Mercoledì 26 ottobre 2011 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Catania 1-1
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26 ottobre 2011 - 3.436 - Campionato di Serie A 2011/12 - IX giornata - inizio ore 20.45
LAZIO: Marchetti, Konko, Biava (43' Diakite), Stankevicius, Radu, Brocchi, Ledesma, Lulic, Cisse (57' Hernanes), Klose, Sculli (70' Kozak). A disposizione: Bizzarri, Scaloni, Cana, Rocchi. Allenatore: Reja.
CATANIA: Andujar, Izco, Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese (77' Sciacca), Almiron, Lodi, Delvecchio (63' Lanzafame), Bergessio, Maxi Lopez (72' Catellani). A disposizione: Campagnolo, Ricchiuti, Paglialunga, Barrientos. Allenatore: Montella.
Arbitro: Sig. Gava (Conegliano) - Assistenti Sigg. La Rocca e Stallone - Quarto uomo Sig. Calvarese.
Marcatori: 17' Klose, 63' Bergessio.
Note: ammoniti al 20' Lulic, al 28' Marchese, al 58' Spolli, all'85' Lanzafame, all'89' Lodi tutti per gioco scorretto, al 92' Bergessio per comportamento non regolamentare. Angoli 3-8. Recuperi: 1' p.t., 4' s.t.
Spettatori: 30.000 circa.
► I calciatori convocati per la partita odierna
La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio, super Klose non basta. Il Catania si guadagna il pari. Il quinto gol stagionale del tedesco illude gli uomini di Reja, raggiunti sull'1-1 nella ripresa da Bergessio: il primato in classifica sfuma. Montella imbattuto da 5 partite".
Continua la "rosea": Dura un'ora il sogno della Lazio di volare da sola in testa alla classifica. Illusi dal quinto gol stagionale di Klose al 17', confortati dal tracollo dell'Udinese a Napoli, gli uomini di Reja vengono riportati sulla terra da Bergessio, che al 18' della ripresa firma l'1-1 e nega alla Lazio la vetta. Ma il pari che il Catania strappa all'Olimpico (il quinto risultato utile consecutivo per gli uomini di Montella) è più che meritato, perché i siciliani soffrono nei primi 25' ma escono alla distanza, complice anche la difesa improvvisata da Reja, che non ha dall'inizio lo squalificato Dias (rimpiazzato nell'undici titolare da Stankevicius) e perde Biava a fine primo tempo (al suo posto Diakite). Reja sceglie il 4-3-3 e il tridente Cisse-Klose-Sculli. Il tecnico chiede soprattutto a Konko sulla destra di supportare continuamente la manovra offensiva, ed è proprio da quella parte che i padroni di casa costruiscono le loro occasioni migliori. Perché Marchese, esterno sinistro difensivo nel 5-3-2 del Catania, è molto più bravo quando attacca che quando difende e soffre la velocità di Cisse.
L'azione dell'1-0 laziale, infatti, parte proprio da quella parte: Brocchi scodella una palla per la testa di Klose, che schiaccia sfornando il suo quinto gol stagionale. Il Catania (sesta gara di fila con almeno un gol incassato) ci mette qualche minuto a metabolizzare lo svantaggio, poi riparte a testa bassa. Con i cross dell'ispirato (offensivamente) Marchese che mettono in difficoltà anche Marchetti, le incursioni di Almiron e un guizzo di Maxi Lopez. Ma il gol non arriva e la Lazio torna negli spogliatoi in vantaggio 1-0 ma con un cambio in meno, visto che al 43' Biava alza bandiera bianca per uno stiramento ai flessori della coscia destra. Il Catania parte fortissimo in avvio di ripresa e mette alle corde la Lazio, penalizzata da un centrocampo che fa poco filtro e infilata a sinistra dalle incursioni di Marchese. Il terzino al 3' sforna un cross toccato da Maxi Lopez e girato verso la porta da Bergessio: fortuna per la Lazio che Marchetti è attento e sforna una super parata. Reja prova a cambiare le cose inserendo Hernanes al posto di Cisse, spentosi alla distanza, ma al 18' il Catania trova il pari: la firma è di Bergessio, bravo ad infilare Marchetti dopo un brutto errore difensivo di Stankevicius.
La Lazio prova a riprendersi, appoggiata a qualche invenzione di Hernanes (non è al meglio e si vede) e alle giocate di Klose, che svaria su tutto il fronte d'attacco, ma è il Catania a creare più pericoli, anche perché gli uomini di Reja alla distanza sentono la fatica. Finisce 1-1: la Lazio interrompe la striscia di tre vittorie consecutive e conferma le difficoltà all'Olimpico, dove ha battuto solo la Roma. Il Catania continua a volare: in trasferta non vince da un anno, ma ha già 11 punti, gli stessi della Roma.
