi prende in mano le redini del gioco. Con la partenza di Biglia è lui il metronomo del centrocampo. Detta i tempi, dà indicazioni e quando serve ricorre al fallo.
Anche durante il time out, per rinfrescarsi dal caldo, il tecnico si dedica allo spagnolo. Il Leverkusen intanto spinge, impattando sul muro laziale, formato da Bastos, de Vrij e Hoedt. La difesa non corre pericoli. Solo una punizione dal limite di Volland, stampata sulla traversa, crea qualche pensiero a Strakosha. Lo squillo dei tedeschi sveglia la Lazio che torna a macinare gioco. E al 40’ Felipe sale in cattedra. E, vincendo un rimpallo a metà campo, entra in area di rigore, punta Bender e triangola con Ciro: sinistro di prima intenzione e palla in rete. Gli applausi sono tutti per Immobile e Anderson, che mandano la Lazio al riposo sul 2-0. Nel secondo tempo Herrlich cambia otto giocatori. Bailey, nuovo entrato, prova subito a farsi notare con il sinistro: Strakosha è attento e reattivo. La Lazio, invece, resta invariata. Del resto Inzaghi alla vigilia era stato chiaro: "Chi giocherà dall’inizio farà 70 minuti, chi entrerà ne giocherà 20". Detto fatto. Prima della staffetta, però c’è il tempo per il 3-0. Luis Alberto pesca Immobile in profondità, Ciro duetta con Felipe e batte Leno con un destro a giro. Standing ovation da tutta l’Untersberg Arean e cori per il bomber di Torre Annunziata da parte dei 50 laziali arrivati in Austria. Dopo oltre un’ora di gioco Inzaghi stravolge la formazione. Dentro anche Keita, escluso in partenza per la terza volta di fila. Resta in campo solo Strakosha, trafitto da Yurchenko allo scadere, mentre Felipe si accomoda in panchina per un affaticamento muscolare. Unica nota negativa di un pomeriggio da incorniciare.
Sky Sport titola: "Grande prova della squadra di Inzaghi, sulle ali dei due attaccanti che entrano in ogni azione da gol. Apre Immobile, raddoppia Anderson e nella ripresa il giocatore della Nazionale firma la terza rete. Nel finale accorcia Kohr"
Una piccola rache, che in tedesco traduce “vendetta”. In palio non c’era niente, a Grödig, nella sfida che ha visto contrapposte Lazio e Bayer Leverkusen. Ma i biancocelesti avevano ancora ben impressa l’eliminazione nel doppio confronto di due anni fa: estate 2015, la squadra allenata da Stefano Pioli dovette arrendersi alla BayArena dopo aver strappato il successo all’Olimpico. L’andata si giocò a Roma, Keita decise la sfida nel secondo tempo e la Lazio si presentò in Germania forte dell’1-0 conquistato. Il ritorno fu una disfatta totale: Çalhanoglu prima, poi le reti di Mehmedi e Ballarabi, con in mezzo l’espulsione di Mauricio costrinsero i laziali a dire presto addio al sogno Champions, venendo declassati in Europa League. Questo precedente, insomma, aggiunge un pizzico in più di soddisfazione per la vittoria conquistata sul campo. Ovviamente sono stati diversi gli interpreti in campo. Inzaghi per l’occasione ha scelto di proseguire col 3-5-2, con Strakosha in porta e il trio Bastos, De Vrij e Hoedt a comporre la linea difensiva. Murgia, Luis Alberto e Milinkovic hanno occupato le tre posizioni in mezzo al campo, con Basta e Lulic ad agire sugli esterni. In attacco, la coppia Felipe Anderson e Immobile, grandi protagonisti del primo tempo.
