Mercoledì 25 luglio 2007 - Oberaich - Lazio-Paykan 2-0

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25 luglio 2007 - Amichevole precampionato

LAZIO: Ballotta (55' Berni), Scaloni, Cribari (85' Kolarov), Stendardo, Zauri, Behrami (79' Baronio), Ledesma, Mutarelli (62' Manfredini), Mauri (69' Del Nero), Rocchi (46' Makinwa), Pandev (71' S.Inzaghi). A disposizione: Zallocco, De Silvestri, Belleri, Faraoni, Tare. Allenatore: D.Rossi

PAYKAN: Moradi (60' Ashna), Memar, Mohammadi, Khosravi, Bagheri, Salmani, Khangoli, Tahmasebi, Ghorbani (30' Dieudonne), Haydari (62' Etehad), Rezapoor. A disposizione: Sarasiabi, Afomians, Tajik, Gervais. Allenatore: Ebrahim.

Arbitro: Sig. Robisch (Austria).

Marcatori: 17' Zauri, 89' Del Nero.

Note: ammonito Sarasiabi. Recuperi: 2' p.t., 0' s.t.

Spettatori: 1.000 circa.

Daniele Rindone su Il Corriere dello Sport scrive: La Lazio batte anche la fatica. Con un gol per tempo (Zauri e Del Nero) archiviata la pratica Peykan: è il quinto successo su sei partite. Facile a dirsi, più difficile a farsi; spesa energetica massima: la Lazio pensava di rastrellare il modesto Peykan ed invece è riuscita ad appioppargli solo due golletti. Battaglia impari? Macché, il test di ieri, per quanto inferiore rispetto a quelli effettuati con i duri dello Stoccarda e gli arcigni del West Ham, s'è rivelato più tosto del previsto a causa delle gambe pesanti. Con questa fulminea missione compiuta la squadra ha comunque esteso il suo dominio in terra d’'Austria. Sesta partita e quinta vittoria (il resto di un pareggio) a meno di venti giorni dal preliminare di Champions League è grasso che cola, i biancocelesti non sono buontemponi che s'accontentano, assolutamente, ma le fatiche, al quindicesimo giorno di lavoro effettive si sono fatte sentire. I due golletti sono bastati ed avanzati. La formalità è stata sbrigata nel giro di 17 minuti, il tempo necessario a capitan Zauri per infilarsi in area (superbo assist millimetrico di Ledesma) e battere a bruciapelo Moradi sfruttando un palo-carambola. Il raddoppio è stato servito al 44' del secondo tempo a Del Nero (entrato al posto di Mauri).

Gli iraniani nel primo tempo non hanno fatto altro che barcollare come pugili sull'orlo del kappaò (la Lazio s'è divorata cinque occasioni da gol pulite pulite con Rocchi e compagni...), nella ripresa si sono chiusi a riccio e sono ripartiti in contropiede rischiando di far male, ed anche molto. Rossi non deroga dal tradizionale 4-3-1-2 con il Peykan ha risparmiato la maggior parte degli uomini schierati il giorno prima nel match bis con il Kapfenberg. Sul piano tecnico non c'è stata partita, ma sul piano dei muscoli sì. La Rossi-band, in formazione tipo, nella fase iniziale non ha fatto altro che giocare come sa, ha palleggiato a centrocampo senza dannarsi più di tanto e si è affidata ai suoi fulmini di guerra là davanti (Rocchi e Pandev, pungenti ma imprecisi). In generale meglio la Lazio dei primi 45': non ha tardato ad assumere l'iniziativa e ad esercitare la sua asfissiante pressione offensiva. Il Peykan s'è trovato a rincorrere ma non s'è arreso al primo colpo pure se alle sue stanghe c'erano attaccati onesti ronzini. Gli iraniani l'hanno mesa sul piano fisico (omaccioni mica da niente...), si sono fatti forte di una collaudata organizzazione difensiva e di un arbitro che, clamorosamente, ha negato alla Lazio tre rigori netti. Lazio che alla fine s'è limitata a controllare la partita preoccupandosi di contenere i ritmi entro i limiti ragionevoli.

Rossi ha raccolto nuove impressioni ed ha registrato conferme; Scaloni continua a galoppare gioiosamente sulla fascia destra, Ledesma orchestra bene i tempi del gioco; Mauri fa da pendolo tra centrocampo ed attacco; Pandev e Rocchi si sono trovati a memoria pure se non hanno capitalizzato; Ballotta è stato provvidenziale in un'occasione; la difesa ha retto; morale della favola: la stanchezza a volte prevale sulle migliori intenzioni ma il pronostico è stato rispettato. In prima pagina, invece, impera il mercato: nuovo tentativo per l'albanese Erjon Bogdani del Chievo ed anche per Bojinov, sempre in lite con la Fiorentina.


La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio in forma Champions. Zauri e Del Nero mettono k.o. il Peikan: biancocelesti in continua crescita".

Continua la "rosea": Il cantiere-Lazio continua a progredire. Quinta amichevole e quarto successo per la squadra biancoceleste, che supera per 2-0 gli iraniani del Peikan con reti di Zauri e Del Nero. Due gol, uno in apertura ed uno in chiusura, ma potevano essere molti di più, perché specie nel primo tempo i laziali hanno fatto a gara a non infierire sul portiere iraniano Moradi. Ci si è messo pure l'arbitro che ha negato due rigori (e forse anche un terzo) alla squadra di Rossi. Proteste nessuna, ovviamente. E neppure rimpianti per un punteggio che poteva essere più largo. L'importante, di questi tempi, è vedere se il progetto di gioco fa progressi oppure no. E, sotto questo punto di vista, la Lazio può stare tranquilla. Perché, dopo le positive prove con Stoccarda e West Ham, anche contro il più abbordabile Peikan (terzo classificato nell'ultimo campionato iraniano e vincitore della coppa nazionale) la Rossi-band ha dimostrato di aver preso il ritmo giusto sulla strada che porta al preliminare di Champions League. Undici reti fatte ed una sola subita nelle cinque amichevoli disputate fin qui (solo la prima contro una rappresentativa dilettantistica, le altre tutte con squadre di livello) testimoniano la buona condizione raggiunta da Zauri e compagni.

Il capitano, autore del primo gol contro il Peikan (preciso diagonale su lancio di Ledesma) ha guidato una difesa che non ha sbagliato un colpo. Non altrettanto precisi, in questa occasione, gli attaccanti. Rocchi, Pandev, Mauri, Makinwa e anche Behrami hanno fallito comode occasioni da rete. Ci ha pensato così Del Nero a firmare il raddoppio nel finale. La squadra di Rossi, comunque, crea occasioni da rete con estrema facilità. E il tecnico, infatti, è abbastanza soddisfatto. Rossi, piuttosto, è preoccupato per quanto successo a Peschici, di cui è cittadino onorario (lì ha da anni la casa delle vacanze) e dove in questi giorni alloggiava la sua famiglia (moglie e figlie sono state tratte in salvo via mare come migliaia di altri bagnanti). "Adesso è tutto ok - dice Rossi -. Non c'è più di che preoccuparsi. Resta il rammarico per quanto successo. Anche perché è una calamità che avrà conseguenze negative per quella zona che ha nel turismo una delle poche risorse".