Domenica 26 aprile 1970 - Brescia, stadio Rigamonti - Brescia-Lazio 0-0
26 aprile 1970 - 1641 - Campionato di Serie A 1969/70 - XXX giornata
BRESCIA: E.Galli, Manera (32' Gori), Cagni, Fanti, Gasparini, Volpi, Salvi, D'Alessi, Turchetto, Simoni, De Paoli. A disp. Boranga. All. Bimbi.
LAZIO: Di Vincenzo, Papadopulo, Wilson, Governato, Polentes, Marchesi, Massa, Mazzola (II), Chinaglia, Ghio, Fortunato (61' Morrone). A disp. Fiorucci. All. Lorenzo.
Arbitro: Campanini (F. Emilia).
Note: cielo coperto, vento fortissimo, spruzzi di pioggia, terreno in buone condizioni. Ammoniti: De Paoli per proteste, Mazzola (II) e Wilson per scorrettezze.
Spettatori: 8.000 circa con 1.041 paganti e 7.230 abbonati per un incasso di £.1.932.400.
Ultimo atto del Campionato con la Lazio impegnata sul campo di un Brescia già retrocesso da due turni, ma capace la domenica precedente di cogliere una vittoria di prestigio a Firenze. "Rondinelle" decise a lasciare il palcoscenico della serie A con il massimo impegno e già dai primi minuti in avanti. Fanti al 3' scaglia un tiro ad effetto mancando di poco il bersaglio. La pressione dei padroni di casa continua e si segnalano tre calci d'angolo consecutivi. Esce fuori poi la Lazio con Mazzola (II) che vola via per metà campo e serve Chinaglia che tira fuori in maniera precipitosa. Il Brescia riprende ad essere pericoloso alla mezz'ora con Manera, in leggero ritardo su un cross radente di D'Alessi, e quindi con un tiro improvviso di Salvi che Di Vincenzo ribatte con i pugni. I biancocelesti iniziano la ripresa con un piglio diverso. Prima una girata fuori di Chinaglia e poi un fendente di Mazzola (II) respinto da Galli dimostrano le buone intenzioni dei romani. Al 64', su cross di Morrone, Ghio calcia verso la porta un pallone che perviene a Chinaglia che a due passi dalla linea non riesce a dare il colpo di grazia. Turchetto ci prova in due occasioni: con una splendida rovesciata, fuori di poco, e poi fallendo clamorosamente da pochi metri. Il vento che sin dall'inizio della gara aveva creato molto disturbo cresce d'intensità rendendo problematico lo sviluppo delle azioni. Dopo un'acrobazia di Chinaglia che impegna il portiere lombardo in un intervento volante, è Simoni che sbaglia a tu per tu con Di Vincenzo. In chiusura Chinaglia su lancio di Mazzola (II) parte in progressione e dopo aver saltato tre avversari conclude forte ma centrale. Finisce così a reti inviolate e per la Lazio è questo il settimo risultato utile consecutivo, ma la notizia che fa felice tutto l'ambiente biancoceleste è che, sul filo di lana, matura il sorpasso in classifica sulla Roma battuta in casa dal Bologna. Tutta la squadra festeggia a bordo campo con Lorenzo, Giambartolomei e Ziaco, solo Chinaglia rimane in disparte deluso per non aver segnato quel goal importante per il C.T. azzurro Valcareggi che sta per chiudere la lista definitiva dei "messicani". Ottavo posto finale in classifica, un ottimo risultato per una compagine neopromossa. Eccellente il ruolino di marcia in casa con ben 10 vittorie (e tante vittime illustri come Milan, Juventus, Fiorentina e Inter) mentre in trasferta appena 6 punti e una sola vittoria. Per le statistiche sesto attacco del campionato (33 reti) e decima difesa (32 reti al passivo). Tra i calciatori risplendono i nomi dei debuttanti Chinaglia (12 reti) e Wilson che si sono rivelati due magnifici acquisti. Tra gli anziani del gruppo ottimo il rendimento di Marchesi, sopraffino regista della difesa, di Fortunato molto bravo nel lavoro di raccordo, di Ghio che si è rivelato spalla ideale per Chinaglia. Tra le note meno positive vi è il rendimento di Mazzola (II) che non ha saputo ripetere la sfolgorante stagione precedente e quello altalenante di Di Vincenzo a guardia dei pali. Malgrado l'eccellente risultato conseguito qualche rimpianto sorge spontaneo ed è quello della nefasta campagna novembrina che ha allontanato da Roma giocatori come Cucchi e Soldo che non hanno trovato negli arrivi di Casisa e Polentes i degni sostituti.