Giovedì 24 agosto 2000 - Elfsborg, Ryavallen - Elfsborg-Lazio 1-1
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24 agosto 2000 - Amichevole pre-campionato 2000/01
ELFSBORG: Bogsjo, Stromberg, Arvhage, Pedersen, Sjoberg, Milajanovic, Andreasson, Svensson, Ilgolfsson, Berglund, Mohlin. All. Stromberg.
LAZIO: Peruzzi (46' Marchegiani), Pancaro (46' Negro), Nesta (67' Santarelli), Mihajlovic, Favalli (46' Pesaresi), Gottardi (46' Colonnese), Nedved, Couto (46' Berrettoni), De la Peña, S.Inzaghi (46' Ravanelli), C.Lopez (63' Luciani). All. Eriksson.
Arbitro: Sig. Andersson di Varberg (Svezia).
Marcatori: 76' Berglund, 90' De la Peña.
Note: ammoniti Couto e Nedved. Calci d'angolo 10-5 per la Lazio.
Spettatori: 9.000 circa di cui 8.508 paganti.
La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio ritrova De la Peña. Il centrocampista schierato a sinistra convince: umiltà, grinta e anche un gol. La Lazio non ci sta più a perdere e lo dimostra in Svezia: sotto di una rete si scatena e raggiunge l'Elfsborg al 90' con il rigenerato spagnolo. Contro l'Elfsborg, terzo in campionato, i campioni d'Italia lottano e raggiungono nel finale l'1-1". Continua così la rosea:
Sarà pure un'amichevole, ma questa Lazio non ci sta più a perdere. Lotta, sfiora il successo, rischia la sconfitta e rimonta in una partita vera contro un Elfsborg che vale più - lo dice la classifica svedese - dell'Helsingborg che ha fatto fuori l'Inter. Altra pasta il gruppo di Eriksson rispetto agli sfaldati nerazzurri e il ritorno in Italia è dolce e caldo, visto che da queste parti il termometro è già sotto i 10 gradi. Eriksson oltre a Baronio e Lombardo, alle prese con piccoli guai muscolari, rinuncia anche a Stankovic, che in allenamento ha avuto un leggero malore, svenendo. Dunque il centrocampo laziale è inedito con i difensori Gottardi e Couto spostati sulla linea di mezzo (nella ripresa ci sarà il ritorno al passato anche di Mihajlovic), con Nedved mezzo destro e De la Peña ancora a sinistra, dove Eriksson lo sta provando da qualche partita. E proprio lo spagnolo si rende protagonista di un paio di iniziative interessanti. Con un Elfsborg molto veloce e in palla (è terzo in campionato, alla terza giornata di ritorno), la Lazio non lascia grandi spazi agli avversari e punta sul contropiede. Naturalmente Lopez si esalta: il suo assist per De la Peña vede quest'ultimo sfortunato con la palla che sfila d'un soffio oltre il palo.
La fortuna arriderà solo nel finale a Ivan che psicologicamente aveva bisogno di un gol, in un momento in cui sta lottando con umiltà per ritrovare innanzitutto se stesso e poi un posto in questa Lazio delle stelle. Fra un calcio d'angolo e uno piazzato di Mihajlovic, che bombarda il bravo Bogsjo (graziato dal palo su una deviazione di testa di Inzaghi), si vede un Elfsborg pregevole nel possesso di palla, ma un po' carente nel passaggio finale. In evidenza soprattutto il centravanti Berglund, che punta tutto sulla velocità, ma per due volte è impreciso al tiro e nelle altre occasioni rimediano l'esperienza di Mihajlovic e la regale possenza fisica di un Nesta che è già una garanzia per Trapattoni. E in chiave azzurra è buona anche la prova di un Pancaro, abile a proporsi in avanti quando gli equilibri tattici lo consentono. Nelle ripresa si rende pericoloso Ravanelli e dalla distanza Pesaresi incoccia il palo. Nei rimbalzi è invece più fortunato il solito Berglund che sfrutta un buco difensivo, ma sull'ottima respinta di Marchegiani si ritrova il pallone sui piedi e la porta incustodita. La Lazio non ci sta a perdere e attacca con rabbia. C'è un salvataggio affannoso sulla linea di un difensore dopo il solito corner di Mihajlovic. Poi, proprio allo scadere, il meritato pari col baby-Berrettoni bravissimo a crossare basso dal fondo per De la Peña che finalmente può esultare. Bravo Ivan.
