Sabato 29 agosto 2020 - Auronzo di Cadore, stadio Rodolfo Zandegiacomo - Lazio-Triestina 2-2

Da LazioWiki.

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29 agosto 2020 - Auronzo di Cadore (BL), Stadio Rodolfo Zandegiacomo - Amichevole - inizio ore 16.00


LAZIO: Strakosha, Armini (46' Luiz Felipe), Acerbi (46' Vavro), Radu (46' Bastos), Marusic (46' Lazzari), Milinkovic (46' Parolo), Escalante (46' Badelj), Luis Alberto (46' Jony), Kiyine (46' Lukaku), Caicedo (46' D. Anderson, 75' Moro), Immobile (46' A. Anderson). A disposizione: Reina, Alia, Adamonis, Falbo. Allenatore: S. Inzaghi.

TRIESTINA: Offredi, Rapisarda (83′ Gatto), Tartaglia (83′ Codromaz), Lambrughi, Dubaz (62′ Natalucci), Rizzo (62′ Steffè), Lodi (83′ Cavaliere), Giorico (55′ Maracchi); Sarno (46′ Petrella), Gomez (46′ Granoche), Procaccio (55′ Di Massimo). A disposizione: Rossi, De Luca, Lo Schiavo, De Min. Allenatore: Gautieri.

Arbitro: sig. Zago (Conegliano - TV) - Assistenti sigg. Callovi e Fenzi.

Marcatori: 3' Acerbi, 38' Gomez, 42' Gomez, 60' Parolo.

Note: al 18' Immobile ha fallito un calcio di rigore.

Spettatori: 417.


Luis Alberto in azione
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Adam Marusic
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Gonzalo Escalante
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Ciro Immobile
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Francesco Acerbi
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Felipe Caicedo
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Sofian Kiyine
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Una fase della partita
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Quissanga Bastos
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Jordan Lukaku
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La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio pesante davanti a Lotito. Pari faticoso nella prima uscita. Acerbi segna alla Triestina il primo gol della stagione. Escalante intraprendente, Immobile sbaglia un rigore".

Continua la "rosea":

Si fa imbrigliare dai propri errori e la Lazio deve affannarsi per non cominciare la stagione con una sconfitta. Il 2-2 contro la Triestina matura grazie una rincorsa che premia l’orgoglio della squadra di Inzaghi. Sotto gli occhi del presidente Lotito e del d.s. Tare, una prova da rivedere, gravata dalle gambe appesantite dall’allenamento a tutto campo del mattino per rodare il 3-5-2 oltre che da un terreno inzuppato di pioggia, freno inevitabile alle giocate di qualità dei biancocelesti. Sotto esame. In avvio di gara, il colpo di Acerbi ha aperto la stagione dei gol della Lazio. Tocco sotto porta su trama partita da un corner di Luis Alberto. Lo spagnolo ha acceso la manovra in proiezione offensiva. Ha duettato con Milinkovic. In regia Escalante, testato da vice Leiva, si è fatto notare per la sua intraprendenza nel ruolo. Nella fase iniziale la Lazio ha sfiorato più volte il raddoppio. Non solo con il rigore di Immobile che al 19’ Offredi ha respinto. Poi il bomber di Inzaghi non ha graffiato con un diagonale. Ma nel complesso è mancato in fase conclusiva quel pragmatismo che può fare sempre la differenza. Poco incisivo il gioco in profondità. Caicedo si è fatto notare per essersi procurato il rigore (fallo d Tartaglia). Impreciso anche Kiyine, l’ex Salernitana schierato sulla fascia sinistra per giocarsi chance come rincalzo di capitan Lulic, in attesa di spiragli dal mercato per Fares. Ma anche parecchi affanni in difesa.

