La cena natalizia 2015
La sera del 17 dicembre 2015 la Lazio si riunisce presso il "Castello della Spizzichina" sulla via Cassia per il tradizionale scambio degli auguri natalizi. Di seguito riportiamo alcuni articoli di stampa ed immagini sull'evento.
Dal Corriere dello Sport del 18 dicembre 2015:
Buon Natale con Matri, sono suoi i gol sotto l'albero. Tre regaliin una settimana: Saint-Etienne, Sampdoria e Udinese. Un bomber in giacca e cravatta alla cena natalizia di ieri organizzata dalla Lazio in un castello sulla via Cassia. Riflettori e flash per lui e la fidanzata Federica Nargi, sempre chic e ricercatissimi, una coppia alla moda. Bomber Matri detto Mitra fa venire voglia di champagne, è molto cool anche in area di rigore, è salito a quota sei reti stagionali (tre in campionato, due in Europa League, una in Coppa Italia). All'Udinese non dà scampo, otto gol in carriera, gli ultimi tre con la Lazio. Il titolare, ora, è lui. Giocava meno di tutti, entrava e segnava comunque. Adesso il posto non glielo toglierà nessuno, giocherà e segnerà ancora di più. Pioli si sta affidando a Matri per salvarsi, continuerà a farlo domenica contro l'Inter. Tre gol di fila, una striscia d'oro. Ha sempre creduto nel successo con l'Udinese pur giocando in uno stadio mai così vuoto, a fine primo tempo era stato chiaro: "Non è bello giocare così. Dobbiamo trovare gli stimoli dentro di noi. Non stiamo andando bene in questo periodo quindi ne abbiamo già tanti. E' normale, sarebbe bello giocare in uno stadio pieno". Buon Natale alla Lazio, buon Natale a Pioli. Ha bisogno di auguri in vista della sfida all'Inter e del futuro. Matri e Cataldi hanno reso più dolce la cena e l'incrocio tra il tecnico e Lotito, pronto come ogni anno alla prova del brindisi con i suoi allenatori.
In caso di sconfitta, sai che atmosfera. Pioli ieri è salito sul palco, ma non ha proferito parola, è stata una sua scelta. L'ha scampata, sa di essere in bilico sul trapezio, in un equilibrio pericoloso, sente ancora pressione addosso. Lotito, Tare e Pioli a fine serata hanno tagliato la torta fatta di crema chantilly e fragoline di bosco. Scene già viste in passato, un'immagine di unione a prova di conferma. E' stata una cena terapeutica, si spera. Dirigenti, tecnici e giocatori seduti vicini. Il capitano, il Principito Biglia, ha rivolto i suoi auguri: "E' bello stare tutti insieme, in famiglia. Questa Lazio merita ancora di più. Si vede che la squadra vuole vincere, lascia tutto in campo. Non siamo felici, in classifica vogliamo stare più su. Abbiamo fatto bene in Europa, siamo ai quarti di Coppa Italia, sarebbe bello andare a Milano e prendere i tre punti per chiudere l'anno. Abbiamo le qualità per riuscirci". Poi l'ammissione: "Abbiamo ricevuto dei colpi duri quest'anno, mi riferisco alla sconfitta in Champions e all'assenza dei tifosi dovuta alla divisione delle Curve. Tutto questo si è sentito. I tifosi danno calore all'Olimpico, devono stare allo stadio, è il loro posto. A noi serve supporto, sono l'uomo in più. Lo capiamo, non stiamo dando le soddisfazioni che chiedono, possiamo uscirne tutti insieme. Ci siamo ricompattati, abbiamo ricominciato a fare ciò che facevamo l'anno scorso. Mancano solo i risultati positivi, si rivedrà la Lazio conosciuta". Felipe è in crisi, prova a sorridere: "D'ora in poi speriamo in una bella striscia di vittorie. Sappiamo perché i tifosi ci fischiano, vogliamo renderli felici. L'Inter mi ricorda la serata memorabile vissuta l'anno scorso a San Siro. Nel 2016 tornerò sicuramente a segnare, ne sono convinto! Ma c'è ancora una partita da giocare nel 2015...". Prima della torta menu Templari, in linea col castello. Gusti mari e monti. Dopo un ricchissimo buffet, tra frittini e angoli di delizie, nei piatti sono stati serviti ravioli con ripieno di ricotta di bufala e porcini, lattonzolo (o maialino) al vin santo e olive. Per concludere spumante dolce. Nell'intermezzo raffica di barzellette del comico Geppo. Niente brutti scherzi, a Natale.