Il Messaggero titola: "La Lazio pareggia in extremis la terza e ultima amichevole in Svezia giocata contro una quotata formazione di serie A. De la Peña show. Segna un gran gol ed evita la sconfitta contro l’Elfsborg".
L'articolo prosegue: Ultimo test svedese per la Lazio. Prima di ripartire per Roma, i biancocelesti hanno affrontato a Boras l’Elfsborg, squadra che è al terzo posto in classifica con una partita in meno, nel campionato svedese di serie A. Partita difficile per il valore dell’avversario che comunque ha mostrato una squadra in buone condizioni capace di manovrare con una ritrovata velocità, brillante nelle conclusioni e solo alla fine del primo tempo è affiorato un velo di stanchezza. Parità raggiunta con De La Peña proprio allo scadere dopo che i padroni di casa erano riusciti a portarsi in vantaggio alla mezz’ora della ripresa. Dopo la rete dell’Elfsborg la Lazio ha pressato per lasciare imbattuta la Svezia e ci è riuscita. Eriksson ha voluto concedere un po’ di riposo a Lombardo e Stankovic che in questi giorni hanno dato moltissimo e nell’allenamento del mattino avevano dimostrato un certo affaticamento muscolare il primo mentre il serbo aveva accusato un leggero svenimento al termine della seduta del giorno precedente: solo stanchezza, nessun problema per lui. In campo pochi gli esperimenti del tecnico svedese che con Gottardi e Nedved esterni e Couto centrale con De La Peña. In avanti la coppia collaudata in questo periodo svedese: Inzaghi e Lopez. La linea arretrata è la stessa di Karlstad con Pancaro e Favalli esterni e Nesta con Mihajlovic centrali. Una scelta di tranquillità per Eriksson che non ha voluto rischiare Baronio che servirà a Firenze e ha voluto far riposare Lombardo e Stankovic anche loro sicuramente impegnati nel Memorial Cecchi Gori.
La partita non ha certo i ritmi delle amichevoli precedenti. Il terreno è sicuramente pesante per l’abbondante pioggia caduta fin dalla nottata e anche per il livello degli avversari sostenuti da un buon tifo. Subito si rendeva pericoloso Mihajlovic su calcio d’angolo che metteva in difficoltà il portiere svedese. La prima azione manovrata della Lazio partiva come al solito dal piede di De La Peña che raggiungeva Nedved, di prima per Inzaghi che arrivava leggermente in ritardo sul pallone: era l’11’. Due minuti dopo era De La Peña a raccogliere il lavoro di Inzaghi e la sua conclusione veniva girata in angolo. De La Peña perdeva una buona occasione per portare in vantaggio i biancocelesti al 17’, quando un bel contropiede manovrato metteva tre giocatori in condizione di concludere nella porta avversaria. Le numerose azioni della Lazio non devono trarre in errore: l’Elfsborg si faceva rispettare con autorità di manovra e velocità. Diverse volte la difesa laziale è dovuta ricorrere al corner per sbrogliare situazioni difficili. E’ Berglund l’elemento più ostico, sfugge spesso e deve inseguirlo spesso Mihajloivc. Al termine di uno di questi duelli, lo svedese prova la conclusione di poco a lato: è il 25’ il momento dell’azione più pericolosa dell’Elfsborg. Alla mezz’ora un colpo di testa di Inzaghi su punizione di Mihajlovic termina alla base del palo. Un fallo di Couto su Svensson costa al biancoceleste l’ammonizione.
Nella ripresa Eriksson effettuta numerosi cambi provando un 4-3-3 che vede Berettoni Ravanelli e Lopez linea d’attacco. Mihajlovic avanza la sua posizione giocando da centrale a centrocampo. Una formazione che vuole proporsi più offensiva e che si rende subito pericolosa con Ravanelli e Berrettoni, lanciati entrambi da Lopez. Spazio ai giovani nell’ultima parte della gara. Entrano, dopo Berrettoni, anche Luciani e Santarelli. Non cala il tono della partita, sicuramente la più impegnativa per la Lazio in questa trasferta svedese. Il ritmo è sempre alto e dopo una bella uscita sui piedi di Berglund, da parte di Marchegiani, è la Lazio a sfiorare il gol con un bel tiro di Pesaresi trova il palo interno che salva il pareggio per la formazione di casa. Al 30’ passa in vantaggio l’Elfsborg grazie al solito Berglund che si incunea in area e batte Marchegiani. Allo scadere il pareggio con De La Peña servito da Berrettoni.
