Sabato 28 Febbraio 2009 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Bologna 2-0
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28 febbraio 2009 - 3.318 - Campionato di Serie A 2008/09 - XXVI giornata - inizio ore 18.00
LAZIO: Muslera, De Silvestri, Siviglia, Cribari, Kolarov, Brocchi (80' Manfredini), Ledesma, Matuzalem (74' Dabo), Foggia, Pandev (59' Rocchi), Zarate. A disposizione: Carrizo, Rozehnal, Radu, Mauri. Allenatore: D.Rossi.
BOLOGNA: Antonioli, Belleri, Terzi, Britos, Lanna, Valiani (46' Marazzina), Mudingayi (80' Coelho), Volpi, Mingazzini, Rodriguez (46' Mutarelli), Di Vaio. A disposizione: Colombo, Zenoni, Amoroso, Castellini. Allenatore: Mihajlovic.
Arbitro: Sig. Russo (Nola) - Assistenti Sigg. Rubino e Altomare.
Marcatori: 35' Zarate, 81' Zarate.
Note: serata umida, terreno in discrete condizioni. Ammoniti Belleri, Mingazzini, Terzi, Cribari, Foggia. Angoli 5-5. Recuperi: 0' p.t., 5' s.t.
Spettatori: 30.000 circa.
Due partite e sei punti per la Lazio. Una doppietta di Mauro Zarate regala il successo ai biancocelesti che sembrano essere usciti dal lungo periodo-no e tornati la squadra divertente di inizio stagione. L'attaccante argentino, che torna al gol dopo un digiuno di 75 giorni, firma il 2-0 con cui la formazione di Delio Rossi stende il Bologna. Il successo ottenuto rilancia le ambizioni europee dei capitolini che tornano a sognare la qualificazione in Coppa Uefa. Il Bologna invece rimane a quota 23. Prologo da raccontare: le grandi accoglienze dei tifosi laziali a due ex come Di Vaio e Mudingayi andati sotto la Curva Nord a ringraziare. Il primo tempo somiglia ad un monologo della Lazio che si fa viva per la prima volta all'11' con una conclusione di Foggia con Antonioli che rimedia in due tempi. I biancocelesti gestiscono costantemente il possesso del pallone, mentre il Bologna bada quasi esclusivamente a difendersi. I rossoblù escono dal guscio al 33' e alla prima sortita offensiva sfiorano il vantaggio: cross di Valiani, Rodriguez colpisce di testa nei pressi dell'area piccola ma spedisce il pallone tra le braccia di Muslera. A spezzare l'equilibrio provvede allora Zarate con una punizione dal limite dell'area felsinea perfettamente battuta: al 35' è l'1-0.
Il gol è un'iniezione di fiducia per i padroni di casa che continuano a spingere soprattutto con l'ispirato ed incontenibile Foggia. La reazione del Bologna è poca cosa e il vantaggio biancoceleste resiste senza problemi fino all'intervallo fischiato da Russo senza recuperi. Il copione cambia parzialmente all'inizio della ripresa: il Bologna, con Marazzina in attacco accanto a Di Vaio, comincia a premere alla ricerca del pareggio. La Lazio retrocede un po', ma mantiene il controllo della situazione. Muslera non deve compiere interventi di rilievo e può limitarsi a guardare le conclusioni imprecise di Marazzina che va al tiro al 65' e al 67'. Troppo poco per impensierire la Lazio che chiude i conti all'81': Zarate scambia con Rocchi e batte Antonioli con un morbido tocco di pallonetto per il 2-0.