Da La Repubblica:
Metti una sera a cena in un castello, con tutta la Lazio al completo. In pieno rispetto della tradizione, i biancocelesti si sono ritrovati per il classico appuntamento prima di Natale. Scenario d'eccezione, il "Castello della Spizzichina" sulla via Cassia (tra La Giustiniana e La Storta), non lontano dal centro sportivo di Formello. Ci ha pensato la vittoria in Coppa Italia con l'Udinese a salvaguardare lo spirito sereno e natalizio della serata, prima della delicata trasferta di Milano contro l'Inter. I calciatori sono stati accompagnati dalle rispettive moglie e compagne. Ma la maggior parte dei flash si è concentrata sulla coppia più celebre del mondo Lazio, quella formata da Alessandro Matri e l'ex velina Federica Nargi. Protagonisti della cena, oltre ai calciatori dell'intera rosa, anche il tecnico Stefano Pioli e il suo staff, i membri della società, fino ad arrivare al presidente Claudio Lotito e al direttore sportivo Igli Tare. Il menù preparato per questi ospiti speciali? Bruschetta con lardo di colonnata e un fiore di zucca fritto, per procedere poi con un ampio buffet di formaggi e salumi, fino ai ravioli con ricotta di bufale, speck e zucca e all'accoppiata spigola-salmone. Per concludere poi in bellezza con i dolci di Natale e la torta con crema chantilly e fragoline di bosco, tagliata insieme da Lotito, Tare e Pioli.
Dal sito ufficiale della S.S. Lazio:
La S.S. Lazio si è ritrovata questa sera, presso il Castello della Spizzichina, per la consueta cena natalizia. Il Castello, decorato per l'occasione a tinte biancocelesti con un tocco natalizio, ha accolto la grande famiglia biancoceleste. Durante la serata, in un clima disteso, diversi protagonisti sono intervenuti ai microfoni di Lazio Style Channel (233 di Sky).
Senad Lulic: "E' andato tutto bene, sono contento, il dito sta bene, sto migliorando".
Filip Djordjevic: "Abbiamo passato una bella serata, soprattutto dopo una vittoria! Siamo più felici ed il morare è più positivo. È bello cenare tutti insieme! La vittoria mancava, ci sono state partite in cui non meritavamo di perdere. Anche questo successo aiuta la squadra, ci serviva, anche se non era una partita di campionato. Sono sempre a disposizione della squadra, ho ricoperto diversi ruoli, sono qui per aiutare e faccio quello che mi chiede il mister. Buon Natale a tutti! Grazie a tutti per il bel 2015".
Maurizio Manzini, team manager biancoceleste: "Sorrisi in casa Lazio, anche più larghi del normale perché questa vittoria è arrivata nel modo che tutti sanno. Siamo andati sotto, abbiamo sofferto e l'abbiamo vinta. Queste sono le vittorie più belle, come chi per noi vive intensamente ogni minuto della gara. Stasera questa squadra ha avuto il suo, e speriamo non solo per questa sera. La sfortuna ha guardato da un'altra parte. Questa stagione siamo in debito con la dea bendata. c'è una serie infinita di episodi negativi che ci hanno fortemente penalizzato. Ora voglio credere che, finalmente, con il lavoro fatto tutti i giorni da tutti, soprattutto dai ragazzi che seguono il mister, comincia a dare i suoi frutti. Speriamo sia l'inizio di una lunga serie, perché lo meritiamo tutti. Un augurio a tutti i tifosi, a tutti gli atleti e le famiglie: l'augurio è che possiamo tornare a godere di quelle gioie che meritiamo".
Il Presidente della S.S. Lazio, Claudio Lotito, è intervenuto, al termine della cena di Natale, ai microfoni di Lazio Style Channel (233 di Sky).
"La festa di stasera deve essere un punto di partenza per iniziare insieme un percorso di crescita. Solo con un rapporto empatico si raggiungono i traguardi. Il presidente deve assumersi le responsabilità quando le cose vanno male. Vogliamo far sì che questi colori vengano affermati sul campo, in termini di un progetto che possa tradursi in realtà. La squadra ha bisogno della gente, il problema che vedo è la disaffezione nei confronti della squadra e del tecnico che nasce anche da una campagna mediatica sbagliata, che non corrisponde alla realtà. Così si vanifica tutto, anche gli sforzi dei ragazzi. Noi dobbiamo costruire, non demolire. Oggi la Lazio è forte, è competitiva, e sta tracciando un cambiamento, non è una lazietta. I tifosi devono essere appassionati. Le critiche costruttive devono esserci, sono positive, di cui la squadra e la società ne devono far tesoro ma la demolizione fine a sé stessa no. Deprimere i ragazzi può diventare un boomerang. La squadra si impegna, si sacrifica, è umile. Oggi ha dimostrato uno spirito di gruppo".
"A fine gara i giocatori sono andati dal capitano e l'hanno abbracciato. Si sono tutti abbracciati e baciati, si è rivisto un clima bellissimo, di unità d'intenti tra squadra e allenatore. Ci sono stati momenti di difficoltà, ma la squadra non è un brutto anatroccolo. E' un cigno che sta tornando ad essere bello, ma si sente sola ed isolata. Noi sappiamo quello che dobbiamo fare, lavoriamo all'unisono. Se interverremo lo faremo con cognizione di causa senza tirarci indietro, ma certi allarmismi non sono di aiuto alla squadra che ha bisogno di conforto. La società opererà se ci sarà bisogno, purtroppo c'è l'imponderabile come la sfortuna e gli infortuni. Chi dice che non abbiamo fatto il salto di qualità fa un errore grave, noi non abbiamo ceduto nessuno e anzi, abbiamo integrato l'organico con giocatori di livello che si stanno imponendo. Di certo oggi la Lazio ha dimostrato compattezza".
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