Domenica 23 agosto 1970 - Ostia, stadio Stella Polare - Fregene-Lazio 0-13
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23 agosto 1970 - Amichevole pre-campionato 1970/71
FREGENE: Portoghese (26’ Rossi e 46’ Moriggi), Pagani (46’ Levroni), Zoppi (46’ Federici), Cesarini, Loreti, Ruffon, Manzia (46’ Lollini), Pizzichini, Ciolli, Cerioli (46’ Miotto), Soddu.
LAZIO: Di Vincenzo, Wilson (63’ Nanni), Facco (46’ Legnaro), Governato (66’ Andreuzza), Polentes, Marchesi (70’ Fortunato), Massa, Mazzola (II), Chinaglia, Manservisi (59’ Morrone), Dolso. All. Lorenzo.
Arbitro:
Marcatori: 1’ Massa, 7’ Mazzola (II), 8’ Chinaglia, 18’ Manservisi, 29’ Massa, 30’ Chinaglia, 44’ Mazzola (II), 49’ Chinaglia, 56’ Dolso, 60’ Mazzola (II), 61’ Massa, 80’ Dolso, 81’ Massa.
Note: tempo stupendo, caldo; terreno in ottime condizioni.
Spettatori: 9.000 circa con un incasso di circa £. 5.000.000.
Franco Recanatesi scrive: "Chinaglia con Massa che duetto! In appena 20 ore la Lazio è tornata bella: sabato sera a Grosseto e ieri pomeriggio ad Ostia. Ma che differenza! Ricomposta la squadra titolare, mancavano solo Morrone nel primo tempo e Sulfaro, ed ha ripreso a ricucire gioco con l’abilità di un sarto di gran classe. Ebbene nella prima ora di gioco sono rimasti in campo tutti i titolari e ci hanno offerto la stessa favorevole impressione di Cerveteri e nel primo tempo c’è stato lo stesso numero di gol (sette).
Manservisi-Chinaglia-Mazzola costituiscono un trio di punta efficacissimo. L’ex napoletano sta crescendo a tal punto da risultare un elemento insostituibile nella squadra. Le sue prerogative più evidenti sono: uno dribbling stretto, quattro dei gol biancazzurri segnati nella prima ora di gioco (primo, terzo, settimo ed ottavo) sono venuti da altrettante serpentine sulla linea di fondo, è quel che alla Lazio mancava lo scorso anno, non per niente Lorenzo aveva indicato in Pellizzaro l’uomo ideale per la manovra laterale, di aggiramentoed il retro-passaggio, Manservisi sembra farlo altrettanto bene; due altruismo, non si fa assolutamente pregare nel dar via la palla e la sa appoggiare all’uomo giusto, ha messo lo zampino in ben cinque gol sui nove segnati; tre spinta, la pressione maggiore e più ordinata la Lazio l’ha esercitata quando Manservisi ha giostrato nel settore d’attacco.
Sicuramente tra la Lazio ed il Fregene esiste un abisso e queste partite contano poco, gli scogli duri devono ancora arrivare, ma quando una squadra realizza tredici gol, quando il gioco viene ricamato sul campo, quando gli atleti riescono a conservare un ritmo altissimo fino alla fine questo vuol dire che le prospettive sono eccellenti. Manservisi costituisce la novità, ma la Lazio attuale ha un protagonista assoluto che si chiama Peppino Massa, fa tutto: il maratoneta, il regista, il goleador. Oggi ha realizzato quattro reti più di tutti i suoi compagni ed almeno altrettanti ne ha falliti per aver voluto cercare il numero a sensazione. Il movimento continuo, le idee, il sacrificio di Massa regalano alla Lazio tesori di gioco che le punte effettive sanno sfruttare mirabilmente. In sostanza Massa è il faro che illumina la manovra biancoceleste con fantasia, continuità e spirito di sacrificio. La Lazio comunque ha dimostrato di avere un ritmo e degli schemi invidiabili".
Quanto alla cronaca: al 1’ la Lazio va in gol, Manservisi colpisce la traversa ma un difensore del Fregene allontana mettendo in angolo, dalla bandierina batte Dolso, Mazzola di testa la sfiora, ma la palla finisce a Massa che dribbla il portiere e l’appoggia in rete; al 7’ una sciabolata di Massa in diagonale pesca Mazzola sulla sinistra che con un tiro al volo non lascia scampo a Portoghese; un minuto dopo Manservisi scende sulla destra, supera un paio di avversari e la porge a Chinaglia, rasoterra secco di Giorgione con l’evidente complicità del portiere; al 18’ Governato porge a Massa e questi serve Manservisi, un passo e fendente rasoterra di «Uccellino»; al 29’ ulteriore calcio d’angolo battuto da Dolso corto per Facco, il terzino serve Massa a centro area che tira debolmente ma il portiere si lascia sfuggire ingenuamente la palla; un minuto dopo Massa con uno stupendo lancio da trenta metri pesca Chinaglia sulla sinistra, il centravanti dribbla un avversario, stringe al centro e lascia partire una sventola che s’insacca nell’angolo basso alla sinistra del portiere; al 44’ discesa di Polentes, che superata la metà campo cede la palla a Manservisi, dribbling e cross all’indietro per Mazzola il portiere compie un’altra papera e siamo sul 7-0.
Nella ripresa Moriggi si schiera in porta con il Fregene e l’ex alessandrino subito para brillantemente una bomba di Chinaglia e poi si butta tra i piedi di Manservisi, lanciato a rete, ma al 49’ è costretto a capitolare, su passaggio di Manservisi, Chinaglia spara una bordata imprendibile 8-0; al 56’ azione solitaria di Dolso, dribbling, ondeggiamento e tiro improvviso all’incrocio dei pali; al 60’ Morrone, entrato da poco, serve con precisione Mazzola smarcato che da dieci metri infila la decima rete, passano sessanta secondi e Mazzola porge a Massa la palla dell’undicesima rete che il napoletano infila di testa sotto la traversa; al 80’ veloce triangolazione Dolso-Chinaglia-Dolso con Moriggi che ribatte il tiro del mancino il quale però si riimpossessa della palla quasi sulla linea di fondo e di destro (incredibile!) infila da posizione quasi impossibile la rete del Fregene per la dodicesima volta.
L’ultima un minuto dopo è ancora di Massa: azione Chinaglia-Fortunato che da sinistra imbecca il napoletano che azzecca la solita sberla; al 89’ un eccezionale intervento di Di Vincenzo, su un tiro al volo del mediano Cesarini toglie al Fregene il possibile gol della bandiera.