Domenica 16 febbraio 1986 – Arezzo, stadio Comunale – Arezzo-Lazio 2-1
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16 febbraio 1986 - 2268 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie B 1985/86 - XXIII giornata
AREZZO: Orsi, Tei, S.Butti (84' Di Mauro), Minoia, Pozza, Gozzoli, Ugolotti (58' Facchini), Ermini, D.Neri, Bellini, C.Muraro. All. Riccomini.
LAZIO: Ielpo, Podavini, Calisti, Spinozzi, Calcaterra, Fonte (60' Fiorini), Poli, G.Corti, Dell'Anno, Vinazzani (53' Toti), Garlini. A disp. Malgioglio, Filisetti, G.Damiani. All. Simoni.
Arbitro: Pairetto (Torino).
Marcatori: 15' Ugolotti, 45' Bellini, 64' Tei (aut).
Note: espulsi al 55' Dell'Anno ed Ermini per reciproche intemperanze verbali. Ammoniti Vinazzani, Ugolotti, Spinozzi, Fonte e Orsi.
Spettatori: 7.500 circa di cui 5.614 paganti.
Neanche il cambio di presidenza è servito a dare un po' d'anima a una Lazio ormai più in bilico verso la C che proiettata verso la A. La sconfitta di Arezzo, l'ottava stagionale in trasferta, brucia tantissimo anche perché con 3.000 tifosi al seguito non sembrava proprio di giocare fuori casa. E invece ancora una volta la squadra è inciampata negli errori macroscopici dei singoli e in quella modestia di gioco e di idee che ne ha caratterizzato l'intera stagione. Incomprensibile ai più la scelta iniziale di Simoni di schierare Fonte in regia invece che sulla fascia (dove nella ripresa farà molto meglio), esentando Toti, il cui ingresso tardivo ha almeno rimesso ordine alla manovra. Ma si diceva degli errori grossolani: il primo lo ha commesso Calcaterra che si è impappinato nel controllare un innocuo cross di Ermini, permettendo a Ugolotti di recuperare palla, evitarlo e battere senza problemi Ielpo. Era trascorso appena un quarto d'ora di gioco e la strada dei biancocelesti era già in salita. Inutile G.Corti, sfasato Dell'Anno, puntualmente ricaduto nel buco nero del suo carattere fumantino ed espulso al quarto d'ora della ripresa insieme a Ermini, privando così la Lazio di una delle poche fonti di gioco. Ma grave era stato soprattutto al 38' del primo tempo lo scialo di Garlini, che ha spedito sul palo di Orsi il pallone del possibile pareggio dal dischetto, rigore decretato per fallo di Tei su Poli. Se "tradisce" anche il bomber, si sono detti in molti, allora è proprio finita. E infatti in chiusura di tempo, ecco Bellini indovinare dal limite lo spiraglio giusto per il raddoppio aretino su punizione. Al riposo sotto di due gol una Lazio diversa avrebbe comunque potuto recuperare, anche perché ancora Tei ha deviato imparabilmente alle spalle di Orsi un tiro di Poli quando mancavano ancora 25 minuti alla conclusione. E' entrato Fiorini, ancora fuori forma, a contribuire all'assalto finale: Orsi è uscito bene a valanga su Calcaterra in cerca di riscatto, poi ha risposto a Poli e infine ha visto volare alto l'estremo tentativo di G.Corti. Negli spogliatoi il realismo del neo-presidente Chimenti: "Prepariamoci a un altro anno di B"; l'apparente serenità di Simoni: "Io non mi arrendo"; il disappunto del nuovo azionista nonché vice-presidente Gianmarco Calleri: "Speravo di esordire in un altro modo"; la telefonata malinconica di Chinaglia dagli States: "Com'è andata...?" Male. Ancora una volta.