Domenica 19 ottobre 1980 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Atalanta 2-0
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19 ottobre 1980 - 6 - Campionato di Serie B 1980/81 - VI^ Giornata
LAZIO: Moscatelli, Spinozzi, Citterio, Perrone, Pochesci, Mastropasqua, Viola, Sanguin (71' Ghedin), Garlaschelli, Bigon, Greco (28' Albani). A disp. Nardin, Pighin, Cenci. All. Castagner.
ATALANTA: Memo, Mandorlini, Reali (71' A.Scala), Filisetti, Baldissone, Vavassori, De Biase (71' Bertuzzo), Bonomi, De Bernardi, A.Rocca, Messina. A disp. 12 M.Rossi, 13 Festa, 14 Mostosi. All. Bolchi.
Arbitro: Sig. Prati (Parma).
Marcatori: 53' Albani, 88' Citterio (rig).
Note: ammoniti A.Scala, Filisetti, Ghedin e Rocca. Espulso Scala all'88' per doppia ammonizione.
Spettatori: 22.000 circa di cui 12.270 paganti.
La Lazio ha superato il test più difficile di questo primo scorcio di campionato. Si è sbarazzata dell'Atalanta, imbattuta da sette anni all'Olimpico e concorrente pericolosa nella lotta per il ritorno in serie A, con un successo ineccepibile e, approfittando della battuta d'arresto della Spal a Bari, si è insediata alle spalle del Milan. «Il nostro obiettivo - continua a ripetere Ilario Castagner - non è quello di arrivare primi in classifica bensì di tornare, sin da quest'anno, in A. In altre parole, il nostro traguardo base è quello di mettere più spazio possibile tra noi e la quarta in classifica».
C'è voluto più di un tempo, con relativo dispendio di energie, per spezzare la resistenza dei nerazzurri di Bolchi, quarantacinque minuti durante i quali la Lazio, pur muovendosi con qualche disagio di fronte ad un'avversaria veloce e ottimamente disposta sul piano tattico, dava la sensazione di non aver fretta e di sapere quindi attendere il momento propizio per colpire. Passata in vantaggio al 53' con una zuccata di Albani, la squadra ha preso a giocare come sa e come vuole il suo allenatore, cioè con un movimento a fisarmonica che le consente di avere sempre un uomo in più in fase di costruzione.
L'avvio è dell'Atalanta con una veloce combinazione, all'8', tra Rocca, Messina e De Bernardi il cui destro da fuori area viene parato a terra da Moscatelli. La Lazio subisce nel primo quarto d'ora l'iniziativa degli avversari, affacciandosi nella loro area solo al 17' con un'incursione di Garlaschelli sventata da Vavassori. Poi, al 21', Citterio, su apertura di Sanguin, batte a rete con forza e il tiro viene deviato involontariamente con un braccio dal libero atalantino. Nulla da segnalare fino al 37': scambio volante tra Viola e Garlaschelli che impegna Memo con un tiro centrale.
Ripresa: La Lazio ha un'ottima partenza e dopo una prima conclusione di Bigon in rovesciata, sventata dal portiere nerazzurro, sblocca il risultato al 53'. C'è un traversone di Sanguin dalla tre-quarti, Memo, parzialmente coperto, viene scavalcato dalla palla raccolta di testa da Albani che infila di precisione. E' il momento più favorevole per i biancazzurri che sfiorano il raddoppio al 61' grazie ad una malaccorta deviazione di Mandorlini. L'Atalanta riesce a replicare solo a cinque minuti dal termine con una punizione di Bertuzzo fuori d'un soffio. Ma all'88' subisce la seconda rete. Citterio viene sgambettato da Baldizzone in area. Rigore: lo batte lo stesso terzino che realizza con un tocco preciso.
Fonte: La Stampa
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