Tratte dal quotidiano sportivo milanese, alcune dichiarazioni post-gara:
Finalmente un sorriso si apre sulla faccia un po' triste, almeno ultimamente, di De la Peña: «Questo gol mi fa piacere, serve a caricarmi. Ma sono più contento perché credo di aver giocato una partita intera a buon ritmo. Ho sempre detto che per me la cosa più importante è la condizione fisica. Ora c' è e posso far bene». Soddisfatto anche Eriksson, come al solito osannato dal pubblico locale: «Sempre meglio non perdere e bravo Ivan a segnare. La squadra era un po' stanca ed ha dovuto correre tanto contro un avversario forte e ben messo in campo. Per noi decisamente un buon test. Questo periodo svedese si conclude positivamente, sia per il lavoro di preparazione sia anche per le tre amichevoli giocate, tutte utili e divertenti». Nella notte la squadra è rientrata con un volo charter nella capitale e oggi pomeriggio si allenerà a Formello in vista del «Memorial Cecchi Gori» che si disputerà domani sera al «Franchi» di Firenze. Per questa prima uscita italiana, Eriksson recupererà Baronio, in questi giorni fermo per affaticamento muscolare. Il centrocampista poi partirà con la nazionale olimpica per Sydney e ritroverà la Lazio solo in ottobre. Domenica partiranno tutti i nazionali italiani e stranieri, compreso Claudio Lopez che poi rientrerà il 5 settembre con tutti gli altri sudamericani. A ottobre l'aumento di capitale.
Da Il Messaggero:
La Lazio ha lasciato la Svezia imbattuta ed Eriksson è soddisfatto. «Eravamo stanchi e si è visto. L'Elfsborg è una squadra più avanti rispetto a noi. E’ stato comunque un test positivo. Anche se sono amichevoli è sempre meglio non perdere». Ora il Memorial Cecchi Gori.«In Svezia abbiamo trovato il clima giusto per lavorare. Sono state tre partite divertenti. Ora in Italia si comincia a fare sul serio con partite più impegnative». Una serata da protagonista per Ivan De la Peña che ha ritrovato il gol e l'abbraccio dei compagni. Lo spagnolo non sta nella pelle. «Sono felice per aver giocato tutti i 90’ e per aver fatto un gol decisivo. Fisicamente mi sento benissimo, posso fare molto bene in questa stagione». La Lazio è rientrata nella notte a Roma con un volo charter subito dopo l'amichevole contro l'Elfsborg. Nel pomeriggio primo allenamento al centro sportivo di Formello dove i biancocelesti raccoglieranno l’abbraccio dei suoi tifosi. Domani, intorno all'ora di pranzo, è prevista la partenza per Firenze dove la Lazio parteciperà al Memorial Cecchi Gori con Fiorentina ed Atletico Bilbao. Poi Eriksson concederà ai suoi tre giorni di vacanza. La ripresa degli allenamenti è fissata per il pomeriggio di mercoledì 30 agosto. Dopo l'eliminazione dalla Champions League,l'Inter torna ad interessarsi a Marcelo Salas. Il cileno - in grande spolvero con la propria nazionale nell'ultima partita contro il Brasile, sta lavorando a Buenos Aires insieme agli altri argentini della Lazio agli ordini del preparatore atletico Walter Di Salvo - piace molto a Marcello Lippi che già lo aveva richiesto alla Lazio a luglio. Ora, dopo qualche incomprensione, il presidente neroazzurro è intenzionato ad accontentare il proprio allenatore. Intanto è giallo sulla partecipazione del Matador alle Olimpiadi. Salas ha comunicato al ct Acosta la volontà di non andare a Sydney ed il tecnico ha deciso di sostituirlo (entro oggi) con Zamorano in quanto l’interista non avrà impegni di Champions League. Ma la Federcalcio cilena sostiene che i tempi per cambiare l'elenco dei convocati è già scaduto.