La partita comincia con diversi minuti di ritardo, rispetto all’orario annunciato, e la Lazio sfoggia per la prima volta la divisa a righe verticali bianche e celesti. Non ci sono emozioni nei primi minuti, ma la squadra di Inzaghi scende in campo col giusto piglio e il baricentro più alto. Infatti al 13’ arriva la prima grande occasione: Anderson è bravo a interrompere una trama dei tedeschi e lancia Immobile, che solo davanti a Leno si fa neutralizzare la conclusione. Un minuto dopo, azione simile: altro recupero del brasiliano, che serve ancora una volta l’attaccante napoletano. Stavolta la porta è praticamente sguarnita ma la palla termina fuori. La terza palla gol però è quella buona: Immobile si fionda sull’ottima sponda di Murgia, salta Leno e deposita in rete per l’1-0 al 19’. I tedeschi appaiono tramortiti e in campo prestano spesso il fianco alle ripartenze della Lazio, ma alla mezzora vanno vicini al pareggio, con Volland che su punizione colpisce la traversa. I biancocelesti si scuotono e trovano il raddoppio al minuto 41: Felipe Anderson combina con Immobile, la triangolazione mette il brasiliano a tu per tu con Leno e lo batte con un sinistro preciso. Basta nel finale salva il punteggio con una scivolata provvidenziale che devia una conclusione: è l’ultima emozione del primo tempo, che si chiude con la squadra di Inzaghi sopra di due reti.
All’intervallo, Herrlich rivoluziona il suo Bayer e mette dentro otto giocatori diversi. Inzaghi invece mantiene invariato lo schieramento. I cambi sortiscono l’effetto sperato per il Leverkusen, che riacquista vivacità e impegna due volte Strakosha: prima Bailey e poi Bellarabi nel giro di cinque minuti saggiano l’attenzione del portiere della Lazio. I tedeschi non affondano il colpo e i biancocelesti piazzano anche la terza rete. Coinvolti i soliti noti, Anderson e Immobile: l’attaccante scambia col compagno e poi calcia a giro, una traiettoria imparabile per Leno (56’). Pochi minuti dopo, cominciano a cambiare volto anche i biancocelesti, con diverse sostituzioni operate dall’allenatore. Entra, tra gli altri, anche Keita che ha un buon impatto sulla gara. Da un suo spunto, infatti, nasce un’occasione per la Lazio: il senegalese serve Lucas Leiva, ma il suo tiro è centrale e Leno si oppone con i piedi. Nel finale Keita ha altre due chance, ma in entrambi i casi il portiere tedesco è attento e para. Il Bayer riesce, tuttavia, ad accorciare le distanze a tempo scaduto, con la rete di Kohr.
Tratte da Il Messaggero, alcune dichiarazioni post-gara:
Dal Cadore al Tirolo, puntando la Supercoppa. Senad Lulic ha già messo nel mirino la finale contro la Juventus. "Come ho già detto ad Auronzo, per noi la partita contro i bianconeri è il primo obiettivo. Lavoriamo per questo e ci stiamo preparando, speriamo di arrivarci al meglio", ha detto il bosniaco al termine dell’amichevole vinta per 3-1 contro il Bayer Leverkusen. Leader in campo e fuori, il centrocampista ha sottolineato i passi in avanti compiuti dalla squadra dopo tre settimane di allenamenti: "Stiamo lavorando bene, sia tatticamente che fisicamente – ha ammesso Lulic – Anche certe giocate provate in allenamento riescono in partita, ed è una cosa positiva". Dal 9 luglio, infatti, mister Inzaghi dedica gran parte delle sedute alla tattica, sperimentando i movimenti del 3-5-2. Un modulo già utilizzato lo scorso anno, ma non ancora collaudato. I test contro Triestina, Spal e Bayer hanno dato risposte incoraggianti, ma Lulic preferisce volare basso: "Parliamo sempre di amichevoli, amichevoli di livello superiore, perché di partita in partita bisogna migliorare. Siamo riusciti a battere un grande avversario e siamo contenti. Adesso abbiamo altre due partite prima della Supercoppa". Aspettando il 13 agosto, la Lazio martedì affronterà una formazione della seconda divisione austriaca e il 5 agosto andrà in Spagna per sfidare il Malaga. Anche in queste due gare Lulic indosserà la fascia da capitano: "Per me è un piacere e un onore – ribadisce Senad – Il capitano deve prendersi delle responsabilità sia in campo che fuori. Con l’aiuto dei compagni stiamo facendo bene, speriamo di continuare così". E sono tanti i biancocelesti che stanno vivendo un ottimo momento di forma: "Luis Alberto è forte, non perde palloni e gioca sicuro – ha assicurato Lulic – ha occhi per i compagni e l’ultimo passaggio. Poi c’è anche Lucas Leiva: la concorrenza fa bene a tutti, in quella posizione avremo due giocatori forti. Con altri giocatori forti, si dà più. Sono contento per Ciro e Felipe, devono fare gol e speriamo continuino così".
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