Domenica 15 dicembre 1996 - Perugia, stadio Renato Curi - Perugia-Lazio 1-2

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Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1996/97 - 13ª giornata - Perugia-Lazio 1-2

PERUGIA: Kocic, Castellini, Matrecano, Dicara, Di Chiara (87' Rocco), Goretti, Giunti, Kreek, Gautieri, Pizzi, Rapaic (85' Pagano). n.e. Spagnulo, Traversa, Cottini, Manicone, Gattuso. All. Galeone.

LAZIO: Marchegiani, Nesta (30' Gottardi), Grandoni, Chamot, Favalli (89' Venturin), Fuser, Okon, Marcolin (82' Piovanelli), Rambaudi, Protti, Signori. n.e. Orsi, Franceschini, Baronio, Buso. All. Zeman.

Arbitro: Sig. Ceccarini (Livorno).

Marcatori: 71' Rambaudi, 79' Gautieri, 81' Signori (rig).

Note: ammoniti Kreek, Grandoni, Favalli, Chamot, Giunti, Rambaudi. Espulso Galeone. Calci d'angolo: 4-2.

Spettatori: 20.000 circa.

Dal Guerin Sportivo: foto della gara
Dal Guerin Sportivo: foto della gara
Dal Guerin Sportivo: foto della gara
L'esultanza dei giocatori dopo la rete

Non c'è pace per il Perugia. Contro la Lazio è successo di tutto e anche di più. Passi per la sconfitta (la prima in casa e, per gli amanti delle statistiche, si è anche trattato della prima vittoria della Lazio in campionato sul campo perugino); ma all'ammonizione di Giunti (che farà scattare la squalifica per la trasferta di Bologna e oltre al capitano mancherà ancora Allegri) si deve aggiungere l'espulsione di Galeone per proteste (sarà squalificato anche lui). Ma la vera mazzata per i tifosi del Grifo arriva dagli spogliatoi quando Gaucci annuncia di aver bloccato la campagna di rafforzamento. Motivo dell'imprevista decisione: la contestazione a fine partita di un gruppetto di tifosi nei confronti del presidente. "Non sono più disposto a fare sacrifici economici per questa squadra e per questa città" - quasi urla nei microfoni Gaucci, che prova a mascherare la profonda delusione -. "Ho profuso denaro in abbondanza, dedicando cinque anni della mia vita, e come vengo ripagato ? Con gli insulti. Bene, se c'era una componente del calcio che non mi aveva mai deluso, questa era rappresentata dai tifosi. Con loro ho avuto un rapporto molto amichevole, che adesso si è spezzato". Gaucci non si tira indietro di fronte a nessuna domanda: "Oltre a Muller avrei acquistato un altro giocatore molto forte, ma ho deciso di mandare tutto a monte, la squadra resta così com'è. Se si salva, tanto di guadagnato, se va in B, vorrà dire che avrò sempre fatto qualcosa di buono, visto che al mio arrivo giocava in C". Ben altro clima sul fronte laziale: sono bastati tre punti arpionati al "Curi" (terza vittoria consecutiva in trasferta) per ridare tono all'ambiente. Perugia e Lazio si schierano con lo stesso modulo, ma anche con la stessa predisposizione a sbagliare in zona-gol. Con la differenza che gli allievi di Zeman, dotati di un narcisismo spropositato, pensavano di andare in gol dopo una lunghissima serie di passaggi in spazi ristretti, mentre quelli di Galeone hanno quasi tutti scarsa dimestichezza con il tiro.

A sbagliare il bersaglio più facile stavolta è stato Giunti che ha calciato a lato il rigore che Ceccarini aveva accordato per una spinta di Grandoni a Pizzi (38' s.t.). Due palle-gol fallite dalla Lazio nel primo tempo fanno il paio con quelle del Perugia che sotto rete ha evidenziato solo le qualità di Rapajc. Anche nella ripresa, il croato andava vicino al gol, ma Marchegiani (12') si opponeva alla conclusione con grande disinvoltura. Dopo un palo di Fuser la Lazio andava in vantaggio con Rambaudi (27'), assolutamente libero nel cuore della difesa perugina: di piatto destro l'ala infilava Kocic, sfruttando così un cross da destra di Signori. Sette minuti dopo, il Perugia acciuffava il pareggio. Era ancora Rapajc a infilarsi nella difesa laziale e ad anticipare tutti, Marchegiani compreso, cosicché Gautieri metteva il pallone nella porta sguarnita. Un Perugia anarchico, che sottovalutava le risorse agonistiche della Lazio, al 35' finiva ko per un calcio di rigore trasformato da Signori che aveva subito un fallo in area da Matrecano. Kocic, che ieri aveva difeso la porta della Jugoslavia e che era arrivato al "Curi" in elicottero appena un'ora prima della partita, non concedeva il bis di Firenze e per il Perugia era la prima sconfitta interna.

Fonte: La Stampa