Dal Corriere dello Sport:
La Lazio di Reja spreca l'occasione di andare prima da sola in testa alla in classifica e viene fermata dal Catania sull'1-1. Non basta ai biancocelesti il gol di Klose per portare a casa tre punti che avrebbero significato il primato. Troppe le assenze per i capitolini (Matuzalem, Mauri, Dias, Gonzalez) che alla fine del primo tempo hanno dovuto fare i conti anche con l'infortunio di Biava costringendo il tecnico goriziano a buttare nella mischia Diakite per un'inedita coppia centrale di difesa. Nel primo tempo la squadra romana è viva e nei primi 30' mette in seria difficoltà l'undici di Montella creando moltissime palle gol: Sculli è due volte pericoloso (prende anche un palo) ma il vantaggio lo sigla il solito Klose dopo un'azione magistrale a centrocampo. Il vantaggio non ferma la Lazio che sempre con Sculli sfiora in due occasioni il raddoppio che avrebbe girato definitivamente la sfida.
Il Catania però reagisce e solo un grande Marchetti impedisce il pari già nel primo tempo. Nella ripresa la squadra di casa scende in campo distratta e molle, il Catania ne approfitta e dopo una clamorosa palla gol di Bergessio (parata incredibile di Marchetti da distanza ravvicinata) trova il pareggio sempre con l'attaccante argentino che approfitta di un clamoroso errore di Stankevicius in disimpegno su un innocuo cross al centro dell'area. L'ingresso di Hernanes non basta ai biancocelesti che con il brasiliano sfiorano in due occasioni, sempre con tiri dalla distanza, il gol del vantaggio. L'assalto finale è solo di foga e la Lazio deve accontentarsi di un punto che vale comunque il secondo posto della classifica insieme all'Udinese ad una sola lunghezza dalla Juve capolista. Ma l'amarezza è tanta per la grande occasione gettata alle ortiche. Ma non c'è tempo di pensare perché domenica c'è già la trasferta a Cagliari.
Il Messaggero titola: "Rimpianto Lazio, 1-1 con il Catania. Molti rimpianti per la Lazio, che poteva ritrovarsi sola in testa alla classifica ma si fa raggiungere dal Catania".
L'articolo prosegue: Reja conferma l'undici annunciato alla vigilia, con Klose rifinitore alle spalle di Cisse e Sculli. La Lazio affronta con convinzione l'avversario ed è Klose al 17' a sbloccare di testa, appoggiando in rete un bel pallone servito da Brocchi. Sessanta minuti da sola in testa alla classifica, poi il sogno della Lazio si infrange sul pareggio siglato da Bergessio con la decisiva collaborazione di uno svagato Stankevicius, impiegato al posto dello squalificato Dias. Un mancato rinvio che i biancocelesti pagano a caro prezzo, anche se possono sempre vantare un secondo posto a quota 15 punti (10 ottenuti fuori casa e solo 5 all'Olimpico), in compagnia dell'Udinese, sconfitta a Napoli. Il Catania è stato bravo a scuotersi da un certo torpore e ha portato via un punto senza rubare nulla.
Anzi, già al 3' del secondo tempo Marchetti si era dovuto superare su Bergessio per evitare il pari. Reja deve adattarsi al 4-3-3 per le assenze di Mauri, Matuzalem e, inizialmente, di Hernanes (a sorpresa in panchina e addirittura in campo dal 12' della ripresa). Montella risponde con una difesa a cinque, pronta a passare a quattro quando il Catania attacca. Maxi Lopez tiene palla, cerca di far salire la squadra, ma è solo contro la difesa avversaria. Nel primo tempo la parata più difficile Marchetti la deve sfoderare al 36', su un gran destro di Almiron, alzato sopra la traversa. Andujar invece già al 2' si trova a tu per tu con Sculli, lanciato da Cisse. Il controllo è sbagliato ed Izco si salva in angolo. Chi non si ferma mai è Brocchi. Dal suo piede partono i suggerimenti più pericolosi, come quello che al 17' Klose trasforma in gol di testa, nonostante il disturbo di Bellusci. È il momento migliore della Lazio (gasata anche dalla notizia del gol di Lavezzi contro l'Udinese). Al 25' un altro cross millimetrico di Brocchi spiove sulla testa di Sculli. Andujar devia in angolo. Da qui il pallone di nuovo per la capocciata di Sculli ed il portiere del Catania risponde ancora bene. Klose gioca in attacco, a centrocampo e - se serve - non si vergogna di rientrare per dare una mano in difesa. Che va in affanno un paio di volte verso la fine del tempo.
