Campo Apollodoro
Il Campo Apollodoro sorgeva nell'area attualmente occupata dal Palazzetto dello Sport e dal Palazzo del C.O.N.I., adiacente a Viale Tiziano. Costruito nel 1942, privo di tribuna, solo recintato e provvisto di due piccoli manufatti adibiti a spogliatoio, fu utilizzato diverse volte dalla Lazio e da altre squadre romane per i tornei cittadini e per gli allenamenti durante il secondo conflitto mondiale e nel primo dopoguerra. Vi si svolsero anche incontri di hockey, pallacanestro e, relativamente all'immediato dopoguerra, di pugilato
Era di proprietà del C.O.N.I. Anch'esso, come la Rondinella, fu abbattuto tra il 1957 e il 1958 per edificare alcune strutture necessarie ai Giochi Olimpici del 1960, soprattutto parcheggi.
In questa interessante immagine aerea si può apprezzare la zona sportiva intorno al 1920. In basso lo Stadio Nazionale, in alto la grande area dell'ippodromo, dove oggi sorge il Villaggio Olimpico. Tra i due impianti vi sono la Rondinella e, alla sua sinistra, il Campo Apollodoro che nel secondo dopoguerra ospitò le partite della Lazio giovanile, alcune di campionato e gli allenamenti della prima squadra. Sul fondo si notano le costruzioni originarie dell'attuale Collina Fleming
In questa foto del 1945 si può notare una parte del campo Apollodoro. Sullo sfondo gli edifici di viale Tiziano.
In questa foto del 1936 che celebra un oceanico Campo Dux, si può vedere, da una prospettiva inconsueta, la disposizioni di alcuni luoghi legati alla Lazio. Sullo sfondo al centro lo Stadio Nazionale del PNF, davanti ad esso la Rondinella di cui si intravede la tribunetta, a destra in alto sorgeva il campo Apollodoro (attualmente sulla sua area sorge il Palazzetto dello Sport, a sinistra l’ippodromo, nella grande area occupata dalle tende oggi sorge il Villaggio Olimpico, in primo piano il Lungotevere dell'Acquacetosa e il Tevere
Il Littoriale dell'agosto 1941 dà notizia dell'imminente apertura del Campo Apollodoro
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