In questa interessante immagine aerea si può apprezzare la zona sportiva intorno al 1920. In basso lo Stadio Nazionale, in alto la grande area di Campo Flaminio con i servizi dell'Ippodromo, dove oggi sorge il Villaggio Olimpico. Tra i due impianti vi sono la Rondinella e, alla sua sinistra, la spianata del Campo Apollodoro che nel secondo dopoguerra ospitò le partite della Lazio giovanile, alcune di campionato e gli allenamenti della prima squadra. Sul fondo si notano le costruzioni originarie dell'attuale Collina Fleming
La pagina di copertina de "Il Calcio Illustrato" che testimonia la cerimonia dell'intitolazione dello stadio come Stadio Torino. In realtà, nelle manifestazioni ufficiali che vi si svolsero successivamente, lo stadio continuò ad essere chiamato Stadio Nazionale.
Una foto a colori dello Stadio Nazionale
Finito di costruire nel 1927 e inaugurato ufficialmente il 25 marzo del 1928, prese il nome di "Stadio del PNF". Sorse sul vecchio Stadio Nazionale che, con stile eclettico-classicheggiante, riprese la forma ad U dello Stadio Olimpico di Atene e fu munito di solenni propilei ornati da statue dello scultore Vito Pardo, inaugurato nel 1911 e progettato dall'arch. Marcello Piacentini, mostrò presto segni di degrado a causa di una costruzione affrettata (12 mesi) e mal realizzata e dell'uso di materiali scadenti. La Lazio giocò la sua prima partita in assoluto in questa struttura il 7 dicembre 1913 nel vittorioso match, 4-0, contro l'Audace.
Lo Stadio Nazionale del PNF del 1927, situato in via dello Stadio, misure 110x64, capacità 30.000 spettatori e dotato di tribuna coperta, impianto di illuminazione per le notturne (inaugurato il 4 settembre 1926 nell'incontro amichevole Fortitudo-Andrea Doria), piscine, palestre, pista di atletica trasformabile in pista in legno per biciclette, spogliatoi, foresterie, sale per conferenze ecc., con statue bronzee eseguite dallo scultore Amleto Cataldi. Nel 1931 il Comune ne affidò la gestione al CONI. Ciò deluse le aspettative della Lazio che, per meriti sportivi e per il fatto che la sezione Nuoto si allenava nella piscina dello stadio, aveva sperato di poter gestire l'impianto. Per forzare la mano la Lazio fece intendere che avrebbe costruito un nuovo stadio di proprietà e fece eseguire dei bozzetti per mostrare come sarebbe dovuto essere. Forse questa manovra fece sì che il 15 marzo 1932 la società biancoceleste, grazie anche all'aiuto decisivo di Giorgio Vaccaro, fosse incaricata dal Governatorato di gestire la struttura in cambio di un affitto di 60 mila lire annue (poi ridotte a 30 mila). Tale gestione ebbe termine nel 1941. Proprio alla fine di luglio del 1932 fu inaugurata la pista provvisoria in legno dello sviluppo di 400 m che avrebbe ospitato nel settembre successivo i Campionati del Mondo di ciclismo. Essa, progettata dall'ingegnere tedesco Schurmann, risultò essere la più moderna e funzionale pista esistente al mondo. Una volta svolti i Campionati, l'anello ligneo fu offerto alla Lazio perché lo utilizzasse come struttura fissa per il ciclismo alla Rondinella ma la società biancoceleste declinò la proposta. Il prezioso materiale fu poi utilizzato a Milano per la costruzione del velodromo Vigorelli, inaugurato nel 1935.
Una foto dello stadio con la pista di ciclismo provvisoria posta in opera nel luglio 1932
Nel 1934 lo stadio fu allargato di 2 m. Nel secondo dopoguerra cambiò il nome in Stadio Nazionale e poi Stadio Torino (nome informale mai ratificato dal Comune di Roma) a seguito della tragedia di Superga. Fu progettato anch'esso dall'architetto Marcello Piacentini. Vi si giocò la finale Italia-Cecoslovacchia di Coppa del Mondo del 1934. E' visibile nella scena finale del film di Vittorio De Sica "Ladri di biciclette". Questo impianto fu abbattuto a partire dal 1957 per far posto allo Stadio Flaminio progettato dall'ing. Nervi in previsione delle Olimpiadi di Roma del 1960.