Al 42' ai già numerosi assenti si aggiunge Biava, costretto a uscire per infortunio. Il succo della ripresa è tutto in quella palla ciccata da Stankevicius per la gioia di Bergessio. Maxi Lopez continua a battersi bene, finché Montella non lo sostituisce con Catellani. Per fare posto ad Hernanes, Reja toglie uno spento Cisse (e si becca un'occhiataccia). Il brasiliano si muove bene, nonostante la distorsione alla caviglia, e tenta un paio di volte il tiro senza trovare la porta. Ma il Catania resta ordinato ed attento fino alla fine, spegnendo il sogno della Lazio.
La Repubblica titola: "Lazio, occasione sprecata. Il Catania strappa il pari. La squadra di Reja manca l'occasione di salire da sola al comando facendosi fermare sull'1-1 dagli etnei. Klose illude, nella ripresa Bergessio trova il gol che gela l'Olimpico".
L'articolo prosegue: Non c'è tre senza quattro. Dopo Novara, Inter e Fiorentina, è la Lazio a sentirsi sicura troppo presto contro un Catania che a questo punto si candida come una delle rivelazioni di questo scorcio iniziale di campionato. I capitolini, che vincendo avrebbero occupato la vetta della classifica in solitaria, rimangono al secondo posto: l'1-1 dell'Olimpico lancia invece la Juventus, vittoriosa nell'anticipo di ieri. Montella non rinuncia al 5-3-2: Bergessio fa coppia con Maxi Lopez visto il forfait di Gomez. Non è da meno la Lazio: Dias squalificato, Gonzalez-Matuzalem-Mauri infortunati. I padroni di casa entrano nel match senza un centrocampo intero, oltre al proprio leader difensivo. La sorpresa la desta Hernanes, assente annunciato: il Profeta va in panchina e giocherà anche una discreta mezz'ora di gara. Reja opta per un 4-3-3 con Cisse e Sculli larghi e Klose a fungere quasi da regista offensivo. Il tedesco mette in mostra tutta la sua intelligenza tattica, senza perdere l'istinto del killer. Al bomber basta infatti un pallone per punire Andujar. Minuto 17, cross di Brocchi dalla trequarti: Legrottaglie tiene in gioco tutti, compreso l'ex Bayern. Colpo di testa dal vertice sinistro dell'area, la schiacciata è vincente nonostante un piede di Bellusci ad altezza volto.
Il vantaggio galvanizza i biancocelesti che tra il 24' e il 26' sfiorano in ben tre occasioni l'allungo. Il protagonista, nel bene e nel male, è sempre Andujar, che prima sbaglia l'uscita su un cross di Ledesma rischiando di regalare la palla-gol a Klose e poi dice no a Sculli per due volte: di piede, spedendo sul palo un diagonale del calabrese, e d'istinto, su un colpo di testa arrivato sugli sviluppi di un angolo. La sfuriata rimette gli ospiti sul binario giusto. Dopo la fuga di Cisse al 35' - Sculli non taglia sul primo palo sul pallone messo in mezzo dal francese - è Almiron a suonare la carica: destro dai 30 metri, Marchetti alza in corner. E' un segnale che si manifesta al meglio dopo l'intervallo: nel frattempo la Lazio aveva perso anche Biava per problemi fisici, dentro Diakite. Il tandem con Stankevicius è inedito, la coppia va in crisi quasi subito. Terzo della ripresa, cross di Marchese sul quale Maxi Lopez fallisce l'aggancio: meglio per lui, la sfera raggiunge Bergessio che in un fazzoletto d'area gira col mancino, esaltando i riflessi di Marchetti. I biancocelesti non riescono più a ripartire, Hernanes per Cisse è un cambio che non va ad intaccare l'andamento del match: dopo 18 minuti di assalto gli etnei passano.
Un pallone apparentemente innocuo piomba in area, Stankevicius ne calcola male il rimbalzo e il suo controllo di petto è un assist per Bergessio: l'ex Saint-Etienne stavolta non perdona. Il Catania, dopo aver prodotto il massimo sforzo e pesantemente sbilanciato per l'ingresso di Lanzafame, rischia di complicarsi nuovamente la vita. Radu e Lulic duettano alla grande a sinistra, il rumeno centra per Sculli che spreca la terza - e ultima - chance della sua partita. Subentra infatti Kozak, praticamente mai servito dai compagni. Gli ospiti ritrovano l'assetto giusto, Hernanes cerca di salire in cattedra con un paio di conclusioni da fuori senza sostanza. Il vero brivido finale percorre la schiena dei sostenitori laziali: Catellani irride Stankevicius e trova il fondo, tocco all'indietro per Almiron il cui tiro è sporcato in maniera decisiva da Brocchi. La sfida termina sull'ennesimo destro da lontano di Hernanes: un tempo a testa, 1-1 sostanzialmente giusto tra due squadre in piena salute.
Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
Reja: Lazio, tante assenze. Mancati anche troppi gol. Il tecnico biancoceleste: "Quando giochi ogni tre giorni non hai un attimo di respiro e per noi, considerando anche i tanti infortunati, non è un momento facile. Poi nel primo tempo se avessimo sfruttato tutte le occasioni che avevamo avremmo potuto difenderci meglio nel secondo tempo". La Lazio di Reja resta per un'ora in testa alla classifica, ma poi il gol di Bergessio ha levato il primato ai biancocelesti. C'è un po' di amarezza nelle parole del tecnico biancoceleste che però rimane soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi: "È andata male, ma i ragazzi hanno lottato e la gente ha applaudito e sottolineato la nostra prestazione che è stata comunque di livello. Inoltre ci sono tanti infortuni e assenze in questo momento che ci stanno condizionando senza considerare che giocando ogni tre giorni non è affatto facile esprimersi sempre ad un certo livello. Non ci sono certi ricambi che possano dare una freschezza costante". Reja sottolinea anche che nel primo tempo la Lazio ha espresso un buon calcio e se fosse arrivato il 2-0 magari la partita sarebbe cambiata: "La cosa che mi dispiace è che non abbiamo chiuso nel primo tempo. Raddoppiando nei primi 45' la partita poteva cambiare ma alla fine non siamo stati molto fortunati nel trovare la via del gol nel primo tempo. Poi nella ripresa siamo calati e il Catania ha fatto vedere le sue qualità soprattutto fisiche".
Infine una riflessione su Cisse e Marchetti: "Cisse è quello che ha giocato più di tutti ma ha bisogno di sbloccarsi per giocare più serenamente. Ora bisogna aspettare che si sblocchi, lo speriamo tutti solo che è venuto giocare in un campionato con pochi spazi, dove nessuno ti concede niente. Quando si sarà acclimatato darà il suo contributo. Marchetti? Ha giocato benissimo e ha fatto due-tre interventi davvero importanti". Un po' di delusione ma anche tanto ottimismo per Marchetti che domenica ritroverà il Cagliari al Sant'Elia: "Peccato per non esser riusciti a far gol - afferma l'estremo difensore biancoceleste - ci siamo buttati lì davanti e con un pizzico di fortuna potevamo vincere. Comunque la classifica è buona. Manca la concretezza? Sono momenti, alle volte basta una zampata per buttarla dentro, non credo sia un problema, spero che gli attaccanti si sblocchino. Domenica a Cagliari? Nessuna rivincita, ho una parte della mia vita lì, ritorno volentieri".
Da Il Messaggero:
C'è rammarico in Edy Reja che per circa un'ora ha accarezzato la vetta solitaria della classifica e alla fine è stato costretto al pareggio dal Catania. "Nel primo tempo benissimo abbiamo avuto quattro occasioni per chiudere - dice -, ma c'è mancata un po' di lucidità. Paghiamo anche gli sforzi in Europa League. Il Catania aveva una difesa forte fisicamente, ma vorrei sottolineare il carattere dei miei giocatori che hanno provato a vincere sino alla fine. Rispetto alle occasioni che creiamo ci manca qualche gol, siamo troppo apprensivi. Prima o poi la fortuna girerà".
Sulla prestazione dei singoli il tecnico dei biancocelesti dice che "forse Cisse paga le partite ogni tre giorni e il periodo; lui ha un potenziale importante di velocità e di tiri in porta, spero possa sbloccarsi al più presto. Sconta il minutaggio alto che ha accumulato. Come lui anche Konko e Lulic, ci sono giocatori che hanno un po' di respiro, ma purtroppo il periodo è duro. Marchetti è coraggioso e sta trovando sicurezza, l'ho sempre detto, è un gran giocatore, anche oggi si è confermato tale. Stankevicius? Ha fatto una grande partita al di là dell'azione sfortunata del gol".
Galleria di immagini sulle reti della gara | |
► Per questa partita il Mister biancoceleste Edoardo Reja ha convocato i seguenti calciatori:
- Portieri: Bizzarri, Carrizo, Marchetti;
- Difensori: Biava, Diakite, Konko, Lulic, Radu, Scaloni, Stankevicius, Zauri;
- Centrocampisti: Brocchi, Cana, Del Nero, Ledesma;
- Attaccanti: Cisse, Kozak, Klose, Rocchi, Sculli.
- Successivamente ai suddetti convocati viene aggiunto anche Hernanes
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