Domenica 28 marzo 1982 - Catania, stadio Cibali - Catania-Lazio 1-1

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Stagione

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28 marzo 1982 - 2116 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie B 1981/82 - XXVII giornata

CATANIA: Sorrentino, Miele, Caputi, Vella, Tedoldi, Brilli, Morra, Barlassina (77' Mosti), Crialesi, Gamberini, Testa. A disp. Pazzagli, Castagnini, M.Marino, Picone. All. Mazzetti.

LAZIO: Marigo, Spinozzi, Chiarenza, Mastropasqua, Pochesci, De Nadai, Vagheggi, Badiani, D'Amico (64' Speggiorin), Mirra (60' Ferretti), Surro. A disp. Moscatelli, Pighin, Sciarpa. All. Clagluna.

Arbitro: Sig. Tonolini (Milano).

Marcatori: 55' Testa, 64' Ferretti.

Note: ammoniti Vella e Mastropasqua. Angoli 6-4 per la Lazio.

Spettatori: 15.000 circa.

La rete dei siciliani

La Lazio è nel limbo della classifica e non è né carne né pesce neanche nelle prestazioni. Stavolta è uscita indenne da Catania dopo aver subito venti di scirocco e scombiccherate offensive sicule, cui la difesa ha saputo opporre appena un briciolo di buona sorte. Fermato da un malanno Bigon prima dell'inizio, Clagluna ha schierato D'Amico in regia inserendo il piccolo Mirra, un jolly per dar fiato a chi in mezzo al campo non ne ha più. Ma proprio Vincenzo ha tradito a più riprese le attese, specie quando si è addormentato su un invito brillante di Surro che aveva scavalcato l'intera difesa catanese. Per contro Marigo se l'è vista brutta a più riprese assistendo allo scialacquamento di diverse palle gol da parte degli avanti di casa. Così, quando Testa dopo dieci minuti della ripresa ha trovato il vantaggio sul lungo cross di Miele corretto in assist da Barlassina (errore di Spinozzi e sciatteria di Mastropasqua), si è pensato che la Lazio non potesse rimettere in piedi il risultato. L'uomo della provvidenza è arrivato dalla panchina e ha il nome di Stefano Ferretti che meno di cinque minuti dopo l'ingresso ha rubato un pallone agli avversari sulla trequarti, lo ha portato avanti caparbiamente in dribbling, ha servito Surro che pasticciando ha finito per restituirglielo a centroarea cogliendolo ancora in corsa e coordinato per scagliarlo in rete. Un tiro che vale un punto e di questi tempi va bene forse così.