Domenica 25 settembre 2011 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Palermo 0-0
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25 settembre 2011 - 3.430 - Campionato di Serie A 2011/12 - V giornata - inizio ore 15.00
LAZIO: Marchetti, Konko, Diakite, Dias, Lulic, Ledesma, Cana (46' Brocchi), Matuzalem, Hernanes (76' Sculli), Cisse, Klose. A disposizione: Bizzarri, Scaloni, Stankevicius, Rocchi, Kozac. Allenatore: Reja.
PALERMO: Tzorvas, Pisano, Silvestre, Migliaccio, Balzaretti, Bertolo (59' Acquah), Barreto, Della Rocca, Zahavi (89' Bacinovic), Hernandez, Pinilla (64' Ilicic). A disposizione: Benussi, Aguirregaray, Munoz, Miccoli. Allenatore: Mangia.
Arbitro: Sig. Gervasoni (Mantova) - Assistenti Sigg. Di Liberatore e Manganelli - Quarto uomo Sig. Baratta.
Note: giornata calda, terreno buono. Ammoniti: Cana, Migliaccio, Matuzalem. Calci d'angolo: 9-3. Recuperi: 0' p.t., 2' s.t.
Spettatori: 29.934 di cui 20.220 abbonati.
► I calciatori convocati per la partita odierna
La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio sbatte su un muro. Palermo, punto che vale. I biancocelesti insistono senza lucidità, coi siciliani grintosi, ordinati e pericolosissimi in contropiede con Hernandez e alla fine più vicini al gol nel primo tempo. Nella ripresa assalto finale laziale, ma Klose e Cisse si divorano più di un'occasione".
Continua la "rosea": Un pareggio che non serve a nessuno all'Olimpico. La squadra di Reja sbatte contro il muro rosanero e rischia più volte di fronte al contropiede dei siciliani, con un Hernandez scatenato. Nella ripresa i biancocelesti mettono più grinta, ma senza lucidità si devono affidare alle fiammate di Klose e Cisse. E alla fine è 0-0. La Lazio deve fare a meno di Brocchi, che va in panchina perché acciaccato: così in campo parte per la prima volta da titolare in mediana l'albanese Cana accanto a Ledesma e Matuzalem in un centrocampo inedito, dettato soprattutto dall'emergenza infortuni. Reja conferma il 4-3-1-2 con il quale i biancocelesti hanno espugnato Cesena. In casa Palermo Mangia si affida al 4-4-2 con la sorpresa della rinuncia a Miccoli e schiera una coppia d'attacco formata da Hernandez e Pinilla. Ancora panchina per Ilicic, al quale viene preferito Bertolo, con Zahavi dall'altra parte della mediana.
La Lazio parte a ritmo blando e l'impressione è che il Palermo si adegui. Grande pressing a centrocampo e gioco spezzettato, con fiammate improvvise. Cisse e Klose danno sempre la sensazione di poter far male, ma Tzorvas fa buona guardia prima su Cisse, poi su Hernanes. La Lazio spinge di più, ma rischia grosso con Pinilla che si trova solo in area e segna, ma è in fuorigioco. E al quarto d'ora è bravissimo Marchetti, in tuffo su un tiro a colpo sicuro ancora di Pinilla. Il Palermo nelle ripartenze è pericoloso, con Balzaretti e Zahavi che bucano facilmente la fascia difesa da Konko, che non spinge dall'altra parte, così come Lulic, facilitando il gioco dei rosanero. Fatica tanto la Lazio a trovare lo spazio, ma il Palermo si difende con grande ordine, con la freccia Hernandez pronto a sfruttare la sua velocità. La Lazio si intimorisce e si allunga; Cisse si sgola chiedendo supporto ai compagni lì davanti. E la fine del primo tempo vede il Palermo spingere di più e andare ancora una volta vicino al gol sempre con Hernandez e anche con Pinilla. Marchetti salva in tuffo due volte in tre minuti sui tentativo degli attaccanti rosanero. Il primo tempo lo vince il Palermo ai punti.
