Domenica 21 marzo 1976 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Ascoli 3-1
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21 marzo 1976 - 1883 - Campionato di Serie A 1975/76 - XXII giornata
LAZIO: F.Pulici, Ammoniaci, Martini, Wilson, Ghedin, Badiani, Garlaschelli (75' Ferrari G.C.), Re Cecconi, Chinaglia, D'Amico, Lopez. (12 Moriggi, 14 Manfredonia). All. Maestrelli.
ASCOLI: Grassi, Perico, Logozzo, Scorsa, Castoldi, Morello, Minigutti, Salvori, Silva, Gola, Zandoli (82' Calisti). (12 Recchi, 14 Legnaro). All. Riccomini.
Arbitro: sig. Ciacci di Firenze.
Marcatori: 46' Martini, 60' Scorsa (aut), 74' Chinaglia, 83' Gola.
Note: giornata di sole, terreno in buone condizioni. Ammoniti Gola e Logozzo.
Spettatori: 40.000 circa, 14.547 paganti per un incasso di 41.596.100 lire; 19.700 gli abbonati per una quota-partita di 69.760.000 lire.
La gara contro l'Ascoli è un vero e proprio spareggio per la salvezza che Maestrelli prepara con estrema saggezza e cautela durante la settimana. Alla fine il tecnico biancoceleste è premiato con una vittoria che allontana, si spera definitivamente, i fantasmi di un Campionato nato male e che, solo dopo l'avvicendamento in panchina, vede un discreto cambiamento di rotta da parte dei biancazzurri che solo 24 mesi prima erano in testa alla classifica.
Il primo tempo vede costantemente i giocatori della Lazio in avanti, ma i tentativi a rete non hanno troppa fortuna. La ripresa, invece, inizia subito con i fuochi d'artificio perché già al 46' minuto una discesa di Martini, lasciato incredibilmente avanzare, si conclude con un tiro che fulmina Grassi per il vantaggio laziale. Finalmente i giocatori biancocelesti si sbloccano ed esultano assieme ai tifosi accorsi all'Olimpico.
La Lazio ora si scioglie e sembra più tonica tanto che, dopo alcune buone occasioni, raddoppia al 60' dopo una bella azione corale. E' Re Cecconi ad impostare l'azione decisiva avanzando frontalmente e triangolando al limite dell'area con Chinaglia che, di prima, gli rende la palla sulla sinistra. Prima che il biondo centrocampista possa toccare il pallone, arriva D'Amico come un fulmine che, sfera al piede, entra in area e tira dal vertice sinistro un diagonale che Scorsa tocca impercettibilmente quel tanto da spiazzare il suo portiere che nulla può per evitare la rete.
L'Olimpico evidentemente non porta bene a Francesco Scorsa, perché, va ricordato, fu proprio lui, quando vestiva la maglia del Foggia, a causare il rigore che valse alla Lazio lo scudetto 1974. Ormai la Lazio gioca sul velluto e al 74' è Chinaglia a siglare la rete del 3-0 grazie ad un tiro appena fuori area, dopo una finta delle sue, che fulmina Grassi apparso quanto mai in ritardo nell'intervento. C'è anche il tempo per i marchigiani di accorciare le distanze con Gola, abile a stoppare di petto e a tirare al volo dopo una corta respinta di Ammoniaci. Con questa vittoria la Lazio si allontana dal fondo della classifica che ora vede il Cagliari fanalino con 10 punti, il Como a 12, il Verona a 15, la Sampdoria e l'Ascoli a 16 e la Lazio a 17.
Dopo questa salutare vittoria si può essere più allegri, ma la guardia non può essere abbassata.