Maranghi Carlo
Pioniere
Difensore e attaccante. Nome completo Maranghi Carlo Giuliano Antonio. Nato a Genova il 15 gennaio 1888; morto a Roma il 1 giugno 1940. Era alto m 1,65 per un peso di 60 kg.Iniziò nell'Andrea Doria di Genova nel 1908. Passò poi allo Spinola dove rimase una stagione. Il salto di qualità lo fece, giocando da mezzala, con il Genoa dal 1910 al 1912. Dai rossoblù lo prelevò la Lazio nell'estate di quest'ultimo anno. Poliedrico e versatile calciatore rimase in biancoceleste dal 1912 al 1922. Lo troviamo fino al 1913 come forte baluardo difensivo ed è in questo ruolo che gioca nella finale del campionato italiano persa con la Pro Vercelli, mentre giostra come attaccante, l'anno seguente, nella finale persa con il Casale. Dopo di che, sebbene in difesa risulti sempre tra i migliori, sarà utilizzato esclusivamente in fase offensiva per le sue doti realizzative. Generoso, combattivo e tenace è stato un punto fermo per la Lazio per ben 10 anni. Non sono molte le sue partite ufficiali, 49, ma bisogna tenere conto dell'interruzione bellica anche se lo troviamo in formazione nel Campionato romano di 1^ cat. del 1917. Le reti messe a segno sono 21. Nel 1921/22 milita nel Roman. Nella stagione 1923/24 collabora con Baccani come allenatore dei biancocelesti.
dal sito http://fatti-italiani.it :
Esordì nella Prima Categoria 1908 con i genovesi dell'Andrea Doria, club con il quale raggiunse il terzo posto del girone finale. Nel 1909 passò allo Spinola a cui seguì, l'anno dopo, il trasferimento tra i rossoblu del Genoa. Con i grifoni esordì nella stagione 1910-1911, nella sconfitta casalinga per uno a zero contro la Pro Vercelli il 5 febbraio 1911, che fu l'unica presenza stagionale. Il Genoa terminò l'annata con il quinto posto. La stagione seguente gioca undici incontri, segnando due reti, ottenendo il terzo posto finale. Nel 1912 alla Lazio, società per la quale giocherà sino al 1922. Con i biancocelesti raggiunge le finalissime per il titolo nel 1913 contro la Pro Vercelli e nel 1914 contro il Casale. Una volta ritiratosi dalla carriera agonistica, rimane comunque nel mondo del calcio, difatti nella stagione 1923-1924 diventa, insieme al maltese Silvio Mizzi, vice-allenatore della formazione laziale, guidata dal tecnico Guido Baccani. Lavorò per venti anni nella ditta di costruzioni dell'imprenditore italo-tedesco Rodolfo Stoelcker.