Serve una scossa da una parte e dall'altra: così Reja inserisce Brocchi per Cana, contando sulla grande aggressività e dinamicità del nuovo entrato. E la Lazio parte subito con maggiore determinazione, creando due palle gol in appena tre minuti, senza fortuna per Cisse. Centrocampo rosanero ordinato e grintoso, con Barreto e Bertolo in evidenza che sono ovunque, recuperano palloni a volontà rilanciando l'azione. Ma la Lazio finalmente si rende pericolosa, con Hernanes più vicino a Klose e Cisse e Brocchi implacabile in mezzo che dà sicurezza al reparto arretrato. Il tecnico rosanero Mangia a questo punto cambia e mette forze fresche: Acquah per Bertolo. Il ghanese entra e si becca anche qualche ignobile "buu" dalla curva Nord in occasione di un paio di entrate decise e questa è la cosa più brutta del match. I rosanero registrano il muro di centrocampo e il match segue il canovaccio dei primi 45': Lazio senza lucidità e Palermo pronto a far male con le sgroppate a sinistra di Balzaretti e al centro di Hernandez. Mangia mette dentro anche Ilicic per Pinilla, ma la Lazio si mangia due gol incredibili: prima Klose si trova solo davanti a Tzorvas e si vede anticipare da Balzaretti a due metri dalla porta, quindi al 20' ancora Tzorvas anticipa Klose e di fatto serve la palla a Cisse, che a porta vuota in area calcia fuori. Tzorvas bravissimo prima su Hernanes, poi su un rimpallo in area con deviazione di Pisano che poteva scavalcarlo. Ma sono solo fiammate in una partita in cui a centrocampo muoiono gran parte delle azioni di entrambe le squadre. Il Palermo prende coraggio e prova ad affacciarsi con più incisività: bravo Marchetti su Ilicic alla mezzora e al 31' Reja toglie un Hernanes non più incisivo per inserire Sculli per l'assalto finale. Inutile, nonostante Klose a un minuto dalla fine non riesce a risolvere su un pasticcio difensivo rosanero con la palla che rimbalza in area. E' l'ultimo sussulto. Finisce qua.
Dal Messaggero:
Due partite all'Olimpico e un punto. È il magro bottino casalingo della Lazio dopo l'incontro con il Palermo, che si affida al contropiede e ad un ottimo Tzorvas tra i pali per portare via il minimo sindacale da una trasferta alla vigilia dipinta come assai più insidiosa. Invece la squadra del sempre fischiatissimo (dalla Nord) Edy Reja fa un deciso passo indietro rispetto alla vittoria di Cesena e rende la vita relativamente facile agli avversari. Soprattutto nel primo tempo, quando un centrocampo privo di idee e di grinta (quella arriverà solo con l'ingresso di Brocchi) costruisce poco e quel poco in maniera confusa. Reja conferma il 4-3-1-2. Ma il problema della Lazio, assente Stefano Mauri per infortunio, è la condizione non ottimale di Ledesma ed Hernanes. Soprattutto il brasiliano, che avrebbe nei piedi le geometrie per guidare il gioco, è poco lucido e si accende solo a sprazzi. Meglio nel secondo tempo che nel primo, ma ormai un bel pezzo di partita è andata. Contro un Palermo (con Fabrizio Miccoli in panchina) sempre attento e disciplinato, Klose e Cisse faticano a ricevere palloni pericolosi e quei pochi li sprecano. Per godere di più libertà il francese gioca troppo lontano dalla porta ed infatti l'unico allarme per Tzorvas suona al 13’, quando deve deviare un suo gran destro, ma scoccato dalla distanza.
