Domenica 4 aprile 1982 - Roma, stadio Olimpico – Lazio-Pistoiese 0-0
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4 aprile 1982 - 2117 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie B 1981/82 - XXVIII giornata
LAZIO: Marigo, Spinozzi, Chiarenza, Mastropasqua, Pochesci, Sanguin, Vagheggi, Bigon (61' D'Amico), Surro, Ferretti, Badiani. A disp. Moscatelli, Pighin, De Nadai, Speggiorin. All. Clagluna.
PISTOIESE: Mascella, Ghedin, Lucarelli, Torresani, Berni, Masi, Desolati (87' Fagni), Bruni (87' Zagano), Capone, Piraccini, Re. A disp. Carraro, D'Arrigo, Pinelli. All. Toneatto.
Arbitro: Sig. Falzier (Treviso).
Note: giornata primaverile. Terreno in ottime condizioni. Ammonito Capone. Angoli 6-2 per la Lazio. Nel secondo tempo un guardalinee è stato colpito di striscio ad un polpaccio da una moneta lanciata dalla tribuna Tevere.
Spettatori: 22.000 circa di cui 15.931 paganti.
La Lazio è ormai intimorita. Soffre le partite casalinghe più che le trasferte e la settimana è trascorsa tra accuse rivolto ai giocatori di mercimonio di partite. La realtà è che questa squadra non gioca da squadra, non ha collettivo, soffre la mancanza di personalità e la latitanza ora dell'uno ora dell'altro dei suoi pochi uomini all'altezza. Stavolta è stato sottotono Bigon, probabilmente per i postumi dell'influenza, e la Pistoiese ha avuto buon gioco a imporre la sua migliore preparazione fisica su una Lazio che sembra allo stremo. Le occasioni migliori le ha create il giovane Surro, uno di quelli su cui si potrà ricostruire il gruppo a fine stagione, sia imbeccando i compagni sia concludendo da solo. Mascella gli ha negato il primo gol con belle parate, ma l'errore più grave è di Bigon, incapace di mettere in porta una sua respinta su staffilata di Vagheggi. La squadra di Toneatto si è battuta bene e ha colto anche un palo con Lucarelli, mentre la vera chance l'ha avuta il subentrato D'Amico al 77': un colpo di testa a botta sicura a due metri dal palo cui Mascella si è opposto smanacciando; Vincenzo ha ripreso il pallone ma lo ha mandato di forza contro il palo esterno da posizione ormai troppo defilata. Fischi e sberleffi da un pubblico deluso che ormai è già rivolto alla prossima stagione. Soddisfatti a parole sia il presidente Casoni che Clagluna... Ma sono rimasti gli unici.