Domenica 3 marzo 2002 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Venezia 4-2
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3 marzo 2002 - 2991 - Campionato di Serie A 2001/02 - XXV giornata
LAZIO: Peruzzi, Colonnese (52' D.Baggio), Nesta, Fernando Couto, Pancaro, Poborsky, Giannichedda, Fiore, Stankovic (81' Castroman), Crespo, S.Inzaghi (64' C.Lopez). A disposizione: Concetti, Mihajlovic, Liverani, Mendieta. Allenatore: Zaccheroni.
VENEZIA: Rossi, Conteh, Bilica, Viali, Bettarini, Bressan (59' Vannucchi), Anderson, Marasco, De Franceschi (78' Valtolina), Maniero, Magallanes (59' Di Napoli). A disposizione: Brivio, Balleello, Cvitanovic, Lai. Allenatore: Magni.
Arbitro: Sig. Morganti (Ascoli Piceno).
Marcatori: 24' Crespo, 45' Pancaro, 46' Crespo (rig), 68' Bettarini, 73' Maniero, 75' Crespo.
Note: ammoniti Marasco e Viali. Recuperi: 1' p.t., 4' s.t.
Spettatori: 38.000 circa.
All'Olimpico la partita finisce ben oltre il novantaquattresimo, perché molti tifosi restano sulle tribune, aggrappati alle radioline, in attesa dei finali dal Delle Alpi e dallo stadio di Via del Mare: per il futuro della Lazio, la Juve che batte il Bologna è uno spiraglio per la zona Champions League, e il pareggio della Roma a Lecce è un sorriso in vista del derby. L'ultima volta che accadde - tifosi in tribuna, campo vuoto, radioline sintonizzate su Perugia-Juve - la Lazio vinse lo scudetto: adesso la speranza è il quarto posto e, per i tifosi della Lazio, vive più nei risultati delle rivali che nei progressi, pochi, mostrati dalla squadra.
Finita al termine del primo tempo (3-0 il parziale), di nuovo viva al ventottesimo del secondo (3-2), definitivamente archiviata sessanta secondi più tardi, Lazio-Venezia 4-2 è la partita dei rimpianti: la Lazio si accorge di avere Crespo - tripletta - dopo averne fatto a meno negli scontri diretti per la Champions League, e il Venezia esce dall'Olimpico con la sensazione di non essere eccessivamente inferiore alle squadre che si salveranno.
Al tempo stesso, però, Lazio-Venezia è la gara che fa sembrare il calcio una scienza: se entrambe le squadre sono al centro di una stagione deludente, i motivi sono ben illustrati in questi novanta minuti. La Lazio è approssimativa in difesa e lenta; i guai del Venezia nelle parole di Bettarini, autore del gol su punizione: "Ognuno pensa a mettersi in mostra, mentre per essere dignitosi dobbiamo restare una squadra". La Lazio, con una difesa da inventare, ora punta sul derby. "Sarà la nostra gara", dice Cragnotti. E Zaccheroni spera in Fiore, che sembra finalmente sbocciato.
Fonte: Corriere della Sera