Il Palermo non fa nulla di speciale nei primi 45': quattro difensori attenti a tenere sempre le distanze, un centrocampo con Eran Zahavi a dettare i tempi, due punte un po' leggerine, ma veloci. Tanto basta ad arrivare pericolosamente al tiro un paio di volte. Hernandez e Pinilla sono brutte bestie per il legnoso Cana (sostituito nel secondo tempo da Brocchi). Marchetti è bravo a respingere una prima volta su Pinilla (12', poi Hernandez coglie il palo ma è in fuorigioco) ed ancora sull'uruguaiano al tiro dopo un solitario contropiede. Hernanes si fa vivo solo al 45', tiro arcuato e Tzorvas devia. Non c'è tempo ber battere l'angolo. Reja gioca la carta Brocchi e se non altro la Lazio trova un po' di quello spirito combattivo che era mancato. Hernanes si risveglia dal torpore ed una sua punizione è alzata da Tzorvas sopra la traversa. Il portiere greco si ripete al 25' della ripresa, deviando miracolosamente un tiro scaturito da un rimpallo tra Hernanes e Pisano. Il Palermo ora si difende anche in dieci e quando può cerca di colpire di rimessa. Al 32' un tiro angolato di Ilicic (entrato per Pinilla) costringe Marchetti (tanto efficace tra i pali quanto da brividi ad ogni rinvio con il suo unico piede, il sinistro) a deviare in angolo. Esce Hernanes per Sculli senza che la manovra d'attacco acquisti peso. L'ultimo acuto (43') è di Cisse, bravo a colpire al volo dopo essersi liberato di un avversario. Ma è bravo anche Tzorvas a dire ancora di no.
Da La Repubblica:
Il Palermo tiene bene. Reti bianche all'Olimpico. La Lazio, dopo un primo tempo in cui le grandi occasioni capitano ai rosanero, non riesce a trovare nella ripresa il gol del vantaggio nonostante gli sforzi di Klose e Cisse. Punto prezioso per i ragazzi di Mangia, i capitolini ancora a caccia del primo successo interno in campionato".
L'articolo così prosegue: Il Palermo sfata il suo tabù, la Lazio no. I rosanero riescono a limitare i danni lontano dal Barbera, mentre i capitolini non trovano il primo successo in campionato fra le mura amiche e non possono ancora esultare per un gol di Klose o Cisse all'Olimpico: i due uomini nuovi nelle quattro gare di Serie A hanno timbrato il cartellino soltanto fuori casa. Finisce 0-0, con i siciliani che nel finale dimostrano di accontentarsi del punto. Mangia tiene a riposo Miccoli lanciando Pinilla ed Hernandez, Reja conferma il rombo di centrocampo scegliendo però Cana e Matuzalem come intermedi. Ne esce un primo tempo in cui la mediana laziale non ha cambio di passo: soltanto Hernanes sa accendere a sprazzi la luce sulla trequarti. Parte meglio il Palermo, che al 6' va in gol con Pinilla: gioco fermo, fuorigioco del cileno. Proprio l'ex Grosseto si trova sul destro una ghiotta chance al 12'. C'è la potenza, non la precisione: Marchetti respinge. La Lazio fatica, gli ospiti non costruiscono granché ma al 36' la sfuriata di Hernandez per poco non vale il vantaggio: discesa palla al piede e mancino dai 20 metri, l'estremo biancoceleste risponde ancora presente. L'ingresso di Brocchi in avvio di ripresa per il pur positivo Cana regala gamba ai capitolini. Al 4' Klose mette in mezzo da destra per Cisse, incornata mancata di un soffio. A ridosso del quarto d'ora la retroguardia ospite si fa sorprendere su un fallo laterale: il tedesco della Lazio riceve solo in area, aggira Migliaccio e batte col sinistro. Fondamentale il tackle disperato di Silvestre a salvare la propria porta.
Il momento del match è biancoceleste, Brocchi cerca nuovamente la profondità di Klose: Tzorvas esce (non benissimo) a valanga e respinge, la sfera arriva sul mancino di Cisse che a porta semi-sguarnita spara a lato. Il greco si riscatta alla grande al 24' - punizione di Hernanes alzata sopra la traversa - e soprattutto al 26', riuscendo a sventare quello che sarebbe stato un clamoroso autogol. Migliaccio rinvia di potenza addosso a Pisano, il cuoio impazzisce e vola verso la porta: riflesso fondamentale per mantenere lo 0-0. Dalla panchina si alza Ilicic, tenuto inizialmente in panchina: lo sloveno trova la posizione giusta a sostegno di Hernandez e si rende pericolosissimo. Prima su punizione regala un gran pallone a Migliaccio, esitante al momento di concludere, poi si mette in proprio. Riceve al limite dell'area, dribbling di tacco e mancino che senza uno straordinario intervento di Marchetti sarebbe stato quello del vantaggio. L'ex Maribor inventa nuovamente ai 20 metri, aprendo per Acquah che scatena subito Zahavi: l'israeliano sbaglia il controllo e si fa rimontare da Diakite, imitando Matuzalem che un minuto prima aveva perso l'attimo per la battuta decisiva dopo una grande giocata di Klose. L'ultimo brivido lo regala Cisse: il francese si esibisce in un numero che ricorda un gran gol di Henry in un Arsenal-Manchester United. Tocco ad alzarsi il pallone con le spalle alla porta e destro di prima intenzione in girata: se lo stop è simile, la conclusione non è quella di "Titì": Tzorvas respinge e blinda il punto rosanero.
