Domenica 25 febbraio 1968 - Roma, stadio Flaminio - Lazio-Genoa 0-0
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25 febbraio 1968 - Campionato di Serie B 1967/68 - XXV^ Giornata
Lazio: Di Vincenzo, Zanetti, Adorni, Carosi, Soldo, Ronzon, Fortunato, Governato, Fava, Dolso, Morrone. A disp. 12° Cei. All. Lovati.
Genoa: Grosso, Caocci, F.Ferrari, Bassi, Rivara, Emoli, Mascheroni, Brambilla, C.Petrini, Derlin, E.Ferrari. A disp. 12° Zamparo. All. Campatelli.
Arbitro: Lo Bello (Siracusa).
Note: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Esordio sulla panchina della Lazio di Lovati. Il Presidente Lenzini ha seguito il secondo tempo della partita mischiato ai tifosi della Curva. Ammonito Emoli. Lievi incidenti per Zanetti e Morrone.
Spettatori: 12.486 paganti per un incasso di £. 15.606.000.
Una grossa novità per la Lazio nei giorni che precedono la sfida con il Genoa. Roberto Lovati è il nuovo allenatore dopo che Gei, all'indomani della sconfitta di Novara, ha rassegnato le dimissioni. Per il popolare Bob, per la prima volta allenatore della prima squadra, un caldo, prolungato applauso all'ingresso in campo da parte di tutto il Flaminio. Ci si aspetta una scossa per ravvivare un ambiente sfiduciato, ma la squadra, malgrado l'impegno, conferma le sue carenze e non va oltre un sudato pareggio ancora una volta a reti bianche (l'ottavo della stagione ndr). Se i biancocelesti tengono il pallino del gioco per lunghi tratti, sono gli ospiti a costruire il maggior numero di occasioni da goal. Inizia Ferrari all'8' e la Lazio risponde al quarto d'ora con Fava che solo di fronte a Grosso calcia debole tra le braccia del portiere. Tocca poi a Petrini impegnare Di Vincenzo in un acrobatico intervento prima che al 32' ancora Fava abbia tra i piedi un grande pallone servito da Morrone: il centravanti sfodera ancora un tiro fiacco facilmente controllato dal portiere ligure. Al 38' Di Vincenzo sugli scudi con due grandi interventi ravvicinati su forti conclusioni di Brambilla e Derlin. Alla ripresa Genoa baldanzoso in avanti. Ferrari vola via in contropiede e Ronzon deve stenderlo poco prima del solitario ingresso nell'area laziale. Ancora Ferrari, in giornata di grazia, sfiora il montante al 53'. Fava completa al 67' il suo festival degli errori lisciando il pallone a quattro metri dalla porta. Ferrari ci riprova al 75' con un gran tiro che fa la barba al palo. A dieci dal termine Grosso opera la sua unica parata impegnativa su un bel colpo di testa di Fortunato. Al tirar delle somme una discreta Lazio nel reparto difensivo, ma a centrocampo, a parte la generosità di Carosi, Governato e Dolso hanno ampiamente deluso. Per l'attacco nessuna novità: la squadra è al quart'ultimo posto quanto a reti realizzate ed è questa la valenza più negativa della stagione in corso.