Domenica 3 gennaio 1915 - Roma, campo Due Pini - Roman-Lazio 0-4

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3 gennaio 1915 - Campionato Nazionale Girone Laziale - IX giornata

ROMAN: Talamone, Bowden, Grassi, Lanutti, Buratti, Bechis, Donati, Tomassina, De Giuli, Rovida, Marchesi.

LAZIO: Serventi, Bona, Levi, Zucchi (II), Fioranti, Faccani, Coraggio, Saraceni, Consiglio, Maranghi, Grasselli.

Arbitro: sig. Scamoni (Roma).

Marcatori: nel primo tempo 2' Saraceni (I), 12' Consiglio, 15' Consiglio, 55' Maranghi.

Note: terreno ai limiti della praticabilità per l'abbondante pioggia caduta. Gara sospesa nel secondo tempo per un breve periodo causa incidenti scoppiati in tribuna. Espulso Buratti.

Spettatori:

La Lazio è priva di Rossini e Di Napoli (I). Il primo è sostituito da Serventi, il secondo dal capitano Maranghi, giunto appositamente da Genova dove lavora. Il Roman manca di Meille, Lissone e Cenedese. La Lazio ha vinto e convinto grazie ad un gioco spettacolare, armonioso e velocissimo. Solo nella prima mezz'ora del secondo tempo si è registrato una lievissima prevalenza degli aristocratici padroni di casa, ma si era già sullo 0-3 per i biancocelesti. Il resto dell'incontro ha fatto riscontrare l'assoluto predominio laziale. Al 2' del primo tempo Saraceni (I) scocca un tiro improvviso e secco che si infila in rete vicino al palo. Al 12' Consiglio raccoglie un preciso cross di Grasselli e, superati in dribbling due avversari, fulmina in rete. Maestoso il ruolo svolto da Maranghi nell'economia della manovra biancoceleste. Tutte le azioni passano per i suoi piedi: è pronto ad impostare l'azione, a ripiegare quando il pallone è in possesso degli avversari e a puntare la porta partendo in dribbling e tirando in porta. Al 15' ancora Consiglio, giunto quasi sulla linea di fondo, sferra un tiro che passa tra le mani protese del portiere del Roman ed il palo. Solo a questo punto gli ospitanti hanno una reazione, ma Serventi compie due parate spettacolari e coraggiose sui tiri di Tomassina e De Giuli.

Nella ripresa il Roman avanza la linea del gioco ma senza risultati concreti; anzi è la Lazio che in contrattacco segna il quarto goal al 10'. Saraceni (I) parte in velocità e cede la sfera a Maranghi. Questi evita mezza difesa avversaria e giunto a 15 metri dalla porta fa partire un bolide preciso e potente che supera l'estremo difensore del Roman. Poco dopo scoppia in tribuna una furiosa rissa tra opposte fazioni di tifosi in cui è coinvolto anche il fratello di Buratti. Il giocatore scavalca la recinzione e corre in soccorso del congiunto. Così facendo, però, gli animi si accendono ancora di più e l'arbitro Scamoni è costretto a sospendere la partita. Indi viene espulso il focoso Buratti. A questo punto il Roman sembra, paradossalmente, giocare meglio ma questo non basta a segnare il goal della bandiera. Nella fase finale una Lazio compatta controlla il gioco e porta a casa la preziosa vittoria. I migliori sono stati Maranghi, Faccani, Saraceni e Bona per la Lazio; per il Roman si sono distinti Bechis, Tomassina e De Giuli.


Da La Stampa del 4 gennaio 1915:

La rivincita della "Lazio". Roma, 3, notte.

Oggi dopo una breve sospensione per le feste del Capodanno si è ripresa la disputa del girone calcistico laziale. Il match Audace-Fortitudo non ha avuto luogo per mancanza dell'arbitro. Ecco l'esito degli altri matchs: Lazio batte Roman Club con quattro goals a zero. La partita era arbitrata da Scamoni. Juventus batte Pro Roma con quattro a uno. Il terreno era impraticabile a causa della pioggia e le partite si sono svolte fra scarso interesse.

NOTA - I tabellini (fonte La Tribuna del 4.1.1915) sono stati forniti dal sig. Alessandro D'Agostino.







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