Alcune dichiarazioni post-gara tratte dagli organi di stampa:
È "doveroso ringraziare i tifosi", che oggi hanno "sorretto la squadra fino all'ultimo". Lo ha detto ai microfoni di Sky l'allenatore della Lazio, Edy Reja, in risposta a una domanda sui fischi uditi dopo lo 0-0 con il Palermo all'Olimpico. Secondo il tecnico,"c'è sempre stata la partecipazione dei tifosi", anche oggi che il Palermo, "squadra bene organizzata, ci ha fatto soffrire. Abbiamo avuto diverse occasioni ma ci è andata male", ha proseguito Reja, secondo il quale la Lazio nel complesso ha "retto molto bene» anche se non sono arrivati i tre punti. Recupereremo, questa squadra può dare molto di più", ha proseguito. "Ho avuto un momento di delusione e amarezza e ho detto al presidente che volevo chiudere il rapporto con la Lazio, ma poi ho avuto manifestazioni di sostegno di Lotito e dei ragazzi e ho deciso di continuare". Dopo il pari con il Palermo all'Olimpico il tecnico della Lazio Edy Reja torna sulle dimissioni offerte e ritirate dopo il ko casalingo con il Genoa. "La stampa romana? Come a Milano e Torino c'è sempre questa attesa esasperata e non sempre si riesce a confermarle". Parlando dello 0-0 di oggi all'Olimpico Reja, ai microfoni di Stadio Sprint sulla Rai, aggiunge: "C'è stato un tifo importante, solo così si può aiutare la squadra. Il problema è vietare la possibilità di diffondere notizie false o datate che possano indurre persone ad avere atteggiamenti non in linea con le regole".
Dopo il pari con il Palermo il presidente della Lazio Claudio Lotito torna sulle polemiche con la stampa legate anche alle critiche al tecnico Reja arrivato ad un passo dal lasciare la squadra. "Non si può cacciare un allenatore perché ha perso una partita con il Genoa alla seconda giornata. Le critiche - aggiunge Lotito ai microfoni Rai di "Stadio Sprint" - devono esser fatte nel modo e nei tempi giusti. Non nego il diritto di critica, ma il problema sono le critiche non corrette e strumentali". Parlando della partita di oggi Lotito aggiunge: "La partita di oggi avremmo forse meritato di vincerla, abbiamo quattro-cinque infortunati e non siamo mai riusciti a scendere in campo in modo completo". "I fischi ed i buu razzisti per Acquah? Mi dispiace, ma preferisco non commentare, comunque è un fenomeno che va avanti da anni". Lo ha detto il giocatore del Palermo Federico Balzaretti nel dopo-partita del match pareggiato con la Lazio all'Olimpico. Sullo 0-0 conclusivo Balzaretti ha sottolineato che "noi del Palermo abbiamo fatto un passo avanti rispetto alle ultime prestazioni fuori casa. La Lazio è una grande squadra, che davanti ha giocatori di grande qualità, quindi siamo contenti del risultato".
► Per questa partita il Mister biancoceleste Edoardo Reja ha convocato i seguenti calciatori:
- Portieri: Bizzarri, Carrizo, Marchetti;
- Difensori: Diakite, Dias, Garrido, Konko, Lulic, Scaloni, Stankevicius;
- Centrocampisti: Brocchi, Cana, Hernanes, Ledesma, Matuzalem;
- Attaccanti: Cisse, Kozak, Klose, Rocchi, Sculli.
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