Sabato 4 settembre 2004 - Salerno, stadio Arechi - Salernitana-Lazio 0-2
4 settembre 2004 - Amichevole precampionato - 2004/05
SALERNITANA: Brunner (69' Prisco), Gregori (46' De Angelis, 58' Servi), Olivi (69' Schiavi), Lanzaro, Terni (51' Molinaro), Ferrarese, Coppola, Scarlato (46' Breda), Bombardini (46' Massaro), Palladino (66' Galasso), Borgobello (51' Mendil). Allenatore: Ammazzalorso.
LAZIO: Sereni (46' Peruzzi), Oscar Lopez, Siviglia, D.Baggio, Seric (46' Angeletti), Melara (46' A.Filippini), E.Filippini (46' Dabo), Liverani (72' Gonzalez), Cesar, S.Inzaghi (46' Rocchi), Di Canio (66' De Sousa). A disposizione: Sannibale, Mea Vitali. Allenatore: Caso.
Arbitro: Sig. Dattilo (Locri).
Marcatori: 2' S.Inzaghi, 77' Gonzalez.
Note: ammoniti: Olivi, E.Filippini e Baggio.
Spettatori: spettatori paganti 6.076 per un incasso di 45.796,50 euro.
Sprazzi di buona Lazio solo nel primo tempo, come la rete di Inzaghi arrivata al termine di un veloce contropiede. Puntuale il controllo, preciso il sinistro dell'attaccante nell'angolo basso. Poi un palo su punizione di Liverani a illuminare una gara modesta. Le assenze di Oddo, Negro, Couto e Zauri, costringono Caso a schierare la difesa di scorta. Manca anche Talamonti, tornato in Argentina a prendere i documenti per il trasferimento. Una Lazio discreta, con Inzaghi già in condizione, mentre Di Canio si vede a momenti e Cesar appare lezioso e nervoso. La ripresa, però, è quasi tutta nella mani della Salernitana, con i biancocelesti in difficoltà nel reggere il confronto sulla corsa, soprattutto a centrocampo. Serve la bravura di Peruzzi e un po' di fortuna (traversa di Galasso) per tenere il risultato. L'unica nota positiva resta il bel gol di testa di Gonzalez. Poco per una Lazio alla ricerca di una precisa identità e che mostra lacune sulla fascia destra. Sul fronte mercato, riprenderà domani la trattativa per Matias Lequi. L'avvocato dell'argentino ha confermato lo status di svincolato per il difensore centrale, quindi il problema da superare è soltanto legato all'ingaggio. Ma il presidente Lotito è deciso a chiudere positivamente l'operazione.
La Gazzetta dello Sport titola: "Due acuti con Inzaghino e Gonzalez. Ma la Salernitana è più squadra".
Continua la "rosea": Il cartello "lavori in corso" è indispensabile per questa Lazio tutta da scoprire. Mimmo Caso non potrà fermarsi a Eboli, il suo paese natale, ma dovrà cercare di fare in fretta strada con una squadra assai rinnovata e da valutare nei ruoli e nel modulo, che lo stesso tecnico sta studiando. Non illuda il risultato, frutto dell'esperienza biancoceleste e di evidenti errori arbitrali. Contro una Salernitana più squadra, Caso ha schierato inizialmente un 4-4-2 con tre esordienti assoluti: Siviglia al centro della difesa, Seric a sinistra ed Emanuele Filippini in mediana. Poi nella ripresa in campo l'altro Filippini esterno e Rocchi centravanti. Difficile dare un giudizio su giocatori ancora a corto di preparazione. L'impressione è che contro la Salernitana abbiano pesato le giocate dei singoli. Come nel caso del primo gol, nato da un bel taglio di Seric su palla dentro di Di Canio. Il croato ha crossato in mezzo per Simone Inzaghi che non ha smentito il suo fiuto da cacciatore del gol. Per la cronaca: Seric è partito in fuorigioco. All'inizio è stato Cesar a fare la differenza, ma è durato poco perché il brasiliano ha avuto un atteggiamento indisponente. Liverani (un palo su punizione) ha provato giocate di prima, ma non è stato assecondato dai compagni, mentre Emanuele Filippini ci ha messo sostanza, ma forse dovrebbe agire più decentrato.
Ha convinto di più la Salernitana di Ammazzalorso con un centrocampo più dinamico e un Ferrarese padrone della fascia destra. Peccato per esempio che Borgobello, in tuffo di testa, non abbia trovato la porta su un bellissimo cross al volo dell'esterno destro salernitano. Non giudicabili Rocchi e gli altri nella ripresa, per i troppi cambi (16) operati. La Salernitana ha continuato a giocare meglio, sfiorando il pari con un bel tiro di Mendil che ha timbrato la traversa: sul rimbalzo sarebbe pronto alla deviazione decisiva Massaro, atterrato da Dino Baggio, ma l'arbitro incredibilmente non ha visto. Poi l'argentino Gonzalez ci ha messo "el cabezon" per il 2-0 finale. Restando alla colonia sudamericana in espansione: Leonardo Talamonti se n'è tornato a casa in Argentina, ufficialmente per recuperare dei documenti necessari al tesseramento, ma c'è chi dubita sul suo rientro a Roma. Rimanendo nello stesso Paese non si è ancora sbloccata la situazione di Matias Lequi, difensore ex Atletico Madrid: il presidente controllerà la fattibilità del tesseramento e prenderà entro domani una decisione. Costruire una Lazio competitiva è diventato un terno al Lot(i)to.