Prima del fischio finale la Lazio avrebbe potuto colpire ancora con Rocchi e con Foggia che avrebbe meritato la rete per quanto di buono ha fatto vedere in campo oggi. Ottimo anche Zarate nonostante i soliti egoismi, deludente Pandev che, tra l'altro, non ha gradito troppo la sostituzione. "Lazio ritrovata? Sicuramente, sia dal punto di vista dei risultati che del gioco - dice Foggia ai microfoni di Sky Sport - Fisicamente siamo migliorati tantissimo e ora i risultati arrivano". La formazione di Delio Rossi, con la vittoria di oggi, si riporta al settimo posto in classifica e adesso la qualificazione in Uefa non appare più un miraggio. "Sappiamo che facendo risultati possiamo raggiungere qualche obiettivo, per cui dobbiamo fare più risultati possibili da qua alla fine". Importante anche il ritorno al gol di Zarate. "Ma lui non è mai stato un problema per noi - risponde Foggia - E' un valore aggiunto, un giocatore che fa la differenza in qualsiasi momento".
Fonte: Il Messaggero
La Gazzetta dello Sport titola: "Zarate Kid 2, il ritorno. E il Bologna va giù. Doppietta dell'argentino ora a 10 gol e la Lazio rivede l'Europa. Bologna spento e inconcludente, la situazione si complica".
Continua la "rosea": Il ritorno di Zarate, dopo 76 giorni di astinenza, si materializza in un tardo pomeriggio di scarne emozioni ma di straordinaria importanza per la Lazio. Due a zero al Bologna, firmato dall'argentino che tocca quota 10, con una punizione a foglia morta (complice Antonioli) e un mezzo cucchiaio al termine dell'azione più bella, in tandem col subentrato Rocchi. Aspettando i risultati di oggi, sopravanzate Cagliari, Palermo, Atalanta e Napoli. L'Europa torna a farsi più vicina e peccato che martedì, nell'andata di semifinale di Coppa Italia con la Juve, non ci sarà proprio Zarate, squalificato. Quanto al Bologna, un punto nelle ultime 5 partite, la serie B è tornata ad essere vicinissima. La formichina Mihajlovic ha ormai dilapidato il suo patrimonio. Dopo una sperimentazione quasi infinita, Delio Rossi sembra aver trovato la soluzione. E' vecchia come il calcio e si chiama 4-4-2. Funziona a Lecce, dove la squadra vince 2-0 sfruttando gli spazi regalati giocoforza dai padroni di casa, funziona all'Olimpico con un avversario a lungo arroccato.
Ci vuole maggiore pazienza, minore spettacolo e una palla inattiva per sbloccare il match, che però viene controllato fino al gol della sicurezza senza correre alcun rischio se non quello, agli sgoccioli del match, d'una parata di Muslera sui piedi di Di Vaio. Un 4-4-2 con Foggia, in formissima, laterale di sinistra e quando serve terzo uomo di un attacco che può permettersi la staffetta Pandev-Rocchi, dalla quale l'ex capitano ora panchinaro trarrà grande beneficio. L'altra valvola di sicurezza di Rossi si chiama Matuzalem, che accanto a Ledesma assicura l'opzione del doppio regista e una copertura molto meno avventurosa dei solo muscolari Brocchi (e poi Dabo e poi Manfredini). Dietro, ne vengono favoriti i centrali Siviglia e Cribari, che con la squadra corta sanno farsi valere. Muslera imbattuto da due partite e mezza è un record. Capitolo Bologna. Un 4-5-1 abbottonatissimo, con il più agile Belleri preferito a Zenoni quale terzino destro e con l'improbabile Rodriguez, chissà perché rubato al calcio uruguaiano, quale laterale di sinistra.
Dopo mezzora di controllo del match, col solo Foggia in grado di creare qualche problema, Mihajlovic osa una mossa, il 4-1-4-1 con Mudingayi centromediano e la linea Mingazzini-Volpi-Valiani-Rodriguez avanzata di qualche metro alle spalle di Di Vaio che sembra poter fruttare qualcosa. Ma poco dopo arriva la punizione di Zarate e tocca cambiare spartito. Sinisa lo fa a inizio ripresa: dentro Marazzina e Mutarelli, fuori Rodriguez e Valiani, per un 4-4-2 con Mutarelli vertice alto del centrocampo a rombo. Un po' di coraggio in più ma zero occasioni. E quando Miha a 10' dalla fine proverà il tutto per tutto con Coelho per Mudingayi, togliendo al Bologna il filtro davanti alla difesa (e all'inguardabile Britos), ecco, puntuale, il 2-0 di Zarate. Amen.