Sin dai primi affondi della Triestina, troppi varchi incustoditi. Un palo sul cross di Procaccio deviato da Escalante ha fatto suonare il primo allarme. Il secondo legno della squadra di Gautieri (beccato dai tifosi laziali per i suoi trascorsi con la maglia della Roma) è stato colpito al 39’ da Giorico. Sulla respinta, Gomez ha infilato un incerto Strakosha. Il bis del centravanti della Triestina ha colto in controtempo l’intero reparto arretato di Inzaghi. Al 43’ il suo colpo di testa non ha dato scampo a Strakosha, ma l’azione è fluita dal cross di Sarno senza trovate ostacoli. Subito un altro test. Nella ripresa, Inzaghi ha rifatto la formazione per dare spazio a tutti. Solo Strakosha ha disputato l’intero incontro che l’arbitro Zago ha tenacemente condotto in porto, dribblando in più occasioni la decisione di chiudere in anticipo la gara per il nubifragio he si è abbattuto sullo Zandegiacomo e ha tenuto lontano dallo stadio buona parte dei 410 tifosi in possesso del biglietto acquistato nei giorni scorsi. Un sinistro fulminante di Parolo dopo uno stop di destro ha timbrato il 2-2 al quarto d’ora della ripresa. Poi Badelj ha provato il colpo del k.o. Il test di questo pomeriggio (ore 17, sempre ad Auronzo) contro i dilettanti del Fiori Barp Mas potrà dare qualche indicazione ad Inzaghi che sicuramente si aspettava qualcosa in più dalla gara contro la Triestina. Le successive amichevoli con Padova e Vicenza scorteranno i progressi dei biancocelesti nel ritiro sotto le Tre Cime di Lavaredo. Aspettando che il mercato recapiti a Inzaghi i tanto attesi rinforzi.


► Il Corriere dello Sport titola: "La Lazio fra pioggia ed errori. Un diluvio condiziona la partita. Immobile sbaglia un rigore. Strakosha incerto: oggi c’è Reina. Solo un pari nell'amichevole con la Triestina: di Acerbi e Parolo i gol biancocelesti".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Acqua ed errori a catinelle. Un rigore fallito da golden Ciro (parato da Offredi, che soddisfazione). Non era giornata, l’ultra-bomber si è rivisto solo per un altro lampo (diagonale fuori). Una paperella di Strakosha (s’è fatto scavalcare dal pallone dopo un tuffo, gol dell’1-1), anche una respinta così così nel secondo tempo (salvata da Vavro). Il terreno, devastato dalla pioggia, ha condizionato equilibri e gittate, ha reso problematici i controlli. Per il buon Thomas facciamo valere le attenuanti del pallone-saponetta e dell’erba fradicia, ma deve riscattarsi dopo un finale di stagione travagliato, l’ombra di Reina (oggi toccherà a lui nel secondo test) rischia di avvolgerlo e travolgerlo, c’è bisogno di provvidenzialìtà (l’ha sfoggiata dopo un errore di Lazzari). Inzaghi non sarà indulgente come in passato. Il racconto. E’ f‌inita 2-2 la prima uscita (alluvionata e falsata) della Lazio da Champions, gli ardori e gli schemi sono stati annacquati dal diluvio che s’è abbattuto su Auronzo. S’è giocato sotto l’acqua per 90 minuti, a fine primo tempo l’arbitro Zago di Conegliano ha valutato l’interruzione. Al 45' vinceva la Triestina 2-1, i gol sono nati dall’episodio che ha coinvolto Strakosha (gol di Gomez dopo il palo di Giorico) e da un buco difensivo di Radu e Acerbi (bis di Gomez incornando, cross di Sarno). Entrambi erano impalati, è successo tutto in 4 minuti (dal 38' al 42'). S’è contato anche un autopalo di Escalante. La Lazio era andata in vantaggio con Acerbi, aveva sfumato un errore difensivo della squadra di Gautieri (ex Roma), beccato dai tifosi laziali. Il Leone ha colpito di destro (su angolo di Luis Alberto), era tutto solo sul secondo palo. Va recuperato al meglio anche lui, sul piano tecnico ed emotivo (il rinnovo, da tormentone, non diventi un tormento).

