Domenica 7 febbraio 1982 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Sambenedettese 1-1

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Stagione

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7 febbraio 1982 - 2109 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie B 1981/82 - XX giornata

LAZIO: Pulici, Spinozzi, Chiarenza, Mastropasqua, Pochesci, Badiani, Vagheggi, Bigon, Speggiorin, De Nadai, Viola (75' Ferretti). A disp. Marigo, Pighin, Sanguin, Garlaschelli. All. Clagluna.

SAMBENEDETTESE: Zenga, Petrangeli, Rossinelli, Cavazzini, Cagni, Schiavi, Caccia, F.Speggiorin, Moscon (75' Ferrara), B.Ranieri, Colasanto (38' Pedrazzini). A disp. Deogratias, D'Angelo, Garbuglia. All. Sonetti.

Arbitro: Sig. Tani di Livorno.

Marcatori: 30' De Nadai (aut), 40' De Nadai.

Note: ammoniti Vagheggi, W.Speggiorin, Mastropasqua, Caccia, Moscon e Pochesci. Espulso all'89' Schiavi per somma di ammonizioni. Angoli 6-1 per la Lazio.

Spettatori: 30.000 circa.

L'esultanza di Michele De Nadai
Il pareggio di De Nadai

Neanche il cambio di panchina è riuscito a scuotere la Lazio dalle sue eterne paure stagionali. Clagluna ha iniziato la sua avventura con eccessiva prudenza, puntando più che altro a portare ordine, allargando all'esterno Badiani a destra e De Nadai a sinistra, lasciando a Bigon e Viola il compito di tamponare e costruire al centro. Ma delle nuove disposizioni tattiche la squadra non è riuscita a giovarsi, attanagliata dal timore di un nuovo tracollo clamoroso come quello che è costato il posto a Castagner. La buona vena della Samb sbarazzina di Sonetti ha accresciuto questi timori di cui la chiara dimostrazione è l'intervento sbagliato con cui De Nadai ha trafitto Pulici nel tentativo di anticipare un avversario. Meglio Vagheggi in attacco rispetto al nervosissimo Speggiorin ma la reazione finalmente un po' convinta dei biancocelesti si deve allo spirito di rivincita personale dell'ex romanista che si è prima procurato la punizione e poi ha sfruttato per pareggiare l'appoggio di Viola. Ci sarebbe stato tutto il secondo tempo per vincerla, la partita, ma Clagluna non ha inteso distogliere uno degli inutili difensori (avendo la Samb l'unica punta Caccia) per inserire una "mente" in più, ovvero quel Ferretti mandato in campo solo nell'ultimo quarto d'ora e per giunta al posto di Viola, che fin lì era stato quello che era andato più vicino al raddoppio. Il nuovo entrato è stato comunque capace nelle battute finali di offrire un pallone molto invitante in area sul quale si sono avventati troppo precipitosamente Mastropasqua e Speggiorin senza riuscire nella deviazione vincente.