Domenica 2 novembre 1952 - Roma, stadio Torino - Lazio-Palermo 2-0
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2 novembre 1952 - Campionato di Serie A 1952/53 - VII giornata
LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Furiassi, Alzani, Sentimenti (V), Bergamo, Bettolini, Bredesen, Antoniotti, Larsen, Puccinelli. All. Bigogno.
PALERMO: Pendibene, Giaroli, Foglia, Martini, Marchetti, Gimona, Di Maso, Bettini, Martegani, Cecconi, Sukru. All. Bonizzoni.
Marcatori: pt 11' Antoniotti, 62' Antoniotti.
Arbitro: sig. Corallo di Lecce.
Note: giornata serena, con vento e temperatura fredda. Terreno regolare.
Spettatori: 23.000 circa.
Partita confusa ma vittoria netta della Lazio contro un Palermo davvero malmesso. Ci ha pensato Antoniotti realizzando un gol per tempo mentre si è confermato autentica saracinesca il portiere Sentimenti (IV) che ha mantenuto il risultato al momento della reazione dei siciliani, favoriti nella prima parte di gara da un vento costante alle spalle. Il vantaggio quasi immediato ha forse influito almeno sulla determinazione degli avanti laziali, che hanno prodotto azioni su azioni incepopandosi in zona gol. Come detto assai presto, dopo appena dieci minuti, Antoniotti aveva approfittato di un mezzo pasticcio di Marchetti per presentarsi da solo davanti a Pendibene, battendolo con un rasoterra preciso. Varie occasioni per il raddoppio con lo scatenato Bredesen e con Puccinelli mentre Bettolini schierato fuori ruolo, in posizione più arretrata è sembrato a tratti un pesce fuor d'acqua. Bravo si diceva il grande Lucidio a salvarsi sulle bordate di Bettini e Cecconi, mentre i rosanero possono davvero rammaricarsi solo per un palo colto da Martegani. Detto del bell'esordio di Bergamo e di un salvataggio importante di Sentimenti (V), va raccontato solo il raddoppio, che ancora Antoniotti ha colto in mischia, dopo due tentativi di Larsen, respinti alla bell'e meglio. Da lì in avanti tutto in discesa per i padroni di casa, con il Palermo incapace di produrre adeguata reazione. Sugli spalti tifosi laziali divisi per le vicende societarie, con un grande cartello in favore del presidente Zenobi.