Ieri, dopo un’entrata dura, ha battibeccato con la panchina triestina. Il rigore di Ciro l’ha procurato Caicedo (contatto dubbio con Tartaglia), bella una sua volée. L'identità. Inzaghi è ripartito dal 3-5-2, Gautieri da un 4-3-3 pugnace. Per Simone il modulo è di durata illimitata, sono riconoscibilii movimenti, le scalate, le verticalizzazioni di Luis Alberto, gli inserimenti di Milinkovic e il palleggio (a volte di prima). La nuova Lazio è nuova per modo di dire, si sono visti all’opera solo Escalante e Kiyne (ex Salernitana). Il primo è stato preso da mezzala, verrà utilizzato anche da regista, ha sostituito Leiva (in gruppo dalla prossima settimana) e Cataldi (fermo). Kiyine ha esordito da esterno sinistro. Jony è stato destituito, viene utilizzato da mezzala. Escalante s’è messo in mostra per intercetti e ripartenze. Kiyine è veloce, ha sfiorato il gol due volte (tiro alle stelle, poi un colpo a giro finito fuori), viene valutato tra i vice Fares (se arriverà). Gli esterni di sinistra non possono più essere improvvisati. Ci ha provato anche il baby Armini (paratona di Offredi) , schierato sul centro-destra. Bello il bolide, meno le chiusure. l’autopalo di Escalante è nato da una sua défaillance, s’era fatto saltare da Procaccio (ramanzina di Inzaghi). Nel secondo tempo è rimasto in campo solo Strakosha, dieci cambi (più Raul Moro in corsa).


Il Messaggero online titola: "La nuova Lazio è tornata in campo, gli errori sono quelli vecchi".

Prosegue il quotidiano romano: Partenza bagnata, ma non certo fortunata: solo un pari contro la Triestina. Inzaghi testa la Lazio sotto la pioggia battente nella sua prima uscita, conferma il consolidato 3-5-2 e pure qualche indicazione tattica: Jony reinventato mezz’ala ed Escalante vice Leiva. A preoccupare però non è il risultato (2 a 2) ma, dopo il lockdown (23 gol in 13 gare), i soliti errori in difesa. Strakosha resta fra i pali tutta la partita e inaugura male il suo duello per la titolarità con Reina. Poi Acerbi e Radu regalano al centravanti Gomez la doppietta. Per fortuna comunque non vale la sconfitta. Perché, oltre al diluvio e al gelo, per i 417 audaci presenti (tutto esaurito) allo Zandegiacomo sarebbe stata una punizione troppo severa. L’acquazzone condiziona l’esordio contro la formazione di Serie C, allenata dall’ex romanista Gautieri. L’avvio. L’inizio biancoceleste sprint è una chimera: corner di Luis Alberto e vantaggio immediato col destro di Acerbi (3’), tutto solo in area. L’intensità della pioggia diventa inversamente proporzionale a quello della Lazio, che prima spreca con Kiyine, titolare sulla fascia sinistra (Marusic dalla parte opposta), e poi con Immobile un filtrante di Escalante, posizionato tra Luis Alberto e Sergej in regia. Appena la Triestina s’affaccia, ribalta con Gomez (38’ e 43’) la sfida. Strakosha si lascia sfuggire un tap-in innocuo, forse schizzato sul terreno inzuppato, poi viene trafitto di testa ancora dalla punta, che svetta tra Acerbi e Radu, a cui Inzaghi decide di aggiungere Armini in partenza.