Lo Stadio Nazionale nel 1934. Per poter ottenere una visione totale il fotografo ha unito due foto. In tal modo ha creato una visione distorta. Ad esempio la piscina in primo piano è in realtà rettilinea e non angolare come appare
- Galleria di immagini
La pianta è del 1904. Nessuna struttura ricreativa o sportiva è presente nell'area flaminia. Solo un viottolo che porta il toponimo Rondinella è un elemento che può essere collegato in seguito alla Lazio
La foto, del 1910, mostra una fase molto iniziale dei lavori
Il progettista dello Stadio Nazionale del 1911 e del suo rifacimento del 1927, l'arch. Marcello Piacentini
Lo scultore Vito Pardo che eseguì le sei statue allegoriche presenti all'entrata dello Stadio nazionale del 1911 rappresentanti la Forza e la Civiltà in posizione seduta e la Terra, l'Acqua, il Fuoco e l'Aria
Le strutture portanti delle gradinate dello stadio del 1911 in fase di realizzazione
Una foto del 1911 mostra l'originario Stadio Nazionale in costruzione
L'inaugurazione dello Stadio Nazionale nel 1911
L'inaugurazione dello Stadio Nazionale nel 1911
In questa rara immagine del 1914 si vede lo Stadio Nazionale da ovest
La planimetria dopo i lavori di ristrutturazione del 1927
In questa foto aerea in primo piano c'è lo stadio Nazionale; subito dopo si vede la Rondinella di cui si nota la tribunetta coperta; alla sua sinistra si intravedono i campi da tennis del circolo dei giornalisti mentre in alto a sinistra vi è la spianata dove sorgeva il campo Apollodoro che fu sede di molte partite durante il 2° conflitto mondiale
Una foto (da www.romasparita.eu) precedente al 1928. Si tratta dello Stadio Nazionale inaugurato nel 1911
I lavori di sistemazione dello Stadio Nazionale nel 1928
(Da "Istituto Luce")
La ristrutturazione dello Stadio sulle pagine de "L'Impero" del 17 marzo 1928
Da un numero della Rivista Illustrata de "Il Popolo d'Italia" del 1928 un'immagine inerente i lavori
La foto risale al 1920 e mostra la pista ciclistica (Da "Istituto Luce")
Lo Stadio del PNF dopo i lavori del 1928. Sullo sfondo si vede la vasta area di Campo Flaminio con alcuni edifici di servizio dell'Ippodromo di Villa Glori, oggi scomparso
(Da "Istituto Luce")
In primo piano lo Stadio in una veduta aerea, sopra la Rondinella e a destra l'Ippodromo di Villa Glori. La foto è tratta dall'archivio dell'Istituto Luce e risale al 1929
Lo stadio viene inaugurato. Centinaia di ragazze formano la parola "DUCE"
Una planimetria del 1930:
Lo stadio N.P.F. nel 1931
La pianta del Piano Regolatore del 1931 con La Rondinella e lo Stadio del P.N.F.
Un disegno del nuovo stadio di proprietà che la Lazio avrebbe avuto l'intenzione di costruire nel 1931
Il regime affida alla Lazio la gestione dello Stadio Nazionale del Partito Fascista il 18 marzo 1932
Un articolo della rivista "I Littoriali" del 1932
La seconda parte dell'articolo de "I Littoriali"
Le due piscine dello Stadio
La piscina scoperta nel 1936. Qui si allenava la Lazio Nuoto
Questa immagine zenitale dell'area sportiva, risalente al 1934, mostra chiaramente la dislocazione delle strutture. Si distinguono la Rondinella, lo Stadio Nazionale e l'Ippodromo
Lo Stadio Nazionale durante una partita del mondiale del 1934
Biglietterie e ingressi nella stagione 1939-40
La pista per il pattinaggio inaugurata nel 1939
Gare di pattinaggio del 1941
Una riunione di pugilato del 1941
Tifosi che si recano allo Stadio Nazionale. E' il 1948. La foto è tratta dal film Ladri di biciclette
Linee autofilotranviarie per lo Stadio Torino (1950)
La disposizione planimetrica dello Stadio Nazionale in epoca fascista in relazione ai posti e ai prezzi
Immagine tratta dal film 11 uomini e un pallone (1948)
Immagine tratta dal film 11 uomini e un pallone (1948)
Immagine tratta dal film 11 uomini e un pallone (1948)
Immagine tratta dal film 11 uomini e un pallone (1948)
Immagine tratta dal film 11 uomini e un pallone (1948)
Due delle statue di bronzo, oggi al Villaggio Olimpico, che erano poste nella zona sud dello Stadio Nazionale, opere dello scultore Amleto Cataldi
Targa di intitolazione dello Stadio Nazionale al Torino a seguito della tragedia di Superga del 4 maggio 1949
Lo Stadio Torino poco prima della demolizione. A destra la Rondinella e il Palazzetto dello Sport ancora in costruzione
Gli inizi della demolizione dello Stadio Torino (1957)
Una fase della demolizione dello Stadio Torino