Domenica 2 giugno 1968 - Padova, stadio Appiani - Padova-Lazio 1-1
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2 giugno 1968 - Campionato di Serie B 1967/68 - XXIX^ Giornata
Padova: Galassi, Rimbano, Gatti, Panisi, Barbiero, Sereni, Quintavalle, Nimis, Morelli, Fraschini, Visentin. A disp. 12° Ferroni. All. Rosa.
Lazio: Cei, Zanetti, Marchesi, Gioia, Soldo, Ronzon, Morrone, Massa, Fortunato, Cucchi, Dolso. A disp. 12° Di Vincenzo. All. Lovati.
Arbitro: Carminati (Milano).
Marcatori: 8' Morelli, 77' Gatti (aut).
Note: cielo parzialmente coperto, terreno in ottime condizioni. Ammonito Dolso per proteste. Calci d'angolo: 4-2 per la Lazio.
Spettatori: 6.000 circa con 3.999 paganti e 1.200 abbonati per un incasso di £. 4.035.000.
"Lazio pareggio felpato" titola il Corriere dello Sport all'indomani del match di Padova.
Lovati e Lorenzo recuperano Gioia e Cucchi a centrocampo e Soldo torna al suo ruolo di stopper. La partita si mette subito in salita poiché i padroni di casa passano già all'8'. Errato passaggio di Dolso che finisce tra i piedi di Panisi il quale smista a Quintavalle: cross basso dell'ala per Morelli che brucia sul tempo Soldo e Ronzon e scaraventa in rete. La Lazio reagisce con vigore e spinge a pieno organico. Al 14' un cross di Zanetti per poco non sorprende Galassi. Tre minuti più tardi su angolo calciato da Dolso, Nimis svirgola e il pallone colpisce la mano di Sereni. Ci sarebbero gli estremi per il rigore, ma Carminati fa segno di proseguire. Al 19' il pareggio sembra cosa fatta: Gioia raccoglie un servizio di Fortunato e in solitudine a cinque metri dalla porta manca il facile bersaglio. Al 25' punizione appoggiata da Ronzon a Fortunato che serve Cucchi il quale spara una bordata che sfiora il palo. Prima della mezz'ora Dolso si libera di due difensori, ma viene anticipato dall'uscita del portiere. Solo al 35' il Padova in contropiede alleggerisce la pressione e Cei è costretto a cinturare Quintavalle al di fuori della sua area. E' un fuoco di paglia quello dei patavini perché la Lazio prontamente riprende a dominare la scena. Al 41' Fortunato su punizione prima scaraventa sulla barriera quindi riprende e centra con un bolide la traversa. Nella ripresa i biancocelesti accentuano la pressione e il Padova si arrocca in difesa mostrando quel "catenaccio" che lo aveva reso famoso ai tempi di Nereo Rocco. Al 51' un tiro cross di Dolso viene smanacciato da Galassi e il pallone carambola sul braccio di Barbiero finendo sul palo interno. Forse la sfera varca la linea, ma in ogni caso il fallo da rigore è enorme: Carminati dice che si può continuare malgrado le proteste dei romani che costano a Dolso un cartellino giallo. Seguono due mischie infruttuose nell'area dei locali e due contropiedi biancorossi frenati prima dal mestiere di Marchesi e poi da un grande Cei che dice di no a una bella conclusione di Fraschini. Al 73' ancora una clamorosa occasione per pareggiare: tiro di Massa da pochi passi con respinta del portiere ripresa da Zanetti che colpisce la traversa. La dea bendata si ricorda finalmente della Lazio al 77'. Cucchi riceve da Soldo e calcia dai venticinque metri. La palla sfiora prima il piede di Fortunato e poi quello di Gatti finendo la sua corsa a fil di palo con un Galassi impossibilitato ad intervenire. La Lazio prova negli ultimi dieci minuti a far sua l'intera posta, ma due tentativi di Zanetti e uno di Fortunato (gran tiro che sfiora la traversa) non portano a quel successo che sarebbe stato ampiamente meritato.