Domenica 25 ottobre 1959 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Juventus 0-2
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25 ottobre 1959 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1959/60 - VI giornata
LAZIO: Cei, Lo Buono, Eufemi, Carosi, Janich, Prini, Mariani, Rozzoni, Tozzi (Humberto), Franzini, Recagni. All. Caciagli. D.T. Bernardini.
JUVENTUS: Mattrel, Castano, Sarti, Emoli, Cervato, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stacchini. All. Parola. D.T. Cesarini.
Arbitro: sig. Righi di Milano.
Marcatori: 3' Nicolè, 80' Stacchini.
Note: giornata di sole, terreno ottimo. Esordio in serie A per Recagni. Infortunati: Emoli (distorsione alla caviglia) e Nicolè (stiramento alla coscia). Calci d'angolo: 8-7 a favore della Lazio.
Spettatori: 65.000 per un incasso di £. 50.500.000 (nuovo record assoluto per la Lazio).
Dopo la mortificante sconfitta nel Derby, la Lazio tenta di rilanciarsi ospitando la Juventus, imbattuta capolista del Campionato. Bernardini recupera Lo Buono, ma non può disporre degli infortunati Carradori e Bizzarri. Al posto dell'ex viola fa il suo debutto nella massima serie Recagni, l'ala acquistata in estate dall'Ozo Mantova. Tra i bianconeri l'unico assente risulta Stivanello al cui posto subentra Stacchini. Dopo appena tre minuti di gioco il risultato si sblocca a favore degli ospiti. Bel fraseggio in diagonale condotto da Charles e Sivori e concluso con un rasoterra da Nicolè. Cei è sorpreso sia da un piccolo rimbalzo della sfera quanto dalla luce del sole che gli sbatte sugli occhi. Così come sette giorni prima la Lazio passa in svantaggio nelle battute iniziali di partita. I biancocelesti si scatenano immediatamente e la Juve è costretta nella sua area per parecchi minuti. Al 17' i torinesi si riaffacciano in avanti e Nicolè spara una gran botta che Cei respinge a mani aperte. Interviene così Eufemi che libera con una delle sue caratteristiche rovesciate volanti. Tozzi si mette in grande evidenza con un'azione personale conclusa con un fendente in diagonale su cui Mattrel si produce in una splendida risposta in corner. Pochi minuti dopo Emoli, vittima di una distorsione, è posizionato all'ala con l'arretramento sulla mediana di Boniperti. Al 24' punizione dello specialista Cervato con pallone che si stampa sul montante. Un minuto dopo un'altra punizione, ma stavolta a favore dei padroni di casa. Calcia Tozzi e il pallone colpisce la parte interna della traversa: Mattrel riesce a recuperare proprio sulla linea. Al 32' ancora Cervato su punizione con pallone alto di una spanna. Più tardi Mariani lancia bene Tozzi che calcia forte costringendo il portiere bianconero a una parata laboriosa. Nella ripresa la Lazio stringe i tempi consapevole di poter recuperare il risultato, Juventus in grande difficoltà che si arrocca a pieno organico di fronte al suo portiere. Al 50' Mattrel anticipa di un soffio Rozzoni lanciato a rete. Malgrado la supremazia territoriale i ragazzi di Bernardini non riescono a sfondare. La Juve sorniona si limita a contenere e a tentare qualcosa su calcio da fermo (ancora Cervato su punizione e plastica risposta di Cei). Ancora torinesi pericolosi con Nicolè prima di raggiungere il doppio vantaggio. Prolungata azione che vede protagonisti Nicolè, Sivori e Stacchini che riesce a superare Cei. Nei minuti finali scintille tra Sivori e Carosi con il tiburtino che viene scalciato a terra vigliaccamente dal numero dieci bianconero. Nessun intervento dell'arbitro a riguardo, ma negli spogliatoi il presidente Umberto Agnelli chiederà scusa per il comportamento tenuto dal suo giocatore. Finisce così con la vittoria della Juventus che fa valere il suo maggiore tasso tecnico. Buona la prova della Lazio, che ha giocato con tanto cuore, ma in una maniera troppo disordinata per poter venire a capo di una squadra forte ed esperta come quella bianconera.