Fascia. Il maltempo mette in dubbio la ripresa, poi si continua. Inzaghi cambia dieci undicesimi della squadra. Entrano Luiz Felipe, Vavro e Bastos in difesa, Lazzari, Parolo, Badelj, Jony e Lukaku in mediana, i due Anderson (Djavan e André) in attacco. Non ci sono punte di ruolo, quindi ci pensa Parolo a infilare in porta il 2-2 al 60’: percussione e assist di Jony, palla al limite, stop col destro e sinistro sotto l’incrocio. La Lazio insegue il successo, soprattutto con Badelj in grande spolvero (tiro a giro sotto l’incrocio respinto) e con Lazzari, già col turbo: "Se penso da dove sono partito, mi sembra un sogno giocare la Champions. Io sono cresciuto tanto nell’ultimo anno, ma devo migliorare ancora negli assist quando arrivo sul fondo. La concorrenza con Marusic per me è uno stimolo. Se gioco bene con la Lazio, l’Italia mi convocherà di nuovo". Bomber. Mancini ora punta su Immobile, in procinto di rinnovo (oltre 4 milioni) da Scarpa d’oro. Rigore sbagliato però ieri da Ciro, un onore per il portiere Offredi fermarlo dal dischetto. Non capiterà più, promesso: "Non vogliamo certo fare la comparsa in Champions - giura il bomber partenopeo – ma dobbiamo anche confermarci in campionato. Daremo tutti del nostro meglio". A cominciare dal secondo test con il Fiori Barp Mas (prima categoria veneta) di oggi (ore 17) pomeriggio. Ieri sono arrivati e si sono allenati Correa, Patric e Akpa Akpro ad Auronzo, ma non saranno ancora in campo. Si spera solo in un risultato, ma sopratutto in un clima diverso.


Il Corriere delle Alpi online titola: "Lazio fermata dalla Triestina. Pari nel primo test stagionale. Finisce 2-2 contro i friulani sotto una pioggia torrenziale. Ciro Immobile sbaglia un rigore. 417 i posti in tribuna tutti andati esauriti".

Prosegue il quotidiano veneto: La Triestina ferma la Lazio sotto una pioggia torrenziale. Finisce 2-2 la prima amichevole dei biancocelesti nel ritiro di Auronzo. Grande prova della squadra friulana, che milita nel campionato di Serie C, mentre da rivedere la prestazione dei ragazzi di Inzaghi. La partita è stata caratterizzata da un diluvio che ha reso il campo scivoloso e pesante. Primo test anche per la macchina organizzativa del ritiro. Sono 417 i posti disponibili in tribuna, tutti esauriti, con steward e blindati della Polizia a controllare il rispetto dei protocolli anti Covid. Riflettori accesi al Rodolfo Zandegiacomo, con Inzaghi che schiera il solito 3-5-2 mandando in campo dal primo minuto i nuovi Escalante e Kiyine a supportare il tandem d’attacco ImmobileCaicedo. Passano solo 3’ e il primo gol del ritiro lo mette a segno Acerbi sugli sviluppi di un corner. La Triestina di Francesco Lodi non sfigura, anzi, e al 15’ centra anche un palo. Al 20’ poi il portiere Offredi neutralizza con una grande parata un rigore a Ciro Immobile; difficilmente l’estremo difensore dimenticherà questo giorno. Match vivace con i laziali che sembrano più imballati nella manovra, dialogano bene e senza paura i friulani. Al 38’ Gomez è lesto ad insaccare dopo il palo di Giorico e a pareggiare i conti. Passano solo 5’ e la Triestina raddoppia: cross dalla sinistra di Sarno, ancora Gomez lasciato solo in area insacca di testa. Al 45’ è 2-1 a sorpresa per i friulani sotto un nubifragio. Per il secondo tempo Inzaghi cambia tutti gli uomini in campo fatta eccezione per Strakosha. La pioggia continua a cadere copiosa con una buona parte del pubblico che ha abbandonato lo stadio. Prova a fare qualcosa di più la Lazio, sfruttando anche la stanchezza degli avversari. Al 60’ Parolo pareggia con un bel tiro da fuori sotto il sette. Nulla di più fino al triplice fischio. Oggi alle 17 Lazio di nuovo in campo contro il Fiori Barp. Mentre Correa, Patric e Akpa Akpro hanno raggiunto in serata i compagni ad Auronzo, salutano il ritiro Immobile e Acerbi attesi dalla Nazionale a Coverciano.



La formazione del primo tempo: Strakosha, Immobile, Caicedo, Acerbi, Milinkovic, Luis Alberto; Radu, Escalante, Marusic (semicoperto dal fotografo), Armini, Kiyine
La formazione iniziale biancoceleste in grafica






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