Sabato 21 luglio 2007 - Lebring - Lazio-West Ham 2-0
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21 luglio 2007 - Amichevole precampionato.
LAZIO: Ballotta, Scaloni (71' De Silvestri), Stendardo, Cribari (73' Diakite), Zauri (69' Kolarov), Mudingayi (46' Behrami), Ledesma (81' Baronio), Manfredini (69' Firmani), Mauri (55' Del Nero), Pandev (61' Rocchi), Makinwa (71' S.Inzaghi). A disposizione: Berni, Belleri, Faraoni, Tare. Allenatore: D.Rossi.
WEST HAM: Green, Spector (46' Gabbidon), Davenport (46' Collins), A.Ferdinand (59' Dailly), McCartney (46' Upson), Bowyer (78' Collison), Mullins (46' Boa Morte), Parker, Etherweton (71' Reids), Ashton (46' Cole), Bellamy. A disposizione: Wright, Walker. Allenatore: Curbishley.
Arbitro: Sig. Eisner (Austria).
Marcatori: 14' Stendardo, 50' Pandev.
Note: assenti per infortuni Siviglia, Mutarelli, Meghni e Tuia. Ammonito Bowyer. Al 68' l'arbitro Eisner ha concesso un calcio di rigore per fallo di Cribari su Boa Morte ma Ballotta ha parato il tiro di Bellamy. Zauri è stato costretto ad uscire per un risentimento muscolare. La partita è terminata con sei minuti di anticipo.
Spettatori: 1.000 circa.
Il Corriere dello Sport titola: La Lazio incanta. Stendardo e Pandev firmano il successo (2-0) contro il West Ham. Applausi per Scaloni e Kolarov. Ballotta para un rigore a Bellamy.
Per Daniele Rindone: Lazio, vittoria che conta. Quarta partita amichevole per i biancocelesti e quarto successo, nove i gol segnati e solo uno subito. Per Rossi la Lazio è sulla strada giusta, ha elogiato Kolarov per la grande personalità ed ha concesso solo pochi minuti a Rocchi, reduce da due giorni di febbre. Già a mille Pandev che accusa sette chili in meno dello scorso anno.
La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio si scopre già in forma Champions. Stendardo e Pandev piegano il West Ham, più avanti nella preparazione. Gioco fluido, con un super-Ballotta".
Continua la "rosea": La Lazio va. Forse anche troppo. La squadra di Rossi sembra già in forma-Champions, nonostante ai preliminari manchino ancora 25 giorni. Dopo il buon pareggio con lo Stoccarda i biancocelesti piegano per 2-0 il West Ham, più avanti nella preparazione rispetto ai Rossi boys e per nulla disposto a fare la figura dello sparring-partner. Bene la formazione romana soprattutto nella prima mezzora, fin quando cioè le gambe hanno retto. Esame superato a pieni voti soprattutto dal reparto arretrato, che ha concesso agli inglesi solo tre opportunità. Nella prima Ballotta è stato salvato da Bellamy che ha involontariamente respinto una conclusione di Davenport. Ma nelle altre due il nonno della serie A ha chiuso a chiave la porta con interventi davvero straordinari (prima ha negato il gol a Cole, quindi ha neutralizzato il rigore calciato da Bellamy a metà ripresa, che avrebbe potuto riaprire la gara).
Partita maschia, come sempre accade quando ci sono di mezzo gli inglesi. La Lazio è stata brava a calarsi nella parte, rispondendo per le rime all'atteggiamento aggressivo degli Hammers. Ad aprire le marcature è stato Stendardo al 14' con un tap-in vincente di testa dopo un "cucchiaio" di Makinwa finito sul palo. Il raddoppio è arrivato in apertura di ripresa grazie a un delizioso pallonetto di Pandev da trenta metri. La Lazio avrebbe potuto ulteriormente arrotondare il punteggio se Makinwa fosse stato più preciso nella conclusione dopo un'ottima azione personale. Ma a Rossi va benissimo anche così. La sua squadra cresce, il gioco appare già abbastanza fluido e anche i rincalzi sembrano in palla (Makinwa non ha fatto rimpiangere Rocchi che è stato utilizzato solo nel finale perché ancora febbricitante). Unica nota stonata della giornata la cornice in cui si è giocato. Clima da sagra di paese con spalti a ridosso del campo e tifosi sul terreno di gioco durante l'intervallo. Non solo. L'impianto privo di illuminazione ha costretto l'arbitro a fischiare la fine con 6' di anticipo a causa dell'incombente oscurità.