La Repubblica titola: "Il Bologna si arrende a Zarate. La Lazio vince 2-0 con una doppietta dell'argentino (non segnava da 75 giorni). Male la squadra di Mihajlovic, troppo rinunciataria, non è mai stata in partita".
L'articolo prosegue: Una doppietta di Mauro Zarate permette alla Lazio di archiviare la pratica Bologna con un secco 2-0 e di ritrovare la vittoria tra le mura amiche dopo oltre due mesi d'astinenza. Tre punti pesantissimi che avvicinano gli uomini di Delio Rossi all'ultimo posto utile per entrare in Uefa e inguaiano ulteriormente il Bologna nella lotta per non retrocedere. Il tecnico laziale, quindi, può sorridere. Non solo per il risultato ma anche per la grande prestazione dei singoli. Zarate ha ritrovato il gol dopo mesi di digiuno, il rientro di Matuzalem sembra aver ridato equilibrio al centrocampo e, infine, la grandissima prestazione di Foggia sulla fascia sinistra lascia ben sperare per il futuro. Resta da vedere la situazione in attacco dove Rocchi, Pandev e Zarate difficilmente possono coesistere tutti insieme contemporaneamente sul rettangolo di gioco. Sorride meno Sinisa Mihajlovic, alla seconda sconfitta consecutiva dopo quella con l'Inter. La situazione in classifica è davvero critica. Un solo punto di vantaggio sulle dirette concorrenti quando queste devono ancora giocare è davvero poca roba. Oggi la squadra non girava e lo si è visto sin da subito.
E' mancato solo il gol a un generosissimo Di Vaio, ma il centrocampo non è mai riuscito a dare appoggio all'attaccante sempre isolato tra le maglie biancocelesti. L'inserimento di Marazzina e, soprattutto, la sostituzione di Rodriguez a inizio ripresa hanno ridato vigore a una squadra che nel primo tempo era troppo molle e prevedibile. Ma veniamo alla gara. Parte subito forte e aggressiva la Lazio che ci prova soprattutto con i tiri da fuori. Prima Foggia, poi Brocchi, quindi Zarate, ma la mira è sempre scarsa. E' ancora Foggia, però, a rendersi pericoloso con un diagonale dalla sinistra che Antonioli blocca in due tempi. Il Bologna rimane basso nella propria trequarti e gli uomini di Delio Rossi ne approfittano per affermare la propria supremazia territoriale. Poco dopo la mezzora un fallo ingenuo di Mudingayi al limite dell'area manda Zarate sul pallone. L'argentino pennella una punizione perfetta che scavalca la barriera e si insacca nell'angolino dove Antonioli non può arrivare. La reazione ospite sta tutta in una conclusione ravvicinata di Rodriguez che trova la deviazione in angolo di Cribari. E' l'ultima emozione di un primo tempo di stampo biancoceleste.
Nella ripresa Mihajlovic prova a giocarsi le carte Mutarelli e Marazzina. Proprio l'attaccante rossoblu si rende pericoloso prima con un colpo di testa su azione d'angolo, poi con un tiro al volo dal limite che termina alto. Nel momento migliore degli ospiti, però, arriva il raddoppio della Lazio ancora con Zarate che chiude, con un colpo sotto dal limite dell'area piccola, un triangolo col neo entrato Rocchi. Proprio il capitano laziale prova in un paio d'occasioni la gloria personale, ma entrambe le volte è sfortunato nella mira. Al 44' Di Vaio tenta di riaprire la gara con una conclusione al volo da dentro l'area di rigore ma Muslera è bravissimo nel chiudergli lo specchio della porta. Finisce 2-0 tra gli applausi dell'Olimpico.